Una sedia rovente fa bene ?

Improvvisamente, due giorni fa, abbiamo avuto la sensazione che fossimo arrivati ad uno di quei snodi un po’ bruschi che hanno spesso contraddistinto la storia dei Red Sox. Non so come, non so perchè ma c’era quasi la sensazione che fossimo arrivati al momento del siluro in direzione di John Farrell; Ken Rosenthal che non è solo uno che porta dei papillon stravaganti ma è anche un giornalista che di solito ci becca, aveva dato alle stampe un articolo dove veniva detto senza troppe perifrasi che Farrell era seriamente a rischio e si cominciava a parlare di possibili sostituti.

Apriti cielo !!! In un città molto reattiva e dato che parliamo di un tema che è un po’ un nervo scoperto, s’è subito aperto il vaso di Pandora delle supposizioni : è vero ? non è vero ? Perchè queste cose vengono fuori proprio oggi ? Belle domande … alle quali non ho ovviamente nemmeno uno straccio di risposta, come dicevo sopra Rosenthal non è uno che di solito parla a vanvera, se ha sparato un colpo così rumoroso evidentemente c’era qualcosa, se c’è del fumo sotto ci può essere anche un po’ d’arrosto, sono arrivate le smentite (che sono ovvie fino ad un minuto prima dell’esonero) e tutto sembra, almeno per il momento, rientrato;  ma la temperatura della sedia su cui appoggia il suo deretano il buon Farrell è cresciuta un po’ e la cosa, detto tra noi, non sembra farci male.

Perchè dico questo ? Perchè in contemporanea con queste voci i Sox hanno tirato fuori alcune partite buone e se vi ricordate bene la stessa identica cosa capitò anche l’anno scorso. Se fate mente locale, il momento fu poco prima dell’All Star Game quando veniva ipotizzato da molti che se non fosse arrivato un bel cambio di marcia, i Sox avrebbero usato l’intervallo di metà luglio per avvicendare Farrell. Abbastanza a sorpresa il cambio di marcia arrivò e i Sox vinsero 6 partite nell’ultima settimana prima del break; se non altro viene da dire che la squadra non giocò contro il manager e non sembra farlo nemmeno quest’anno, avesse voluto segare la panca a Farrell (tipo il Chelsea con Mourinho l’anno scorso) avrebbe potuto farlo perdendo poche partite in più.

Avrebbe senso cambiare il manager ora ? Non amo i cambi in corsa, andremmo a mettere nel ruolo un uomo ad interim che non è mai una grande pensata; se poi ragiono che avevamo Lovullo a libro paga fino a pochi mesi fa, non avendolo fatto allora, farlo oggi avrebbe un senso limitato. La pensata andava fatta lo scorso inverno o forse ancora l’anno prima, quando nell’interregno di Lovullo la squadra ebbe un bel salto in avanti; farlo oggi sarebbe una mossa nel segno di una improvvisazione che non è mai foriera di grandi successi. Vedere Butterfield manager non mi fa impazzire ed ancora meno mi faceva impazzire l’idea che ho letto ieri l’altro, ovvero che Dombrowski chiedesse al suo vecchio manager Jim Leyland di rientrare dalla pensione per guidare i Sox; come dicevo prima l’improvvisazione mi piace poco e mettere un manager 72-enne non è certo una mossa ad ampio respiro.

Quindi per il momento immagino che si continui così, abbiamo rivisto qualche partita coi Sox capaci di colpire al momento giusto col bastone e capaci anche di supportare un Porcello che sembra sempre meno il “ground-ball pitcher” che ricordavamo ed un Sale un po’ meno marziano del solito. E se far diventare rovente una sedia è la strada giusta per incrementare la qualità del lavoro non vorrei mai che il mio capoufficio metta uno scaldino sotto la mia sedia al lavoro. Potrei migliorare anch’io …

Share

12 thoughts on “Una sedia rovente fa bene ?

  1. dopo aver salvaguardato la partita di Johnson con quella presa al centro sul muro, un HR! Che spettacolo JBJ

  2. Stiamo approfittando di un buon calendario casalingo che ci sta offrendo avversari abbastanza dimessi, cosa che non sempre negli ultimi anni abbiamo fatto, bene così.
    Tra l’altro il complete game di Johnson dovrebbe essere il primo della storia per un pitcher esordiente a Fenway, not bad, e birra pagata per tutto l’outfield.

  3. Non si può vincere sempre e la L in gara 3 con Seattle era nell’aria. Tuttavia potevamo almeno far finta di impegnarsi, anche tenendo conto dell’orario pomeridiano. Ci sono, suppongo, persone che, approfittando dell’orario urbano, vi guardano giocare anche dall’Italia e battere 4 GDP nei primi 4 inning non è un bel modo di onorare l’impegno 🙂

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *