Una sosta rigenerante

Lunedì scorso, all’inizio di questa settimana (o della settimana scorsa se guardate le cose da oltre atlantico),  una squadra in rotta, con un lineup affetto da insufficienza cronica nei suoi migliori elementi, una rotazione falcidiata dagli infortuni per 2/5 (o forse per 3/6), si presentava a Baltimora schierando sul monte un esordiente, che riusciva a concedere quattro punti prima di a lanciare il primo strike.

L’attacco rendeva di nuovo contendibile il match, mettendo assieme 3 RBI negli inning successivi su un partente degli Orioles non proprio in grande spolvero. Tuttavia i buchi di continuità nell’ordine di battuta, Devers in primo luogo, hanno impedito ai nostri di recuperare, fino quando il disastroso ingresso di Slaten all’ottavo, metteva fine alla partita.

Quando la situazione sembrava critica e il manager mostrava piccoli segnali di panico, con alcune mosse schizoidi, giustamente stigmatizzate anche dalla bacheca, come spesso succede nel baseball, le sorti si sono repentinamente capovolte. Il calendario per martedì prevedeva un inconsueto rest day in trasferta per i Red Sox e qualcosa dev’essere successo, perché da quella sosta sono tornati rigenerati.

Certo grande merito per il successo di mercoledì va dato a Garret Crochet, il cui contratto era stato esteso un paio di giorni prima. Una prestazione di dominio assoluto: otto inning, quattro valide, una base su ball, nessun punto subito e otto strikeout, con oltre 100 lanci all’attivo. Tutto questo contro l’attacco, tutt’altro che scarso, della franchigia che dobbiamo battere per accedere ai play off (così almeno dicono quelli bravi che fanno le previsioni). In attacco su tutti Trevor Story 3/4 con il suo primo fuoricampo della stagione e da evidenziare i due singoli di Ciccio Devers che finalmente che si sblocca.

Nel rubber game del giovedì la prestazione poco soddisfacente di Houck, rimasto sul monte per soli 4 inning, è stata ampiamente oscurata da un attacco di nuovo efficace, che ha toccato duro i lanci avversari con una sequenza di 2RBI homer da parte di Bregman poi Campbell e infine Casas. Diventiamo consapevoli del fatto che i Red Sox hanno un attacco pericoloso dal primo all’ultimo uomo (o quasi). Certo siamo ancora molto molto distanti dalla forza che possono mettere in campo alcune squadre della National League West Division, ma sulla costa est possiamo farci valere. Il bullpenn, a partire da Kelly, che veniva dato come il reparto più debole, non ha mai deluso e, in questa occasione, ha completamente silenziato gli Orioles.

Ha un andamento analogo la vittoria nell’opening day casalingo il venerdi contro STL. Per il manager si tratta della prima volta che vince all’esordio con i Red Sox, dalla sua prima stagione del 2018, in quanto nel 2020, nel campionato dalla pandemia, Cora era in castigo a Portorico.

In questa circostanza l’attacco è stato ancor più esplosivo del giorno precedente tanto che già nel primo inning tutti i giocatori del lineup sono andati al piatto e il punteggio veniva fissato sul 5-0. Un big inning in cui hanno battuto valido cinque dei primi sei battitori, fra cui Trevor Story e Abreu autori di due fuoricampo consecutivi. Nel seguito l’attacco ha continuato a martellare con altri quattro inning multi-run, mettendo a segno 13 punti consecutivi, frutto di 16 valide complessive con sette giocatori multi-hit  

Tuttavia non è stato un massacro perché nella sua prima partita in casa Walker Buehler è stato piuttosto fallimentare. Nonostante abbia avuto un buon inizio e abbia potuto usufruire di un largo run support, nel quarto ha iniziato ad entrare in affanno, consentendo ai Cardinals di rifarsi sotto quando, dopo un doppio di Arenado e un singolo di Burleson, Herrera ha sparecchiato, per proseguire nel quinto, quando il solo homer di Donovan ha fissato il punteggio sul 6-5. 

Buehler ha terminato la partita concedendo 5 ER e sette valide (2 HR) in cinque inning completi di gioco. In due partenze indossando l’uniforme dei Red Sox, ha ottenuto un’ERA complessiva di 8,68 estremamente insoddisfacente, rispetto alle aspettative riposte in lui.

