Pagelle grigie – 1° parte

Mentre tutto congiura per fare in modo che tra qualche settimane ci sia una parata della vittoria sulla Quinta Avenue a New York, direi che si può cominciare a tirare le somme sulla grigissima stagione 2019 dei Sox. Quindi si va con le pagelline !!! Come al solito i voti vanno ai giocatori che abbiamo raccolto almeno un certo numero di turni nel box (almeno 100).

Benintendi 5,5 – Un discreto salto indietro per il buon Benny. 140 strikeout sono tanti, dicono che abbia cercato di impostarsi come giocatore più di potenza, direi che la cosa non ha pagato. Ha ottenuto un 100 preciso come WRC+, in pratica risulta essere il giocatore medio per eccellenza delle MLB. L’anno prossimo avrà modo di dimostrare che il 2019 è stato solo un passaggio a vuoto

Betts 8 – Mi fa ridere che uno che fa 295 di media, 29 HR e 135 di WRC+ abbia di parecchio peggiorato le sue cifre, ovvio … rispetto a quelle del Betts 2018. Ma la vera cifra che conta è 27,7, ovvero i milioni di dollari che vengono pronosticati per il suo arbitrato. Ahi ahi ahi

Bogaerts 8,5 – Uno che beccherà 20 milioni di dollari e che ti fa pensare che in fin dei conti i Sox abbiano fatto un affarone significa che il ragazzo è definitivamente arrivato al livello delle superstar. 6,8 di WAR lo pongono l vertice dei Sox come rendimento e forse ad un futuro come “volto della franchigia”

Bradley Jr 6,5 – Il solito JBJ, quasi perfetto col guanto e soggetto a degli slump clamorosi nel box con anche una carrettata di strikeout presi. Le stime gli danno uno stipendio da 11 milioni dopo l’arbitrato; visto il mandato dei proprietari a tenere il payroll sotto la luxury tax i Sox possono sostenere uno stipendio simile per un giocatore con queste caratteristiche ?

Chavis 6 – Molto meglio all’inizio della stagione, dove era stato un boost notevole, che alla fine dove è andato parecchio in crisi, anche per motivi fisici. Verrà ovviamente riproposto, semmai in coabitazione con Dalbec, il futuro nell’infield è davvero “liquido” con un grosso cambio generazionale, alla fine porta a casa un interlocutorio .254 di avg, vedremo nel 2020 se è un giocatore “vero” o se è il nuovo Middlebrooks.

Devers 9 – Alla fine il mio personalissimo MVP della stagione è lui, lo preferisco a Bogey perchè ha fatto un salto di rendimento enorme. Lo so … lo so … 22 errori in difesa sono ancora maledettamente troppi, con Chavis e Dalbec è plausibile uno spostamento stabile in prima ? Forse …

Hernandez 5,5 – Inteso come Marco. Raccoglie consensi a mio modesto parere eccessivi, ho trovato il suo nome come alternativo a quello che leggerete del giocatore successivo. Forse crescerà … ma il suo .617 di OPS ed altre cifre simili mi fanno dire che deve ancora mangiare molto michette per diventare l’uomo di raccordo dell’infield al posto di quello qui sotto.

Holt 7 – Nonostante alcuni problemi fisici ha comunque fatto il suo anche quest’anno. Va bene che diventa free-agent e che bisogna abbassare le spese, ma ci farebbe così schifo fargli un’offerta. Ah … lo sapete che vive a Boston tutto l’anno. Un contratto annuale con semmai una option per il secondo anno può essere fattibile ?

Leon 5 – Un caldo saluto ed un in bocca al lupo per il futuro. Ormai sono due anni che in attacco batte come mia zia ottantenne ed anche in difesa non mi pare più il muro che era una volta. E’ stato bello, ma direi che è arrivato proprio il momento di lasciarci

Martinez 8,5 – Un altro di quelli che è un attimo calato rispetto al 2018 … ma semplicemente perchè nel 2018 era stato decisivo come Clint Eastwood in un duello contro Lee Van Cleef. Va ? Resta ? Da un lato vi dico che può avere pochi “amatori” potendo fare solo il DH ma dall’altro possiamo vedere che di bastoni potenti ce ne sono davvero pochi sul mercato. 36 ovetti e 139 di WRC+ … non male per uno in calando

Moreland 6,5 – 19 HR per uno che ha giocato 91 partite non sono davvero pochi, con l’arrivo di alcuni giovani nel suo ruolo credo proprio che il prossimo contratto non lo firmerà al Fenway, resta comunque un giocatore che ha meritato fino all’ultimo centesimo del suo contratto biennale. Credo che al Dodger Stadium siano d’accordo con me.

Nunez 4 – Ha salutato i Sox a fine luglio ed è stato un peccato che sia rimasto un anno di troppo presso di noi, un altro di quelli che abbiamo tenuto più come ringraziamento per ciò che fece l’anno scorso che per convinzione tecnica. E se qualcuno qui ci legge un commento che potrebbe collegare anche a Pearce, Eovaldi, etc. etc. direi che vede giusto.

Travis 4,5 – Vi prego … datemi una ragione, una sola, per spiegarmi come faccia Travis ad essere ancora nel roster e ve ne sarò grato per l’eternità. Una WAR negativo di -0,9 in solo sessanta partite è una performance da rimarcare.

Vazquez 8 – Forse è un voto eccessivo, ma visto che da lui mi aspettavo oggettivamente poco aver ottenuto una WRC+ in territorio positivo (102) è davvero una sorpresa ed aggiungiamo che il braccione è notevole. Immagino la vostra obiezione : dietro il piatto è ancora rivedibile. Vero, però un po’ mi pare migliorato anche lì. A questo punto … titolare inamovibile.

Per questo primo giro di pagelle è tutto. Ora non ci rimane che un ottobre da macumbe e se anche le macumbe dovessero fallire allora non ci resta che sperare in un blackout della rete. Io la parata sulla Fifth Avenue davvero non voglio vedere … proprio no.

Share

8 thoughts on “Pagelle grigie – 1° parte

  1. Nulla da aggiungere sulle pagelline.
    La nostra stagione negativa è dovuta soprattutto dal pessimo rendimento di quelli sul monte.
    Gli odiosi raggetti sono in vacanza, rimane solo la macumba per scongiurare la parata a N.Y.

  2. E’ vero che spesso si dice che il grigio ha tante sfumature, ma è lo stesso l’analogia giusta per descrivere l’incolore la stagione 2019 delle calze rosse risoltasi in un tran tran senza infamia e senza lode, divertente come un documentario naturalistico in bianco e nero (appunto) sulla fauna appenninica. Gli unici momenti nei i quali i cuori bostoniani hanno palpitato all’unisono sono stati quelli di fine luglio, quando è iniziato il doppio confronto con le rivali di divisione. Gli iniziali tre successi con i pigiamini hanno creato un’illusione subito sedata da una rovinosa serie di 8 L che ci ha tolto ogni velleità di postseason. Per il resto è stato uno strazio.
    Se questo è il prezzo da pagare per vedere vincere i Sox una volta ogni lustro io ci sto.
    Certo non mi scambierei mai con un fan dei puffi di LA che vedono la loro squadra sempre in pista a ottobre, dal 2013, ma sempre fermata prima del limite. E sempre in modo rocambolesco. ANche quest’anno sembrava che non ci fossero ostacoli verso la terza finale mondiale di seguito, ma sono riusciti a incasinare tutto lo stesso. Dave Roberts, un mito nell’Olimpo bostoniano, è la persona sulla graticola. Le critiche sferzanti ignorano tutti l’indole di sperimentare che ha il manager dei LAD, che vuole toccare con mano quello che la gente dice. All’ottavo di gara 5, per esempio, con il pieno controllo della partita, con un bulpenn profondo di giocatori freschi, ha scelto di verificare se veramente Clayton Kershaw era il coniglio bagnato delle partite di playoff. Lo ha verificato. Poi ha voluto anche verificare che Kelly è un ottimo setup, ma non è proprio il caso si lasciarlo sul monte due inning.E anche questo lo ha verificato. Queste scelte hanno influito un po’ sull’esito della partita, ma bisogna considerare prioritariamente il valore cementifico di questi esperimenti 🙂

  3. Ineccepibili le pagelle di Paolo, anche se la dominante è giustamente il grigio, un dolore l’insufficienza di Leon, un po’ l’onda lunga della riconoscenza ….. ma nel ‘18 é stato un punto di riferimento fondamentale e non può essere crollato da un anno all’altro …. però guardiamo avanti, giusto.

