Alla fine mi rendo conto di essere un po’ monotematico : arrivano un paio di rinforzi per il mound e non profferisco parola, arriva l’uomo per potenziare il lineup e subito mi metto a tastiera a scrivere qualcosa. Non posso farci niente … come vi avrò detto cento volte io mi sono innamorato del gioco grazie a Roberto Bianchi che, gli appassionati con qualche capello bianco del baseball italico possono testimoniare, faceva una cosa sola : buttava la biglia di là dal recinto. Quindi mi perdoneranno i cultori del mound se per Diekman e Strahm non ho detto niente … ma parliamo di Trevor Story.
Anzitutto dico subito di essere sorpreso, mi aspettavo i classici acquisti low-cost, invece dopo un triennio d’attesa torniamo ad un acquisto “splash”. Butto giù qualche idea che potrete mettere a vostro piacimento tra i “pro” ed i “contro”. A me piace l’idea d’aver preso un altro interbase, l’obiezione che potete fare è che c’è anche Bogey … OK … oggi Bogey c’è, domani non è detto che ci sia visto che può uscire dal contratto. Quest’anno c’è da vedere cosa fare : tutti credono che Story si sposterà sulla seconda, io preferirei si spostasse Bogey visto che il suo range difensivo è quello che è, non andrà così … ve lo dico subito, il nostro veterano ha già fatto intendere che non gradisce il cambio di ruolo, parere legittimo, ma non sono convintissimo che sia il bene della squadra.
Altra cosa che ho sentito in giro : perchè Story e non Correa ? OK … io avrei preferito Correa, uomo più testato alle “partite che contano” … e globalmente giocatore migliore. Vi faccio però notare una cosa ovvero la differenza di salario annuale tra i due. I Twins hanno optato per una scelta di un contratto corto, con una salario annuale enorme. Mi pare palese che Bloom non gradisse una soluzione simile in questo caso, Correa a fine 2023 può uscire dal contratto con Minny, se fosse toccato a noi in un paio d’anni avremmo rischiato di essere SENZA Correa e SENZA Bogey. E fermare Correa per un periodo lungo, come fatto con Story, sarebbe costato la riserva aurea di Fort Knox.
Cosa mi ispira poco di Story ? La risposta è semplice, la potremmo chiamare “Sindrome di Denver”. La storia del baseball è piena di “fenomeni” nell’aria rarefatta della casa dei Rockies che si trasformano in “giocatori normali” dove la pressione atmosferica torna a livelli più usuali (mi dicono che Boston sia sul livello del mare). Non so se nomi da anni ’90 come Andres Galarraga e Dante Bichette (padre del giocatore dei Jays) vi dicono qualcosa, più recentemente c’è stato il caso di Tulowitzki. Per farla breve … a Denver la pallina viaggia grazie all’aria rarefatta, è stato calcolato che una battuta da 100 mt. a livello del mare diventa una palla da 105 mt. a Denver, la differenza è quella che passa tra un flyout ed un homerun. Tra parentesi la rarefazione atmosferica incide anche sui lanciatori visto che il drop di una curva viene meno accentuato che a Boston ed una curva che rimane un po’ appesa spesso diventa uno stampone.
E’ ovvio che ci siano anche casi che vanno in direzione opposta : per esempio Nolan Arenado a St.Louis non è sembrano mica differente dall’Arenado che furoreggiava a Denver. Quale sarà il futuro di Story ? Può essere utile dividere le sue cifre tra le partite giocate in casa e quelle in trasferta ed onestamente il quadro qualche pensiero ce lo fa venire. Qualche cifra : Avg 303 (casa) 241 (trasferta); HR 95 (casa) 63 (trasferta); OPS 972 (casa) 752 (trasferta). Quindi ? Quindi vedremo … un bel bastone destro, col Green Monster a 91 mt, può davvero fare dei danni, uno Story più da doppi che da HR ? Ma andrebbe benissimo … Ci sarà da vedere come procederà il solito adattamento del player dalla “rilassata Denver” interessata dai Broncos e poco altro alla “nevrotica Boston”.
Detto tutto ciò … mi piace che finalmente si sia fatta una puntata importante sulla roulette del mercato. Andare avanti con pezzi riciclati o con vecchi fossili che vengono a Boston per vedere se è rimasto qualche mezzo litro di benzina nel serbatoio cominciava ad essere deprimente. La puntata sarà quella giusta ? Boh .. valuteremo Bloom sul risultato della cosa, io resto un teorico del fatto che il lavoro di un executive nella MLB o nello sport professionistico in genere debba essere valutato col senno di poi. M’è sempre sembrato troppo comodo dire : “sembrava una bella mossa”. Bloom e tutti gli altri che fanno lo stesso mestiere sono profumatamente pagati per prendere decisioni che si dimostrino giuste, dire “sembrava una bella idea, ma s’è dimostrata una minchiata” può essere accettabile per dei tifosi o per i giornalisti, per chi dirige una franchigia non può bastare.
Stasera sto vedendo la prima partita della stagione dei Sox … bello!
Che ne dici dei 4 innings di Wacha?
Scusa Davide ti vedo solo ora, premesso che è un giocatore che conosco poco soprattutto nella sua ultima evoluzione, comunque mi è piaciuto, mi è piaciuta la sua fastball anche se è mi parso che ad un certo punto avesse perso il controllo, anche se poi si è ripreso. Sono curioso di rivederlo anche se devo ammettere che la parte bassa della rotation (senza Sale) mi preoccupa abbastanza
Ellamiseria quanti “anche se” ho scritto??
Grazie Max!
Alla prossima!