Ufficialmente perdenti

Con la sconfitta maturata ieri sera a Tampa, avendo raggiunto la poco ragguardevole cifra di 82L i Red Sox mettono insieme la prima stagione perdente dal 1997 ad oggi, ovvio che questo fosse solo un timbro burocratico da mettere su una sentenza ormai conclamata da almeno un mese, ovvio che le sconfitte non finiranno qui visto e considerato che ci presentiamo con una rotation che chiama Doubront che è palesemente a fine serbatoio nonostante l’ultima vittoria, Cook per il quale andrebbe festeggiata ogni vittoria con caroselli di macchine e tuffi nelle fontane e Matsuzaka che attualmente sta al baseball MLB come mia madre sta ad un concerto dei Metallica … e mi chiedo cosa avremmo risposto se qualcuno anche solo due anni fa ci avesse detto che ci saremmo ridotti così, probabilmente avremmo chiesto l’intervento del più vicino presidio psichiatrico per il malcapitato.

Come giustamente detto nelle vostre note l’impiego di Matsuzaka è l’ennesima perla di questa gestione sconsiderata del personale che ormai contraddistingue i Sox, sappiamo tutti che è più probabile che un venusiano giochi per i Sox nel 2013 piuttosto che ci giochi Matsuzaka, mi chiedo il senso di continuare a proporlo; forse data la fine delle minors ieri con la sconfitta dei nostri fratelli minori di Pawtucket si proporrà qualcuno di coloro che se non altro sono riusciti a vincere l’International League dopo un digiuno durato 28 anni.

Intanto tutto tace sul fronte della possibile vendita del pacchetto azionario dei Sox ventilata da Fox Business. Io nel mio piccolo resto scettico che la cosa possa diventare effettiva, i Sox sono una gallina dalle uova d’oro, costantemente nelle prime posizioni della classificata stilata da Forbes che valuta il valore delle franchigie dello sport USA, immaginare che per comprare i Sox occorra la cifra iperbolica di 2 miliardi di dollari è facile, anche perchè nel pacchetto va considerato anche la proprietà del Fenway e quella di NESN, tanto per dare un’idea i Dodgers (ed il Dodgers Stadium) sono stati pagati una cifra simile e stiamo parlando di una francigia storica e dal grande appeal ma che pur sempre era arrivata praticamente all’amministrazione controllata. La crisi ha colpito duro anche in America e mettere insieme una cifra simile è dura, ripeto … resto scettico.

Intanto per tornare all’impegno agonistico, stasera i Sox chiudono la serie a Tampa con una sfida che qualche tempo fa sarebbe stata considerata una prelibatezza per palati fini ovvero Price vs Buchholz. Le nostre due vittorie sono probabilmente state le partite decisive per mandare a monte le speranze playoffs dei Rays; discutevamo tempo fa del ruolo degli spoilers e molti s’auguravano di esserlo facendo un dispetto agli Yankees. Invece siamo stati molto più i killers di Tampa che in queste ultime settimane decisive sembra esserci arrivata senza benzina nel serbatoio e non c’è mica sempre Dice-K a lanciare. Se vorremo fare i “pierini” verso gli Yankees dovremo aspettare le ultime tre partite … anche perchè … sapete chi vinse la AL East quando i Sox fecero l’ultima losing-season ? Ovviamente gli Orioles …

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Baseball e finanza

Non esiste ormai aspetto della nostra vita che non sia interessato dalla finanza, aggiungerei un bel purtroppo, anche i nostri Red Sox rientrano in quest’ambito ormai, noi vediamo la squadra come un insieme di giocatori, di scelte sui free-agents, c’è che vede la squadra  invece come importante società con una capitalizzazione che la potrebbe portare a Wall Street se solo lo volessero. Ha fatto sensazione che le notizie sulla presunta vendita dei Sox da parte di John Henry non siano venute dalle soliti fonti (ESPN, NESN, etc. etc.) ma da un canale eminentemente finanziario ovvero Fox Business, un canale che tratta abitualmente di pacchetti azionari e dove non si riconosce un batti e corri da un certificato di deposito. Quanto questa fonte possa essere più attendibile delle solite è stato molto dibattuto, secondo molti è un segno che la cosa possa avere una parvenza di verità, ovviamente sono poi arrivate le smentite, ma in questi casi le smentite sono obbligatorie fino a trenta secondi prima della notizia ufficiale, fatto sta che ormai in molti si sono resi conto di una sopravvenuta inadeguatezza di questa proprietà che in questi anni ha diretto la nostra nave verso gli scogli in maniera quasi scientifica meritandosi una copertina come quella apparsa su Sports Illustrated recentemente

Intanto ieri ad un certo punto m’è sembrato di vivere un incubo, mi sentivo circondato da John Henry, da qualsiasi elettrodomestico in casa mia usciva una squadra di John Henry, avevo i Red Sox sul PC che giocavano a Toronto ed avevo il Liverpool in TV impegnato a Sunderland; ho avuto il timore di aprire il frigorifero o di accendere il tostapane, temevo ci fosse il rischio di vedere John Henry anche in mezzo alle verdure … aiuto !!! Sono circondato !!!

Tralasciando i miei incubi e tralasciando anche che il Liverpool sta facendo un campionato degno dei Red Sox di quest’anno, con sommo divertimento di parecchi di voi ma non del vostro blogger che si sente parecchio vicino ai Rossi di Anfield Road, c’è da dare conto del piccolo evento andato in onda ieri sera al vecchio Skydome ovvero che i Sox sono tornati a vincere due partite consecutive, cosa che non capitava dallo scorso 27 agosto. Lo scontro salvezza (se vogliamo definirlo così) in Ontario m’ha messo addosso una certa tristezza se non altro per il contesto : uno stadio semideserto, squadre depauperate di alcuni assi importanti ed un ambiente da rompete le righe; se non altro però sembra che i Sox abbiano trovato una certa rispettabilità nelle loro prestazioni sebbene questa sia la squadra “più debole di sempre” come da dichiarazione del nostro manager; superfluo dire che dichiarazioni simili aumentano ancora il gap tra Bobby V ed il resto del mondo, miracoloso che qualcuno (Aceves è il primo candidato) non abbia ancora tirato un cartone in faccia a Valentine che se incassasse dieci dollari per ogni dichiarazione che si poteva risparmiare diventerebbe uno dei boss di Wall Street.

Queste due partite hanno mostrato comunque alcuni aspetti che ci sembrano ovvi ma che non sono stati ovvi per i nostri capi, tipo che a baseball con un closer vero si va meglio … che scoperta direte voi … d’accordo che la partita contava poco ma non ditemi che ieri sera quando Bailey è salito sulla collina avete avuto quei brividi di quando vedevate i vari Aceves, Melancon & Co. Cosa fare con Bailey ? Ci si può fidare a riproporlo l’anno prossimo oppure è un rischio avere un closer soggetto ad infortuni ? Altra cosa che m’è passata per la mente : i Sox sono contenti di Ross (e te credo …), Ross s’è dichiarato contentissimo di rimanere in Massachussetts; cos’altro serve per provare di fare un contratto che darebbe se non altro un segnale al mondo che i Sox ci sono ancora ?

Intanto stasera potremmo provare un’ebbrezza : una sweep … ripeto S – W – E – E – P !!! Non mi ricordo nemmeno cosa sia e ho dovuto affidarmi a San Google per ricordarmi il significato, di sicuro la squadra sembra aver ripreso una marcia decente, il punto più basso lo raggiungemmo con la serie in casa coi Blue Jays quando i Red Sox sembrarono veramente una squadra oratoriale; ora se non altro, pur con evidenti limiti, si gioca un baseball dignitoso; John Lester ha il compito di tenere la barra dritta e di scordare l’ultima prova coi Jays quando subì 11 punti in 4 inning grazie anche ad una di quelle scelte deliranti del nostro dug-out che tanto hanno entusiasmato e che hanno contraddistinto il reality Red Sox 2012.

PS – Un grazie a Sal per l’offerta delle foto, purtroppo ho letto il tuo messaggio solo ora quando ormai la serie con NY è finita da un pezzo, tra lavoro e qualche problemino informatico mi son collegato col blog solo oggi. Scusa ancora …

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Spoilers

Chiamasi spoilers nel gergo sportivo americano quelle squadre che non avendo più nulla da chiedere alla stagione vincono delle partite contro squadre in lotta per un obiettivo rompendo con ciò le uova nel paniere, ruolo di solito che è il rifugio momentaneo delle squadre deluse, rifugio che quindi non può non essere a disposizione dei nostri Sox.

Vincere con gli Yanks da sempre soddisfazione, vincere per il semplice gusto di fare i guastafeste da alla cosa un retrogusto un po’ amaro, ma vi posso assicurare che conosco eccellenti distillati che danno grande soddisfazione con il retrogusto amaro; normalmente partite così le abbiamo perse, prova titubante di Lester che ha passato la serata litigando coll’area dello strike, occasioni sprecate nel box … insomma gli ingredienti che hanno contraddistinto la stagione e che ci hanno fatto dannare, una volta tanto però gli dei del baseball hanno dato il loro assenso ai Sox e siamo riusciti ad uscire con la W, fatemi anche dire che la presenza dei pigiamini ha avuto l’effetto di svegliare un insieme di giocatori che, salvo eccezioni, ormai s’era lasciato andare e che sembrava aver considerato la trade coi Dodgers come il segnale di “rompete le righe”.

Tra coloro che sono ancora in lotta col coltello tra i denti voglio segnalare soprattutto Pedro Ciriaco, forse il suo atteggiamento è dovuto al sentirsi sempre un giocatore a rischio taglio, fatto sta che ci siamo trovati in casa un piccolo tesoro, poco per farne un caposaldo del futuro, certamente abbastanza per meritare il rispetto che colleghi molto più referenziati non hanno meritato, è da rivedere su periodi di impiego maggiori (una stagione intera) ma si può candidare a quel ruolo di back-up multiruolo che serve per completare una squadra.

Intanto, mentre la stagione 2012 non ha ancora espresso un verdetto, in America pianificano già la stagione 2013; infatti è stato reso noto il calendario della prossima stagione con la novità già annunciata di vedere le partite di interlega spalmate nell’arco di tutto l’anno  e col passaggio degli Astros nell’American League. Entrambe le novità mi lasciano perplesso : gli Astros serviranno come carne da cannone per le squadre top della AL West alzando ancora più l’asticella per raggiungere una wild card per le squadre delle altre due division, avere l’interlega spalmata rischia di creare match con poca tradizione e pochissimo appeal in momenti che dovrebbero essere quelli topici, tanto per darvi un’idea la penultima serie del 2013 la giocheremo in trasferta a Denver contro i Rockies, sarò un tradizionalista ma a me piace che le ultime sfide siano classici match all’interno della division con pathos e tradizione.

Intando per chiudere il pezzo di oggi voglio aggiungere un paio di cosette. La prima è dare conto dell’intervista di Bobby V rilasciata a WEEI (la radio di regime); gli è stato chiesto perchè i fans dei Sox dovrebbero aver fiducia in una rivincita nel 2013 se lui rimanesse al comando, la risposta è stata :  “I’m the best man for the job.” Va mo là … La seconda è cattivella e un po’ provocatoria. Vi do delle cifre : Giocatore A : 250 avg – 1 HR – 599 OPS. Giocatore B : 227 avg – 1 HR – 636 OPS. Chi sono A e B ? eh eh eh … Provate di rispondere, se non rispondete giusto domani dopo pranzo ve lo dirò io.

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Casa o fuori non fa differenza

Prima di tutto ci sono gli auguri da fare a Brandon McCarthy che secondo il trainer di Oakland sta reagendo bene all’operazione sebbene venga considerato ancora in condizioni serie, m’è capitato personalmente di assistere anche in Italia ad un evento simile con tanto di ambulanza in campo e non credo che esista una cosa nel baseball che possa fare paura quanto una palla in testa.

Tornado al baseball o per meglio dire a quello che dovrebbe essere baseball i nostri prodi dopo la tragica trasferta all’Ovest si ripresentano a Boston ma non è che la musica sia cambiata, essere in giro per l’America o stare tra i muri del Fenway non fa differenza per questa squadra che ormai va avanti per forza d’inerzia o poco più ed oltretutto abbiamo una reazione lenta a tutti i problemi che ci si parano davanti. Ci sono delle scelte che sembrano elementari per provare di salvaguardare un po’ il futuro e a noi ci vogliono mesi per decidere.

Cosa intendo dire ? Ci siamo trovati in casa quasi per caso un giovane pitcher che per i primi mesi della stagione ha dato un grosso contributo alla causa e sto ovviamente parlando di Felix Doubront, forse non un campionissimo ma certamente un solido investimento per il nostro futuro molto nebuloso. Da un po’ di tempo Doubront è in palese difficoltà, difficoltà che mi sento di ascrivere alla lunghezza ed alla durezza della stagione, tutti aspetti ai quali il ragazzo non era abituato, tanto per dare delle cifre l’anno scorso lanciò poco più di una ottantina di inning ed oltretutto al un livello inferiore di competitività, quest’anno con un impegno nella division più complicata del baseball pro è già arrivato ad oltre 130.

Ora leggo che forse verrà fermato … alla buon’ora !!! Qual’è la differenza tra una franchigia che sta programmando ed una allo sbando ? E’ la stessa differenza che passa ora tra Washington ed i nostri. Vedo che in tanti di voi hanno discusso della questione se fermare Strasburg o meno, i Nats che possono legittimamente ambire ai massimi traguardi fermano quello che può essere il pitcher dominante del prossimo decennio ed i Red Sox che ormai da un mese giocano partite che contano come quelle tra scapoli ed ammogliati invece hanno continuato a tirare nel collo all’unico giovane decente che hanno, esponendolo anche a brutte figure come l’ERA delle ultime sette partite è lì a testimoniare (8.27). Tutto ciò è diretta conseguenza di quando un team non è più concentrato su quello che accade in campo, attualmente a casa Sox il tempo viene soprattutto impiegato nel trovare scuse e nel cercare di schivare le accuse che arrivano da tutte le parti, in previsione questo del Processo di Norimberga che verrà messo in piedi al termine della stagione.

Archiviata la prima sconfitta nella serie casalinga coi Blue Jays, serie che se non altro conta per decidere chi sarà il fanalino di coda della division, volevo darvi conto di un paio di notizie che meritano a mio avviso di essere riportate. La prima sarebbe un interessamento dei Sox verso Mike Scioscia, specie se gli Angels dovessero rilasciarlo al termine della stagione; la prima scelta al momento è ancora John Farrell (ripeto che secondo me i due anni di Farrell in Ontario sono da considerarsi estremamente negativi dato il roster a disposizione), però qualora non fosse possibile arrivare a lui un Scioscia mollato da Anaheim potrebbe fare al caso nostro; dico la mia : di tutti i manager veterani Scioscia è quello che mi intriga di più, però indipendentemente da chi ci sarà nel dug-out occorre che costui venga messo nelle condizioni di poter agire, il manager faccia il manager e non l’intrattenitore ad uso e consumo della proprietà.

La seconda notizia è che l’agenzia di giocatori ACES sarebbe sotto stretta investigazione da parte della MLB per un uso molto spregiudicato di sostanze vietate e per aver messo in comunicazione in qualche modo i propri giocatori con il famigerato Kirk Radomski, che qualcuno di voi forse ricorda pesantemente implicato nel “caso Clemens-Pettitte” come fornitore di steroidi anabolizzanti. Tanto per darvi un’idea anche il neo squalificato Melky Cabrera è rappresentato dalla ACES. Perchè metto qui la notizia ? Il fatto è che la ACES rappresenta giocatori importanti del nostro passato recente (Papelbon-Reddick) ma anche giocatori importantissimi del nostro presente (Pedroia). Per concludere una stagione di m…. ci manca solo che i Sox restino invischiati in uno steroid-scandal, sarebbe la degna ciliegina sulla torta.

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Soap opera

Parliamoci chiaro ! Quello a cui stiamo assistendo non ha più nulla a che fare col baseball, c’è qualcuno dell’organizzazione che stia dimostrando anche solo un minimo interesse verso ciò che sta capitando in campo ? Assolutamente no ! Sembrano tutti impegnati a scrivere il copione dell’ennesima puntata della soap opera Red Sox, copione che sta diventando stucchevole come nemmeno Beautiful o la più nostrana Un Posto Al Sole possono essere, mi prendo il ruolo del narratore o della voce fuori campo per raccontare la 2748° puntata della soap.

E’ andata in scena in quel di Seattle la riunione che era stata annunciata presente la proprietà, il GM, il manager e altri, addirittura in parecchi commentatori erano arrivati a sostenere che potesse essere decisa la cacciata immediata di Bobby V, decisione che sembra invece non esserci stata anche per non dare ai giocatori l’impressione di aver vinto su tutta la linea nella guerra silenziosa che divide da tempo il manager ed i players, piuttosto fa parecchio ridere che con tutti i posti dove ci si poteva riunire si sia scelto Seattle, dall’altra parte del continente; non so se è stata una scelta fatta ad arte per essere il più lontano possibile dall’occhio del ciclone, fatto sta che le prossime sessioni saranno tenute su un atollo sperduto del Pacifico e su un 8000 dell’Himalaya.

Nelle soap che rispetti non mancano di solito clamorosi riappacificazioni di coppie che s’erano divise lanciandosi piatti, anche a Boston  c’è chi vorrebbe che andasse in scena la madre di tutte le riappacificazioni. Ken Rosenthal della Fox, che avrete visto in TV in parecchie partite trasmesse dalla TV di Murdoch, ha scritto un pezzo in materia

http://msn.foxsports.com/mlb/story/Boston-Red-Sox-should-fire-Bobby-Valentine-bring-back-Terry-Francona-090312

Insomma cacciare Bobby V e riprendersi Francona. Dico la mia : è più facile che i Red Sox vincano le World Series quest’anno piuttosto che Francona sia nel nostro dug-out nel 2013, dopo la cacciata avvenuta con modalità ignobili la proprietà dovrebbe fare marcia indietro in una maniera che non si può immaginare, un ritorno di Francona poi aumenterebbe il tasso di soap opera che già ci pervade, è meglio lasciare il bellissimo passato recente nel libro dei ricordi e provare di ricostruire un qualcosa di solido che guardi al domani.

In mezzo a tutto questo casino il campionato va avanti (e sarebbe meglio che non fosse così), le figure barbine si sommano le une alle altre e se non altro ci stiamo candidando a scegliere tra i primi nel prossimo draft. Vi metto lì un po’ di spigolature trovate in giro per provare di capire come agire in futuro:

  • Con Ortiz siamo 45-43, senza 17-31. L’omone di S.Domingo conta ancora qualcosa, vogliamo farci del male non confermandolo ?
  • Bell’inizio di Iglesias nel box 0/16, battute uscite dall’infield due in tutto. Non c’è verso di vederlo migliorare nel box
  • Il livello tristo del nostro farm system è dimostrato dal fatto che Cook e Matsuzaka continuino a lanciare. Lo fanno semplicemente perchè al piano di sotto c’è di peggio. Dura immaginarselo … ma è così
  • Scott Boras ha dichiarato che Ellsbury è un franchise player e deve essere pagato in rapporto. Temo che spari troppo in alto, parecchi executive dicono che Ellsbury è impossibile che riceva un contratto Crawford-style

Intanto con tutte queste simpatiche premesse si proverà di interrompere la striscia di sconfitte, per quello che conta; nel 1906 i Sox ne persero 20 in fila, se ci capitasse quest’anno allora si che ci divertiremmo con Beautiful … oddio, sarebbero meglio Chiquito & Paquito, quella si che era una telenovela, e chi vedeva Avanzi sa di cosa parlo …

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Il primo anniversario

Oggi è il primo giorno di settembre e merita di essere ricordato, è passato esattamente un anno da quel cambio di mese che passò allora inosservato ma che ha trasformato i Sox da squadra di vertice a barzelletta delle Majors.

Vi rimetto il link del pezzo postato da Jason33 :http://espn.go.com/boston/mlb/story/_/id/8321483/for-boston-red-sox-difference-year-makes . Le cifre che sono riportate in questo pezzo si commentano da sole, le cause che hanno portato una franchigia che sembrava lanciata verso le stelle ad andare a fondo sono molteplici e le abbiamo esplicitate in molti modi, immaginarsi una pronta rinascita è un esercizio che richiede una dose di fantasia che non possiedo e che non possiederò mai.

E’ facile dire che i risultati del campo sono la diretta conseguenza di quello che accade fuori dal campo, la mancanza di disciplina, il caos societario hanno causato ciò, criminale (se così posso dire) è stato credere che lo scorso settembre fosse solo un passaggio a vuoto, un evento imponderabile quanto la caduta di un meteorite sul tetto di casa tua o una moneta che lanciata in aria ricade in bilico, né su testa, né su croce. Invece non è stato così, specie lo staff dei lanciatori è stato riproposto nella sua totalità ed abbiamo visto che Bard, Beckett, Lester etc. erano gli stessi se non peggio di quelli del settembre 2011. Non aver compreso il tracollo di tutti questi giocatori è davvero una mancanza nella valutazione degli stessi da parte dei nostri vertici che denota poca volontà di agire per il meglio o solo semplicemente poca competenza.

Eventi come il massacro di stanotte al vecchio Coliseum di Oakland non aumentano certo la nostra speranza per il futuro, il cammino per tornare ad essere una franchigia rispettata sarà lungo e complicato, ancora più difficile pensare di farlo con questa dirigenza al comando, si spera solo che vengano fatte scelte con una logica, assolutamente imperscrutabile ora; spero che si prendano giocatori con competenza, non solo che si scelga gente disperata che viene a Boston e che mai avrebbe visto il campo da noi anche solo due anni fa, vedere tutta quest’accozzaglia di Cook, Breslow, Melancon è imbarazzante ed umiliante per ogni membro della Nation e si spera anche che non vengano solo fatti dei tagli così tanto per fare qualcosa, tanto per far riempire qualche pagine di giornale, per darvi un’idea di cosa intendo sappiate che dal cambio di pitching coach la media ERA del nostro monte passa il 7. McClure non era certo quello che serviva, ma serve ben altro per risalire.

Posso riempire queste pagine di altre cifre, ma non ne ho voglia, mi sembrerebbe uno spreco di bytes che si possono impiegare molto meglio, mamma mia che tristezza … Buon 1° settembre a tutti voi, Italian Red Sox Citizens.

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Sono io che non capisco nulla ?

Il dubbio che avevo ben presente già da un po’, ovvero che il sottoscritto capisse di baseball pochino pochino, s’è acuito parecchio negli ultimi giorni, il motivo è molto semplice : l’assoluta dissonanza tra la mia reazione al “salary dump” messo in piedi dai Sox lo scorso weekend e quella avuta dalla maggior parte dei commentatori e dei tifosi americani. A parer mio un discreto salto nel buio, a parere dei più un passo necessario per tornare ad avere un team vincente in tempi ragionevoli, in pratico il primo passo del famoso “rebuilding”.

Il motivo di questa dissonanza è anzitutto un motivo culturale, nello sport italiano o per meglio dire europeo fa fatica ad esistere il concetto di ricostruire un team, da noi se ricostruisci troppo rischi di ritrovarti nella serie inferiore a fine anno, concetto come ben sapete inesistente nello sport USA, in più il baseball, coi suoi ritmi, con le sue cadenze, ha una fetta del pubblico che è più interessato al passatempo in sè per sè, al passare una serata in allegria mangiando hot-dogs che al risultato in campo. Che costoro non siano allarmati dalla partenza di A-Gon per la California ci può anche stare. 

Diverso è il caso di chi fa il tifoso “di professione” o di chi addirittura commenta sui giornali la trade, qui faccio molto più fatica a capire. Il concetto che per ripartire occorre rinunciare al giocatore più continuo che hai in squadra non mi entra in testa, avevi un problema chiamato monte di lancio, dove secondo me andavano fatti cambi anche parecchio radicali, invece così sei andato a toccare uno dei pochi settori coperti bene. Ok … in tanti dicono, lo si è fatto per acquisire la famosa “flessibilità finanziaria”, qualcuno però mi spieghi a cosa serve dato che si vuole agire con mosse di profilo basso anche per il 2013.

