Stufa fredda

Una Stove League molto fredda per noi, un po’ era nelle attese visto che non possiamo essere tra gli attori più attivi e quindi prima si devono sistemare altre caselle per poi andare sugli affari di seconda fascia. Forse qualcosa in più si saprà durante il Winter Meeting che è partito in questi giorni a San Diego, ma al momento siamo fermi e si ha la netta impressione che alcune cose non stiano andando nella direzione auspicata dai nostri vertici.

Il discorso è sempre quello, ormai trito e ritrito: stare sotto la famosa quota di 208 milioni di stipendi. Il problema è che i primi segnali che arrivano rendono questo obiettivo molto difficile da raggiungere. Per esempio sembra proprio che Betts a queste condizioni non riceva molto interesse, è facile immaginare che nessuno voglia cedere dei prospetti per un giocatore che, per quanto fortissimo, perderebbero l’anno successivo come free-agent. Sul fronte esterni c’è anche la questione JBJ, onestamente mi ha un attimo sorpreso il fatto che gli sia stato proposto un contratto nel suo ultimo anno di arbitrato; non sarei rimasto sorpreso se Bloom avesse deciso di lasciarlo libero, è vero che non avremmo avuto alcuna contropartita, ma è vero che avremmo risparmiato una cifra di circa 10-11 milioni che sono onestamente tanti per un giocatore che ha un valore difensivo molto alto ma che in attacco sappiamo essere soggetto a degli slump prolungati.

E quindi ? Se Betts per un solo anno non genera interesse e se JBJ ci rimane in casa dove lo potremmo ottenere questo risparmio ? Si dice che potremmo cedere uno dei lanciatori con contratti pesanti, e Price è il candidato numero uno. Ci sia però chiaro che una bella parte del contratto di Price sarebbe comunque a nostro carico, siate certi che non esiste un bipede su questo pianeta disposto a dare 96 milioni a Price nei prossimi tre anni. Quanti ne pagherebbe questo misterioso compratore ? Diciamo che 60 a lui e 36 a noi sarebbe un buon compromesso. Fattibile ? Utopia ? Davvero non lo so, a naso vi direi che non sarà facile nemmeno aprire questo fronte, la creatività attribuita a Bloom credo proprio debba essere usata.

Dove spero che non sia molto creativo è sul fronte che si sente sempre più insistentemente negli ultimi giorni. Quale è questo fronte ? Beh … si sente sempre più dire che i Sox potrebbero indurre i potenziali compratori mettendo nel pacchetto oltre a uno dei giocatori col contrattone pesante anche qualche pezzo pregiato, ad esempio Benintendi che, seppure reduce da un anno abbastanza complicato, avrebbe parecchi amatori. In pratica sarebbe il remake del 2012 quando alla richiesta dei Dodgers di prendere Gonzalez, Cherington riuscì a mandare a LA anche Beckett e Crawford che volevamo assolutamente sbolognare. A me questo scenario fa un po’ paura, perchè metterebbe in crisi anche il futuro oltre al 2020, sono disposto a soffrire, ma non a vedere sparire quei giocatori che pensavo fossero parte imprescindibile del nostro futuro.

Fino ad ora abbiamo parlato di giocatori in uscita … e quelli in entrata mi direte voi ? Quelli in entrata arriveranno solo quando si sarà scaricato il monte salari e si prenderà chi è rimasto disponibile. Insomma … quando scrissi che Dombrowski lascia delle macerie intendevo proprio una situazione simile a questa : una squadra con pagamenti eccessivi per giocatori che difficilmente puoi vendere. Uscire da questo periodo non sarà facile.

Chiudo con un saluto a Sandy Leon ceduto a Cleveland in cambio di un bimbo ancora in Rookie League, chiaramente Sandy non sarebbe stato comunque confermato, diciamo che almeno non è andato via per niente. Ha salutato la Nation con parole molto belle e se tornerà al Fenway riceverà certamente un bell’applauso. Cinque anni belli con un giocatore che ci ha dato molto più di quanto era lecito aspettarsi quando fu preso. Che il futuro ti sia lieve Sandy … il nostro potrebbe essere meno lieve.

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3 thoughts on “Stufa fredda

  1. “I feel sorry for the baseballs … We’re going to be tough. It’s going to be hard to get through us all.” — Questa era di dicembre 2017 by Giancarlo Stanton 🙂 …. basta cambiare la firma in “Gerrit Cole” e ricominciamo. Che non si vince comprando questo o quel “nome” i nyy dovrebbero averlo capito, ci vuole un progetto e soprattutto un timoniere che lo faccia navigare.
    Noi abbiamo Cora ! E ha dimostrato la sua straordinaria abilità nel 2018, ma anche nel 2019, se è riuscito a tenere insieme una squadra che aveva perso cosi tanti pezzi pregiati, tra cessioni e infortuni; non credo che voglia continuare la navigazione a vista, ora resta da vedere se riusciamo a imbastirlo un progetto 2020 o se bisogna cominciare a pensare al 2021 … chissà Alex cosa può chiedere e ottenere ….

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