Siamo alla follia

All’inizio questa gara-3 ad Atlanta mi era sembrata una fuga collettiva da scuola, parlo da esperto avendo partecipato ad una rimasta negli annali della scuola imolese, venne la Ferrari a provare la prima Rossa col turbo, con l’idolo Gilles Villeneuve al volante, si raggiunsero tassi di assenteismo record, finì addirittura con un’interpellanza in consiglio comunale. Ho pensato che Betts, JD Martinez, Bogey avessero marinato collettivamente, l’unica cosa strana era che il preside Cora aveva autorizzato, anzi incentivato la fuga.

Poi diciamocelo … primo battitore di Atlanta boom … secondo un triplone … è legittimo pensare ad un day-off collettivo, in aggiunta a quello di domani da calendario fanno due che possono essere utili in questo periodo dell’anno dove le squadre (tutte) sono veramente stanche. Poi sul 7-1 una squadra normale, zeppa di riserve, mica rimonta, semmai questa squadra beccherà qualche insulto dai tifosi dei Phillies che lottano ancora coi Braves per la division, ma è impossibile rimonti. Invece no … arriva un’oretta scarsa di incommensurabile follia, conclusa col botto, mi ero chiesto per tutto l’anno cosa ci stava a dire un veteranissimo come Phillips a Pawtucket, uno che ha fatto All Star Game, Golden Gloves, etc. etc.; poteva recedere dal contratto in vari momenti per cercare opportunità altrove, invece ha preferito restare col nostro farm team. Il suo fine mi resta misterioso, a meno che non avesse pensato di vivere una serata così, finita con un picchione decisivo ed un sorriso degno della pubblicità di un dentifricio.

Vi allungo una simpatica statistica : quest’anno le squadre che entravano con un vantaggio di 6 punti all’8° inning erano 487W – 0L, tutte le serie finiscono mi direte voi, oppure possono dirvi che è la prima volta che un giocatore al debutto per i Sox fa un go-ahead HR al 9°, insomma … sappiate che avete vissuto un momento che ha scritto almeno una paginetta nella lunghissima storia della franchigia del nostro cuore. Due anni fa i Patriots contro Atlanta fecero una rimonta epica al Superbowl, questa vale l’1% ma è stata comunque un divertimento epico.

Detto ciò la serie ad Atlanta ha mostrato anche altre cose, se non altro ha confermato la tradizionale dominazione dei Sox nei confronti delle squadre di National League, cosa di buon auspicio visto che speriamo di giocarci ancora contro la Vecchia Lega … e non mi riferisco alla serie del prossimo weekend contro i Mets; ha dato una partita di sollievo a Porcello, che veniva da un periodo più oscuro di una galleria non illuminata. Ma ha anche detto che Drew Pomeranz in questo momento sta ai Red Sox come un cuoco pessimo tipo il sottoscritto sta ad un ristorante stellato. Dovessi compilare oggi il roster da 25 per i playoffs non lo inserirei, come partente ormai non esiste più, come rilievo lancia anche abbastanza forte, ma la palla non si muove, si legge facilmente.

Insomma stiamo settando le cose per i playoff, ormai abbiamo un magic numer a 5 per la qualificazione playoff, ed a 14 per vincere la AL East, curioso di vedere le scelte che verranno operate coi catcher, con l’infield dove ora c’è un affollamento degno del casello di Riccione a Ferragosto e da stasera abbiamo un problema in più : cosa facciamo con Brandon Phillips ? Guardiamo avanti, per esempio ad una serie con Houston che potrebbe essere un antipasto playoff, tornerà Price e vorrei tanto vedere almeno anche qualche segnale da Sale … ecco … Chris Sale è il mio punto debole, il mio tallone d’Achille in una corazza che, dopo una vittoria come stasera, è praticamente invulnerabile.

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30 thoughts on “Siamo alla follia

  1. Ero convinto di rivivere la sconfitta 1-7 di Sale in maggio, poi i nostri Sox si sono risvegliati. E che risveglio!!!! Braves sweepati.E non sono gli ultimi degli ultimi. A me in ottobre andrebbero benissimo.
    Go SOX!!!!

    • Verosimilmente la NLCS sarà fra LA e CUBS. Mi piacerebbe rivedere la sfida del 1918, possibilmente con lo stesso esito.

  2. Phillips, che storia, avercene di “problemi” così 🙂 ! Oltretutto suo il primo punto Boston (e unico fino all’8°) con scivolata a casa, partenza fenomenale dall’angolo cieco appena Duda, convinto di averlo bloccato in terza, gli volta le spalle per andare a fare l’out sul sacchetto di prima …

  3. Non sappiamo più cosa inventarci per perdere con una squadra NL. La prossima volta ci toccherà scendere in campo bendati 🙂

  4. Reso ufficiale quello che era già ovvio e cioè per Pedey stagione finita. Quest’anno tre sole partite purtroppo. Resta sempre un grandissimo e lo aspettiamo per l’anno prossimo. Go SOX!!!!

  5. Quello che si dice è che c’è il serio rischio che Pedey non sia pronto nemmeno per il 2019.

    PS – Gara-1 con Houston ci dice che il bullpen conta, contrariamente a quel che pensa Dombrowski. Come WAR negli ultimi 30 giorni il nostro bullpen è 22mo. Io per i playoffs ho una paura boia

    • Purtroppo hai ragione Paolo. Ieri abbiamo visto come si fa a perdere una partita nonostante una grande prestazione del partente.

  6. Brutta sconfitta con l’amarezza di subire la rimonta. Questo periodo servirà per stabilire chi non dovrà essere inserito nel roster per i playoff, anche se c’è il rischio concreto che meritino l’esclusione la gran parte dei rilievi. Alla fine qualcuno lo si dovrà imbarcare, ma lì sarà il nostro punto debole. Vediamo cosa accade oggi nella seconda partita se il nostro bullpen si ridesterà.
    In ogni caso Go SOX!!!!

  7. Ho sperato fino all’ultimo, ma JD non era lui. Peccato serie buttata via anche per quella presa a muro sul colpo di Benny,
    Ricominciamo! Go SOX!!!!

  8. Intanto applausi a JD, Mookie, Bogey, Benny & C.. E un urlo per Moreland. Lo sweep sarebbe stato una mazzata. Siamo riusciti ad evitarlo.
    Il bullpen serve per togliere le W ai vari starter, Sale, Porcello, Price per primi. Da Cora ci attendiamo scelte oculate per ottobre proprio perché queste cose non accadano e probabilmente queste partite gli servono per le sue valutazioni conclusive.
    Siamo quasi a quota 100 e sempre davanti a tutti. Gli altri ogni tanto inciampano nei loro pigiami e a noi va bene così. Martedì dovrebbe partire Sale. Perciò Go SOX!!!!

    • Porcello ogni tanti incassa lo stoppone, anche in una partita in cui va alla grande, in particolare tende a subire punti al primo inning, prima di riscaldarsi e entrare bene in partita. Per trattare questa patologia Cora potrebbe valutare l’utilizzo di un escamotage introdotto con successo in questo ultimo scorcio di stagione da Tampa Bay: l’opener.
      L’opener (nome attribuito in antitesi a quello di closer) è un rilievo incaricati di aprire la partita, affrontare il turno alto del lineup dell’avversario, diciamo 4-5 battitori, così che lo starter possa entrare subito dopo e avere una partenza meno impegnativa, nel momento in cui è maggiormente vulnerabile.
      Tampa ha fatto di necessità virtù, per sopperire al basso ranking dei loro partenti, ma, siccome ha dato buoni risultati, ciò non significa che non sia applicabile anche in altri contesti.

  9. Errori grandi per una partita del genere. Leon liscia ma non gli arriva una palla facile eh…

  10. Per battere il record di franchigia del 1912 (105-47-2) è necessario vincere 7 delle prossime 9 partite. Diciamo che ci interessa il giusto?

  11. Diciamo che dipende da quanto ci costa, e da quanto arrivano agguerriti gli avversari? La mia idea è che è vero che non si chiederà sforzo extra a nessuno, ma anche che vincere aiuta a vincere.

    • E’ chiaro il senso che una squadra vincente faccia giocare tutti al meglio. Il record conto rimanga subordinato a tutto quello che riguarda i playoff [che abbiamo ufficialmente agganciato] cioè dayoff, esperimenti nell’infield e sul monte di lancio … Tuttavia “vincere aiuta a vincere” è anche uno spettacolare berrismo che potrebbe persino essere perfezionato in “perdere non aiuta a vincere” 🙂 !!!

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