Io rimango dell’idea che tutto questo can-can sia stato messo in piedi per migliorare le finanze di casa Henry, contando che l’appeal del marchio non venga intaccato da qualche stagione sotto il par e contando su una stampa che mi sembra un po’ troppo allineata e pronta a raccontare che la sbobba che stiamo bevendo è in realtà del Brunello di Montalcino, aggiungendo per di più la solita retorica insopportabile sulle troppe primedonne e sulla bellezza dell’allevare giocatori dal farm-system. Ripeto che è retorica insopportabile, i magici Idiots del 2004 erano zeppi di personaggi con caratteri “estroversi” … diciamo così e per di più c’era un solo giocatore allevato in casa (Trot Nixon) che quell’anno giocò anche poco causa infortuni, quindi speriamo che la si smetta con questa paccottiglia insulsa e si cominci ad affrontare seriamente le grosse problematiche che ci sono davanti a noi.

Due parole anche su ciò che avviene in campo : abbiamo vinto una serie !!! E per di più Matsuzaka ha vinto una partita !!! Ragionando freddamente diciamo anche che KC riesce nell’impresa di essere in classifica dietro ai Sox, non ci sono molte altre squadre (sono 4 in tutto) dietro a noi nell’American League, peccato non giocarci più spesso. Altra piccola considerazione venutami in mente guardando la partita ieri sera : “cosa avremmo pensato se qualcuno ci avesse detto che nei nove titolari di fine 2012 c’erano 4 con contratti di Minor League ?”

Registrato il ritorno di Ortiz in lista infortunati, giusta la considerazione di Jerry Remy che diceva essere un non-sense il rientro quest’anno di Big Papi se non è al 100%, volevo chiudere con una piccola considerazione : tanti, tra i quali il sottoscritto, auspicano che il giorno dopo la fine della stagione venga silurato Bobby V; il nome che ricorre spesso come rimpiazzo è John Farrell … mmmhhhh … posso dire che i suoi primi due anni a Toronto sono abbastanza disastrosi ? Per di più con una squadra a mano che non sembra così male come nomi. Che sia come dice il mio mentore baseballistico ovvero che i pitcher o gli ex-pitcher non capiscono il gioco e non possono condurre una squadra ?

PS – Meraviglioso il cartello inquadrato ieri dalla regia di NESN al Fenway : “Ehi … non vendeteci anche Jerry Remy e Don Orsillo.” Evidentemente qualcuno con dei dubbi c’è.

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Distruzione insensata o inizio della rinascita ?

Il dado è tratto, le legioni poco invitte di Lucchino e del suo figlioccio Cherington hanno passato il Rubicone della megatrade ed avanzano garrule verso Roma dove restaureranno la grandezza dell’impero (forse). Sperando che i due non finiscano come quello che passò il Rubicone nel 49 a.C. e che terminò la sua esistenza con più buchi in pancia di un puntaspilli, vediamo se possiamo capire un po’ di più della trade e del contesto nella quale è maturata e soprattutto mi piace analizzare un po’ le reazioni a questa trade visto che stavolta c’è una grossa dissonanza tra le reazioni generali e quella del micro-micro-microcosmo che abita questo blog.

Infatti ho registrato con discreta sorpresa il quasi totale apprezzamento per la trade che si può registrare in rete da qualsiasi fonte proveniente dagli USA, che siano giornalisti o anche tifosi, il momento viene percepito dai più come quello che sancisce l’inizio della risalita dei Sox ed il termine della politica che puntava alle primedonne strapagate che poi angustiavano tutti con le loro contro-performance. Fatemi dire che tutto ciò mi pare una visione orientata un po’ troppo verso il bello. Cosa significa politica errata delle primedonne ? Perchè volete dirmi che le squadre vincenti del 2004 e del 2007 non erano zeppe di primedonne un po’ capricciose ? Quale altra definizione usereste per personaggi come Pedro, Manny o Schill ? La differenza tra quelle primedonne e queste appena cedute che hanno fallito tutti gli obiettivi è data principalmente da una cultura di squadra che esisteva allora e che ora non c’è più. Guardate che lo spirito di gruppo non è solo retorica, è la base su cui poi puoi costruire lo squadrone. Quando e come si sia persa questa cultura di squadra poi è un bel quiz che prima o poi qualcuno risolverà.

Il pezzo centrale della trade è ovviamente Gonzalez, tanto è vero che i Dodgers c’avevano già provato prima del 31 luglio, allora non se ne fece nulla perchè la richiesta riguardava solo il messicano, è chiaro a tutti che invece stavolta pur di prenderlo sono stati disposti ad  ingoiare gli altri due e liberarsi di Crawford e Beckett era il sogno dei Sox dallo scorso settembre, cercavano solo l’occasione per non rimetterci una barca di soldi; l’azzardo, perchè non si può non chiamare tale, messo in piedi dal trio Stan Kasten, Ned Colletti, Magic Johnson ci ha fornito tale opportunità, pensate solo che le obbligazioni già definite per il prossimo anno erano 105 milioni di $ ed ora siamo più o meno a quota 40. Per chiudere il conto sui partenti vi giro la foto twittata ieri da Punto sull’aereo privato che portava i nostri ex in California, perchè ve la faccio vedere ? Perchè così potrete vedere una rarità : un sorriso sul volto di A-Gon e Beckett.

Salutato il gruppo vacanze in partenza per il sole della California è ora di pensare a cosa fare per il futuro, anzitutto scordiamoci contratti roboanti; per andare subito sulle cifre, se Ellsbury o qualche free-agent spera di beccare dai Sox dei contratti 7anni-140 milioni come quelli dei dipartiti si sbaglia di molto, quindi è meglio che tutti rinuncino subito a quei sogni che contenevano Josh Hamilton o Curtis Granderson, anche la conferma del guerriero navajo è quindi improbabile quanto lo era la settimana scorsa. Sembra chiaro che l’obiettivo sarà lo sviluppo dei giocatori cresciuti in casa, e qui speriamo che ci sia maggior resa del disastro subito negli ultimi anni coi vari Bowden, Lars Anderson, etc. , l’altro aspetto su cui si lavorerà sarà cercare free agent semmai anche costosi ma con contratti brevi, il prototipo a cui ci si riferisce è Kuroda, 11 milioni, ma contratto annuale. Io resto un po’ dubbioso, costruire un team vincente con queste regole non è facilissimo, quello che farà la differenza sarà cosa caveremo dai vari Bradley e Bogaerts che crescono nei nostri vivai, Bradley può essere il nuovo Ellsbury che fece nello stesso anno il salto dal Doppio A alle Majors ? Non lo so … scommettere sul futuro di ragazzini imberbi è compito impossibile, i dubbi sul nostro reparto sviluppo mi sembrano doverosi visti i risultati modesti del recente passato.

Se poi questa trade serva a rendere più appetibili i Sox per un possibile cambio di proprietà come qualcuno pensa è dietrologia pura, di sicuro nulla trapela, come è ovvio, su questo fronte; il fatto che la trade sia stata gestita in primis da Lucchino testimonia che i dati finanziari sono osservati strettamente dalla proprietà, cosa che potrebbe anche avallare l’ipotesi del cambio di gestione … e testimonia anche che Cherington non viene percepito come il vero GM tanto è vero che la telefonata da LA che ha messo in moto il tutto l’ha ricevuta Lucchino, agire ora e continuare ad agire in futuro con un GM poco più che di facciata non credo porti lontano , anche in America esistono franchigie importantissime col proprietario fac-totum, mi vengono in mente i Dallas Cowboys, i risultati (1 vittoria ai playoffs in 15 anni !!!) non depone certo a favore della scelta ed anch’io nel mio piccolo credo che un team dove i proprietari fanno i proprietari, il GM fa il suo mestiere e così via sia una strada più rettilinea per ottenere successi.

Intanto la stagione va avanti con notizie, tanto per cambiare, negative : stanotte per la seconda volta nelle ultime tre partite abbiamo perso dopo aver delapidato 6 punti di vantaggio facendo per di più 20 valide (se non è un record credo ci vada vicino). A questo si assommano altre notizie sgradevoli come ad esempio una litigata pesantissima tra Aceves e Bobby V, col closer (o presunto tale) messo fuori squadra tre giorni per punizione, oppure col riacutizzarsi del malanno al tendine per Big Papi, malanno che lo costringerà probabilmente ancora nella injured list. Che questi problemi ricorrenti al tendine siano il canto del cigno per la permanenza di Ortiz ai Sox cominci ad essere più di un sospetto, che tutto questo acuisca quella sensazione di traversata del deserto che ci aspetta è una certezza.

Siamo proprio come il Popolo Eletto in viaggio dall’Egitto per tornare alla terra dei Padri, avevamo cominciato ad adorare il vitello d’oro che prometteva tanto e che non ha dato nulla; ora il vitello d’oro lo abbiamo spedito in California dove lì essendo più avvezzi all’oro credo si troverà meglio. Chi sia il nostro Mosè però non è chiaro, pubblicherei un annuncio sui giornali : CERCASI PROFETA DISPERATAMENTE PER CONDURRE UN POPOLO. ASTENERSI PERDITEMPO. CITOFONARE HENRY & LUCCHINO

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Saldi !!!

Butto giù due o tre cose di fretta sulla mega-trade che sta maturando :

  1. E’ vero che otteniamo (o otterremmo) poco o nulla dalla trade, James Loney è uno scartino gli altri sono dei prospetti, considerando come riusciamo a sviluppare i prospetti c’è da tremare.
  2. Lo scopo primario della trade è ottenere flessibilità salariale, se poi il tutto serve per tornare ad essere aggressivi sui free-agent oppure se è solo un risparmio per le tasche di Mr.Henry è il quiz del giorno.
  3. Mi sembra chiaro ormai che si sia ingaggiato Bobby V perchè serviva uno yes-man che avvallasse tutto quello che volevano i nostri capoccia.
  4. Si rifirmi subito Ellsbury ! Anch’io tra lui e Crawford avrei puntato su Jacoby, si firmi il nuovo contratto il prima possibile, se non altro per dare un segnale ad una Nation che è un po’ shakerata da questa cosa.
  5. Eccellente la nota di Mauro sugli Orioles del ’97, se ci pensi è un po’ quello che accadde anche agli stessi Indians, gran squadra, ingaggi pesanti, risultati non raggiunti, smobilitazione.
  6. E’ la sconfessione totale delle mosse di Theo Epstein degli ultimi due anni.
  7. Prepariamoci ad una lunga traversata nel deserto prima di tornare ai vertici … almeno che non ci sorprendano con ingaggi roboanti … ci credo poco

Stay tuned !!!

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Che finisca in fretta

La cosa più normale che capita in questi giorni leggendo un blog bostoniano di sponda Sox è … sentir parlare dei Patriots che tra un paio di settimane inizeranno il loro campionato, tutti vorremmo chiuderla qui, mettere il cappellino con la “B” in naftalina, il tutto seguito da un bel letargo lungo fino a marzo per risvegliarci allo spring training in Florida, auspicabilmente con molti giocatori diversi.

Invece purtroppo non è così, ci sono ancora una quarantina di partite da giocare, mi sembra una situazione simile a quella di Rossi con la Ducati (brutto momento per il colore rosso), si va avanti tra lo sconcerto per le pessime prestazioni, esponendosi a figure da cioccolatai, avendo solo il piacere di mettere una croce sul calendario sui giorni che passano per vedere di arrivare, l’Onnipotente solo sa come, alla fine della stagione. Però se Valentino potrà contare almeno su un cambio totale di scenario, noi rischiamo invece di avere cambi molto marginali, quando invece servirebbe un repulisti generale.

La serie appena conclusa con gli Angels, oltre a mostrare che adesso c’è un abisso tra i due team, c’ha fatto vedere cosa può combinare nel male un team malissimo assemblato, con ormai poco rispetto di sè stesso e condotto in panchina da uno che quando entra al Fenway dovrebbe subire la prova del palloncino, in quanto comincio a credere che, date le decisioni che prende, non sia esattamente sobrio.

La partita di stanotte è uno spaccato di tutto quello che ha mandato in vacca la nostra stagione : un monte di lancio semplicemente indecente, giocatori adattati in difesa che si arrabattono commettendo errori abbastanza ovvi e decisioni del manager che lasciano allibiti, in pratica la ricetta perfetta della sconfitta, il tutto preparato dalla premiata ditta Lucchino / Valentine / players.

Sulla pochezza del monte di lancio ormai si sono scritte enciclopedie, difficile trovare un insieme di mediocri più mediocri di questi.

Un noto lanciatore dei Sox che reagisce all’ennesima sconfitta.

La situazione del bullpen è comica, setup che sono quello che sono ed il closer peggiore della Lega, tutte cose che diciamo noi , che dicono i giornalisti, i tifosi, il sindaco di Boston, tutte cose delle quali si accorgerebbe anche mia madre che non sa nemmeno cosa sia il baseball. Però incredibile ma vero, e questa è una cosa che non perdonerò mai a chi detiene ora il potere al Fenway, un’intera stagione è passata e tutto quello che siamo stati in grado di fare è piangere sull’infortunio di Bailey … davvero una reazione da perdenti. 

Sulle cappelle di Bobby V ormai non si sa più nemmeno cosa dire, stamattina è la prima volta che leggendo i giornali americani sembra che anche lì abbiano finito il vocabolario, d’altra parte con che lessico commentare il ritorno in campo di Aceves al decimo dopo che al nono aveva fatto più danni che la grandine ? C’è uno su questo pianeta che avrebbe fatto la stessa mossa ? Se c’è fatemelo conoscere perchè finirei coll’ammirarlo molto. Dico solo una cosa : la stagione termina il 3 ottobre, se il 4 ottobre non c’è qualcun’altro a dirigere la giostra potrei inc… parecchio e credo che sarei in numerosa compagnia. 

Allungo due cifre beccate in rete : siamo 24-33 nelle partite decise con scarti di uno o due punti (il closer porca putt… !!!!) , siamo 29-37 al Fenway e se si continua così rischia di essere la peggior stagione interna dal ’65, infine fatemi guardare un attimo a casa d’altri : mi spiegate come fanno gli Angels a restare fuori dai playoffs con una squadra simile ? Una squadra già forte che si ritrova in più due fenomeni come Trumbo e Trout ? Scioscia non ne esce benissimo.

 L’ultimo inciso lo faccio sull’ennesima figuraccia, in questo caso morale, fatta dal grosso dei nostri. C’è il funerale di una leggenda come Pesky, in aereo da bravo leader Big Papi raccomanda a tutti di essere presenti. Risultato ? Si sono presentati in quattro : Ortiz, Salty, Buchholz e Padilla. E spero proprio che gli altri provino un po’ di vergogna. Ma ne dubito fortemente …

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