La volata finale

Dopo l’ultimo giorno di riposo siamo pronti per la volata finale, dieci partite in dieci giorni che diranno se i Red Sox o gli Yankees raggiungeranno la corona dell’AL East, sempre con quelle tre partite di vantaggio che sono cuscinetto rassicurante fino ad un certo punto. In molti di noi hanno passato gli ultimi giorni a compilare tabelle, per vedere quante vittorie possano servire per essere sicuri, se vogliamo limitarci alla matematica la risposta è ovviamente otto e considerando il nostro calendario non semplicissimo non credo che sia un traguardo facilmente raggiungibile.

Chiaro che dobbiamo anche guardare cosa fanno dalle parti del Bronx, nell’ultima settimana gli Yankees sembrano un po’ più in palla rispetto ai nostri, parecchie vittorie franche mentre noi stiamo battendo il record mondiale di partite vinte con un enorme patema d’animo. Ma una vittoria è una vittoria e non è nemmeno detto che giocare con una squadra in lotta per un traguardo sia poi più complicato che giocare con una squadra ormai fuori gioco, basta vedere la facile sweep ottenuta dai nostri avversari contro i Twins che battagliano per la wild card.

In quali condizioni arrivano i nostri alla volata ? Secondo me non siamo messi male, per esempio stiamo vedendo un Mookie Betts che dopo un’annata in chiaroscuro sembra arrivare in fondo in formissima, come un bel .945 di OPS in settembre è lì a testimoniare. Il monte di lancio è solido ed anche l’addizione di Price nel bullpen non mi pare una brutta idea, vista la sua prevedibile scarsa tenuta dopo gli infortuni e visto che il reparto rilievi mancini non è che poi fosse così fornito, uno mi può dire che mettere uno con quello stipendio nel bullpen è una follia ma per quest’anno non credo si possa ottenere di più. Ci sarà da fare un bel po’ di discorsi sul roster da 25 che verrà presentato per il playoff, ma abbiamo tempo per parlarne.

Intanto mi concentro sul presente, che per questo weekend significa un’inusuale trasferta a Cincinnati, affrontare una partita di Interlega nel pieno di una pennant race è una cosa strana che mi piace pochino, perchè leva pathos; ma è il frutto un po’ avariato del riallineamento delle division quando sia la National che l’American sono state portate a 15 squadre. Fino all’anno scorso le partite sui campi di National League erano un piccolo incubo, visto che spesso finiva fuori Ortiz, quest’anno sembra tutto più facile, se vogliamo essere cattivi possiamo dire che è tutto l’anno che giochiamo senza DH, farlo per un weekend in più non sembra un problema.

10 alla fine fratelli, 8 di magic number, da stasera si comincia ufficialmente a guardare due partite contemporaneamente, un po’ si tifa ed un po’ si gufa, non è mica un reato … giusto ?

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26 thoughts on “La volata finale

  1. A proposito di “particolarità” del calendario: a Toronto mancano ancora 9 partite, 3 contro NYy, 3 contro Noi e altre tre contro NYy, proprio in questa fase determinante…

  2. Doug Fister 7 SO dopo 3 inning, peccato che per il momento l’attacco sia sceso in campo nella sua solita versione domenicale.

  3. Evidentemente la domenica devono perdere per contratto, unicamente per farmi dispetto. Ma io non me ne curo, stasera faccio il tifo per Travis Show 🙂

  4. che umiliazione il 4* punto dei reds. I nostri sembravano in preda ai postumi di una sbornia!

  5. Siamo a tre out dalla seconda sweep consecutiva mentre i MFY rincorrono a Toronto. Ci contavo proprio in uno scatto d’orgoglio dopo la figuraccia del settimo e è arrivato.

  6. Vittoria in rimonta, anche se il punto della vittoria lo dobbiamo in parte anche alla difesa dei Reds, che non hanno coperto casa base. Ho voluto guardare anche il finale di Toronto e i pigiami non erano per niente contenti.
    Anche i Pats vincono in rimonta all’ultimo assalto, per essere domenica è OK. L’unico fastidio sono stati i soliti guidatori solo domenicali che volevano farmi arrivare in ritardo. 😉

  7. Ma dato che con la National ci troviamo bene non potrebbero allargare le partite Interleague da 20 a 40 gare a stagione? 😀

  8. Le salvezze di Kimbrel sono quasi noiose da quanto sono perfette. Ragazzi abbiamo il bulpenn migliore, basta solo arrivare avanti all’ottavo

  9. Mi ripeto, non saremo la squadra più eccitante da vedere ma di sicuro non si danno mai per vinti, che roba il Mookie.
    Magic number che scende a 3 grazie alla concomitante sconfitta dei pigiamini, molto ma molto bene.

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