  4. Ero già uscito di casa per andare in ufficio quando Carlos Correa ha battuto oltre le recinzione il primo lancio dell’emaciato JA Happ, mettendo fine all’incubo di vedere i MFY tornare imbattuti dalla trasferta in Texas.

    La gara era cruciale perchè per andare alle WS i pigiami devono vincere almeno una partita iniziata da Verlander e Cole, i lanciatori che finiranno primo e secondo nella votazione per assegnare il Cy Young AL 2019. Verlander e Cole infatti possono essere quattro volte partenti nella serie e la matematica è semplice: se Houston vince queste partite passerà alle World Series per la seconda volta in tre anni, indipendentemente da ciò che accade nelle altre tre.

    Ebbene stanotte Houston ha rischiato di non attenersi a questa ideale tabella di marcia e i MFY hanno mancato di approfittare del vantaggio rappresentato dallo shift della rotazione avversaria ottenuto dalla coriacea prestazione di TB.

    Ora la serie torna nel Bronx sul 1-1 e gli arancioni hanno l’obiettivo di cogliere almeno un successo nella partita in cui martedì Cole affronterà Severino. La superiorità di Hou nella rotazione è evidente anche se compromessa da una certa difficoltà nel produrre un adeguato run support, mostrata in tutte le prime 7 partite di post season. Purtroppo dobbiamo ancora stringere le chiappe 🙂

  5. Attendendo le pagelle del monte di lancio, faccio qualche considerazione.
    Ridurre il bilancio e rimanere al vertice è molto complicato e sarà la sfida da vincere per chiunque avrà in mano la penna per i contratti.
    Se per il monte salari si dovrà scegliere tra Mookie e JD, darei la preferenza al primo. Chavis in gran forma in preseason è crollato a fine stagione, speriamo che i problemi fisici si possano superare. Devers grande in attacco, ma non può essere così carico di errori in difesa, a volte sembra che sia capitato lì per caso. Vazquez cresce in attacco, ma i pitcher devono potersi fidare del loro catcher, riuscirà in questo il buon Christian? Ma il mercato offrirebbe davvero di meglio?

  6. I Nationals alle World Series !!! Lo speravo, ma non lo avrei pronosticato, tantomeno con un secco 4-0 sui Cardellins … ! La prima cosa che ho pensato …. i Mariners che rimangono soli in fondo alla classifica con uno Ø a “partecipazione WS” …. 🙂

    Nel frattempo bellissima giornata nel Bronx e spero vivamente che il “tempo” non cambi …..

    Attendo le pagelline di Paolo sul settore lanci, invocando clemenza. Pure se origine dei nostri principali travagli del 2019, la situazione già precaria nell’anno del Trionfo, era divenuta insostenibile …..

  7. Nella ALCS 2019 ci sono giocatori che per il momento ci stando dando notevoli soddisfazioni. Sanchez 1/13 (2/22 con otto strikeout nella postseason), Gardner 2/13, Encarnacion e Gregorius entrambi 1/12, stanno splendidamente contribuendo a tenere a secco la squadra che detiene il record dei punti segnati nella stagione regolare.
    Ottavino è stato l’acquisto con il quale gli MFY speravano di avere un bullpen competitivi a ottobre, ma non ha esattamente risposto alle attese essendo stato fondamentale in entrambe le sconfitte.
    Ora la situazione è abbastanza semplice: a meno che gli Yankees non sconfiggano gli Astros, la squadra più vincente del baseball nel 2019, in tutte le prossime tre partite dell’American League Championship Series, non potranno avanzare alle prime World Series dal 2009, senza sconfiggere (o almeno sopravvivere) a Gerrit Cole, il miglior lanciatore di baseball del momento, in una gara 7 do-or-die programmata per domenica sera al Minute Maid Park.
    Stanotte non si gioca, cosi Tanaka e Grienke avranno un giorno di riposo in più. Per i MFY lo scontro è cruciale e dobbiamo sperare che il secondo, sempre battuto nella post season, abbia un sussulto che metta definitivamente nei guai gli avversari.
    Intanto la NLCS termina con una inopinata sweep a vantaggio dei Nationals che hanno mostrato una rotazione veramente in forma superlativa. Potrebbero veramente costituire la sorpresa di ottobre che spariglia tutte le previsioni

Leave a Reply to stefano.f69 Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *