Devers esta loco?

Generalmente non ho la più pallida idea di quello che succede riguardo la gestione del roster nelle altre franchigie. A mala pena trovo il tempo per informarmi sui Red Sox e rimpiango i tempi quando di questi aspetti se ne occupava Paolo! Mi trovo quindi in difficoltà a fare un parallelo fra il casino che è scoppiato a casa nostra, con Ciccio Devers che ha dato fuori di matto, e quello che succede nel baseball in generale. Quello che posso dire è che la stampa sportiva americana, estremamente incline a fare paragoni storici, questa volta non ha trovato riferimenti minimamente comparabili. Temo quindi che ci troviamo di fronte ad un unicum assoluto, anche allargando il campione a tutti gli sport professionali di squadra. Sulla questione la discussione è abbastanza cerchiobottista, ma personalmente non sono d’accordo: su questa specifica vicenda non mi sento di condannare il management. 

Devers gioca con i Red Sox dal 2017 e ha firmato un contratto che lo legherà alla squadra fino al 2033, per l’ingaggio più alto all time della franchigia. Non credo proprio che sul quel contratto ci sia scritto che, tutti quei soldi, Devers li prende per fare il 3B a vita. Al massimo ci sarà stato un gentlemen agreement su questo e i Red Sox hanno effettivamente dato a Devers una grandissima chance per giocare in terza base, facendolo iniziare la partita in quella posizione in 886 games di otto (8!) differenti stagioni consecutive, per un totale di 8268.2 inning e non ha funzionato. Lo ridico affinchè sia ancora più chiaro: NON HA FUNZIONATO! Devers, che è un atleta professionista, dovrebbe essere il primo a saperlo, ma se non ci riesce potrebbe dare un’occhiatina alla statistiche, per capire che non è un grande 3B, neanche un buon 3B, forse, dopo molti anni e molti sacrifici alla fine era diventato un mediocre 3B, con una tutt’altro che straordinaria fielding % di .960 nel 2024, il suo anno migliore. Un professionista avrebbe dovuto aspettarsi che una squadra che vuole vincere, prima o poi, vada sul mercato e cerchi un upgrade per le posizioni critiche. D’altra parte lui stesso lo aveva chiesto la scorsa stagione e non può non sapere che fra queste posizioni ci sarebbe stata anche la sua.

Molti dicono che Breslow avrebbe dovuto essere più chiaro e preparare meglio l’introduzione di Bregman nel roster. Mi sembra un’obiezione lunare. Ricordo che la trattativa è stata lunga, incerta ed estenuante e in quel periodo non credo che il CBO avrebbe dovuto trovare il tempo per tenere la manina a Devers. Oltretutto le ricostruzioni parlano di un Kennedy e Cora favorevoli a Bregman e Breslow piuttosto scettico sull’opportunità dell’operazione. Non credo tanto avesse dubbi sul valore del giocatore, ma piuttosto sul contratto costoso che prevede ogni anno delle opt aut che consentirebbero a Bregman di incrementarlo giocando altrove. Insomma la situazione è in divenire e ci sono quindi (o ci sarebbero visto il punto in cui stiamo) scenari futuri in cui potrebbe avere senso ricollocare Devers in terza, chi può saperlo?! Il punto però che deve essere chiaro è che non lo decide lui. Non lo può decidere lui, perché il criterio di scelta è vincere le partite non rendere felice Ciccio bello! Non mi sembra un concetto complicato, mi sembra interiorizzato da tutti i professionisti MLB e credo che lui non abbia diritto di risentirsi, neppure se non viene preventivamente informato. Non mi sembra che la squadra, in questa circostanza, si sia dimostrata confusa, al contrario mi sembra abbia operato applicando canoni classici.

Oltretutto è difficile definire  “sacrificio” la richiesta di fare il DH. Non vi devo certo spiegare che tecnicamente non è neppure una transizione perchè ciò significa perdere un ruolo difensivo, mantenendo quello offensivo. Devers non ha dovuto affrontare un faticoso periodo di tirocinio per andare nel box a sventolare il bastone, essendo una cosa che Devers ha fatto per 4215 apparizioni al piatto nella sua carriera. Posso capire la frustrazione per non essere cresciuto abbastanza da mantenere un prestigioso ruolo difensivo, ma sei un professionista e non dovresti farne uno psicodramma. Oltretutto cinicamente si potrebbe osservare che lavori di meno a parità di stipendio 🙂

A un certo punto si fa male Casas, chi lo deve sostituire non è proprio in lizza per vincere la tripla corona nel batting, la squadra non va proprio a gonfie vele e a molti viene in mente di spostare Devers in prima in modo da poter usufruire della mazza di Yoshida o addirittura cominciare a saggiare la consistenza di Anthony. Nessuno può dire che sia un’idea strampalata.  

Dal punto di vista tecnico un trasferimento in prima base non sarebbe banale. Il ruolo comporta diversi automatismi, magari poco appariscenti, ma cruciali per difendere bene e difficili da imparare specie per chi, come Devers, non ha mai ricevuto un addestramento specifico. C’è il forte rischio che non funzioni, c’è il rischio che cali il contributo offensivo, vanificando parte del beneficio e sì, c’è anche il rischio di infortuni, per un giocatore che sta imparando il ruolo a tappe forzate. Il rischio di collisioni in base è reale e perdere Devers per infortunio perché sta cercando di giocare in prima base sarebbe senza dubbio un duro colpo per la squadra.

Personalmente capisco e sostengo la reticenza di Cora a prendere questa strada, tuttavia mi sembra anche naturale l’iniziativa di Breslow che convoca il giocatore per sentire cosa ne pensa, perché comunque l’ipotesi è sul campo e il parere di Devers è una preziosa e necessaria informazione per farsi un quadro preciso della situazione. 

Apriti cielo! La reazione di Devers è stata a dir poco scomposta e sulla stampa sono comparse sue dichiarazioni che definirei deliranti: accusa i Red Sox di essere venuti meno alla parola data (quale? Boh!), di chiedergli una cambio di ruolo dopo soli due mesi da una richiesta simile  “To all of a sudden have me try to play another position … from my end, it doesn’t seem like a good decision”, (abbiamo già discusso che non c’è stato un vero e proprio cambio di ruolo), il tutto condito da frecciatine ostili nei confronti del CBO, che sarebbe un incompetente, che chiede l’impossibile invece di fare il suo lavoro, cioè andare sul mercato a trovare un sostituto di Casas e via discorrendo.

Parole fuori dalla grazia di Dio che hanno provocato un tale danno di immagine da costringere il top management e la proprietà a prendere contromisure urgenti per recuperare un rapporto sereno con il giocatore più pagato, che si incazza quando non lo consulti, si incazza anche quando lo consulti, ma nel contempo è uno dei fattori obbligati per una stagione di successo.  

La situazione sembra rientrata, nel senso che la discussione non continuerà sui giornali, ma nelle segrete stanze come è giusto che sia. Quando a Cora è stato chiesto quando Devers avrebbe iniziato a raccogliere rimbalzanti in prima base ha risposto: “That‘s not the plan right now. The plan is to keep having conversations.” Io spero che la cosa finisca qui oppure, se andrà avanti e ci saranno degli sviluppi, lo sapremo solo a cose fatte e decisioni prese, con comunicati ufficiali concordati fra le parti.

Dispiace dover dedicare tanto spazio a questo mentre la stagione va avanti e ci sarebbero belle partite da commentare. Nella partita di ieri sera i nostri hanno impattato la serie contro KC, dopo la dura sconfitta agli extra il giorno prima. Merito principalmente di un Crochet che, dopo aver preoccupato in una balorda partenza domenica contro Texas, ha ritrovato la sua spettacolare fastball raggiungendo una velocità massima di 98,5 mph (al settimo inning) e una media di 96,7 mph, un tick in più rispetto alla sua media stagionale. I numeri di questa straordinaria esibizione sono sono 7H, 1R, 9K insieme al dato più rilevante: la stamina! 7.0 IP hanno dato ad un bullpen esausto, dopo i 6 inning lanciati il giorno precedente, la possibilità di rifiatare dopo. Non solo. Al settimo inning con i buoni in vantaggio per 7-1, punteggio ampio ma ancora non del tutto rassicurante, KC riempie le basi dopo 2 single, 2 out e 1 BB in sequenza.  Bayle va a trovare Crochet sulla collina per un consulto al termine del quale rimane a lanciare. Tanto bisogna solo affrontare il loro battitore Bobby Witt Jr, che mi piacerebbe tanto vestisse una casacca biancorossa. Comunque sia Crochet esordisce con una veloce esterna e un cutter alto che Witt tocca in foul. Seguono due Four-Seam Fastball rispettivamente a 97.3 mph al centro e a 97.8 mph, basso e interno. Sono i due Swinging Strike (lanci numero 107 e 108) che chiudono l’inning e virtualmente la partita.

Piccola nota a margine: Devers chiude 4/4, 1R, 3RBI, 1BB, 0K. Amore mio, se quando t’incazzi reagisci così, fallo più spesso, che diamine!

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Un brodino caldo per i Red Sox

I Red Sox sono arrivati ​​alla partita di ieri sera dopo aver perso cinque delle sei partite precedenti, oltretutto con prestazioni imbarazzanti date da un partente imbarazzante, un bullpen abulico, un attacco silente e una difesa impanicata. C’era la necessità di raccogliere le forze e riuscire a disputare una partita che potesse segnare un’inversione di tendenza rispetto alla mediocrità nelle prime cinque settimane della stagione. Insomma, come per un convalescente, c’era bisogno di un brodino ricostituente (come dicono dalle mie parti).

Credo che per ottenere questo risultato Cora si sia affidato ad Alex Bregman, un giocatore esperto che ha iniziato la partita con una media battuta di .315 e un OPS di .973, il miglior inizio della sua carriera decennale. Fortunatamente i Rangers hanno scelto di sfidarlo nel momento decisivo della partita.

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Immediatamente nonostante un Houck più che decente, riusciamo ad andare in svantaggio, subendo il primo punto in circostanze piuttosto strane e del tutto irripetibili. Nella parte alta del terzo, con 1 out, terza e seconda occupata, Langford batte una palla a terra che si ferma sulla destra del monte. Houck la raccoglie in tempo per una comoda eliminazione in prima, ma accelera, commettendo un errore di tiro e costringendo Gonzalez a staccarsi dalla base per tentare di raccogliere la palla sulla linea di foul. Langford quasi inciampa per schivare Gonzalez e continua la sua corsa mancando di toccare la prima. Gonzalez raccoglie la palla e tocca la base, ma Langford è stato chiamato salvo nello sconcerto generale, e lo hanno confermato nonostante l’immediato challange di Cora. In termini di regolamento poiché il corridore aveva superato la base, non la si poteva più considerare una base forzata e per l’eliminazione si sarebbe dovuto toccare il corridore. Gonzalez ne avrebbe l’opportunità, ma essendone inconsapevole, non essendo un prima base di ruolo, si preoccupa di fermare l’uomo in terza.

Questo errore ci costa un punto al terzo, e ne subiamo altrettanti al quarto e al quinto. Quindi, nonostante due solo homer di Bregman e Abreu, che avevano momentaneamente pareggiato nella parte bassa del quarto, siamo sotto per 3-2 al sesto inning.

Bregman batte, con un po’ di fortuna, un lead off double, il suo 15° doppio stagionale, e Kristian Campbell lo porta in terza con un singolo. Abreu entra nel box di battuta con un mancino sul monte. Si tratta di un’innovazione per Cora, che l’anno scorso lo avrebbe senza dubbio sostituito con Refsnyder. Abreu premia la fiducia ricevuta, battendo una palla al volo profonda, che va a sbattere sulla recinzione al centro, per un doppio che porta a casa Bregman, mentre Kampbell viene chiamato out a casa in circostanze dubbie. A causa del cattivo esito del challenge in precedenza, non si poteva contestare la decisione, ma sembrava proprio che Campbell fosse riuscito a toccare il piatto con la mano sinistra prima della toccata del ricevitore.

Due battitori dopo, con 2 out e Abreu avanzato fino in terza base, Gonzalez batte una rimbalzante lenta sul terza base e sembrava arrivare salvo in prima. Qui va a scontrarsi con Smith, cadendo rovinosamente con una dinamica simile a quella dell’incidente di Casas. Sembrava che i Red Sox dovessero sterminare un paio di prima base a stagione, ma dopo diversi minuti si rialzò e iniziò a camminare. Nel frattempo la chiamata era stata ribaltata, accogliendo il challenge dei Rangers, l’inning terminava, cancellando il punto del nostro vantaggio. Gonzalez ha provato a giocare nella parte alta del settimo, ma presto è stato sostituito da Abraham Toro. Speriamo non debba andare nella IL.

Siamo così arrivati agli inning finali in cui, in molte partite di questa stagione, l’attacco dei Red Sox si è spento e non è riuscito segnare altri punti.  Wong però ha aperto il settimo inning con singolo ottenuto con un bunt sulla terza, e Rafaela lo ha imitato con un altro singolo sulla sinistra. Sembra ancora un’occasione sprecata perché  Duran e Devers sono eliminati, ma a questo punto i Rangers decidedono inspiegabilmente di affrontare Bregman, con due uomini in posizion punto, con il rookie Campbell sul monte. Bregman non si è lasciato sfuggire l’occasione, battendo un singolo sul Left Fielder, che porta due punti a casa e decide l’incontro.

Cora ha schierato Weissert per l’ottavo inning, invece Slaten, che ultimamente ha faticato, il quale ha risposto con un 1-2-3 inning. Nella parte bassa Abreu ha aggiunto sicurezza con un altro fuoricampo, nella prima partita della sua carriera con tre valide extra-base.

Nonostante Chapman abbia concesso un fuoricampo al primo uomo affrontato al nono inning, non è mai apparso in difficoltà, concludendo velocemente la partita e realizzando il suo quinto salvataggio della stagione. Fra le sue palle veloci una ha raggiunto la velocità di 103,8 miglia orarie, cioè il lancio più veloce mai lanciato nelle Major League in questa stagione. Hai capito che ti combina il vegliardo!?

Con questa partita dichiaro ufficialmente concluso il mio broncio perché hanno permesso a Bregman di giocare con la casacca dei Red Sox. Ora sono ufficialmente contento. Sembra un tipo a posto, molto diverso dallo stronzo altezzoso che giocava a Houston. Non credo che il mio giudizio dipenda dalle valide e dagli RBI che produce a ritmo costante per i Red Sox. Credo piuttosto  lui che si sia emendato spiritualmente e ora sembra aver capito il suo ruolo nel mondo. Lo si capisce da dichiarazioni di questo tenore: “When I decided to sign here, I signed here to win baseball games,” Bregman said. “I feel like we have a team that can do that and win a lot of baseball games. We haven’t started the way we want. We’ve lost some games that we should have won this year. And, we need to do a better job of executing, and preparing and just getting better as a team. And, I know, we hold ourselves to a high standard, and when you play in this market, everyone holds you to a high standard. We need to play like we played today and continue to compete and execute at a high level.”

Se la squadra gli va dietro siamo a cavallo!

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Sostituire Triston Casas

Si può porre le premesse di una stagione di successo, anche con un budget limitato, purché, nel mix fra attività di mercato e sviluppo dei prospetti dalle leghe minori, tu riesca a costruire un roster che contemperi sia una equilibrata qualità sia una indispensabile resilienza. Questa deriva da una profondità sufficiente per essere in grado di far fronte agli infortuni che dovessero capitare. Sfortunatamente non sono gli infortuni a mancare ai Red Sox 202 e vanno a colpire proprio laddove siamo più vulnerabili. 

Abbiamo rinunciato a Teel, un prospetto descritto come un probabile campione, che mi sarebbe tanto piaciuto vedere accucciato dietro il box con la nostra casacca, ma me ne sono fatto una ragione, considerato che in cambio abbiamo ottenuto un asso che rende competitiva la rotazione. Questa medaglia però ha un rovescio: se ora si fa male Wong son dolori.

