Pedro per sempre tra gli Immortali

Ho adorato Pedro Jaime Martinez in una maniera quasi imbarazzante, nella mia personalissima classifica aggiornata ad oggi viene in classifica al primo posto ex-aequo con Big Papi, chissà se è un caso che i primi due giocatori nel mio cuore provengano entrambi dalla Repubblica Dominicana; diciamo che i soggetti un po’ estroversi, ed in quell’isola ne nascono parecchi, mi ispirano più dei bravi soldatini che forse ti aiutano a vincere ma sono noiosi come un programma di Gigi Marzullo.

Dicevamo del grande Pedro … voi non ci crederete ma ho aspettato questa elezione con un’ansia quasi illogica, ansia perchè in passato mi sembrava che le designazioni per Cooperstown avvenissero molto a capocchia, solo per darvi qualche esempio degli ultimi anni : Piazza no ed Andre Dawson sì , Jack Morris no e Bruce Sutter sì … però Pedro è Pedro, le sue cifre sono lì che testimoniano l’immensa grandezza di questo pitcher, ma ve li siete riguardati i suoi numeri ? Miglior WHIP in assoluto tra tutti i pitcher degli ultimi 100 anni, ERA+ idem come sopra, una tripla corona, 8 volte All-Star, 3 Cy Young Award … non male come argenteria … eh ?

L’unica cifra che lascia basiti è questa : tutti associano la figura di Pedro coi Red Sox eppure la sua carriera s’è svolta maggiormente altrove, ha giocato da noi solo 7 anni in una carriera che è durata ben 18 stagioni, eppure furono anni incredibili, vissuti dal sottoscritto cercando notizie in giro perchè le partite in diretta erano ancora in là da venire, però c’era Pedro che faceva in modo da rendere intelligente i miei viaggi a Bologna cercando giornali nelle edicole internazionali, ed ogni volta che trovavo l’Herald Tribune o USA Today la lettura era sempre quella : Pedro faceva miracoli in serie.

Se volete tirarvi su il morale sommate le sue stagioni che vanno dal ’97 (l’ultima a Montreal) al 2003, fanno 118W – 36L, quando tirò peggio fece 2,89 di ERA, mi fa ridere che abbiamo discusso come pazzi di John Lester come fosse il Dio del baseball, in quegli anni Pedro si mangiava a colazione tutti i giorni un Lester e se gli restava fame anche uno Scherzer, come ha scritto un giornalista in questi giorni “in quegli anni era come Michael Jordan”, c’era solo un però, nemmeno Jordan poteva vincere senza Pippen, Kerr, Grant etc. etc. anche noi avevamo il nostro Jordan ma eravamo carenti col supporting cast, il risultato era grande successo personale ma grossi rospi da mandar giù, specie alla post-season.

Arrivò poi il 2004, Pedro non fu micidiale come le altre annate; intendiamoci … era comunque un pitcher che assommò numeri che la maggioranza degli altri lanciatori si sognava la notte, ma sembrava in calando, a fine anno diventava free-agent e si cominciò a capire abbastanza presto che avrebbe chiuso lì la sua incredibile carriera bostioniana. Nel 2004 però erano arrivati i nostri Pippen e Grant ed il destino fu galantuomo, permise a Pedro di andarsene da Boston indossando un bell’anello di Tiffany, che ingiustizia sarebbe stata se non fosse andata così; Pedro ci lasciò con un meraviglioso canto del cigno, una partita in stile vintage-Pedro, coi Cardinals che provavano, riuscendoci pochissimo, di colpire le sue palline : 3 validine in 7 inning, 6 strikeout e gli ultimi 14 out consecutivi : che bel modo di salutare il cappellino con la B !!! Finì con Pedro sulla tipica duck-boat bostoniana con una bella bandiera dominicana al collo ed una parata che verrà ricordata per generazioni.

Pedro ci lasciò, ma grazie al cielo fu arrivederci e non un addio, giocò ancora per un lustro, fece annate buone ed altre meno, tornò anche a Boston da avversario, non fu una gran prova, resistette tre inning, mi piace pensare che non fu il risultato del logico invecchiamento ma bensì l’ultimo regalo che ci fece, d’altro parte i Boston Red Sox sono l’unica squadra che non sia mai riuscito a battere, oh quale ironia …

Una piccola considerazione : quando arrivò da noi firmò quello che all’epoca fu il contratto più ricco mai visto per un pitcher, già … allora mica comandava Carmine, ci pensate che col modus-operandi attuale non avremmo mai visto in maglia Sox Pedro Martinez, Manny Ramirez …

Qualche nota finale sulla tornata elettorale per Cooperstown : a) non fregherà a nessuno ma il sottoscritto avrebbe votato Martinez, Johnson, Smoltz, Biggio (un’altro che avrebbe meritato l’elezione al primo tentativo, non al terzo), Piazza e Schilling. b) dispiace che Schilling non vada oltre il 40% , davvero non se lo merita, non so ma alcuni cominciano a pensare che paghi aspetti extra-baseball come essere stato un imprenditore a dir poco disastroso. c) tra i 549 votanti Pedro ha ricevuto 500 voti, io credo che quei 49 che non l’hanno votato debbano farsi visitare, da uno bravo però. d) vorrei andare a cena con coloro che hanno votato Darin Erstad, Aaron Boone (vade retro Satana !!!) o Tom Gordon, sarei curioso di conferire con loro per capire quale visione di baseball abbiano costoro. A meno che non sia uno scherzo, come quelli che votarono il Conte Mascetti per il Quirinale …

Questo è tutto … prima o poi dovrò andare a visitare Cooperstown … e se questo fosse l’anno giusto ?

 pedro-martinez

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17 thoughts on “Pedro per sempre tra gli Immortali

  1. Ritornando ai numeri di Pedro, sono ancora più eclatanti se si considera il periodo in cui sono stati conseguiti,ovvero la “Steroids Era” 🙂 immenso. P.s. anche io avrei votato per il grande edgar martinez, e spero che ,come ha detto BIG UNIT nella sua intervista ,che ha tenuto dopo l introduzione a Cooperstown, prima o poi venga inserito anche lui nell’ Hall of Fame 🙂

  2. Grandissimo Pedro!!! Grande anche Paolo per il bellissimo articolo
    E sono contentissima anche per Randy, che ho molto amato

  3. Lo “dico” sommessamente, ora che apparite tutti un poco distratti…
    Ho voglia di essere ottimista, almeno per questo nostro grande amore.
    Vi segnalo un piccolo articolo, ma interessante.

    http://m.redsox.mlb.com/news/article/106000656/red-sox-manager-john-farrell-sees-hanley-ramirez-hitting-cleanup-in-new-look-lineup

    Mi sbilancio un po e dico che mi convince. Quello di Farrell (sulla carta) è un progetto accattivante.
    Siamo a gennaio, perchè non essere positivi?
    Un abbraccio a tutta la Nation.

    • Aggiungo che (almeno in questo momento di chiacchiere) mi pare molto sottovalutato Holt…

      • Il ragazzo é un grande! Non gli ha giovato andare a tappare tutti i buchi in campo vagando come Ulisse per il Mediterraneo e per di piú in una annata di bassa pressione …. Ma dove lo metti sta bene !!!

    • Beh questo sia un idea teorica, molto dipenderà poi dallo spring e da inizio campionato. La cosa che mi fa essere cautamente positivo sul lineup è che l’idea di Farrel sembra davvero buona sulla carta e abbiamo Victorino, Nava e Holt, pronti ad entrare in caso di qualche intoppo nel piano previsto

    • Ci sono anch’io….Tom Brady e Rob Gronkowski coppia stellare, Rob Ninkovich per me un macigno, mi raccomando. Pedro Martinez….ebbene si “GRANDE”. Complimenti per l’articolo anche da parte mia. Devo essere sincero, a me piaceva da matti anche l’altro Dominicano nonostante sia risultato positivo ai controlli anti doping nel 2003, Manny Ramirez. Quel numero 24 restera’ per me un bellissimo ricordo, mal non mi voglia il 34 immenso e per sempre nel cuore di tutti

  4. Il trade con i Nats, che con Scherzer hanno 6 potenziali partenti, è una delle ultime possibilità di migliorare la nostra rotation e loro hanno bisogno di “offense”, quindi impazzano le speculazioni… si parla molto anche di Zimmermann e Fister (che mi sembrano più probabili di Strasbourg …anche per l’eventuale contropartita!)

  5. Ben afferma che i Sox sono contenti degli SP che hanno,lo dice perché lo deve dire o perché non faremo tentativi di prendere un ‘ace’ o qualcuno di simile?

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