Ci sarà baseball nel 2020 ?

Ciao a tutti ! Dopo un’assenza pressochè eterna torno a scrivere qualcosa, spero che tutto vada nella migliore maniera possibile per tutti voi in questo periodo che è devastante per come riesce a minare certezze. Tra le certezze, semmai tra quelle piccole, c’era anche l’esistenza del campionato di baseball in ogni sacrosanta estate, c’erano i campionati sommi (MLB) e semmai quelli a livello più modesto come nel nostro Stivale, se le cose continuano ad andare così non avremo né l’uno né l’altro con sommo dispiacere per tutti gli appassionati italiani, tanti o pochi che siano.

Qui ovviamente trattiamo solo delle Majors ed il panorama non induce all’ottimismo. A che punto siamo arrivati ? Come consuetudine nelle diatribe lavorative del baseball c’è buriana pesante tra i proprietari e l’Associazione Giocatori e vi sembrerà strano che il tema più discusso siano i soldi. Il piano passato dagli uffici delle Majors chiama dei tagli molto più pesanti di quelli che i giocatori vogliono accettare, in pratica i giocatori più ricchi perderebbero circa il 75% dei loro introiti, quelli col minimo salariale circa il 50%.

Viceversa il sindacato ha fatto una proposta, immediatamente rifiutata dai proprietari, per una stagione da 114 partite che avrebbe portato nelle tasche dei players circa il 70% di quello che era il salario originale. Ciò che è peggio è che i proprietari oltre a rifiutare la proposta abbiano detto chiaramente che non intendono fare ulteriori proposte, quindi la loro offerta è quella di cui sopra …. e basta. Insomma, potremmo essere al prendere o lasciare.

Vi dico subito che io non intendo prendere posizione, se mi chiedete chi sia nel giusto e chi nello sbagliato io vi rispondo con un boh !!! Faccio solo presente che il baseball che non s’è fermato nemmeno per delle “piccole cose” chiamate Argonne, Guadalcanal o Cassino rischia di fermarsi per la seconda volta in 26 anni per della vil pecunia. I proprietari si oppongono ad una stagione più lunga e più onerosa sul fronte stipendi perchè dicono che ogni singola partita senza pubblico comporta una perdita secca di circa 600mila dollari ed i giocatori ovvio che da questo orecchio non ci sentano. Non lo so, io faccio solo notare una cosa : il baseball è un po’ in difficoltà nell’attrarre interesse, specie tra le giovani generazioni. La NBA ha trovato l’intesa per ripartire ed anche la NHL da domani riaprirà gli allenamenti, per il baseball tirare una riga sulla stagione potrebbe essere un boomerang finanziario molto peggiore che giocare una mezza stagione in questo martoriato 2020. Tempo non ne resta molto per partire, se c’è qualche persona di buona volontà tra il sindacato ed i proprietari è bene che venga fuori, in caso contrario potremmo viver una Stove League di 18 mesi, una cosa che non avrei mai voluto vedere.

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7 thoughts on “Ci sarà baseball nel 2020 ?

  1. Paolo, Max e Nation tutta !! Spero che ci siamo lasciati il peggio alle spalle, ma vedo comportamenti irresponsabili e per il ritorno all’auspicata “normalità” manca anche un’elaborazione del dramma che stiamo attraversando. ….
    Approfitto per salutare e abbracciare tutti, appuntamento a quando potremo (presto!) parlare di baseball giocato !!!

  2. Leggevo del primo draft di Bloom… scelto Nick Yorke con la numero 17 e Blaze Jordan con la numero 89. Il bello è che Yorke era dato addirittura alla numero 139! Jordan invece alla 42. Capisco davvero poco, quindi spero sia un colpaccio di Bloom.
    Un enorme abbraccio virtuale a tutti!!!

  3. E’ un piacere sentirvi di nuovo, anche se purtroppo è una mosceria assoluta e non c’è nulla da dire. Addirittura sembra di vivere in un multiverso dove il baseball non è mai esistito. Uno sembra controllare bene l’astinenza poi quando meno te lo aspetti…… Vi racconto questo piccolo aneddoto.

    Come sapete è un periodo che si lavora a casa. Lo chiamano smart working, ma di smart c’è poco. Sta di più a metà strada fra agli arresti domiciliarie e i lavori forzati. Meno male che per di più io lavorando mi diverto. L’altro giorno ero relatore in un webinar. Arrivati alla sezione Q&A si prenota per fare una domanda un certo Saltalamacchia da Lipari. Ecco mi dico, quando gli rispondo gli chiedo se per caso è parente di Jarrod, catcher dei Red Sox campioni del mondo 2013. Vediamo che succede. Poi però il sig. Saltalamacchia accusa problemi di connessione e l’occasione sfuma. E niente la storiella finisce qui. Erano settimane che non pensavo minimamente ai Red Sox. Poi quando meno te lo aspetti…..

  4. 60 (sessanta) partite e poi play-off canonici, almeno nei numeri … che dire … ho sempre l’impressione che scendere in campo sia un azzardo, ma evidentemente lo spettacolo deve continuare, per non trascurabili ragioni economiche e sociali … Io personalmente è da marzo che sono stordito dall’assenza degli amati Red Sox, per cui: “Play”, al più presto, e poi si giudicherà.

  5. Nella stagione regolare i Red Sox giocheranno 10 partite con ciascuna squadra della propria division e altre 20 interdivsion, cioè con le squadre NL East. Eviteremo quindi gli ostici campi della west cost, ma andremo in località tutte raggiungibili teoricamente anche in treno, come nel XIX secolo. Ma c’è la pandemia il riscaldamento globlale e va bene così.
    Quello che non va bene proprio per niente è il DH nella NL. Sapevo che era inevitabile, ma speravo di morire prima.
    Sono consapevole di essere in minoranza su questo ma spero di trovare maggiori consensi sull’avversione al corridore in seconda negli extrainning.
    Due riforme che, IMOH, deturpano lo sport più spettacolare del mondo, che spero proprio restino confinate in questo triste e dimenticabile 2020

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