Si capisce perchè la stagione delle Majors sia lunga, quasi eterna, perchè il calendario comprenda un numero spaventoso di partite; la squadre salgono e scendono di forma, idem i giocatori, Porcello ti fa un mese da Cy Young, poi per due settimane viene preso a pallate; Price invece (quando non è troppo impegnato coi videogames) lancia bene, poi male, poi di nuovo bene. Un proverbio dei nostri saggi anziani diceva che “il mondo è fatto a scale, c’è che scende e c’è chi sale”, il baseball MLB è l’esemplificazione di questo antico detto. Con quel numero assurdo di partite almeno i valori hanno una valenza tecnica assoluta. La stagione dei Sox vive in questa altalena anche se, è bene dirlo subito, i nostri sono comunque i detentori ad oggi del miglior record tra tutte le 30 squadre, frutto chiaramente della partenza folle di aprile più che dell’andamento attuale, ma comunque se dobbiamo essere preoccupati noi figuriamoci cosa dovrebbero pensare quelli che al momento ci vedono la targa, da vicino o da più lontano.
Cosa servirebbe per stare al vertice, per non soffrire la pesantezza di questo stare al vertice ? Forse manca poco, veramente poco. Verrebbe da dire che servirebbe avere avversari più malleabili dei pigiamini. Vero … nel contesto di un’altra division la nostra vita sarebbe più facile, ma considerando che cambiare la geografia non è facilissimo scartiamo subito questa tesi. Se non possiamo spostare Boston un paio di fusi orari più verso ovest è bene concentrarsi sulle cose tecniche. Per esempio sul ritorno di Pedroia : chiaro … non aspettatevi ancora il Pedey modello “Laser Show”, le partite di preparazione a Pawtucket l’hanno mostrato ancora un po’ indietro; possiamo augurarci che, in un ragionevole lasso di tempo, il suo ingresso serva a solidificare una difesa che ha ballato un po’.
La difesa conta … e più che invecchio più che aumento di considerazione nei confronti dei fondamentali difensivi. L’ultima partita giocata a Tampa è l’esempio lampante, capite perchè il trio degli esterni DEVE essere Benny-JBJ-Mookie, Martinez è un giocatore fantastico, il suo ingresso a Boston è uno dei migliori che si ricordi, due mesi di una incisività nel box come rare volte ci è capitato vedere, ma alla fine capisci che è un DH fatto e finito e sarà sempre un esterno problematico, in una stagione ti potrà giocare 30 partite nell’outfield, le altre è bene che si concentri solo sul bastone, cosa che peraltro fa benissimo.
Dalla mia considerazione precedente sul trio che deve governare il nostro outfield si capisce ancora una cosa : l’importanza enorme che ha nella costruzione del team la figura di Jackie Bradley, se riesce a darci quel minimo di attacco che ci serve è un conto, se colpisce l’aria si crea uno di quei problemi che, con una reazione a catena, ne genera altri : senza di lui perdiamo di velocità nel baserunning, della solidità difensiva ne ho già parlato sopra, guadagneremmo semmai nel box, ma perdiamo in molto altri aspetti del gioco, il baseball è uno sport di equilibri e JBJ dona equilibrio, ci serve solo un modesto .230 di average, non chiediamo mica di più, siamo tutti perfettamente consapevoli che non sarà mai il nuovo Willie Mays, ma … benedetto ragazzo … dacci una mano a far si che tu possa essere il nostro esterno centro per ancora molto tempo.
Per sconfiggere la pesantezza del vertice e vivere sereni serve un’altra cosa e lo dico con sorpresa : ma vi siete accorti che il bullpen regge alla grandissima ? Diciamolo semmai a bassa voce, ma i nostri “brutti, sporchi e cattivi” alla fine hanno la seconda media ERA tra tutti i bullpen della AL. La classifica dice che davanti a noi ci sono gli Astros e subito dietro gli Yankees, poco casuamente sono le tre squadre al momento più forti dell’American League, l’enfasi che metto spesso sul bullpen nasce da questo, senza bullpen vai a stamparti contro il muro, che quelli di Houston fossero forti lo sapevamo, che gli Yanks avessero Chapman, Robertson & Co. non è una sorpresa, che i nostri potessero reggere invece questo livello di prestazioni è, almeno per me, una sorpresa enorme.
Comincia quindi un altro weekend di gioco contro una squadra intrigante come Atlanta, non più il bulldozer che era ai tempi di Glavine e Smoltz, ma un team giovane in crescita dopo parecchi anni di un rebuilding davvero laborioso, un team con alcuni tra i prospetti migliori dell’intero panorama MLB (Acuna in primis) ed alcuni veterani che ci sono storicamente ostici come Markakis, l’oriundo greco spesse volte in passato ci ha rotto le scatole e sta viaggiando a livello “chiamata All Star Game”, possiamo solo augurarci che gli dei dell’Olimpo non siano dalla sua parte, viceversa sarebbe complesso portare a casa quelle “due su tre” che sono sempre l’obiettivo primario di una squadra che deve sconfiggere la pesantezza del vertice … oddio … forse stare in coda però è più pesante, semmai Bobby V può confermarlo.
AGGIORNAMENTO : HANLEY DFA !!! Dire che sono stupito è altamente riduttivo, non so cosa pensare ! Di sicuro l’opzione per l’anno prossimo a quota 22 milioni conta in questa scelta, se il motivo è questo c’erano comunque altri modi di gestire la cosa, bastava non farlo arrivare ai turni richiesti. Non l’ho mai amato molto ed era un mese che giocava molto male, però son dell’idea che comunque ci poteva servire, per esempio anche l’anno scorso fece bene al playoff. Davvero non so cosa dire, chissà se c’è sotto qualcosa e chissà chi ha le primogenitura della scelta, garantisco che non sapremo nessuna delle due cose. Ora son curioso di vedere come Cora gestirà la cosa, ci aspettavamo che venisse tagliato Swihart, è stato tagliato Hanley, non è proprio la stessa cosa