So benissimo che non si dice magnifico uno ma dopo il titolo sui tre pretendenti mi sembrava carino fare un richiamo. Ne resterà soltanto uno dicevano in Highlander (il film), e quell’uno è Alex Cora da Puerto Rico, per certi aspetti la scelta attesa ma per altri aspetti una scelta sorprendente.
Dico sorprendente perchè vista la lista dei pretendenti mi aspettavo che la scelta cadesse su Ausmus anche per il fatto che pensavo che tra i requisiti del nuovo coach ci fosse anche una certa esperienza manageriale dato che i Sox non sono un’automobile facilissima da guidare per un neofita neo-patentato. Un po’ sono anche sorpreso perchè per Cora erano entrati in ballo anche i Nationals, dove lui ha chiuso la carriera MLB e dove è ben conosciuto; Washington poi aveva da offrire un clima meno sfibrante ed un roster eccellente, ma alla fine fine la scelta è caduta sui Sox, così il nostro ex-utility player diventerà il primo manager latino-americano della nostra storia.
Come scrissi l’altra volta tutti siamo a chiederci che manager sarà e nessuno può razionalmente dirlo, data la giovane età per il ruolo mi aspetto che sia uno molto avanti nelle statistiche avanzate, di sicuro qualche ragionamento in più lo potremo fare dopo averlo sentito parlare, cosa che non accadrà prestissimo dato che andremo dopo le Series, poi vedremo quale sarà il suo staff e mi piace leggere che stiamo corteggiando Jim Hickey anche se l’ex pitching coach dei Rays potrebbe riunirsi al suo vecchio boss Maddon nel North Side di Chicago. Però vi ripeto che apprezzo l’idea che si sia voluto esplorare un territorio nuovo, qui Dombrowski a naso m’è piaciuto, aria nuova e spero nuove motivazioni, visto che le stesse mi rendo conto sempre più essere il vero differenziale del gioco, chiedere conferma di ciò a tale Justin Verlander che a Detroit ha giocato cinque mesi orrendi ed appena arrivato in un contesto ben diverso è diventato un mix di Pedro Martinez e Randy Johnson.
Non resta altro quindi che augurare un in bocca al lupo a Cora perchè ne ha veramente bisogno, tra breve ci saranno scelte non facili da prendere e poi dovrà godersi l’insana pressione che a volte staziona sopra i Sox. Qualche tempo fa il compianto sindaco di Boston Thomas Menino incontrando Francona ad una serata benefica gli disse che il lavoro di manager dei Sox era molto più difficile del suo di sindaco, ecco questo è ciò con cui dovrà confrontarsi Cora. Un ultimo aspetto : tra poche ore il nostro nuovo manager parteciperà all’ultimo evento come membro degli Astros, una bazzecola chiamata World Series. Mi fa ridere che pochi giorni prima gli sia stato concesso di fare audizioni per andare a lavorare presso qualche altra franchigia, vi immaginate una scena simile dalle nostre parti, in Italia o anche in Europa. Diciamo … il vice allenatore della Juve che tre giorni prima della finale di Champions League, col consenso della stessa Juve, va a parlare col Napoli per prendere la panchina l’anno dopo, a volte l’America è veramente un mondo a parte.
Scelta rischiosa ma l’attendo con molta curiosità. Avrà bisogno di tutto il supporto della dirigenza soprattutto nel prendere le decisioni che l’aspettavo a livello di roster.
Se lo volevano tutti un motivo ci sarà.
Non lo volevano tutti, lo volevano i National. Può darsi che questa circostanza abbia creato l’effetto “risorsa scarsa”, una ben nota tecnica di marketing, che ha fatto pendere la bilancia al momento della scelta. Tuttavia sembra anche, sorprendentemente, anche la scelta migliore. E’ ben vero che Ausums aveva maggiore esperienza, ma maturata nel contesto di Detroit nel quale non mi sembra abbia particolarmente brillato. Mi piace anche una delle motivazioni che Dom ha esposto: “Finally, the fact that he is bilingual is very significant for our club” Ecco spiegato il perchè Farrell non capiva nulla sull’andamento dei match: non capiva un tubo di spagnolo. E’ sempre più urgente dotare gli anglofoni di una seconda lingua diceva q.no anni fa e ora i nodo vengono al pettine 🙂
Hai ragione, intendevo dire che leggendo sul web negli usa ne parlano quasi come fosse un predestinato. Speriamo bene anche perché Farreĺl lascia comunque una eredità non proprio leggera (1 WS 2 DIVISIONAL)
Anche Pedey operato … al ginocchio sinistro. Quasi, quasi ne approfitto per farmi togliere le tonsille… così, per solidarietà!
Anche Girardi è stato silurato. Ora i pigiami sono in cerca di qualcuno. Come Phila e Washington. Il nordest è in subbuglio in questo periodo.
La notizia di Girardi non me l’aspettavo proprio, sorpresona per quanto mi riguarda.
Tornando a noi, Cora non sarà il solo (e più importante) volto nuovo nel team dei coach, pure Butterfield Chili e Carl Willis hanno fatto le valigie, e fin qui niente di strano, quello che mi fa storcere il naso è che tutti e tre siano diretti verso delle nostre vecchie conoscenze e per di più contenders, i primi due da Theo mentre Willis da Tito, insomma se godono di tali considerazioni non sono poi così scarsi.
Dispiace che Girardi si sia liberato solo dopo che abbiamo preso Cora, sennò un pensierino ce lo potevamo fare. Un così bell’uomo che resta disoccupato è un vero peccato 🙂
Devo dire che l’insopportabile Maddon di Tampa, una volta in NL e coi Cubs è diventato [quasi] simpatico; con i suoi comportamenti e il suo stile Girardi si è messo al riparo da un simile “miracolo”,qualsiasi altra divisa, il pigiama gli rimarrà gli rimarrà cucito addosso
Che sensazioni vi ha procurato fratellini aver visto rich hill lanciare gara 2 dell WS? A me girano i cabasisi e non poco!
Maurone concordo in pieno
Guarda, quella di Rich Hill è una di quelle storie che solo il baseball riesce ad offrire e che un tifoso non pùo non amare, io dopo quelle grandi prestazioni di fine stagione 2015 un contratto glielo avrei offerto ad occhi chiusi.
Poi però se vai a vedere le due stagioni appena trascorse è stato un alternarsi di buone-ottime prestazioni, qualche periodo down e diversi viaggi in DL, il “caso” vuole che sia in grande forma in un periodo importante.
Quello che voglio dire è che non ci può limitare a vedere solo i periodi eccellenti ma bisogna valutare il pacchetto intero del giocatore, io comunque faccio sempre il tifo per lui.
Personalmente Girardi lo stimo. E’ sempre stato dall’altra parte della staccionata, un nemico sportivo sia da giocatore che da allenatore. Non dimentico certo che, nei due ruoli,ha vinto 4 WS con i pigiamini. Questa cosa non mi fa felice. Quando vincono i pigiamini sono sempre imbronciato perche’ sento la rivalita’ sportiva.
Detto questo per me e’ uno che capisce di baseball e non meritava di essere silurato dopo una stagione cosi. Spero di rividerlo magari in qualche franchigia simpatica ( preferibilmente non nostra concorrente), anche se quasi sicuramnete per il 2018 sia senza contratto.
Auguro il meglio ovviamnete al nostro nuovo manager e GO SOX GO sempre e comunque.
Nulla da festeggiare con le WS, ma almeno a buttarci fuori dai play off sono stati … “i migliori”. Attendo un sunto di fine stagione di Paolo per girare pagina e accendere la stufa …. Un abbraccio a tutta la Nation.