Il rito del pagellone (2° parte)

Seconda puntata del pagellone dedicata ai lanciatori :

Barnes : 5,5 – Verrebbe da dire il solito Barnes, estremamente bene semmai una partita, inguardabile quella dopo. Nonostante tutto alla fine viene impiegato ben 62 volte visto che gode di molta fiducia nello staff, fiducia che onestamente mi pare eccessiva. Se lui è il lanciatore di rilievo più impiegato capite perchè Dombrowski dice che la priorità n.1 è il bullpen

Buchholz : 5 – Dico subito che il voto è un compendio dell’intera stagione, comprende il finale molto buono di stagione ma anche i primi 4 mesi nei quali aveva fatto letteralmente ridere. Continuo a pensare che un cambio di scenario farebbe bene a lui … ma anche a noi

Hembree : 6 – Forse alla sufficienza c’arriva … o forse no. Stiamo parlando di sfumature comunque. Dombrowski l’ha citato come giocatore in crescita, devono avere la vista lunga perchè questi segnali positivi sono davvero difficili da cogliere.

Kelly : 5,5 – S’è salvato un po’ col finale buono da rilievo, che è poi dove può avere un futuro. Meglio rimettere per un po’ nel cassetto dei sogni i pensieri di fare il partente, cosa che anche quest’anno ha dimostrato essere ben al di sopra delle sue possibilità.

Kimbrel : 5 – Siamo a quota otto tra partite perse e blown saves, troppe troppe ed ancora troppe. Che non sia più quello degli anni d’oro ad Atlanta lo abbiamo capito, ma voglio sperare che non sia quello che a volte ha rischiato di colpire l’omino degli hotdogs in tribuna con dei lanci totalmente fuori controllo.

Pomeranz : 4,5 – Ovvio che io valuti il periodo bostoniano e che sia stato All Star dopo il periodo ai Padres a me interessa poco. Tra brutto rendimento e scarsa o nulla durabilità c’è davvero da aver paura, una trade profondamente errata ? Forse …

Porcello : 9,5 – E sarebbe stato 10 se non fosse stato per quel playoff disgraziato. Poi farò una postilla finale sulle polemiche sul Cy Young Award. Comunque rendetevi conto che con una stagione solo buona e non eccezionale avremmo avuto un bel carico di problemi in più

Price : 6,5 – Alle fine le cifre ci sono, è l’impatto generale che sembra deficitario, sempre ricordando che stiamo parlando di David Price e non di … Sean O’Sullivan. Lo aspetta un secondo anno a Boston dove verrà atteso col il fucile spianato. Non sarà facile

Rodriguez : 6 – Forse il voto poteva essere 5,5, ma non cambia il giudizio. Un anno di stop nello sviluppo di E-Rod, che comunque non deve instillare alcun dubbio nel mettere Rodriguez tra gli asset principali per il nostro futuro.

Ross Jr : 7 – Il nostro miglior rilievo secondo molte categorie statistiche. E non me ne voglia il buon Robbie se questo fatto testimonia che davvero il nostro bullpen necessiti di un vigoroso miglioramento

Tazawa : 4 – E il momento di dividere i destini tra i Red Sox e Junichi Tazawa. E’ stato un giocatore importante, ma ora direi proprio che non ne ha più, anche se mi pare ingeneroso seguire chi dice che sia stato un incompiuto.

Uehara : 7,5 – Quando la salute l’ha sorretto ha dimostrato di essere ancora da corsa e questo è il motivo per il quale becca il voto più alto tra i rilievi. Nonostante l’età e l’usura non mi dispiacerebbe che ci si provasse di accordare per un contratto annuale a cifre ragionevoli, chiaro che se Koji chiede un biennale o molti soldi, non resta altro da fare che stringergli la mano e ringraziarlo per i tanti momenti belli.

Wright : 9 –  In un famoso discorso, il Presidente Roosevelt definì il 7 dicembre 1941 “a day that will live in infamy”; io invece, molto più modestamente, metto in questa categoria il 7 agosto 2016, il giorno nel quale uno sciagurato ha impiegato Wright come pinch-runner quello che in quel momento era uno dei migliori pitcher della lega. Per la cronaca a Francona l’idea di mettere Kluber come pinch-runner non è ancora venuta

Ziegler : 7 – Io uno Ziegler impiegato come si deve e non ab cazzum come invece è successo anche troppo spesso, lo vorrei rivedere. Il suo sidearm mi piace, alle giuste condizioni ci si potrebbe anche incontrare.

Fatemi finire con le polemiche Porcello/Verlander. Se devo essere sincero il mio voto lo avrei dato a … Zach Britton che probabilmente ha giocato la miglior stagione che un closer abbia mai giocato. Il mio mentore però dice che, pur con la grande importanza dei rilievi, il partente ha ancora troppa valenza quindi è giusto che il premio vada lì. E onestamente se devo darlo ad un partente tra Porcello e Verlander scelgo il primo. Anche la motivazione me la suggerisce il mentore : dato che le cifre dei due sono davvero identiche, quello che fa la differenza è il fatto che Porcello gioca nella molto più competitiva AL East versione 2016, dalla quale sono andate tre squadre ai playoffs e dove gli Yanks con 84W sono arrivati quarti, se mi permettete la AL Central conteneva Twins, Chisox e i Royals di quest’anno e visto che il calendario è sbilanciato per poter avere più scontri divisionali viene fuori che Porcello ha affrontato mediamente avversari più forti. Sulle reazioni poi della più che famosa fidanzata di Verlander cosa possiamo dire ? Ovviamente che la fanciulla ha mostrato la sua totale appartenenza alle correnti più tradizionali del bon-ton oxfordiano,  non sta scritto da nessuna parte che un bel paio di poppe garantiscano concetti intelligenti, preferisco citare la reazione di Betts alla vittoria di Trout : un tweet con scritto : “Congrats on a very well deserved MVP to Mike Trout – he’s a beast! Can’t wait to get back out there next year”. Altra classe …

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11 thoughts on “Il rito del pagellone (2° parte)

  1. Il consueto equilibrio, la ratio del Blogger non fa espiare ai pitcher la post-stagione. Felice per il CyYoung (anche quello di Paolo) a Porcello le cui partite sono state uno splendido spettacolo – mi piace il voto di Koji che premia il suo rendimento e la sua disponibilità – rimpianto (tra i “grandi” rimpianti 2016) aver perso Wright (in quel modo) e non aver potuto vedere la knuckleball nella windy city, dove saremmo arrivati, lui sano ….

  2. Io sinceramente vorrei vedere la seconda puntata del famoso serial “Dave Dombrowski: Il Norcino”. Dopo quest’anno proverei a vendere Purscell per arrivare ad un Ace … hai visto mai …

  3. Io il Dobro non lo disprezzo…ricordiamoci i risultati dei due anni precedenti…
    I voti li condivido praticamente tutti

    • Scusa Francesco la mia era una battutaccia, siccome DD ha già svolto la funzione di “Norcino” vendendo Porcello proprio a noi, auspico rifaccia la stessa cosa … Per inciso per il Cy Young Award, onestamente avrei votato Kluber nell’AL

  4. Tranquillo, ci mancherebbe…è che ho letto spesso (qua e la, senza ricordare chi fosse e senza mio astio) di critiche a Dombroski. Il realtà ancora non saprei fare un bilancio…poi io che sono un novellino…Ad esempio ho notato, ad inizio anno una gestione più meritocratica rispetto i primi due anni che ho seguito (parere personale e soggettivo). Il problema rimane sempre il “compitino” che fa Farrell…e su questo siamo tutti d’accordo!

    • WAR ovvero Wins Above Replacement. In pratica è un numero che ti dovrebbe dire il contributo dato da un giocatore alla squadra, quante vittorie ha portato quel giocatore in più di un giocatore medio. La formula è veramente complessa e tiene conto di un mucchio di fattori, c’è anche da dire che non esiste una formula univoca, proprio perchè tiene conto di parametri. Io mi baso su Fangraphs … se ti può interessare. In testa alla classifica della WAR c’è Trout a quota 9,4, ovvero Trout ha portato 9 vittorie e rotti in più agli Angels rispetto ad un ipotetico giocatore di riserva.

    • Oddio, se le trade sono al livello di quella che ci ha portato Kimbrell o ancor peggio quella di Pomeranz direi che può starsene tranquillamente in vacanza 😀
      Se non si è ancora capito non sono per niente un estimatore del Dombro, spero che in questa hot stove mi faccia ricredere.

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