Devers, sorvegliato speciale per il prolungato slump di inizio stagione, ha avuto una buona giornata raggiungendo la prima base quattro volte, 2 BB e 2 singoli nelle sue prime due nel sesto e settimo inning (nelle sue ultime tre partite, Devers ha raggiunto la base otto volte).

Il ricevitore di riserva Carlos Narváez, che ha difeso il piatto per il secondo giorno consecutivo, è stato autore di una confortante prestazione offensiva, raggiungendo la base quattro volte. Nel terzo con due out, ha aggiunto un insurance run con un singolo RBI, portando a casa Campbell che si trovava in seconda . Dopo due basi su ball, Narváez ha battuto un doppio RBI, abbastanza profondo da sbattere sulla recinzione al centro. Narváez sta battendo .400 dopo aver stabilito i massimi della sua carriera in valide, RBI, basi su ball e avanzamento sulle basi. Molto confortante visto che questi sono numeri che Wong stenta a realizzare.

Con il punteggio di 13-6 i Cardinals sembravano domati all’inizio del nono così Cora ha pensato bene di far esordire Cooper Criswell al posto di Bernardino per chiudere l’incontro. Dopo il primo out, Winn alza un pop up verso l’esterno destro che non riesce ad intercettare perché il giovane e esuberante seconda base tenta, senza successo, una presa al volo fuori posizione. Sono un po’ dubbioso sulla chiamata del classificatore che non gli addebita l’errore, ma forse si trattava di un errore mentale non punibile: la presa che Campbell ha tentato richiedeva più di uno sforzo ordinario, mentre il fatto che forse la sottraesse ad un compagno meglio piazzato non rileva

Comunque l’appuntamento con l’errore è appena rimandato al turno successivo, quando Nootbaar gli batte una facile rimbalzante sul guanto, ma Campbell perdeva la palla in modo goffo nel trasferimento. Una riuscita banale assistenza in seconda base, con Winn a metà corsia, avrebbe prodotto quasi sicuramente un DP. 

Tutto questo non deve aver fatto piacere a Criswell, che si sarebbe volentieri avviato a fare la doccia e ora deve gestire due uomini in base con un out. C’era tensione in quel momento nell’aria a casa mia, che con l’età divento sempre più apprensivo. Il fatto che i battitori successivi, Contreras e Donovan, trovavano due singoli RBI consecutivi sull’esterno centro, portano il punteggio sul 13-8, non contribuisce a tranquillizzarmi.

Tocca ora ad Arenado, un nome circolato in alternativa a Bregman per il posto di terza base, e gli interni si riuniscono in un piccolo meeting sulla collina, durante il quale tentano di rassicurare Criswell. Intanto però Cora, ad ogni buon conto, fa scaldare Aroldo. 

Arenado, dopo averci fatto sobbalzare alzando una palla in foul sulla sinistra, gira un line drive in batti e corri su Bregman. Il terza base intercetta la palla, si gira, si coordina ma a questo punto, inspiegabilmente, assiste in seconda del tutto fuori dalla portata di un Campbell disturbato anche dal corridore in arrivo. Secondo errore dell’inning per una difesa Red Sox tornata per un attimo sui livelli del 2024. Chapman subentrato a freddo concede una base a Baker dopo un lungo pitching duel, così che Herrera, che prende posto nel box, rappresenti il potenziale punto del pareggio. Sul conto di 1-1 Herrera tocca lo slider di Chapman direttamente nel guanto di Bregman, che questa volta non ha difficoltà ad avviare il Doppio Gioco 5-4-3 che chiude l’incontro, riportando i Red Sox a quota 500 in classifica.

Ieri la pioggia ha costretto Saint Louis a un rest day in trasferta. Speriamo che su di loro non abbia lo stesso effetto.

Share

7 thoughts on “Una sosta rigenerante

  1. Grande Aroldo! Partita incredibile stasera, e W che, fra le basi piene al 2 e le basi ball al nono, se non fosse arrivata sarebbe stata un grande rimpianto.

  2. Appena finita gara 1 del doubleheader, una cosa che mi sembra evidente è che Wilyer Abreu ora deve giocare sempre, ogni paritita.

    • Esatto, Abreu ci deve essere sempre!
      È troppo bello avere vinto una partita dove i Cards hanno fatto più valide di noi e hanno lasciato un mucchio di giocatori in base… dai che la serie non è finita

  3. Ognuno di noi è affetto da innocue manie, bias cognitivi e tick che ci fanno prendere decisioni sbagliate, poco ponderate e difficili da giustificare razionalmente a posteriori. Non rientra tuttavia in questa casistica la decisione di Cora di escludere dalla formazione Abreu sabato e di confermare tale scelta anche per la partita di domenica pomeriggio. In questo caso infatti la scelta era difficile da giustificare anche a priori, visto che si trattava del miglior battitore disponibile che, prima della partita, batteva 11/22 (.500) con tre fuoricampo e due doppi, nove punti segnati, otto RBI, sette basi su ball e due strikeout in otto partite.
    “Aveva le gambe pesanti” ha detto Cora “Abreu ha avuto un inizio di stagione faticoso, anche per la malattia che lo ha colpito a primavera quindi ieri, visto come andavano le cose, lo abbiamo tirato fuori. Ma giocherà la seconda partita oggi”
    Evidentemente attualmente in America il non sequitur fa curriculum, perchè quello che ha detto Cora non si regge proprio in piedi da solo, perché a qualsiasi giocatore piacerebbe proprio avere le gambe pesanti come le sue!
    Sebbene il giocatore abbia confermato la versione di comodo, Cora ha fatto la figura del bambino delle elementari che, per giustificarsi con la maestra, sostiene che il gatto gli ha mangiato il compito. Siccome Cora non è sicuramente un cretino, mi vengono in mente retropensieri complottisti, tipo che ci sia la volontà di usare Abreu come pedina di scambio sul mercato di luglio per ricucire alcuni buchi nella formazione e fare spazio in campo esterno al prospetto n.1 Roman Anthony. Magari mi sbaglio, ma in questa stagione il campo esterno è particolarmente affollato e qualche mossa andrà pur fatta se Anthony deve giocare.
    Sfortunatamente per Cora, la topica sfuggitagli la domenica mattina non è stata dimenticata tanto presto, perché il derelitto Abreu, pur menomato dalle gambe pesanti, ha continuato a dare spettacolo a cominciare dalla gara in cui è entrato in sostituzione di Refsnyder al nono inning: arrivato subito in base per ball, per poi segnare in seguito il punto forzato del pareggio. Quando è tornato nel box nell’inning successivo, in una situazione 2on 1out, ha intercettato la Fastball quattro cuciture di 95.4 mph, nella parte parte alta e esterna della zona, mandandola a sbattere sul Green Monster, proprio sopra il tabellone segnapunti, realizzando il suo primo walkoff RBI in carriera.
    Forse la statistica più impressionante di Abreu in questa stagione sono i solo due strikeout subiti. L’anno scorso la percentuale di strikeout di Abreu era il 28% delle sue apparizioni in battuta. L’attuale percentuale di strikeout del 6,9%, cade nel 96° percentile tra i battitori della MLB. Questo probabilmente gli conferisce maggiore sicurezza nel giro di mazza e la sua capacità di essere un clutch hitter in questo periodo.
    Anche in serata Abreu ha dovuto fare i conti con quella maledetta pesantezza alle gambe: non solo ha battuto a casa la miseria di 3 RBI, ma ha anche registrato il suo secondo assist della stagione. Un fantastico assist che vale la pena descrivere.
    Con Nootbaar in prima, con un out nella parte alta del terzo, Contreras batte un singolo non troppo potente sulla destra. La palla supera il prima base Gonzalez proteso in tuffo e si avvia verso il campo esterno, mentre Nootbaar gira sulla seconda, costretto ad allargarsi un po’ sulla terra rossa per mantenere la velocità. Abreu percorre velocissimo almeno una trentina di metri per raccogliere la palla. Il caricamento produce un tiro forte e teso con Nootbaar a metà strada verso la terza. La palla arriva con precisione chirurgica nel guanto di Bregman, appostato vicino al cuscino, che, senza doversi quasi spostare, tocca ed elimina un Nootbaar proteso in scivolata, con le dita della mano a pochi centimetri dal cuscino. Abreu, guanto d’oro 2024, non è nuovo a queste imprese avendo condotto gli esterni destri dell’American League con nove assistenze la scorsa stagione.
    Forse la statistica più impressionante di Abreu in questa stagione è che ha fatto strikeout solo due volte. Abreu ha fatto strikeout nel 28% delle sue apparizioni in battuta l’anno scorso. Ha una percentuale di strikeout del 6,9% finora, che è nel 96° percentile tra i battitori della MLB.

Leave a Reply to Davide Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *