Arriverà mai la sveglia ?

In una delle serate più nere nella storia sportiva di Boston, coi Celtics brutalizzati in casa dall’onnipotenza cestistica di Lebron James, i Sox non hanno certo aumentato l’umore degli sportivi di Beantown perdendo la seconda partita contro gli Athletics e restando in quell’anonimo .500 o poco più, che sembra il target possibile per una squadra davvero grigia, che gioca un baseball modesto e che oltre tutto è divertente da vedere quanto lo può essere una visione prolungata del monoscopio RAI dei tempi che furono.

Il brodino preso in quel di St.Louis, vincendo anche con rimonta da infarto, aveva dato un attimo di sollievo, è bastato il ritorno nei territori più tradizionali dell’American League per spegnere gli ardori, per riconoscere i soliti problemi che ormai analizziamo da tempo e per ritornare a quell’apatia data proprio da quei problemi per i quali non si vede una soluzione a breve termine. Ci vorrebbe una sveglia, ai bei tempi era Ortiz che in questi casi convocava una bella riunione “players only” , oddio … queste cose mica sempre funzionano, nell’anno delirante di Bobby V di queste riunioni ce ne furono più di una e di risultati non ne vedemmo, ma mi pare comunque che serva una bella sveglia, che questo “driiin” possa arrivare da Farrell mi pare impossibile, come immaginare che dalle fontane esca Sangiovese; potrebbe volerci un giocatore a svegliare l’ambiente ma francamente mi chiedo se l’abbiamo l’uomo con gli skills per mettere in moto l’ambiente.

Dicevamo dei problemi, sempre i soliti : non avremo un quinto partente presentabile fino al ritorno di Price e anche quando tornerà il mancino del Tennessee dovremo incrociare le dita ogni volte che vedremo uno dei cinque accusare anche il minimo malessere, anzi devo dirvi che mi spiace vedere dei giocatori, che hanno il solo “torto” di non essere abbastanza bravi, essere mandati al macello come agnelli sacrificali; la colpa non è assolutamente la loro, semmai è di chi non riesce a tirare fuori dalle Minors nulla di decente da un decennio, forse gli scegliamo male, forse siamo degli incapaci a far percorrere a questi giocatori il sentiero della crescita, fatto sta che se prendete la classifica dei migliori prospetti dei Sox, tra i primi dieci trovate Groome selezionato al draft l’anno scorso che però fino ad ora ha giocato solo per un inning causa infortunio e che se va tutto bene potrà arrivare in prima squadra nel 2020, c’è Lakins appena arrivato in Doppio A e Brian Johnson (già visto in prima squadra) che non ci esalta certo. Se aggiungete una caso come Trey Ball (che chiamammo col 7° pick assoluto nel 2013) definito uno dei più grossi “draft bust” di sempre capirete che c’è poco da essere contenti.

Vedo che si continua nella bacheca anche a parlare della terza base, anche qui cosa possiamo dire di nuovo ? Assolutamente nulla. Era un punto debole durante la Stove League, lo era all’inizio dello Spring Training, lo è oggi e lo sarà fino a che non capiterà un miracolo. Oltretutto qui aggiungiamoci anche che il titolare mancante regala certezze e sicurezze simili a quelle che avevano i piccoli azionisti della Parmalat dell’epoca Tanzi, in pratica il dilemma di oggi è se far giocare Marrero che con la mazza è pericoloso come un barboncino ma almeno difende abbastanza bene o Rutledge che sbattocchia qualcosa di più ma in difesa è stato friabile come la pasta frolla. Cosa scegliere non lo so, è come dire se è meglio uno sputo nell’occhio destro o in quello sinistro, in pratica è sempre uno sputo in un occhio da qualunque lato la si veda, mi viene da dire che lo scempio in terza base è il prezzo che paghiamo per avere Sale sul monte, lo abbiamo voluto a tutti i costi ma abbiamo dovuto cedere chi poteva reggere la terza per molti anni, in pratica c’era da scegliere se scoprire la testa o scoprire i piedi. Che questi siano i prodromi di una stagione vincente mi pare azzardato dirlo, in dicembre c’erano scommesse da fare e sono state fatte, accidenti se ne abbiamo azzeccata una.

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10 thoughts on “Arriverà mai la sveglia ?

  1. A me stanno facendo passare la voglia, tristissimo ritorno al .500 e tre perse di fila a Oakland…

  2. Effettivamente fa specie pensare che una farm come la nostra che nell’ultimo decennio è stata capace di tirare fuori tonnellate di talento tra i postion players non sia stata capace di tirare fuori degli starting pitchers anche minimanente presentabili, indubbiamente ci sono stati errori sia in fase di scouting e draft che in termini di sviluppo, poi ci ha pensato DD a dare la mazzata finale scambiando tutto lo scambiabile.
    Alla fine in campo ci vanno i giocatori ma avere il peggior manager e il peggior GM di tutte le major non aiuta di certo, pessimismo e fastidio.

  3. Purtroppo c’è un po’ il rischio di sbracare … l’attacco fatica troppo, non riusciamo nemmeno ad offrire un adeguato run support a quel mostro di Sale e offriamo sempre un paio di out facili, facili; ci manca un quinto partente e Price non si sa recupera, duclcis in fundo il bullpen è scarso… quello che bisogna evitare è di essere fuori dai giochi a giugno, sarebbe un fallimento clamoroso, ma il rischio c’è …

  4. Bell’articolo su OTM ieri sulla nostra farm a proposito di starters ed è evidente il dato che non riusciamo, come già ricordato da Paolo, a sviluppare il talento dei giovani pitchers. Siamo costretti ad acquistare giocatori già “finiti” per competere ogni anno. Ma andare sul mercato anche per avere profondità nella rotation è pura utopia e qui sta la ragione del .500 (una buona parte … l’altra probabilmente sta nel 3B) http://www.overthemonster.com/2017/5/22/15672392/red-sox-starting-pitching-depth-johnson-owens-velazquez

    • Grazie per il link, articolo illuminante. Considerando che Groome non ha ancora 19 anni, ce ne vorrà di tempo. Le attese su Ball e Lakins sembravano incoraggianti, ma ancora non si vede niente. Evidentemente chi lavora sui position players, nell’organizzazione di Boston, lo fa con maggior successo. Per costruire il futuro abbiamo bisogno che ci riesca anche chi lavora sui pitchers. Accadrà?

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