Il momento delle prime scelte

Comincio a scrivere quando la partita non è ancora finita, fossimo l’anno scorso ci sarebbe il rischio di fare una figuraccia, cosa avreste detto se avessi iniziato a scrivere di quella famigerata partita con gli Yankees quando eravamo avanti 9-0 per perdere poi 9-15 ? L’anno scorso era l’anno scorso quest’anno c’è una consapevolezza diversa … poche storie.

Altre due andate, e chiudere il primo giro di trasferte a 4-2 vincendo le serie sia con gli Yankees, che saranno depotenziati ma comunque capaci oggi di mettere sotto Verlander, sia coi Blue Jays che tutti danno come i favoriti della division è tutto grasso che cola. Finalmente abbiamo cominciato a vedere anche parecchie palline andare nei bleachers con Middlebrooks  autore della tripletta e vicino addirittura a farne 4 cosa mai capitata ad alcun giocatore in maglia Sox, l’ultimo dei nostri a fare 3 HR fu Pedroia tre anni fa in un Interleague game a Denver, Colorado; io consiglio vivamente tutti di cominciare a fare degli scongiuri. Sapete perchè ? Andate a vedere cosa capitò a Pedroia la partita successiva a quella dei 3 HR. Io non ve dico …

Dicevo nel titolo che è il momento delle prime scelte. Ce ne sono subito un paio da fare; la prima è ovviamente decidere chi prenderà il posto di Lackey nella rotation, anzitutto non conosciamo ancora il responso finale dell’infortunio del texano che è tornato a Boston e si sta sottoponendo proprio in questo momento alla risonanza magnetica, comunque indipendentemente dalla durata della sua assenza io non avrei dubbi su quale scelta fare : darei la palla in mano a Webster, non è la soluzione che va per la maggiore ma è quella più intrigante anche perchè l’alternativa “interna” è Aceves che in questo momento mi pare possa dare lo stesso contributo della macchinetta lancia-palle, ripeto l’elegia della faccia tosta che ho già fatto nei giorni scorsi, piuttosto che vedere della mezze-figure spompate, ed in questo momento Aceves lo è, preferisco venga data fiducia anche in anticipo sui tempi ai giovani. Webster, che ha debuttato benissimo l’altra sera a Pawtucket, veniva dato da tutti come rinforzo più avanti (giugno o luglio), se il destino ha deciso diversamente perchè non lo assecondiamo ?

L’altra decisione da prendere è cosa fare con Iglesias o meglio cosa fare adesso che torna Drew ? Il titolare dovrebbe essere attivato nell’active roster mercoledì, ovvio che non si possa giocare con Drew, Iglesias e Ciriaco. In questo caso la scelta mi pare ovvia, dovrebbe essere Iglesias quello a tornare in Triplo A, può archiviare questa prima tranche di stagione col sorriso, ha mostrato una difesa sempre scintillante ed in più s’è guadagnato un rispetto nel box di battuta che non ha mai avuto, il tempo comincia ad essergli amico, Drew è ovviamente una scelta che guarda all’oggi, Iglesias è il domani, a Boston o anche altrove perchè ricordiamoci che tra un po’ dovremo fare i conti anche con Xander Bogaerts.

Comunque belli questi quiz da porsi. Rimaniamo coi piedi per terra ma nella settimana che inizia col ritorno al Fenway speriamo che si possa continuare a godere di un bel baseball come in questa prima on the road. Prima gli Orioles poi i Rays per terminare questo ipotetico girone d’andata all’interno della AL East, una bella prova del nove per i nostri Sox.

Comunque non sembra il 2012 … non sembra proprio.

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L’equilibrio

Altre due partite andate, un’unica chiave di lettura : per vincere a baseball occorre un equilibrio tra le varie componenti che concorrono a fare punti in attacco. Ci sono tre elementi che dobbiamo mixare nello shaker per creare il cocktail perfetto : la potenza nel box, la precisione in battuta sotto forma di molte valide e la pressione correndo sulle basi. Mancando una di queste voci puoi creare una buona squadra ma semmai un po’ “corta” per i massimi traguardi, idem dicasi eccedendo in uno di questi modi di giocare.

Esempi pratici : senza la potenza che si traduce negli HR avresti perso la partita di stanotte a Toronto, nonostante una messe di valide … ed a causa di tanti sprechi, sono irriferibili le parole che ho detto quando non s’è portato a casa nulla con uomo in seconda e terza e zero out, c’è stato bisogno dei bomber capaci di sbatterla di là, creare vittorie con sequenze di singoli è difficoltoso, come d’altra parte cercando solo ed unicamente il fuoricampo non si va lontano.

Questione rischi : mi piace chi ha il coraggio di assumerseli, nella vita come nel diamante, il gioco aggressivo mi garba assai; rubate, batti  e corri, baserunning “duro” sono tutte cose che mi piacciono e ci piacciono, oltretutto contribuiscono a rendere la partita più piacevole, anche qui però non bisogna eccedere e francamente un paio di forzature nelle ultime due serate io le ho viste : gara-3 a New York quando Victorino ha deciso di andare a casa dalla seconda su un lancio pazzo e stanotte in gara-1 a Toronto quando Gomes dalla terza con un out ha scelto di partire sul “toc” della mazza e buon per noi che il terza base dei Jays ha “bobblato” la biglia altrimenti avrebbe tirato a casa per il tag di Arencibia, cosa che quel pozzo di scienza baseballistica che si chiama Jerry Remy non ha mancato di far notare.

Per il resto tante, tante, tante cose buone, ne voglio citare alcune : Iglesias che appena infortunato fa un numero da circo in difesa, ma avete visto dove è andata a prendere quella pallina ? Mamma mia !!! Il suo rimpiazzo che al debutto schiaffa subito un paio di valide, il bullpen che continua a tenere, è scappato un lancio a Tazawa ma non ne farei un dramma.

Due cose sui debutti di Dempster e Doubront : meglio il primo del secondo, col venezuelano che qualche volta di troppo sembrava perdere il controllo della biglia, ammetto che non mi aspettavo entrasse al sesto. In parecchi dicono che è il centro della rotation (terzo e quarto) che da il timbro sulla tenuta complessiva del monte, in questo caso i nostri sono da rivedere la prossima settimana al Fenway contro gli ottimi Orioles per cominciare a dare un giudizio di merito, ma per il momento non starei a farla molto lunga, portare a casa una vittoria contro una squadra che si permette il lusso, perchè di tale si tratta, di avere Josh Johnson come quarto uomo della rotation è una gran cosa.

Negli ultimi anni per arrivare a tre vittorie occorreva attendere fino alla stagione delle ciliegie (esagero un po’ ma non troppo), quest’anno ci siamo dopo quattro partite. Vedete un po’ voi …

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Quante rondini servono per fare primavera ?

Che una rondine non faccia primavera è risaputo, anche i bambini in età pre-scolare ce lo potrebbero confermare, due rondini invece sono un accenno di primavera ? Esiste un “rondinologo” diplomato che dice quante ne servono di queste benedette rondini per poter tirar fuori i cestini da pic-nic e far le nostre belle gitarelle primaverili ?

La prima gitarella nel Bronx, non proprio il posto che sceglierei per un giretto fuori porta … ma non importa, ci sta riuscendo decisamente bene; ammetto d’aver visto solo un po’ di sintesi stamattina e per dare un giudizio di merito occorrerebbe guardasela tutta, tenete anche conto delle condizioni nelle quali ho guardato il pezzo di partita ovvero col portatile appoggiato sulla lavatrice nel mio bagno mentre mi facevo la barba, quindi ovvio che possa dare spunti ed idee che semmai non sono precisissime.

Prima di tutto : una squadra che funziona dipende dagli starting-pitchers, persino banale dirlo. Buchholz nello spring-training (che non conta una cippa ma ci può dare almeno un’indicazione dello stato di forma) è stato forse il miglior pitcher in assoluto dell’intera MLB. Ammetto che mi aspettavo una sua buona performance, che sappia lanciare lo sanno anche i sassi, a mio parere è anche sopra Lester tecnicamente, la speranza è che regga col fisico, suo tallone d’Achille nelle annate scorse.

Produciamo punti senza sbatterla oltre il recinto, buona come idea di base anche se prima o poi verrà la necessità di tirare un pugno un po’ più pesante; in molti contribuiscono alla causa, mancano un po’, come fate notare, quelli che in teoria sarebbero deputati a toccare profondo, comunque mettete in conto che non potremo essere una squadra “bim-bum-bam”, questa squadra i punti li deve costruire, non ha slugger conclamati nel roster, un’idea diversa di baseball rispetto a quella a cui siamo abituati, un’idea diversa anche dal mio “sentire” … ma sarei ben lieto di rinunciare alle mie idee se le nuove idee ci portassero nella Terra Promessa.

Questione bullpen : vado giù diretto, io vedrei bene Aceves dirottato altrove, il problema è che nessuno ce lo ha chiesto, provate voi di vendere un ghiacciolo agli eschimesi. Aceves semplicemente è il secondo del bullpen al quale si può e deve rinunciare (il primo è Bard … ahimè), una persona pessima che tolleri (a fatica) quando rende, ma del quale ti devi liberare il prima possibile appena barcolla ed ormai Aceves non è che barcolla, mi sembra proprio al tappeto con l’arbitro che lo sta contando. Altro discorso sul tema : se Uehara è sano lui diventa il mio set-up principe, l’uomo a cui affidare l’ottavo inning nelle partite “scabrose” , valutazione un po così … a naso.

Infine permettetemi una piccola reprimenda : nei commenti al mio pezzo scorso ho letto note un po’ acide sull’hockey. Premesso che il discorso “bello-brutto” è  totalmente soggettivo, pochi mesi fa sono andato per la prima volta a vedere una partita di serie A a Cortina e mi sono anche abbastanza divertito .. ed allo stadio il disco lo vedi, ma non è questo il punto. Quello che mi preme è ricordarvi una cosa : questo blog è ospitato in un sito che si chiama playitusa.com che si occupa di tutto lo sport in Nordamerica, compreso anche l’hockey tanto è vero che potete trovare molti che seguono l’NHL, parlarne male non credo sia il massimo, state un po’ parlando male della casa che mi ospita e vi ospita. E poi semmai se senti un tifoso di hockey che parla del baseball direbbe : “eh … quello sport lento come una processione al mio paese dove ogni quaresima uno tocca una pallina e poi corre come un invasato.” . Vi piacerebbe essere etichettati così ?

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Pesce d’aprile nel Bronx

Che bello scherzo da prete che è venuto fuori a New York City ! Anche meglio di quello che feci io l’anno scorso su questi schermi. Butto giù un po’ di considerazioni su questo Opening Day … così di getto.

  • Avevo detto che secondo me bisognava osare, essendo la squadra non proprio potentissima; direi che sono in sintonia col nostro dugout, poi qualche volta ti va bene e qualche volta no, il coach di terza Butterfield ha detto qualcosa ad Ellsbury che poi ha forzato il gioco, assumersi dei rischi è comunque indice di credere in se stessi.  Anche l’idea di chiamare un safety-squeeze a Bradley non era male.
  • Dicono il vero coloro che fanno presente che gli Yankees sono in difficoltà, ma faccio anche presente che i Sox sono senza il loro bomber deputato a sbatterla nei bleachers e senza l’interbase titolare e che i rimpiazzi sono un ragazzino che ha fatto il salto direttamente dal doppio A ed un interbase che normalmente non colpisce una mongolfiera. Faccio anche presente che abbiamo zompato bene su CC Sabathia che non è mica l’ultimo dei fessi.
  • Ho visto un giapponese con l’animo da latino !!! Due parole sulla reazione di Uehara tornando nel dugout non le vogliamo dire ? Un pazzo spiritato, come approccio al cimento agonistico ricorda Matsuzaka esattamente come io con la palla da basket in mano ricordo Lebron James.
  • Come ha giocato Bradley ? Secondo me benissimo, è vero … un po’ “legato” lo swing, però questo non spreca un lancio, ottenere 4 balls da Sabathia partendo due strikes a zero nel secondo inning è stata la cosa che ha preparato il tavolo per iniziare poi l’abbuffata, in difesa poi ha cavato un coniglio dal cilindro che vale un paio di punti; tanto per dirla facile, quella bombarda di Robinson Cano non credo proprio che Gomes riesca a prenderla, insomma per uno che ha giocato mezzo campionato in tutto a Portland, Maine mi sembra tanta, tanta, tanta roba.
  • E’ peggio Youk sbarbato o Joba coi mustacchi ? Ai posteri l’ardua sentenza. Di sicuro posso dire che m’è piaciuta l’algida freddezza con cui i nostri hanno trattato Youk, m’è piaciuto ancor di più che Chamberlain non sia riuscito a chiudere un inning, non ho mica scordato certe sue performances da cacciatore di teste di qualche tempo … pensa un po’ … il suo bersaglio preferito era Youk, possiamo dire il classico “Dio li fa e poi li accoppia” ?
  •  Ho riso per mezz’ora alla presentazione delle squadre con la colonna sonora di Guerre Stellari; noi con l’inno dell’Impero, loro con il tema del film … insomma … l’inno dei “buoni”. Ma come ? Non erano loro the Evil Empire ? Com’è questa inversione dei ruoli ? Comunque va detto che io nella saga di Star Wars ho sempre tifato per l’Impero. Volete mettere il fascino del Lato Oscuro della Forza paragonato alla pochezza intellettuale di quella maledetta feccia ribelle di Leila, Yoda & C. ?
  • Tornando seri (parola grossa) che voto diamo a Lester ? Un voto alto, non scintillante, ma ho rivisto il Lester che anche quando traballa non crolla, per subire punti sono occorse due palline sulla linea di foul, tra parentesi sulla seconda avrei voluto vedere un “fermo immagine” perchè resto poco convinto che la biglia fosse caduta in campo valido. Con Bobby V (vade retro Satana) Lester avrebbe iniziato anche il sesto imbarcando semmai un paio di valide extra facendo entrare i rilievi in situazione scabrosa. Capito la differenza ? Ma d’altra parte si fa presto a fare l’elenco di coloro che pensano che Bobby V sia ancora un manager da MLB, un nome solo : Larry Lucchino. E’ più lungo l’elenco di coloro che sono meglio del nostro ex-manager a condurre un team professionistico; in tale elenco sono anche compresi i miei nipotini, Nonna Papera e Topo Gigio.

Per stasera la chiudo qui, ho detto anche troppe caz…. ehm … cavolate, sarà l’aver iniziato la stagione senza la solita razione di improperi ma mi sento leggero, come sarebbe bello che una rondine facesse primavera.

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Pagelline da Caporetto – 2° parte

Mentre i playoff si dimostrano più esaltanti che mai e mentre i Cardinals meriterebbero che ci si levasse il cappello davanti a loro, arrivo a dare i voti agli uomini della collina; collina che è franata travolgendo tutti e tutto, travolgendo soprattutto qualsiasi idea di stagione positiva dei nostri. Non so voi ma vedere questi playoffs esaltanti e sapere che i Sox sono assenti ed anzi sono mille miglia lontani da essere ora una squadra da playoff mi deprime assai.

Lester : 4½ – Tanto per essere diretti non lancia decentemente dall’agosto dell’anno scorso. Sono in parecchi a dire che la stagione sia deragliata dopo un paio di partite perse immeritatamente all’inizio di stagione, certo che se è questo il motivo non ci siamo proprio con il cervello. Comunque un 9W-14L con un ERA vicino al 5 dimostra quanto sia andata storta la stagione. Nel 2011 Lester fu uno dei motivi principali del tragico settembre, nel 2012 è stato orrendo quasi sempre, nel 2013 suonerà la campanella dell’ultimo treno : o John lo prende o può levare il disturbo.

Buchholz : 6+ – Diciamo che il voto è la media della sua stagione che dire altalenante è dir poco : primo mese tragico (9 di ERA), poi tre mesi spettacolari (7-1 con ERA poco sopra il 2) . Alla fine chiude con 11W che potevano anche essere di più con dei closer decenti, ovvio che ci aspetteremmo un po’ più di continuità da un giocatore che sta entrando negli anni decisivi della carriera. Fenomeno o solo buon giocatore ?

Doubront : 6½ – Voto di incoraggiamento, forse meritava qualcosa meno, ma ha dovuto sopportare un ruolo non dico di “prima punta” ma quasi, non essendo preparato e forse non avendo nemmeno le qualità. La parabola di Doubront è quella dei Sox 2012, ha retto fino all’inizio di agosto poi da lì in poi è stata una caduta continua. Litiga ancora un po’ troppo coll’area di strike, però la palla ce l’ha e se fosse affidato ad un vero pitching coach potrebbe fare grossi progressi … un “se” bello grosso visti gli attuali chiari di luna.

Bard : 3 – Il numero degli strikeout è pari a quello delle basi, l’ERA è sopra il 7, peccato che stia parlando delle sue cifre in Triplo A. In pratica al giorno d’oggi Daniel Bard non è più un giocatore da Majors ed anche la sua proverbiale velocità è scesa considerevolmente. Può tornare ad essere il pitcher che era ? E’ soprattutto un problema di testa e la testa è molto più difficile da accomodare che un braccio infortunato. Ammetto di avere grossi dubbi.

Morales : 6½ – Ha fatto di tutto, partente, rilievo ed anche closer in qualche occasione. Ha fatto certamente meglio nel bullpen che come starter però messi come siamo può legittimamente sperare in un ruolo da starter n.5. Troppi 11 HR in 76 innings, ma comunque un giocatore che ha saputo farsi valere, da confermare assolutamente …

Atchison : 7½ – A 36 anni ha avuto nettamente la miglior stagione della sua carriera e peccato per l’infortunio che l’ha tenuto fermo per 2 mesi; una volta si delirava per Pedro o per Schill, se ora ci entusiasmiamo per Scott Atchison vuol proprio dire che ci siamo ridotti male, ma d’altra parte lui è il Re dei “blue collars” ovvero l’unica nota lieta della stagione.

Aceves : 3 – S’è fumato un quarto delle opportunità di salvezze (8 blown saves) ed anche tolto dal ruolo di closer è stato un pianto.  E considerando che stiamo parlando di un tipo reattivo quanto una tequila boom boom fatta nel suo natio Messico c’è da chiedersi se sia una buona idea tenerselo. Ha litigato con Pedey che è uno dei reggenti del dug-out e quindi mi giocherei 10 euro sulla sua partenza.

Padilla : 7 – L’indio s’è riscoperto uomo da 8° inning ed è stato speciale nel chiudere inning dove entrava con gente a bordo, di 34 corridori ereditati hanno segnato solo in 5. Può ripetere una stagione come questa ? Secondo me è più facile che i politici italiani smettano di rubare. Aveva le ultime cartucce e le ha sparate al Fenway e quindi s’è guadagnato il nostro rispetto.

Matsuzaka : 3 – Non vorrei sembrare uno che spara sulla Croce Rossa o come si dice meno prosaicamente dalle mie parti “sparare su uno che è seduto a cag…” , ma come non si fa a non sparare col bazooka ad uno che in 6 anni non ha imparato una parola di inglese, che è sempre stato un corpo estraneo e che ha vinto 17 partite in 4 anni ? Le cifre di quest’anno chiamano 1W-7L ed un’ERA oltre l’8. Semplicemente il peggior partente della stagione MLB 2012. Peccato non averlo venduto ai Dodgers.

Miller : 7 – Chissà … forse un mediocrissimo partente s’è trasformato in un buon rilievo mancino che serve sempre. 51 K in 40 inning è una gran bella statistica, non so perchè ma per Miller non direi che è stata un’annata irripetibile, mi sembrerebbe un uomo su cui puntare anche l’anno prossimo.

Cook : 4 – Il fatto che Cook abbia fatto 18 partenze non si riesce a credere. Di queste 18 partite se ne salvano un paio al massimo, il fatto che si sia lasciato lanciare così tanto un giocatore così mediocre è una bella macchia sul nostro management, ma d’altra parte fregava a qualcuno finire la stagione in maniera un po’ più dignitosa ? Importava ai tifosi, a chi decideva no.

Melancon : 4½ – In pratica la stagione di Melancon è finita con le prime partite a Detroit, molto semplicemente è sembrato inadeguato al contesto, l’unica nota positiva è che a settembre è tornato a lanciare decentemente, basta per ripresentarlo l’anno prossimo ? Onestamente considerando che gli acquisti di Cherington sono stati Sweeney, Melancon, Bailey e Punto viene da porsi qualche domanda sul nostro GM. Chiude con un 6,20 di ERA, in pratica il cambio Lowrie per Melancon finisce in pareggio : il nulla in cambio del nulla.

Mortensen : 7 – Misteriosamente impiegato pochissimo, avrebbe meritato di più visto le performances indecorose di alcuni suoi colleghi, l’uomo yo-yo tra Boston e Pawtucket può essere un giocatore fulltime dignitoso in Majors, di sicuro avanza una candidatura per il 2013. Vi state accorgendo che poi a rilievi siamo messi abbastanza bene ? Peccato che al momento ci sia solo un partente sopra la sufficienza.

Tazawa : 7½ – Tira split-fastball pesanti, mette 45 k in 44 innings ed ha concesso solo 5 basi. Non è che abbiamo trovato il closer del futuro ?  Eravamo bravi ad allevarci i giocatori, a creare campioni. Abbiamo ancora qualcuno che può insegnare il Gioco a dei giovani come Tazawa ? Date Tazawa a Jim Hickey e ve lo trasforma in Papelbon nel tempo che Bolt impiega a fare i 100 mt.

Breslow : 6½ – Il suo arrivo alla deadline sarebbe stata una bella mossa se i Sox non fossero usciti dalla contesa immediatamente dopo, Breslow completa bene il nostro gruppo di rilievi mancini, chiude con un bel 2,70 di ERA. Non il pitcher che ti fa girare la testa, ma un buon mestierante che può tornare comodo anche per l’anno prossimo.

Bailey : 4½ – Lo abbiamo atteso come Penelope attendeva Ulisse, abbiamo maledetto il suo infortunio che ha (o avrebbe) distrutto i nostri delicati equilibri ed nel momento che s’è presentato davanti a noi anzichè Ulisse reduce dall’Odissea ci siamo trovati davanti un’altra bufala. Giocatore con una storia di infortuni, c’è da domandarsi se sia un valore su cui scommettere nel futuro. Non lo so … certo che se lo teniamo dobbiamo anche tenerci pronta un’alternativa, perchè il closer si dimostra sempre più la chiave di volta delle squadre (domandate ai Washington Nationals) ed affidarsi in toto ad Andrew Bailey mi sembra un altro azzardo. L’ennesimo. Basta azzardi … please

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Pagelline da Caporetto – 1° parte

Arriva il momento delle mie amate pagelline che mi divertono assai perchè mi permettono di essere acido come uno yogurt scaduto e ad essere cattivi c’è più gusto. Piccola nota : ovviamente il giudizio va solo a coloro che hanno un numero significativo di presenze, ho deciso anche di escludere chi non fa più parte del nostro roster, dare oggi un giudizio di Gonzalez … o più modestamente di Jason Repko mi pare un esercizio inutile.

Saltalamacchia : 6½ – Sono combattuto. In positivo il fatto che sia il secondo fuoricampista tra i catcher, in negativo il fatto che vada strikeout un terzo delle volte che si presenta nel box e che batta con una media da campionato cipriota. Poi c’ho un altro tarlo : mi sapete dire perchè finchè c’è stato Shoppach i lanciatori avevano cifre migliori (e non di poco) quando c’era lui dietro il piatto e non Salty ? Però chiaro … con la cacca che abbonda in altri reparti mica ci possiamo lamentare di Salty

Pedroia : 7½ – Alla fine il suo 290 di avg ed i suoi 15 HR li ha portati a casa, ha cominciato anche a mostrare un po’ di quella leadership che sembrava essergli carente, tipo quando disse chiaramente che le vaccate di Bobby V andavano bene (forse) in Giappone ma non lì, altra nota carina : ha saltato 21 partite e nonostante è quello con più match giocati, ergo gli infortuni hanno toccato parecchio.

Aviles : 6½ – Pensavamo nei primi due mesi d’aver trovato il nuovo Furcal … ed invece alla fine ci siamo ritrovati Aviles. Comunque il suo l’ha fatto, ha mostrato di poter essere un buon interbase legittimo ed ha mostrato anche una certa potenza (13 HR). Sparito parecchio nella seconda parte, specie alla fine quando c’era da provare Iglesias, comunque dai … cosa ci aspettavamo da lui ? In molti dicono che non venga confermato. Così sicuri che prenderemo di meglio ?

Middlebrooks : 8 – 15 HR e 54 RBI in 75 partite fanno 32 HR e 117 RBI rapportati sulle 162 partite. Il suo infortunio e quello di Ortiz sono stati la sentenza capitale della nostra stagione. Una delle basi imprescindibili del nostro futuro. Anche lui nel suo breve campionato ha avuto modo di amare Bobby V. In un inning dove fece due errori in difesa al ritorno nel dug-out il suo ex-manager disse : “nice inning kid”. Lasciamo perdere …

Nava : 6½ – Forse meritava un po’ meno ma uno che gioca un anno intero con un dolore boia al polso ed aspetta la fine della stagione per operarsi è un grande. A luglio aveva addirittura un OPS quasi a .900, poi anche lui è andato spegnendosi, da segnalare comunque un paio di HR nell’ultima tristissima settimana, quando semmai altra gente giocava con le infradito. Grande voglia, pochissimo talento, non so se lo rivedremo, ma un applauso se lo meriterà sempre.

Ross : 7+ – Che giocatore perfetto per completare un grande team !!! Spesso paragonato ai Millar, Nixon del passato, è proprio il giocatore che vorremmo avere il giorno che tornassimo grandi, peccato che con questi chiari di luna noi torneremo grandi quando Ross sarà un arzillo ottuagenario. Lui vorrebbe rimanere, al management piace, se due fidanzati si amano perchè non si sposano prima o poi ? Diciamo un triennale da un ventina di milioni complessivi ? Come fede nuziale va bene ?

Sweeney : 4 – Uno che si spacca una mano tirando un cazzotto ad una porta dopo un’eliminazione al 9° inning in una partita che si vinceva 7-3 è un emerito citrullo. Confortante che in 219 presenze nel box abbia battuto lo stesso numero di HR che ho battuto io. Meravigliosa la definizione affibbiatagli da un giornalista  : “Costruito come un Adone, ma batte come un dentista”. Ciao ciao Ryan

Ortiz : 9 – Al momento dell’infortunio aveva semplicemente la miglior OPS dell’American League. Costata niente la sua mancanza … Siamo alle solite circa la permanenza futura. Rimarrà ? Non rimarrà ? Con tutti i buchi in organico mi sembrerebbe folle crearne un altro. Con la Trimurti dietro le quinte però non si può mai sapere.

Podsednik  : 8 – Quanto avrebbe pagato un bookmaker una stagione da .300 di average di Podsednik ? Potrà anche raccontare ai nipotini di aver cambiato 4 squadre in una stagione. Certo che prima l’abbiamo venduto e poi ce lo siamo ripreso poche settimane dopo … per la serie “idee poche, ma confuse”.

Ellsbury : 5- – Certo che alla fine ha giocato quasi metà campionato, il problema è che ha messo insieme appena 4 HR ed un OPS miserino di .693. Domandona : qual’è quello vero ? Il fenomeno del 2011 o il giocatore normale del 2012 ? Sto cambiando il mio approccio al giocatore, sempre più convinto che o si rinnova il contratto a cifre ragionevoli (non quelle che dice Boras) oppure potremmo anche scambiarlo per ricevere aiuti in altri ruoli.

Ciriaco : 7½ – Come sfruttare 70 partite per rifarsi una carriera : ha battuto, ha difeso, ha rubato basi, gioca in tre ruoli. OK … forse non sarà mai in grado di ripetere le cifre di quest’anno, però siamo capaci di trovare un utility a quel prezzo ? Dovessimo tenerne uno tra lui ed Aviles ? Io voterei Ciriaco … così … a pelle.

Lavarnway : 4 – Immensamente deludente in questo pezzo di stagione. Almeno dimostra di provarci, al futuro il compito di stabilire se è un buon minor-leaguer e basta o se può essere un legittimo catcher al piano di sopra. Una nota di ottimismo : il suo .157 di average è molto simile alle prime cifre messe insieme da Pedroia, che sia un buon auspicio.

Iglesias : 4 – Non ha fatto il minimo progresso in tre anni e nel box sembra proprio non averne un’idea, OK … in difesa mostra lampi di classe ma in attacco sembra un pitcher di American League quando si improvvisa nel box durante l’Interleague. Ha senso tenerlo ancora presso di noi ?

Loney : 4½ – Difende come Adrian Gonzalez; in attacco è come Gonzalez bendato, coi piedi legati e che batte cercando di colpire la pallina col pomello della mazza. Non credo lo rivedremo … a meno che non possieda foto compromettenti di John Henry. Ne avremmo fatto a meno di vedere Loney con la nostra maglia.

Alla prossima per il bagno di sangue dei pitchers ….

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E’ finita !!!

La fine del campionato di baseball mi metteva tristezza, almeno ciò è successo da una vita fa fino al 2011, quest’anno invece tiro un sospiro di sollievo, quest’armata brancaleone ( e che Monicelli e Gassman mi perdonino) mi fa dire un bel “grazie a Dio è finita”. E’ finita la stagione di Bobby V, di Matsuzaka ed Aaron Cook, del settembre 2012 che riesce ad essere peggiore di quello del 2011, degli infortuni a cascata e del “svuoto tutto” in direzione L.A.

La tentazione è forte : fare una tabula rasa come nemmeno i Romani a Cartagine seppero fare. Avere più gente nuova possibile, quando c’è un dubbio tra “lo teniamo o lo mandiamo via ?” dare un biglietto sola andata. Poi però provo di mantenere un minimo di raziocinio e mi rendo conto che non sarà possibile e forse sarebbe anche controproducente, qualche cosa da salvare c’è : la mezza stagione di Big Papi, Doubront finchè è durato, Ross che è un bel “Trot Nixon” e qualcos’altro, non sarà facile per chi deve valutare scoprire le poche perle che vengono logicamente nascoste in questo mare di cacca.

Sul campo la stagione si spegne come peggio non si poteva, ovvero coi Sox che si consegnano ai pigiamini lasciandogli campo libero in modo vergognoso, d’altra parte è dura combattere con una lancia quando gli altri possiedono i carri armati, molti dicono che i nostri si siano lasciati andare ed abbiano mollato, io non sono mica d’accordo, tanto è vero che gara-2 è stata persa alla fine ed è andata in conto all’ennesima debacle di un closer. Semplicemente è stato colpevolmente lasciato che il team venisse depauperato di effettivi senza alcuna correzione in corsa, abbiamo finito con un roster forse peggiore perfino di quello degli Houston Astros.

Ora che si fa ? Anzitutto si sono presi dei personaggi che avranno come primo compito quello di valutare. Eddie Bane, una vita nel baseball, è stato nominato “special assistant for player personnel”, mettendoci dentro anche la nomina di Varitek come “special assistant to the general manager” fa capire come si ammettano le gravissime lacune nella scelta e poi nello sviluppo del personale, dalle Minors a crescere, l’unica cosa che mi fa ridere è quest’uso spropositato della parola “special” , abbiamo fatto così schifo che serve gente speciale, mi sta quasi venendo voglia di autonominarmi “special blogger” .

Intanto, chiuso quest’immondo capitolo dei Sox 2012, ci godremo i playoffs che quest’anno mi sembrano succosi come rare volte in passato … a proposito … ciò che hanno combinato gli Oakland A’s quest’anno merita di rimanere negli annali del Vecchio Gioco per i secoli a venire, mi piacerebbe proprio trovare quanto pagavano a marzo gli allibratori di Las Vegas gli A’s vincenti in una division con i Rangers e gli Angels … che bello tornare al baseball dopo aver dovuto digerire tantissimo anti-baseball.

A risentirci a breve con le pagelline di fine anno !!

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Ultima stazione

Con la serie che inizia stanotte allo Yankee Stadium i Red Sox terminano la loro via crucis che li ha visti passare da un supplizio all’altro senza soluzione di continuità; tutto sembra essersi settato per vedere realizzato quel sogno che in parecchi di voi hanno esplicitato, ovvero essere quelli che rompono le uova nel paniere agli odiati pigiamini, anche per ripagarli di quell’ultima partita dell’anno scorso dove pur di lasciare il campo ai Rays fecero lanciare anche l’omino degli hot-dogs, le donne delle pulizie e la nonna di Girardi.

Certo che se il piano era mettersi di traverso agli Yankees bisogna dire che i nostri si sono proprio applicati con del costrutto come la sweep subita a Camden Yards nel weekend è lì a testimoniare, diciamo pure che il duo Aaron Cook e Zach Stewart deve essere sepolto da qui a tre giorni nell’angolo più recondito della nostra mente, la speranza è che tra qui e poco quando qualcuno ci chiederà : “Ti ricordi di Aaron Cook ?” la risposta sia :”Assolutamente no.”

Come ormai di consueto le notizie dal campo sono scarsamente interessanti, riporto solo il buon momento di Salty che nel box è arrivato al 25mo homerun; nelle battute oltre il recinto il buon Salty appartiene già all’elite della Lega, peccati che gli homerun si accoppino ad una media di appena .225 e ad un .291 nella media arrivi in base, il tutto assieme ad una marea di strikeout; se ci aggiungiamo che il ragazzo non sembra ancora maneggiare i lanciatori come gli verrebbe richiesto c’è sempre da chiedersi quanto valga effettivamente, ricordiamoci che finchè c’è stato Shoppach il bilancio W-L era favorevole e non di poco al veterano; chiaro che ora abbiamo problemi ben peggiori del catcher … però …

In merito alle notizie fuori dal campo ci sono prima di tutto da registrare le reazioni al ritorno di Varitek, reazioni di tutti i tipi; le domande che girano sono : a) se questo non sia il preludio a un impegno diverso e più in trincea a breve. b) se Cherington non abbia gli skills adatti, visto che V-Tek andrà giocoforza a sovrapporsi a lui. Mio parere personale : non credo che tra un mese ci diranno che Captain Tek è il nuovo manager, scegliere il nuovo boss non sarà facile visto che non è che ci siano liberi dei fenomeni però per metterci V-Tek occorre un po’ di coraggio ed i nostri maggiorenti tutto il coraggio che avevano se lo sono giocati sulla fiches di Bobby V. In merito a Cherington dico : facciamolo lavorare, diamogli un anno per vedere cosa valga effettivamente, quest’anno ha agito sotto tutela, leviamogli questa tutela … e piuttosto se non ci si fida di lui, lo si rimuova dall’incarico in fretta, io non farei iniziare la ricostruzione ad uno di cui non mi fido.

Non c’è molto altro … è arrivato il momento di concentrarsi sulla sagra del gufo che andrà in onda per tre serate sugli schermi del South Bronx, ma che tristezza però essersi ridotti così …

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Si spengono le luci …

Per quest’anno il Fenway chiude e mi viene da pensare che anche gli gnomi irlandesi che lo abitano si siano ribaltati vedendo il baseball osceno che è andato in onda nel vecchio impianto; le 81 partite in calendario sono finite con il miserrimo risultato di 34 vittorie e 47 sconfitte, il minimo dall’anno di grazia 1965, anno di grazia perchè nacque il sottoscritto non per altro.

Tempo fa qualcuno di voi notò che lo scorso settembre avevo scritto la bellezza (o bruttezza … fate voi) di 20 pezzi e quest’anno erano molti ma molti di meno, sfido voi a scrivere cose interessanti in questo periodo, in quest’anticipo di stove league andato in onda da metà agosto in poi, notizie dal campo zero, e lo stesso campo che ormai è una fonte inestinguibile di sbadigli. Per il resto siamo alle solite cronache da fine impero, con i diversi attori che recitano il copione loro ascritto. Per esempio Bobby V, che ha detto di attendersi di essere ancora il manager nella prossima stagione, anche Bobby V sa che l’anno prossimo sarà più facilmente su Marte che nel dug-out dei Sox, semplicemente sta ricordando che lui è possessore di contratto anche per la prossima stagione e che bisognerà liquidarlo con sua soddisfazione.