Nulla però in paragone a quello che passeremo dopo il nuovo grave infortunio di Casas, curiosamente avvenuto più o meno nello stesso periodo di quello dello scorso anno. L’episodio si è verificato nella parte bassa del secondo inning quando Casas batte una check-swing chopper sulla linea di prima base. Mentre Casas corre verso la prima, sulla palla si avventa il lanciatore avversario in evidente vantaggio sul tempo. Sembra una banale giocata di routine quando Ryan perde la palla e Casas, che percepisce l’occasione di arrivare salvo, accelera verso il cuscino di prima. Il ragazzone grande e grosso, privo dell’agilità e della grazia di una ballerina, pur raggiungendo l’obiettivo, arriva goffamente sulla base e inciampa sul piede del prima base del Minnesota con la gamba sinistra, subendo una evidente distorsione. Casas rotola a terra e ci rimane per diversi minuti prima di essere portato via in barella. Lo sostituisce Romy Gonzalez, autore di una buona prestazione, impreziosita da bel doppio all’ottavo inning che chiude virtualmente la gara. Non ci sono ancora notizie certe, ma vista la dinamica  sembra molto probabile che l’incidente sia grave e Casas debba stare fuori per un periodo prolungato. Chi potrebbe sostituirlo?

Gonzalez è il platoon partner che di fatto viene abitualmente schierato contro i lanciatori mancini. avendo già  totalizzato in prima base quest’anno. In questo ruolo ha iniziato sette partite in prima base al suo posto in questa stagione per 60 ⅔ inning totali. Si tratta tuttavia di un giocatore di utilità multi-ruolo, impiegato preferibilmente in carriera come seconda base, con uno slash di .245/.277/.388 in 499 apparizioni al piatto. Sembra improbabile che i Sox vogliano affidarsi a lui nel lungo periodo.

Purtroppo non ci sono altre opzioni nel roster attivo. Non sembra che saranno presi in considerazione i giocatori che hanno avuto esperienza in prima:

  • Connor Wong ha provato per sei partite l’anno scorso, ma si era trattato solo di un espediente per aumentare le sue PA quando godeva di un eccellente stato di forma, sollevandolo dalla fatica delle ricezione. 
  • Rob Refsnyder ha collezionato 227 inning in carriera, ma solo prima del 2020.
  • Il ricevitore Carlos Narváez ha disputato 114 inning in prima base l’anno scorso in Tripla A con gli Yankees, ma ha già un delicato ruolo di backup da assolvere. L’unica possibilità è che e venga chiamato il veterano Yasmani Grandal dalla tripla A, ma sembra troppo fuori dagli schemi di Cora

A maggior ragione non è il caso di perdere tempo discutendo di giocatori come Hamilton e Kampbell, che di esperienza non ne hanno alcuna. Bregman e Devers sicuramente continueranno a fare quello che stanno facendo ora, anche perché lo fanno bene: insensato sarebbe coprire il buco in prima creandone uno in terza e Ciccio è bene che familiarizzi e si appassioni al suo ruolo di DH, prima di poterlo sviluppare per la prima base. Sicuramente non è comunque un’ipotesi da considerare finchè Yoshida sta male.

Guardando la tripla A vengono in mente Vaughn Grissom e Nick Sogard. Il primo ha giocato esclusivamente in seconda base lo scorso anno, ma nel frattempo ha accumulato quattro partite di esperienza. Sogard, che gioca su tutto il diamante, è stato impiegato in cinque ruoli diversi a Worcester. Se Grissom è quello con un potenziale offensivo più promettente (AVG.289 con tre fuoricampo e un OPS di .825 in Tripla A), Sogard potrebbe essere un’opzione disponibile a breve termine, data la sua familiarità con la posizione e la capacità di battere in entrambe le posizioni.

Fra gli altri candidati di provenienza WooSox il principale titolare, Nathan Hickey, non ha statistiche di attacco compatibili con la MLB, mentre non ha questo problema il veterano Abraham Toro che ha 365 partite nella Major League all’attivo e ha battuto bene quest’anno con un OPS di .917. Non gioca tuttavia a suo favore essere un seconda base di ruolo, il che lo renderebbe troppo simile a Gonzalez. 

Un anno fa, quando Casas si ruppe la cartilagine della gabbia toracica, Breslow si mise subito in azione, ingaggiando due prima base veterani in rapida successione. Il primo, Garrett Cooper, fu un disastro e cadde presto nell’oblio. Il secondo Dom Smith, che divenne il beniamino dei tifosi per il suo atteggiamento scanzonato e la sua dedizione nel gioco, sarebbe invece ancora disponibile dopo che ha rinunciato a un contratto di minor league con Tampa Bay.

Fra i free agent, sullo sfondo, rimane l’ipotesi Anthony Rizzo, che dopo l’opt out esercitata dai pigiamini, non ha trovato un’offerta abbastanza remunerativa per la sua percezione di se stesso. Contro di lui, oltre le pretese economiche, gioca il fatto di essere 35enne disoccupato, che non ha partecipato agli allenamenti primaverili, con uno stato di forma certo non al top. Sembra improbabile che, tutto sommato, Rizzo trovi un accordo con i Sox (essendo anche un fottutissimo FMY)

Peccato che di fronte a tutto ciò, la partita passi un po’ in secondo piano, perchè è stata veramente gradevole. Bello ha dato alla squadra la terza QS consecutiva, che finalmente è riuscita a convertire. Di fronte aveva Ryan, un cliente rognoso come che ci ha dato filo da torcere. 

Alla fine del sesto, con punteggio in parità 1-1 per due solo homer rispettivamente di Bregman e Jeffers, il confronto dei ruolini di fine partita sembra descrivere un perfetto equilibrio:

  IP H R ER BB K HR ERA
Bello 6.2 4 1 1 1 5 1 2.55
IP H R ER BB K HR ERA
Ryan 6.0 4 1 1 1 8 1 2.93

I numeri tuttavia nascondono i RISP lasciati in base che avrebbero dato la W a Bello. Al quinto Hamilton, con 1 out e nessuno in base, smorza un bunt vincente sulla linea di sinistra e, nel turno successivo, ruba, in sequenza, la seconda e la terza. Dopo di che Raffaela gira a vuoto per il K e Duran viene preso al volo.  Al sesto Devers, autore di un leadoff double, non si schioda più perché Bregman, Abreu e Story se ne vanno in ordine. 

La partita si sblocca finalmente al settimo. Nella parte alta Bello esce dopo aver messo K Jeffers, che non gira un sinker sul filo basso e l’inning si conclude con un CS mentre lancia Wilson. Nella parte bassa, quando finalmente Ryan non si presenta, Wong e Hamilton ne approfittano per battere due singoli in sequenza. Raffaela li fa avanzare con un Sac Bunt, e con 1 out Duran gira tutte le palle che Coulombe lancia oculatamente lontano dalla zona, fino a che non finisce strikeout swinging. Sembra un’altra occasione sprecata ma Devers è caldo. Batte con forza una radente che il 2B avversario non riesce a trattenere. La palla rimane ai limiti dell’erba, ma arriva a casa anche Hamilton dalla seconda, che non ci avrebbe messo di meno con un motorino e arriva a casa di gran carriera. La fantastica serata di Hamilton si prolunga anche all’ottavo, quando si rende autore di un doppio RBI sul mostro verde. In precedenza Greg Weissert era salito sul monte di lancio all’inizio dell’ottavo inning e aveva senza problemi eliminato tre dei quattro battitori affrontati. Well done!

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Cronaca di un atteso ritorno

A più di 16 mesi dalla firma di un contratto biennale da 38,5 milioni di dollari e 577 giorni dall’ultima apparizione in una partita della Major League, stanotte Lucas Giolito è salito sul monte di lancio per affrontare Toronto, nella sua prima partita di stagione regolare con la divisa dei Red Sox.

Giolito ha trascorso l’intera stagione 2024 nella lista infortunati, dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico al gomito, per un infortunio subito durante il training primaverile 2024. Anche quest’anno si è fatto male a primavera. Uno stiramento al bicipite femorale sinistro, subito durante la sua prima partita di allenamento, lo ha costretto a cominciare la stagione con un mesetto di ritardo. 

Finalmente l’attesa era finita ed ero molto curioso di vedere all’opera il giocatore le cui prestazioni, secondo me, potrebbero essere decisive per le sorti dell’intera stagione dei Red Sox.  Il responsabile del baseball Craig Breslow, in una delle sue prime mosse importanti dopo la sua assunzione, aveva ingaggiato Giolito puntando sulla solidità del suo curriculum sia riguardo le prestazioni che la salute, avendo lanciato 160+ inning nelle cinque precedenti stagioni consecutive. Diciamo che fin qui le aspettative erano state drasticamente deluse.

Tuttavia Breslow con il rafforzamento del pitching e Giolito ritorna in una squadra che coltiva ambizioni di post season, colmando l’ultimo buco fra i titolari di una rotazione che sembra all’altezza del compito. 

Vediamo com’è andata la sua partita, prescindendo, ove possibile, dalla rovente delusione per la conclusione della partita. Anticipiamo subito che i risultati sono stati migliori del previsto. Dopo cinque inning, Giolito, che era in total control del match, non sembrava affatto un lanciatore che non lanciava in una partita della Major League dal 1° ottobre 2023.

Entra in campo inning primo con la squadra in vantaggio per 2-0. Toronto sta giocando una partita di bullpen schierando sul monte il lanciatore destro Yariel Rodríguez, alla sua prima partita da starter. Per l’attacco di Boston ci sono le premesse per continuare a martellare come la notte precedente e dare un valido run support alla difesa. Purtroppo il primo punto per Boston va sprecato in circostanze insolite. Con 0 out, Duran in prima per BB, Devers trasforma il quarto lancio di Rodríguez in un lungo drive line drive sulla recinzione del campo destro. Si ha l’impressione che sia un batti e corri perchè, quando la mazza tocca, Duran è già a metà corsia. Probabilmente, non avendo potuto stimare la profondità della battuta, si attarda sul cuscino di seconda invece di proseguire nell’azione, così che quando la palla ritorna verso casa base, è in grande ritardo e viene facilmente eliminato. Un verò peccato che Duran abbia corso un rischio inutile, perchè il lanciatore avversario prosegue con WP e un balk, che portano a casa Devers, e concede una solo homer di Bregman. Il punto sarebbe comunque entrato ed ero  decisamente infastidito da questo misero punticino in meno, come se avessi saputo poi si sarebbe rivelato decisivo.

Giolito ha concesso un singolo in apertura prima di indurre Guerrero a alzare un pop up e di eliminare Santander per strikeout, trovando il limite della zona con una una bella palla veloce. Dopo aver concesso una base su ball a Springer, il più pericoloso battitore avversario, con una media oltre 400 proprio contro di noi, elimina un altro brutto cliente come Daulton Varsho per strikeout. Il conto dopo il primo inning è di 23 lanci: non pochi, me neppure troppi.

Nella parte alta del secondo inning Raffaela e Duran fanno quello che vogliono sulle basi, con la difesa di Toronto incapace di fermare le loro rubate. Il secondo doppio della serata di Devers fissa il punteggio sul 4-0. Comincio a pensare che Giolito ce la possa fare e che comunque, in caso di crisi, sarebbe entrato Whitlock rimettere le cose a posto.

Giolito ha dominato un secondo inning da 11 lanci, continuando a lavorare sui bordi della zona di strike con la palla veloce a 90 mph, resa ancora più efficace da un cambio di velocità eccezionale. Gran parte del merito va dato anche al ricevitore Narváez per averlo aiutato a destreggiarsi quando si è reso conto che il suo slider non atterrava dove voleva. Il nostro catcher era così abile nel pitch-framing che l’allenatore dei Blue Jays si è così tanto arrabbiato con le chiamate dell’arbitro capo da farsi espellere.

Dopo aver concesso due singoli all’inizio del terzo, Giolito si è immediatamente ripreso mettendo strikeout Guerrero con una palla a 96 mph, il lancio più potente della sua serata. Dopo un flyout, si è lavorato d’astuzia Springer, mettendolo K tre cambi di velocità consecutivi, contando sul fatto che Springer non si sarebbe aspettato che utilizzasse per tre volte lo stesso lancio che aveva toccato due volte in foul all’inizio del turno di battuta. Nei successivi due inning Giolito praticamente non fa vedere mai la palla agli avversari che vengono eliminati in ordine (con solamente 7 lanci nel quarto). 

Giolito è entrato nel sesto inning con il conto di 66 lanci, 47 strike, e un vantaggio di 6-0, perchè il suo compare Narváez aveva sbattuto una pallina nel secondo anello portando il punteggio sul 6-0. Sebbene il cambio di velocità rimanesse efficace, improvvisamente Giolito ha cominciato ad avere problemi di controllo. Dopo due eliminazioni rapide e essersi portato sullo 0-2 su Springer, Giolito improvvisamente si è spento e ha cominciato a non trovare più la zona. Springer ottiene la base per quattro ball, tra cui una al limite della zona di strike, chiamata “ball four”. Finire improvvisamente la benzina è una cosa che non avrebbe dovuto stupire, quando un lanciatore è la prima volta, dopo quasi due stagioni, che riesce ad andare così in profondità in una partita di Major League. 

Giolito se ne rende conto, si vede che è innervosito e spreca un po’ di tempo chiamando per consultazioni il ricevitore sulla collina. Cora tuttavia non è proprio pronto a reagire (mi aspetto a proposito un commento sarcastico di Davide), anche se dopo la partita ha ammesso che con la base concessa a Springer la partita ha svoltato, sembra proprio (almeno io non l’ho visto) che non ci fosse nessuno nel bullpen a scaldarsi, casomai fosse servito un pompiere. Varsho non si lascia sfuggire l’occasione e, ancora una volta sul conto di 0-2, manda il change up di Giolito negli spalti  sul destra-centro. Due lanci dopo  un altro cambio di velocità frutta a Kirk un altro homer. Giolito alla fine riesce a concludere l’inning, ma le mazze dei Blue Jays erano state rivitalizzate mentre le nostre erano già sotto la doccia. 

Finisce così la partita del trentenne lanciatore destro dei Boston Red Sox. Il ruolino riporta 3 punti concessi e guadagnati sul lanciatore, 5 valide e 2 basi su ball, con 7 strikeout. Ha lanciato strike ben 61 dei suoi 90 lanci (il 67,8%). Con questi numeri si può dire che Giolito ha messo la sua squadra in condizione di vincere con una partenza di qualità e avrebbe potuto essere un trionfo se lo avessero sostituito prima un po’ prima che subisse i due fuoricampo back to back che hanno posto le basi per il disastro prossimo venturo.

C’erano ancora motivi per essere ottimisti, ma Whitlock, che era in serie positiva sei partite consecutive senza subire punti e aveva registrato una ERA di 1.72 in 10 apparizioni come rilievo, non è riuscito a mantenere il vantaggio di tre punti, concedendo tre valide, incluso un fuoricampo da tre punti di Santander che ha pareggiato la partita. Alla fine abbiamo perso al decimo senza più avere l’opportunità di segnare e rammaricandoci ancora per quel misero e decisivo punticino sprecato all’inizio.

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Aggiustare Tanner Houck

Ho rinnovato l’abbonamento Netflix solo per poter vedere The Clubhouse. Non ho ancora avuto il tempo per finire la prima puntata che mi ha già catturato. Ero diffidente perché parlava di una stagione straziante dei Red Sox e temevo di infliggermi dolore inutilmente. C’è anche questo, ovviamente, ma i “dietro le quinte” che arricchiscono il contenuto valgono da soli il prezzo del biglietto, per così dire. Mi ha particolarmente incuriosito l’approccio innovativo portato da Andrew Bailey al pitching, basato anche su un uso spinto della tecnologia che permette di catturare e analizzare i movimenti corporei per individuare possibili criticità a innescare azioni correttive. In un’intervista Breslow, che è ha fortemente voluto dare quell’incarico a Bailey, rivela che fra i possibili lanci le fastball siano ampiamente sopravvalutate perchè invece statisticamente, contrariamente al senso comune, si dimostrano i lanci preferiti dai battitori avversari.

Questa cosa mi ha colpito perchè stavo raccogliendo fatti e opinioni sulle prestazioni di Tanner Houck che dopo 29,2 inning (inclusa la disastrosa partenza di sabato) registra la peggior ERA della rotazione 7,58 ERA, un FIP di 6,20, una BB% del 10% e una K% del 16,4%. Questo è molto deludente perché Houck proviene viene da un 2024 con convocazione allo SG ed è uno dei pilastri su cui si basa il successo dell’attuale stagione. E’ quindi naturale chiedersi perchè un giocatore con potenziale elevato, dotato di mix di lanci molto forte, sia così in difficoltà. 

Storicamente, la sua più grande debolezza è stata affrontare i mancini. C’è infatti una grande discrepanza nelle statistiche se si considerano i dati della carriera mancini vs destrimani: il FIP sale da 2.83 a 4.45, BB% dal 6% al 10%, K% dal 20% al 25%

Nel 2023, Houck introdusse un cutter come arma aggiuntiva contro i mancini migliorando di molto le sue prestazioni in quella stagione, con un xSLG di .378 (il miglior xSLG avversario tra i suoi lanci) e una percentuale di conversione da due strike del 27%. L’ha usata come palla veloce principale contro i mancini, lanciandola il 19% delle volte. Nonostante questo successo, Houck ne ha limitato significativamente l’utilizzo nel 2024, lanciandolo solo il 3% delle volte contro i mancini, e nel 2025 lo ha eliminato del tutto. Al suo posto, ha reintrodotto un four-seamer fastball nel suo repertorio, smentendo proprio quanto affermava il suo CBO l’anno scorso. Chissà perchè!?

Ci sono almeno due evidenti problemi con questa decisione. In termini di controllo la mappa termica disponibile su Savant mostra che che finisce sempre sopra la zona e quindi non può funzionare per cercare il K. L’utilizzo come chase pitch (cioè effettuato per far girare a vuoto il battitore) non è giustificato: dei 18 four-seamer che ha lanciato finora contro i mancini ha ottenuto solo uno swing and miss. Se i battitori vedono un lancio forte e alto possono tranquillamente lasciarlo passare.

Per quanto riguarda il movimento la four-seamer non è la più indicata con i mancini. Hock infatti ha un punto di rilascio della palla molto basso, con il braccio disteso quasi lateralmente rispetto al corpo. Con queste caratteristiche è molto più naturale ottenere un movimento est-ovest, tipico del cutter, rispetto al nord-sud della fastball. Inoltre, per quanto riguarda i mancini, il cutter tende a stringere verso l’interno. Accade esattamente il contrario della four-seamer che andando verso l’esterno risulta più facile da battere per un mancino e giustifica le statistiche decisamente peggiori.

La presenza di questi problemi necessariamente impatta  anche sulla qualità del piano partita. Il tasso di strikeout di Houck al primo lancio è del 63%, in linea con la sua carriera e rimane al di sopra della media MLB. Eppure, il suo tasso di strikeout è solo del 13% e il suo tasso di ground ball è al minimo dal 2021. 

Bisogna che Baley cominci ad adottare contromisure adeguate, aumentando il numero di lanci in cui sembra più efficace (in particolare sembra che debba aumentare l’uso dello splitter, riducendo parimenti l’uso del sinker e della sweeper), cercare di essere più imprevedibile e aumentare il numero di ground ball. Non possiamo permetterci uno spot 2 della rotazione così carente.

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Reversus a Bello

Mi sono un po’ defilato in questo inizio di stagione perchè mi è risultato veramente difficile trovare un filo conduttore per capire e commentare la poco decifrabile e per nulla narrabile stagione 2025 dei Red Sox. Alti e bassi, incoerenze, prestazioni altalenanti sono stati il fattor comune delle prime 26 partite durante le quali i nostri eroi sono stati spesso inguardabili (nonostante qualche protagonista ogni tanto sembri trovare un buon ritmo), a volte ingiocabili, ma sempre alla ricerca di una fisionomia e di una stabilità: siamo una squadra potenzialmente forte che stenta a trovare continuità o siamo una squadra mediocre che ogni tanto indovina la prestazione? L’incoraggiante situazione in classifica non aiuta rispondere a questo quesito perchè la division appare molto meno competitiva rispetto al passato, antagonisti per la vittoria come Toronto hanno appena inanellato 5L consecutive e questo contribuisce a camuffare il fatto che abbiamo giocato due serie con White Sox senza ricavarne molto.

In questa situazione è difficile fare delle previsioni e crearsi delle aspettative. Sembra sempre che le cose vanno un po’ peggio di quanto dovrebbero andare ed è difficile trovare le ragioni per un entusiasmo duraturo.

Certamente una delle possibili cause dell’attuale stato di cose è attribuibile alla carenza di partenti titolari nella rotazione e quindi il ritorno dalla lista degli infortunati sul monte di lancio di Brayan Bello, avvenuto nella notte di martedì, andava nella giusta direzione. Il compito avuto in sorte si presentava tutt’altro che facile dovendo affrontare un attacco dei Seattle Mariners in grande spolvero, arrivati ​​al Fenway Park con un record di 9-3 nelle ultime 12 partite, con una media battuta di .266 e un OPS di .822 in trasferta,

Già nel primo inning la partita di Bello iniziava in salita. Dopo aver concesso un solo homer a Jorge Polanco, Bello riempie le basi con una BB e due HP. Rowdy Tellez si presenta nel box con un out e batte una potente radente verso la prima base.Triston Casas cattura e assiste a Story, che rapidamente restituisce la palla. Bello, sopraggiunto in copertura del cuscino, è costretto a tuffarsi per prendere il tiro spostato verso il campo esterno e completare l’eliminazione. Nei replay sembrava che il piede di Bello potesse essersi staccato dalla base, ma i Mariners hanno lasciato esaurire i 15 secondi di tempo massimo per contestare l’azione e così l’inning si è concluso con un doppio gioco decisivo e tre uomini rimasti in base. Il fatto che sia riuscito a uscire da una situazione difficile, seppur in modo rocambolesco, potrebbe essere indicativo per il futuro.

Bello ha tenuto a bada i corridori in base nei successivi tre inning, sebbene, nel quarto, abbia dato qualche preoccupazione: con due out, dopo il lancio che concede la base a Mastrobuoni, Bello si tocca il polpaccio destro provocando l’interruzione del gioco. Dopo la visita del manager, Bello è rimasto in campo e l’inning si è concluso poco dopo con un colto rubando, a mérito del nostro ricevitore Carlos Narváez ha chiuso l’inning. (Anche se Bello ha mostrato ancora fastidio nel seguito non si prevede che il fatto provochi un nuovo inserimento in IL, anche se il giocatore verrà rivalutato).

All’inizio del quinto inning, con il conteggio dei lanci già a 76, Bello concede un doppio con un out e una base per ball prima di far eliminare al volo sulla sinistra un pericoloso battitore come Cal Raleigh, già autore di 9 HR.  A questo punto, con la partita ferma sul 2-1 per la squadra di casa, arriva al piatto l’ex Tampa Bay Randy Arozarena, con il conto di Bello vicino ai 100 lanci. Vi suggerisco di andare a vedere il pitching duel che ne segue perché è stato molto emozionante. Bello tenta dapprima di lavorarsi l’impetuoso Arozarena con dei lanci fuori, ma l’avversario è disciplinato e, sul conto di 3-1, Bello è costretto a entrare decisamente nella zona. Si tratta di una grossa opportunità per Seattle, ma la palla è lasciata passare e siamo sul conto pieno. Il lancio successivo è basso e esterno, Arozarena, che questa volta gira la mazza e sembra abbia abboccato, riesce comunque in extremis a sprizzare la palla in foul. Bello, che si era già avviato verso il dugout, smaltisce la cocente delusione trasformando la camminata in una sequenza di salti, sempre più in alto, mentre sotto la collina deve invertire la marcia. Non è usuale per un professionista lasciar trapelare in maniera così evidente le sue emozioni. Tutto questo però non sembra abbia influito più di tanto sulla concentrazione, visto che Arozarena gira a vuoto lo slider successivo, piazzato proprio sul filo superiore della zona, e incassa il terzo strike che conclude l’inning.

Bello ha chiuso con 97 lanci, 51 strike e sette swing and miss. In cinque inning, Bello ha concesso un solo punto al potente attacco di Seattle, subendo quattro valide con tre basi per ball e tre strikeout, aiutando i Red Sox a battere i Mariners per 8-3. Non è stata la sua prestazione migliore, ma, per essere stata la sua prima partenza stagionale, possiamo dire che ha gestito bene la situazione.

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Inguardabili

Domenica sera, dopo aver sweeppato i Cards, l’intera squadra dei Red Sox è stata rapita dagli alieni che hanno sostituito ogni giocatore originale con delle brutta copie, degli androidi malfatti incapaci di simulare i più semplici fondamentali del gioco, evidentemente dotati di un sistema AI, appena all’inizio del suo periodo di autoapprendimento.

Dopo aver segnato 13 punti venerdì e 18 punti nella seconda partita della doppia sfida domenica, l’attacco dei Red Sox è scomparso. Hanno segnato solo otto punti in quattro partite contro Toronto e hanno evitato di essere travolti solo con la collaborazione degli avversari, i quali hanno contribuito a una penosa sagra degli errori.

Nella debacle non è coinvolto Devers. Sebbene abbia iniziato la stagione nel peggiore dei modi, 0/ 21 e 15 strikeout nelle prime cinque partite, ha trovato il suo ritmo. Da quella prima settimana erò, ha chiuso con un 15 su 35 (.428) con un fuoricampo, cinque doppi e otto punti battuti a casa. L’attacco nel suo complesso, come la squadra, è stato discontinuo. Gli strikeout si sono accumulati questa settimana, con 14 mercoledì e 12 martedì. Giovedì ne hanno aggiunti altri 10, e sono in testa alla MLB con 135.

Tuttavia quello che è successo ieri contro i ChiSox lascia pochi dubbi sul fatto che vediamo all’opera una squadra contraffatta. Affrontavamo la squadra detentrice del record MLB di 121L in una stagione, venivano da otto sconfitte consecutive. Nessuno aveva dubbi che i Sox sbagliati erano la squadra giusta da affrontare per ritrovare forma e entusiasmo, eppure e il loro partente, Davis Martin, che iniziava la partita con una media PGL di 4.71 in sole 27 partite della Major League, è stato dominante nei primi sei inning, concedendo quattro valide e mettendo a segno sei strikeout. Per fare questo gli sono bastati solo 83 lanci in sei inning prima di uscire a metà del settimo. Semplice come tagliare un panetto di burro con una lama calda.

Gli imbarazzanti avatar dei Red Sox hanno commesso cinque errori, concesso sei punti non guadagnati, ottenuto solo sette valide e chiuso con un 1 su 9 con RISP. Da lunedì la squadra ha messo a segno solo nove punti (1,8 a partita).

Triste in particolare la prestazione di Triston Casas che di fatto, da solo, ha messo fine alla partita al quarto inning. Con un out e un uomo in prima, già in svantaggio per 2-0, Narváez ha battuto una palla a terra sulla prima base, dandogli la possibilità di chiudere l’inning con un doppio gioco. Casas però ha perso la palla nel trasferimento dal guanto e ha pasticciato abbastanza a lungo da non riuscire a fare l’out sulla base forzata. Chicago ne ha approfittato mettendo a segno tre valide consecutive con due out, portandosi sul 6-0, per poi vincere 11-1 nella partita d’apertura della serie al Rate Field.

All’errore di Casas vanno aggiunti quelli di Winckowski e Rafaela, oltre a due falli di interferenza attribuiti al ricevitore Blake Sabol. È la prima volta che i Red Sox commettono cinque o più errori dal 21 agosto 2021, e questa proprio non è la statistica giusta per supportare un mediocre Sean Newcomb, che spero possa tornare presto in tripla A per lasciare spazio a un partente titolare. Perdere contro i White Sox è già abbastanza brutto, non c’è motivo per renderlo imbarazzante. Ora dobbiamo vincere le prossime due partite per andare a Tampa con un minimo di possibilità di riportare a casa la pelle.

Con Connor Wong fuori gioco per il prossimo futuro a causa di una frattura al mignolo, i Red Sox hanno raggiunto un accordo per un contratto di minor league con il ricevitore Yasmani Grandal. Grandal è ancora considerato uno dei migliori ricevitori difensivi della lega, classificandosi tra i primi 10 nella classifica difensiva la scorsa stagione con i Pittsburgh Pirates. Carlos Narvaez ha giocato per la maggior parte del tempo dopo l’infortunio di Wong. I Red Sox hanno anche richiamato Sabol dal Worcester di Tripla A, ma Cora ha affermato che Narvaez sarebbe stato il ricevitore principale.

Il trentaseienne Grandal ha battuto .228 con un OPS di .704 in 72 partite la scorsa stagione. Era free agent in questa offseason ed era considerato l’opzione migliore rimasta sul mercato. Dato che non ha partecipato al training primaverile con nessuna squadra, probabilmente avrà bisogno di almeno un paio di partite prima di poter dare una mano. Sapevamo di avere un problema con il ricevitore, ma speravamo che non fosse così evidente così presto.

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Una sosta rigenerante

Lunedì scorso, all’inizio di questa settimana (o della settimana scorsa se guardate le cose da oltre atlantico),  una squadra in rotta, con un lineup affetto da insufficienza cronica nei suoi migliori elementi, una rotazione falcidiata dagli infortuni per 2/5 (o forse per 3/6), si presentava a Baltimora schierando sul monte un esordiente, che riusciva a concedere quattro punti prima di a lanciare il primo strike.

L’attacco rendeva di nuovo contendibile il match, mettendo assieme 3 RBI negli inning successivi su un partente degli Orioles non proprio in grande spolvero. Tuttavia i buchi di continuità nell’ordine di battuta, Devers in primo luogo, hanno impedito ai nostri di recuperare, fino quando il disastroso ingresso di Slaten all’ottavo, metteva fine alla partita.

Quando la situazione sembrava critica e il manager mostrava piccoli segnali di panico, con alcune mosse schizoidi, giustamente stigmatizzate anche dalla bacheca, come spesso succede nel baseball, le sorti si sono repentinamente capovolte. Il calendario per martedì prevedeva un inconsueto rest day in trasferta per i Red Sox e qualcosa dev’essere successo, perché da quella sosta sono tornati rigenerati.

Certo grande merito per il successo di mercoledì va dato a Garret Crochet, il cui contratto era stato esteso un paio di giorni prima. Una prestazione di dominio assoluto: otto inning, quattro valide, una base su ball, nessun punto subito e otto strikeout, con oltre 100 lanci all’attivo. Tutto questo contro l’attacco, tutt’altro che scarso, della franchigia che dobbiamo battere per accedere ai play off (così almeno dicono quelli bravi che fanno le previsioni). In attacco su tutti Trevor Story 3/4 con il suo primo fuoricampo della stagione e da evidenziare i due singoli di Ciccio Devers che finalmente che si sblocca.

Nel rubber game del giovedì la prestazione poco soddisfacente di Houck, rimasto sul monte per soli 4 inning, è stata ampiamente oscurata da un attacco di nuovo efficace, che ha toccato duro i lanci avversari con una sequenza di 2RBI homer da parte di Bregman poi Campbell e infine Casas. Diventiamo consapevoli del fatto che i Red Sox hanno un attacco pericoloso dal primo all’ultimo uomo (o quasi). Certo siamo ancora molto molto distanti dalla forza che possono mettere in campo alcune squadre della National League West Division, ma sulla costa est possiamo farci valere. Il bullpenn, a partire da Kelly, che veniva dato come il reparto più debole, non ha mai deluso e, in questa occasione, ha completamente silenziato gli Orioles.

Ha un andamento analogo la vittoria nell’opening day casalingo il venerdi contro STL. Per il manager si tratta della prima volta che vince all’esordio con i Red Sox, dalla sua prima stagione del 2018, in quanto nel 2020, nel campionato dalla pandemia, Cora era in castigo a Portorico.

In questa circostanza l’attacco è stato ancor più esplosivo del giorno precedente tanto che già nel primo inning tutti i giocatori del lineup sono andati al piatto e il punteggio veniva fissato sul 5-0. Un big inning in cui hanno battuto valido cinque dei primi sei battitori, fra cui Trevor Story e Abreu autori di due fuoricampo consecutivi. Nel seguito l’attacco ha continuato a martellare con altri quattro inning multi-run, mettendo a segno 13 punti consecutivi, frutto di 16 valide complessive con sette giocatori multi-hit  

Tuttavia non è stato un massacro perché nella sua prima partita in casa Walker Buehler è stato piuttosto fallimentare. Nonostante abbia avuto un buon inizio e abbia potuto usufruire di un largo run support, nel quarto ha iniziato ad entrare in affanno, consentendo ai Cardinals di rifarsi sotto quando, dopo un doppio di Arenado e un singolo di Burleson, Herrera ha sparecchiato, per proseguire nel quinto, quando il solo homer di Donovan ha fissato il punteggio sul 6-5. 

Buehler ha terminato la partita concedendo 5 ER e sette valide (2 HR) in cinque inning completi di gioco. In due partenze indossando l’uniforme dei Red Sox, ha ottenuto un’ERA complessiva di 8,68 estremamente insoddisfacente, rispetto alle aspettative riposte in lui.

Devers, sorvegliato speciale per il prolungato slump di inizio stagione, ha avuto una buona giornata raggiungendo la prima base quattro volte, 2 BB e 2 singoli nelle sue prime due nel sesto e settimo inning (nelle sue ultime tre partite, Devers ha raggiunto la base otto volte).

Il ricevitore di riserva Carlos Narváez, che ha difeso il piatto per il secondo giorno consecutivo, è stato autore di una confortante prestazione offensiva, raggiungendo la base quattro volte. Nel terzo con due out, ha aggiunto un insurance run con un singolo RBI, portando a casa Campbell che si trovava in seconda . Dopo due basi su ball, Narváez ha battuto un doppio RBI, abbastanza profondo da sbattere sulla recinzione al centro. Narváez sta battendo .400 dopo aver stabilito i massimi della sua carriera in valide, RBI, basi su ball e avanzamento sulle basi. Molto confortante visto che questi sono numeri che Wong stenta a realizzare.

Con il punteggio di 13-6 i Cardinals sembravano domati all’inizio del nono così Cora ha pensato bene di far esordire Cooper Criswell al posto di Bernardino per chiudere l’incontro. Dopo il primo out, Winn alza un pop up verso l’esterno destro che non riesce ad intercettare perché il giovane e esuberante seconda base tenta, senza successo, una presa al volo fuori posizione. Sono un po’ dubbioso sulla chiamata del classificatore che non gli addebita l’errore, ma forse si trattava di un errore mentale non punibile: la presa che Campbell ha tentato richiedeva più di uno sforzo ordinario, mentre il fatto che forse la sottraesse ad un compagno meglio piazzato non rileva

Comunque l’appuntamento con l’errore è appena rimandato al turno successivo, quando Nootbaar gli batte una facile rimbalzante sul guanto, ma Campbell perdeva la palla in modo goffo nel trasferimento. Una riuscita banale assistenza in seconda base, con Winn a metà corsia, avrebbe prodotto quasi sicuramente un DP. 

Tutto questo non deve aver fatto piacere a Criswell, che si sarebbe volentieri avviato a fare la doccia e ora deve gestire due uomini in base con un out. C’era tensione in quel momento nell’aria a casa mia, che con l’età divento sempre più apprensivo. Il fatto che i battitori successivi, Contreras e Donovan, trovavano due singoli RBI consecutivi sull’esterno centro, portano il punteggio sul 13-8, non contribuisce a tranquillizzarmi.

Tocca ora ad Arenado, un nome circolato in alternativa a Bregman per il posto di terza base, e gli interni si riuniscono in un piccolo meeting sulla collina, durante il quale tentano di rassicurare Criswell. Intanto però Cora, ad ogni buon conto, fa scaldare Aroldo. 

Arenado, dopo averci fatto sobbalzare alzando una palla in foul sulla sinistra, gira un line drive in batti e corri su Bregman. Il terza base intercetta la palla, si gira, si coordina ma a questo punto, inspiegabilmente, assiste in seconda del tutto fuori dalla portata di un Campbell disturbato anche dal corridore in arrivo. Secondo errore dell’inning per una difesa Red Sox tornata per un attimo sui livelli del 2024. Chapman subentrato a freddo concede una base a Baker dopo un lungo pitching duel, così che Herrera, che prende posto nel box, rappresenti il potenziale punto del pareggio. Sul conto di 1-1 Herrera tocca lo slider di Chapman direttamente nel guanto di Bregman, che questa volta non ha difficoltà ad avviare il Doppio Gioco 5-4-3 che chiude l’incontro, riportando i Red Sox a quota 500 in classifica.

Ieri la pioggia ha costretto Saint Louis a un rest day in trasferta. Speriamo che su di loro non abbia lo stesso effetto.

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Campebellmania

La carriera in Major League Kristian Campbell è iniziata da pochi giorni, nessuno si sarebbe meravigliato di un periodo di rodaggio, e invece è entrato subito nelle partite, portando una sana e abbondante carica agonistica, impressionando sia in battuta che in campo, nonostante la sua tenerà età infiere ai 23 anni.

In 4 partite, Campbell ha totalizzato 6 su 14 al piatto, incluso un 2 su 3 sabato, quando ha realizzato il suo primo HR in carriera, seguito da un doppio nel turno successivo. In particolare il fuoricampo verso sinistra-centro nel quarto inning di gara 3, ha raggiunto una distanza di 431 piedi, con una velocità di uscita di 112 mph: la palla più dura battuta da qualsiasi giocatore dei Red Sox in questa stagione.

Nelle tre partite passate a presidiare il cuscino di seconda non si è fatto notare per sbavature nellw manovre, ostentando una accresciuta fluidità nei movimenti rispetto a quello che si era visto durante gli spring training, quando aveva sostenuto numerose sessioni all’inizio dell’allenamento, per rafforzare la sua meccanica nei doppi giochi e nelle assistenze. Evidentemente con buon profitto. 

Nella partita di sabato Cora lo ha spostato nel campo sinistro per portare Hamilton in seconda. Alla sua prima giocata in questo ruolo, è stato autore di una presa da urlo. Con due on e due out, nella parte bassa del primo, Garcia ha toccato una profonda volata a sinistra. Campbell è scattato verso il punto di caduta e poi si è tuffato realizzando una presa Impossibile (Statcast la daa al 15%).  L’ha presa nel guanto, ma sfortunatamante quando ha toccato terra, la palla è uscita fuori dal guanto, consentendo ai due giocatore in base di segnare i 2 punti che alla fine hanno determinato la L attribuita a un Buehler da rivedere (4.1 IP, 7H, 4 ER, 1 HR, 3K, 0 BB, 1 HBP). 

Si dice che tutto questo non sia stato accolto con indifferenza dal Front Offce: Campebell ha confermato l’avvio di trattative per l’estenzione del contratto. Trattative che vanno avanti anche per Crochet, per lo stesso motivo. Dopo l’estenzione di Raffaela i Red Sox sembrano impegnati in questa pratica per estendere precocemente il controllo delle giovani promesse, invece di aspettare e vedere come va, come si faceva di solito. Questa pratica rischiosa evidentmente è indotta dall’insicurezza generata da vicende del passato, quando non siamo riusciti a trattenere, per mancanza di budget adeguato, giocatori su cui avevamo tanto investito.

È da un po’ che i Red Sox non vedono un battitore così giovane distinguersi all’inizio della stagione. Il record in battuta di Campbell è il migliore fra i giovani dai tempi di Xander Bogaerts nel 2014, ma non è stato lui il più prolifico della serie, anche se con lui non sono in corso trattative contrattuali. L’esterno destro WilyerAbreu ha realizzato 7 valide su 10 turni alla battuta, di cui 2 doppi e 2 HR (che ci hanno fruttato l’unica W nell’opening day), ha segnato 5 punti e ne ha battuti a casa 6, ha incassato 5 BB e senza nessun K e trovato anche la maniera per rubare una base. Questo il suo slash mostruoso. .700/.800/1.500. 

Visto che tutti le sconfitte sono arrivate di misura, magari sarebbe bastato una prestazione ordinaria della parte alta del lineup per ottenere qualcosina in più. Invece Cicco Devers è stato un disastro totale: zero su 16 con 12K. 12K: record negativo MLB di tutti i tempi. Ha toccato il cuscino di prima solo due volte, per altrettante BB, con un RBI per punto forzato. Ragazzi, se questo è il contributo dato alla causa da quello che è considerato il giocatore simbolo della franchigia, abbiamo un grosso grosso grasso problema. 

Purtroppo non è neppure l’unico problema a cui l’Hitting Coach Peter Fatse dovrà dare una risposta: Casas 1/16 con 9K, Story 1/11 con 3K, Wong 1/12 con 4K, Rafaela 1/12 con 2K completano un quadretto desolante. Bregman .235 Duran . 250, non si elevano al di sopra di un’aurea mediocritas, inferiore alle aspettative. Anche Hamilton, che dovrebbe farsi trovare pronto dalla panca quando gli viene data una chance, a picchiato un orribile 0/7, in due partite.

Sembra impossibile che si possa trovare un rimedio in tempi brevi e già la squadra è volata a Baltimora per affrontare i rivali di divisione da battere per un posto nei play off. Rivali reduci da una vincente trasferta in Canada. 

Eppure le cose non erano iniziate male, con la vittoria del secondo Opening Day a guida Cora. Prima di questa partita, i Red Sox ne avevano giocate ben 336, senza che un solo lanciatore riuscise a superare le 100 miglia orarie. L’ultimo, 23 settembre 2022, era stato Kaleb Ort. 

Nel giorno di apertura Crochet ha infranto questo limite, anche se era apparso molto più dominante in primavera. Alla fine ha concesso due punti su cinque valide e due basi su ball, mentre ha eliminato al piatto quattro uomini in cinque inning. Negli inning iniziali ha avuto problemi di controllo arrivando a 47 lanci in due inning. Nelle interviste finali ha ammesso che questo è stato frutto anche dell’emozione per l’esordio: cercava di fare tutto da solo, cercando swing-and-miss che non arrivavano. Più avanti nel gioco, ha iniziato a fidarsi della difesa lanciando, il più possibile nella zona ed ha chiuso con 88 lanci, di cui 61 strike. Può fare meglio, molto meglio. 

Cora si è rivolto a Garrett Whitlock per un rilevo lungo di due inning nel sesto e nel settimo, prima di chiamare Chapman in un punto chiave dell’ottavo e Slaten per chiudere la partita. Il bullpen è stato il reparto che ha dato le migliori prestazioni nella serie, peccatto che non abbia più avuto la possibilità di difendere ancora una volta, una situazione di vantaggio. Avremmo avuto questa occasione in gara 4, ma, come vedremmo, è stata mancata.

Nella partita successiva Tanner Houck ha esordito con una prestazione così poco brillante da essere preoccupante. I numeri dicono che con 89 lanci (55 strike), ha concesso quattro punti, sette valide, tre BB e due K, e due solo homer allo stesso Jonah Heim, quando in 30 partenze la scorsa stagione gli HR concessi erano stato solo 11.  Il raffronto con il passato è inivitabile con uno che è stato All Star. Quando Houck era al suo meglio, riusciva a trovare regolarmente la zona con lo splitter e questo gli permetteva di ottenere numerosi whiff. In questa occaione ha lanciato 19 splitter, di cui solo quattro nella zona senza nessun swing and miss. Preoccupante!

Mentre Houck potrebbe essere stato addirittua fortunato, nel senso che poteva incassare ancora più punti, non altrettanto si può dire di Buehler in gara 3. Sebbene sia stato tutt’altro che brillante, non ha commesso errori macroscopici, ma quelli ordinari gliene hanno fatti pagare a caro prezzo. 

Alla fine il lanciatore che ha più impressionato è stato il rookie Richard Fitts. È stato così bravo che Cora lo ha lasciato sul monte nel sesto inning e non è andata a finire bene. Dopo essere uscito con un solo punto al passivo in una situazione di basi cariche e nessun out nel secondo, Fitts ha ottentuto una sequenza di 12 battitori eliminati, riuscendo a completare il quinto con solo 56 lanci. 

Nella parte alta del sesto eravamo passati in vantaggio 2-1, grazie a un doppio RBI di Wilyer Abreu e all’errore di lancio di Ezequiel Duran. All’inizio della parte bassa del sesto toccava andare nel box al cuore dell’ordine di battuta dei Tangers, per la terza volta nella partita ed era chiaro che sarebbe stato un un punto di svolta. Cora tuttavia ha dichiaratodi averlo visto dominanre e non aver minimamente considerato il cambio, chiamando magari lo stesso Withlock di gara 1. Quindi Fitts, alla sua quinta partenza nella major league, ha preso di nuovo la palla e Cora non ha preso nessuna precauzione per tornare su questa decisione dopo che, appena 4 lanci dopo, Wyatt Langford,  con un solo homer uscito di misura sul campo destro, permettesse a Texas di pareggiare la partita. Dare fiducia a Fitts poteva essere una mossa valida per il prosieguo della stagione, ma magari, con un po’ cambio più tempestivo, avremmo impedito al solito Garcia di decidere la partita. Il solito senno del poi.

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Che lo spettacolo cominci …

Questo era il titolo Posted on 30/03/2011 by pberti. Era la prima stagione di questo Blog  e anche allora eravamo alla vigilia di un esordio in Texas con i Rangers. Le analogie finiscono qui. Allora i Red Sox guidati dalla premiata ditta Epstein Francona, iniziavano la stagione come franchigia favorita, potendo schierare giocatori come Adrian Gonzalez e Jon Lester. Fu un disastro. I nostri furono sbaragliati in tutte e tre le partite della serie e continuarono beccando una sweep anche nella successiva serie a Cleveland. 

Quattordici anni dopo la situazione è completamente ribaltata. I Rangers, campioni 2023, con il comeback di Bruce Bochy, uno dei manager più talentuosi che abbia mai visto all’opera, hanno avuto una stagione post titolo piena di infortuni (il CF Evan Carter e il terza base Josh Junge) e prestazioni insufficienti (il RF Adolis García e il 2B Marcus Semien). Queste avversità  li hanno tenuti fuori dai playoff e ora sembrano proprio ansiosi di prendersi una rivincita. Le prospettive sembrano esserci tutte, tanto che molti li quotano come la migliore compagine AL, inferiori solo a Dodgers e Braves per la corsa al titolo.

Più modestamente i Red Sox sono in corsa per apparire di nuovo sul palcoscenico a Ottobre, da cui latitiamo da 5 anni consecutivi. Quelle passate sono state stagioni deprimenti dal punto di vista sportivo, ma questo non ha scosso la positiva visione della vita di Mr. Henry, visto che la scorsa stagione i Sox sono stati i migliori nel baseball in termini di profitto, incassando 120 milioni di dollari di reddito operativo, il 50% in più rispetto alla seconda squadra più redditizia.

Per questa stagione gli investimenti sono aumentati, non tanto da sanare tutti i punti critici mostrati dalla formazione, ma abbastanza per renderci di nuovo elettrizzati alla vigilia di un opening day.

Questa dovrebbe essere la formazione che scenderà in campo nella prima partita:

  1. Jarren Duran , LF
  2. Rafael Devers , DH
  3. Alex Bregman , 3B
  4. Tristan Casas , 1B
  5. Trevor Story , SS
  6. Connor Wong , C.
  7. Wilyer Abreu , RF
  8. Kristian Campbell , 2B
  9. Cedanne Rafaela , CF

Devers è la star della formazione e la presenza alle sue spalle della grande mazza di Bregman dovrebbe dargli la massima possibilità di brillare in attacco. La presenza di Kristian Campbell, il prospetto n. 7 della Pipeline MLB, rappresenta la scommessa per rendere il lineup equilibrato e pericoloso anche nella parte bassa.

Sul monte partirà Garrett Crochet, atteso alla prima stagione dove conteranno i successi e non sarà avvicendato al quinto, come quando stava sul catalogo vendite dei White Sox. Ha avuto una primavera brillante durante la quale ha ottenuto un’ERA di 0,57 con 30 strikeout in 15 2/3 inning nelle sue cinque partenze, mostrando una fastball regolarmente sopra i 90 mph, abilmente mescolata da sinker, cutter e sweeper. Scopriremo vivendo la sua stamina quando dovrà effettuare 100 lanci ogni 5 giorni, per alcuni mesi. 

Cora ha scelto Aroldis Chapman, che ha tenuti gli avversari a una media di .120 con 14 strikeout in 7 1/3 inning, come closer per iniziare la stagione. Credo che la decisione sia stata un ripiego e presa con poco entusiasmo, ma obbligata per mancanza di alternative vista la deludente primavera di ​​Liam Hendriks. E’ una grande preoccupazione perché il ragazzo sembra privo di cervello e non ha la più pallida idea su dove finirà la palla che sta lanciando. Almeno questo è quello che pensavo di lui quando giocava altrove e sono ansioso di essere smentito. Justin Slaten, Garrett Whitlock e Justin Wilson sono i principali rilievi pronti a scendere in campo in caso di partita in bilico.

Bruce Bochy ha detto che l’attacco non sta ancora funzionando a dovere, anche se diversi giocatori chiave sembrano aver trovato il loro ritmo proprio nell’ultima settimana di gioco della Cactus League. Effettivamente se Joc Pederson è stato il migliore ad andare lungo con solo quattro fuoricampo, il massimo della squadra questa primavera, Corey Seager ha realizzato uno slash di .412/.565/.941 con due HR, due doppi e otto RBI, nelle ultime 8 partite. In 10 partite questa primavera, l’esterno Wyatt Langford ha realizzato .481/.548/.815 con due HR e sette RBI. Dopo un inizio lento anche il seconda base Marcus Semien ha avuto un OPS di .837 nelle sue ultime nove partite.

Tutto questo comunque è scritto sulla sabbia, vista la scarsa affidabilità delle statistiche primaverili. Tanti auguri a tutti noi!

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