Prime settimane di lavoro

Cominciano ad esserci un po’ di cose di cui discutere, dopo circa quindici giorni di lavoro e dopo anche qualche partita vista in diretta, ovviamente parliamo quasi sul nulla, data la nulla valenza tecnica di molte di queste partite, ma comunque qualcosa di potenzialmente interessante s’è visto.

Alcuni giocatori sembrano già in buona forma, di sicuro JBJ, Bogaerts ma volevo segnalare Swihart. Il giocatore, non nascondiamocelo, è stata una delusione dopo le fanfare che avevano accompagnato la sua scelta al draft 2011, mai esploso, soggetto frequentemente agli infortuni, non certo il catcher che ti fa svoltare una franchigia; sembra però tornato in forma e c’è già che si è posto il problema circa un possibile ingorgo nella posizione di ricevitore, visto che Vazquez dovrebbe essere il titolare e Leon il back-up (richiesto per di più a gran voce da alcuni starter influenti), si sta provando di vedere se Swihart può essere un fattore in altre zone del campo, son mosse che mi lasciano sempre perplesso, onestamente  non so cosa farei, non si può rimandarlo nelle Minors perchè è “out-of-options”, considerando che Leon era parso in calando i Sox potrebbero però davvero cercare strade alternative.

In questi giorni stimo avendo anche i primi contraccolpi dagli infortuni, grosse sirene d’allarme hanno cominciato a suonare nelle nostre teste dopo la partita di venerdì quando Pomeranz è uscito dopo solo un inning, sarebbe un problemino del flessore del braccio, ancora non ci sono tempi di rientro alla piena attività, ma non dovrebbe (condizionale d’obbligo visto i precedenti) essere una cosa lunga. Il problema di Pomeranz mi da lo spunto per un discorso : ho sentito un po’ troppi discorsi del tipo “l’anno scorso abbiamo avuto un sacco di infortuni, quindi valiamo più delle 93W che abbiamo raccolto”. A mio parere è un concetto profondamente errato, in una stagione massacrante come quella del baseball gli infortuni ci sono, li hanno tutti, noi abbiamo avuto i nostri ma per esempio anche i nostri vicini del Bronx hanno avuto i loro (quella “bestia” di Sanchez fuori per metà stagione, lanciatori fermi, etc.). Ovviamente non sto gufando contro Pomeranz, ma è folle pensare che tutta vada liscio come l’olio, bisogna minimizzare l’effetto infortuni. Come ? Provvedendosi di sostituti comunque accettabili, ma soprattutto dando una organizzazione di gioco stabile, che tutti possano seguire e che possano aiutare chi subentra al titolare assente, troppe volte abbiamo visto per esempio che il giorno che lanciava semmai Johnson o Fister, Farrell pensava di dare un day-off a mezza squadra, ottimo sistema questo per far sentire il lanciatore un agnello mandato al sacrificio.

Sull’aspetto dell’organizzazione in campo volevo anche segnalare una intervista fatta a JBJ, la riassumo così : “l’anno scorso non avevo il semaforo verde sulle basi, quest’anno sì”. Bella idea, occhio a non eccedere, anche in questo il cambio di regime sembra esserci, come sul discorso che si cercherà di meno di allungare il conto nel box di battuta, fu un mantra nel magico 2013, ma poi è diventato un peso, coi lanciatori avversari che lanciavano dei primi strike elementari, tanto sapevano che i nostri non giravano, così si partiva sempre sotto nel conto. Il cambio di regime dovrebbe anche esserci nella gestione lanciatori (speriamo !!!!), lasciati meno sul monte a cuocersi, vi faccio notare che non abbiamo ancora visto Sale e nemmeno Price, specie il primo sarebbe deleterio farlo arrivare cotto ancora a settembre, anche la ricerca continua dello strikeout forse non fu una gran mossa, troppi lanci, abbiamo una difesa che merita, facciamola lavorare.

Infine un grosso in bocca al lupo a Kimbrel, assente in questa settimana dal camp causa un altro intervento al cuore per la sua piccola bimba nata lo scorso autunno, la bimba ebbe il primo intervento dopo quattro giorni di vita ed ora ne deve subire degli altri, come un essere umano possa lavorare, nel suo caso lanciare da un mound, con un peso simile nello spirito davvero non lo so, bene han fatto i Sox a dirgli di farsi vedere solo quando la situazione sarà migliore, se all’inizio dovremo cercarci un closer lo faremo, c’è molto di più al mondo che lanciare fastball a 100 mph, c’è davvero molto di più.

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4 thoughts on “Prime settimane di lavoro

  1. Per la stagione sono fiducioso: mi pare che rispetto ai pigiamini paghiamo al piatto (forse meno .
    – speriamo – di quanto si potrebbe pensare), ma siamo avanti sul monte, anche se dipendiamo dal fattore G.
    G come ginocchia: non solo quelle di Pedey (in recupero dall’operazione) e Nunez (già in campo dopo la riabilitazione), ma anche quelle di Wright (sx cartilagine) e Rodriguez (dx legamento rotuleo femorale) entrambi reduci da operazioni. G come gomito: quello di Price che pare avere cominciato bene… Se per i tre partenti fila tutto liscio (e magari anche per i due inflieders), abbiamo una buona rotation con una certa profondità, che può sopperire ad un infortunio (non di Sale però), qualche acciacco o qualche periodo di appannamento, diversamente … non graverei i nostri dei favori del pronostico nella corsa alla division

  2. Post come questo mi fanno venire voglia di riprendere a guardare baseball.
    E’ da un pezzo che non lo faccio, e mi ero ripromesso di non guardare più l emie calzette rosse fintantoche’ quel pezzo di….pane…. di Farrell fosse manager.

    Bene, finalment eil nodo è venuto al pettine e tagliato.
    Sono curioso di vedere se il gioco non sarà più da perdenti.

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