Piuttosto cominciano ad arrivare notizie, riportate anche da voi, riguardanti possibili arrivi a rafforzare (speriamo) i Sox, di sicuro il nome più appetibile è quello di Varitek, si fa però fatica a capire in cosa possa consistere il suo ruolo o non lo si è ancora voluto svelare; apparso al Fenway nel corso dei festeggiamenti (in tono un po’ dimesso) degli Eroi del 2004, V-Tek ha confermato più o meno che rientrerà nei nostri ranghi; detto della grande contentezza per lo spessore del personaggio, la mia paura è solo che la sua figura, amata e rispettata da chiunque abbia i Sox nel cuore, non sia altro che uno specchietto per le allodole per la Nation ormai così avvilita che sarebbe disposta a credere a tutto pur di risorgere; sotto altri aspetti è più intrigante l’assunzione presunta di un coordinatore dei lanciatori che dovrebbe sovraintendere allo scouting, al draft ed allo sviluppo degli stessi con il compito ben preciso di evitare lo scempio che ha fatto si che tutti quelli che erano i prospetti di due/tre anni fa siano ormai ex-giocatori o mestieranti destinati ad una vita da passare nelle minors.

Comunque sembra che ci muoveremo senza quelle attese bibliche che ci fecero prendere il manager per buoni ultimi e con che risultato poi !!! In una franchigia che ha difettato nelle decisioni, dare un’idea di decisionismo è certamente un passo avanti, se poi la qualità di dette decisioni fosse migliore di quella del recente passato saremmo a cavallo e torneremmo  ad essere un team vincente; chissà forse sarà di buon auspicio la presenza l’altra sera in tribuna di un vero team-leader, nientepopodimeno che il Capitano James T. Kirk dell’astronave Enterprise, magari entrasse anche lui nei Sox !!! Ci ha difesi per anni da pericolose razze aliene, anche i Sox sono infestati dagli alieni : i Valentiniani, i Lucchiniani ed altre razze ancora, ci fosse il Capitano Kirk con noi saremmo certi della vittoria … purtroppo quello era solo un telefilm, amato dal sottoscritto come nessun’altro; la realtà, specie nel baseball, è ancora più complicata di un viaggio “fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima”. 

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Sconfitte supplementari

Tra i simboli più chiari che testimoniano questa stagione orripilante c’è anche il bilancio nelle partite agli extra-innings, il popolo del Fenway ha visto i Sox andare sette volte alle riprese supplementari, lo stesso popolo però aspetta ancora pazientemente (oddio … non so con quanta pazienza) la prima vittoria. Considerando poi che giocavamo contro gli Orioles che venivano da 15 (!!!) vittorie consecutive agli extra, quando abbiamo visto che al nono eravamo ancora pari, sarebbe stato saggio per tutti risparmiare i soldi dell’elettricità che serve per tenere il pc acceso oppure dedicare la banda internet ad altre attività (legali … o un po’ meno legali).

Evitando la visione degli extrainnings avremmo evitato anche di assistere all’ennesima sconfitta messa insieme da Alfredo Aceves, tra le innumerevoli colpe di questa stagione c’è anche quella di aver rovinato, probabilmente per sempre, la carriera presso di noi di alcuni giocatori che avrebbero potuto dare un buon contributo negli anni a venire, sto ovviamente riferendomi a Bard e ad Aceves, due perfetti esempi di cosa possano fare scelte sbagliatissime nella gestione del personale; indipendentemente da chi sarà il successore di Bobby V, ci vorrà un discreto coraggio a riproporre giocatori che sono andati incontro ad una stagione così rovinosa, un conto è avere un’annata down un conto è andare a fondo come sono andati i due giocatori di cui sopra, anche per colpe non loro, nel caso di Aceves c’è poi da mettere in conto un carattere un po’ bizzarro (gentile eufemismo), fatto sta che sommando tutto questo in molti sono portati a considerare come improbabile la loro permanenza la prossima stagione.

Le scelte su Bard ed Aceves sono solo una piccola parte delle numerose scelte che dovranno essere prese, il fatto è che non sappiamo chi sarà a fare queste scelte, infatti ha destato scalpore la notizia, riportata anche da voi, che si starebbe studiando una specie di affiancamento all’attuale GM, cosa significhi ciò Dio solo lo sa; significa che non c’è più fiducia in Cherington ? E allora se non si ha fiducia lo si deve mollare, un GM sotto tutela è una delle soluzioni più bizzarre che mai abbia sentito, sarebbe il degno coronamento di altre scelte senza senso che hanno riempito i nostri pensieri; tra parentesi è difficilissimo per tutti dare un giudizio all’operato di Cherington che è stato immediatamente sconfessato dai proprietari con la scelta di Valentine e che s’è dovuto limitare a gestire scelte in buona parte non sue, le scelte che si possono ascrivere a lui hanno certo dato dei risultati discordanti, ma sulle scelte pregnanti è stato costantemente scavalcato. Quanto vale Ben ? Di sicuro qualcun’altro avrebbe risposto alla delegittimazione rassegnando le dimissioni, Cherington ha scelto il “quieto vivere” che è sempre la scelta più facile ma non certo quella che denota gli attributi più foderati d’acciaio.

Intanto mentre cominciano ad esserci alcuni verdetti ufficiali, che invidia vedere le celebrazioni di Reds e Giants, stasera si cercherà di fare qualcosa, se non altro si proverà di cercare di evitare la seconda sweep casalinga nella stessa stagione dagli Orioles. E’ già … fino ad ora nelle sfide casalinghe con i passerotti del Maryland assommiamo un bilancio di 1-7 con in più alcune perle che resteranno nella memoria come quando perdemmo a maggio da uno che non era nemmeno un pitcher. I disastri di settembre cominciano ad essere coltivati a maggio ed anche prima … come noi ben sappiamo

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