Una piccola pausa ?

Mi son preso una piccola pausa dal baseball negli ultimi giorni, un po’ per impegni personali ed un po’ perchè, dopo aver assistito ad un evento meravigliosamente totalizzante come un concerto di Roger Waters, l’unica cosa che riesco a fare in casa è mettere un cd dopo l’altro sul mio hi-fi passando in rassegna tutti gli album dei miei amatissimi Pink Floyd, mi pareva quasi che il “toc” della mazza disturbasse i magici assoli di chitarra di David Gilmour.

Finchè mi prendo una pausa io, voi direte chissenefrega, il problema è che la pausa se la sono presa anche i Red Sox e qui credo che la cosa importi un po’ di più. Calma … calma ed ancora calma. I nostri non erano dei fenomeni stellari prima, non sono degli incapaci ora, semplicemente avevano giocato due settimane di baseball che rasentava la perfezione e in una stagione da 162 partite, la perfezione la reggi per un lasso di tempo limitato, gli up & downs sono assolutamente da mettere in conto e ricorderete la soddisfazione di pochi giorni fa quando si diceva che con quelle vittorie in sequenza si metteva del buon fieno in cascina che sarebbe tornato buono più avanti, ecco quello è uno di quei momenti, nonostante le tre sconfitte teniamo comunque il primo posto ed un vantaggio di qualche partita, situazione che al 25 aprile va benissimo.

Onestamente delle tre sconfitte quella che mi è piaciuta di meno è quella di domenica a Oakland, anch’io come altri anche nella bacheca, ho visto il quella giornata il ritorno di un sano “farrellismo”, francamente non mi è parsa l’ideona del secolo aver dato un day-off al trio Betts, Ramirez, Nunez il giorno successivo ad una “no-hitter” presa in faccia, anche considerando che poi il giorno successivo ci sarebbe stato un altro giorno di riposo imposto dal calendario; abbiamo visto Price lasciato sul monte un uomo o due di più del necessario, altro “deja-vu” che ricordiamo bene ed alla fine il risultato non è stato dissimile da quelle partite che Farrell conduceva in questo modo. Dobbiamo però ricordare una cosa : Cora è un rookie manager, con un solo anno da assistente alle spalle, così come a volte i rookie hanno delle giornate dove girano dei ball chilometrici o bucano palline col guanto, anche i rookie manager c’è caso che ogni tanto possano incepparsi, alla fine diciamo che la sconfitta sia parte del processo di apprendimento.

Volevo anche aggiungere una cosa per calmare le acque, ricordatevi che stiamo giocando con un infield un po’ “così”, non è difficile immaginare che con un Bogaerts (quasi pronto) o con un Pedroia in più, forse si sarebbe dato un day-off a Devers in quel di Toronto, in modo da non esporre le sue lacune difensive sul difficile e velocissimo “artificiale” dello Skydome. Lacune difensive che in gara-1 in Ontario ci son costate tantissimo. Insomma … dai … niente musi lunghi, siamo messi bene al momento, teniamo le lacrime per quando sarà il caso.

Questo è il quadro del momento, quindi registriamo le tre sconfitte con una certa non-chalance, le diciassette vittorie devono darci una certa calma olimpica, se poi le tre sconfitte dovessero diventare quattro, cinque … ci fasceremo la testa, non è assolutamente ancora il momento.

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19 thoughts on “Una piccola pausa ?

  1. Concordo, era bene non “montarci” la testa prima, ma nemmeno incerottarci adesso ! Sono momenti, la qualità c’è ed è tantissima ! Quest’ultima gara era stata recuperata … e mi spiace molto per la L a Kimbrel ….
    OT ma non troppo 🙂 : la mostra al Macro di RM sui Pink Floyd è straordinaria !! Purtroppo solo fino al 20 maggio ….

  2. Si torna a vincere dopo una partita strana. Mookie indiscutibile. Ma Devers, Benintendi e Bradley hanno cercato di complicare le cose. In parte c’è il fattore inesperienza, soprattutto per Raf e Benny. Tutto sommato Holt e Vazquez sono più concreti. Hanley sempre spettacolo, stavolta nel bene, ma da lui ci possiamo aspettare di tutto.

  3. Che casino che hanno combinato! Un paio di run presi e buttati nel cesso si possono rimpiangere in queste partite. Bho!

  4. Martinez ci fa vedere che quando serve c’è. Torniamo dal viaggio California – Canada con due serie vinte su tre.
    Come al solito sappiamo che i nostri avversari veri sono quelli in pigiama e speriamo che gli angeli di Othani gli diano qualche fastidio, dopo che ieri i Minnie hanno regalato la partita con una serie di errori.
    Ora riceviamo i raggetti che hanno sistemato diverse cosette e sono lanciati. Con il guaio di Holt ora ci serve più che mai il ritorno di Xander.

  5. Torna Bogaerts e saremo senza Holt (in DL 10 giorni) e senza Devers. Mookie dovrebbe partire al centro e JD a destra. Speriamo funzioni tutto al meglio.

  6. Questa volta brucia. Dispiace perchè è con TB e ancora non vediamo il gioco sulle basi, ma sempre attesa dello stoppone salvavita. Al nono con XB in prima e zero out avrei cercato di portare a casa il pareggio, il gioco comprende la rubata, il batti e corri, il bunt. Così per dire.

  7. Con Pomeranz la sconfitta poteva essere messa in conto. Xander è tornato presentandosi nel modo migliore. Ma avere dopo di lui nel lineup Nunez e JBJ, significa buttare al vento le possibilità di andare a punto. Pigiami invece fortunati perché Othani dopo il suo HR si è scavigliato. Oggi Price deve vincere per forza. Go SOX!!!

    • I condensed di YouTube sono discreti, nulla di piú, ma bisogna manovrare perché in copertina c’é sempre un giocatore della squadra vincente ….

  8. Io francamente ho capito poco perché prima andavamo così bene e adesso siamo così ordinari. A occhio mi pare solo di aver visto: ottime prestazioni dei lanciatori avversari, soprattutto partenti e un calo dei nostri; in più troppa fretta dei nostri al piatto. Altro non saprei dire …

    • Non saprei neanche io cosa dire, mi limito a dire che prendere per buoni brevi periodi di MLB per proiettarli in una stagione intera stagione è sempre sbagliato, aspetterei almeno un paio di mesi per poter dare dei giudizi più circostanziati.
      Fermo restando che facendo la tara a infortuni e sfighe varie questa è una squadra da 90 e più vittorie che andrà al gran ballo di ottobre, un risultato diverso sarebbe un fallimento.

  9. Una settimana fa leggevo di gente preoccupata o poco felice che ne vincessimo troppe, siamo tornati a perdere, saranno contenti.

    • La preoccupazione non era che ne vincessimo troppo, ma del rimbalzo che stiamo vivendo just now, specialmente con i pigiami che rimontano. Non è la prima stagione di baseball che seguo e purtroppo cose del genere sono tutt’altro che rare, anche se rimangono misteriose. C’è che sostiene che questo avviene maggiormente nel baseball perchè si gioca tutti i giorni. Se giochi una o due partite durante la settimana, lo staff tecnico ha il tempo e l’opportunità di prendere contromisure. Nel baseball no. Il manager deve riuscire a fare una diagnosi e intervenire senza fermare la corsa. E’ difficile, ma lo deve essere altrimenti lo farebbero tutti. Ora vedremo veramente Cora di che pasta è fatto.

      • Un picco di rendimento positivo come quello che abbiamo avuto noi nelle prime 20 partite è effettivamente misterioso ed infatti hanno stabilito un record che durava da più di un secolo, ma i periodi positivi alternati da quelle negativi sono nella natura di uno sport che nel breve periodo può essere molto casuale, la bravura di un manager ed il suo staff è cercare di ammortizzare questi periodi in una stagione lunga 162 partite.
        A proposito di misteri, io ancora devo capire cosa è successo in quel tremendo settembre 2011, fai conto tè.

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