Odi et amo

Questi ragazzi sono dei sadici che hanno deciso di torturarci. Li odio. Non è possibile che nel giro di qualche giorno, la stessa squadra, composta approssimativamente dalle stesse persone, possa fornire una prestazione degna di un branco di scappati di casa per poi trasformarsi, senza apparente ragione, in spietati professionisti in corsa per il pennant. A volte riescono ad esprimere queste due anime contrapposte addirittura nello stesso momento. La partita di giovedì notte è stata infatti, in una parola, deprimente e, contemporaneamente, fantastica. La squadra ha offerto uno spettacolo squallido, trovando il modo di perdere una partita nella quale il lanciatore partente ha iniziato l’ottavo portando uno 0 (zero) nella colonna delle valide. A parte un mini-rally nel primo inning, mai si sono posti in una condizione tale anche solo da minacciare di segnare un punto. Quindi, mentre Brayan Bello inanellava zero dopo zero sul tabellone, il narcolettico attacco dei Red Sox non mostrava alcun segno di vita. 

Apro un primo inciso per sottolineare che fantastica prestazione di Bello potrebbe segnare una pietra miliare nella storia della franchigia. Sembra proprio che i Red Sox abbiano finalmente sviluppato un buon lanciatore partente! Questo è notevole. Non vorrei essere frainteso, Bello non è ancora un asso, ma questo non dovrebbe oscurare la realtà delle cose. Gli ultimi due buoni lanciatori sviluppati da Boston, Jon Lester e Clay Buchholz, hanno entrambi appeso il guantone al chiodo. Bello in questo momento rappresenta una boccata d’aria per una squadra che è stata a di poco inconcludente nello sviluppo dei pitcher per tanto tanto tempo.

Tutto  questo però non ci ha salvato dal subire la terza sweep in casa da parte di avversari della lega nazionale. Venerdi volevo annunciare che, visto che oramai la stagione era andata in vacca, per le rimanenti partite avrei fatto il tifo solo per Bello. Per annunciare tale proposito avrei atteso il massacro annunciato che si doveva compiere a Toronto.

E invece, passate appena 24 ore, i Red Sox, completamente trasformati, iniziano un’altra fantastica  sweep nei confronti dei malcapitati canadesi. Questi i numeri di squadra nel trittico: .301 AVG 17 run 1.88 Startes ERA  4.26 Bullpen ERA. Niente male no, per una squadra che ne aveva perse 5 di fila, no? Con questo risultato vinciamo la serie stagionale, perché siamo avanti 7-0 con altre 6 da giocare. Tutto questo contro una squadra che la scorsa stagione ce le ha suonate per bene, vincendo 16 partite su 19. Li adoro quando fanno così!

Dominiamo la prima partita approfittando di un’ottima prestazione di Paxton, che ha lanciato uno shut out di 7.2 inning (la sua uscita più lunga dal 16 aprile 2019), concedendo solo 3H 2 BB con 7K. L’attacco finalmente si sblocca. Dopo un equilibrio nei primi inning, caratterizzati da una bella presa di Duran nella parte bassa del primo, l’homer di Justin Turner nel quinto inning ci porta avanti 1-0. Successivamente Jarren Duran incrementa con un fuoricampo da due run (417 piedi e 106,2 mph al centro del campo) nel sesto inning. Nello stesso inning il solo homer di Masataka Yoshida al campo centrale destro porta il punteggio sul 4-0. Il sac fly di Turner all’ottavo ha fissato il punteggio sul 5-0. Nella parte bassa, con Paxton sul monte e 1 out, Devers preferisce gestire una rimbalzante in diamante, taggando sulla terza, invece di innescare un DP 5-4-3, e con questo pone fine alla partita del nostro partente. Martin si procura l’ultimo out (questo particolare avrà un impatto nella giornata seguente) e Ort gestisce il nono senza particolari problemi.

Gara due è stata una partita combattuta, pazzesca ed emozionante, terminata con un hollowodiano play-at-the-plate, il gioco più spettacolare che frequentemente viene proposto nella fiction, ma è rarissimo nella realtà. Ancora una volta ci avvaliamo di un’ottima prestazione del lanciatore partente, Crawford. Dopo aver subito un solo homer a Springer nel primo turno di gioco, passiamo in vantaggio con uno stampone da 2 di Ciccio Devers, finalmente tornato prolifico. Nel quinto, partendo da una situazione di 2-2 dopo il  solo homer di Bichette, sembra che possiamo prendere il sopravvento portando a casa 3 punti, punendo il partente avversario che era stato graziato troppe volte in precedente. Nel sesto aggiungiamo un’altro punto e nella parte bassa, dopo un singolo e un DP, Crawford sembra in pieno controllo, anche dopo aver concesso la base a Belt. Tuttavia, con Guerrero nel box, Alex Cora si è spaventato e ha chiamato Winckowski sul monte, anche se Crawford aveva un conto di soli 74 lanci. Forse la mossa è stata improvvida anche se in un primo momento sembra funzionare perchè Wincowski ha chiuso l’inning eliminando Guerrero. Ora però mancano nove out per vincere la partita. Con Chris Martin e Nick Pivetta indisponibili, siamo a corto di uomini: il primo aveva lanciato in due partite consecutive e il secondo aveva solo due giorni di riposo dopo un rilievo lungo  di 3.1 inning. Quindi Cora è costretto a puntare tutto su Wincowski e questo non può funzionare. Mi piacerebbe che ogni tanto il nostro geniale manager facesse delle mosse comprensibili anche a noi profani.

Al settimo cominciano guai e entra un punto per un mancato pickoff in seconda. All’ottavo rischiamo di sperperare tutto ancora una volta, quando i canadesi si riportano a -1 con un singolo e un homer, costringendo Kenley Jansen a entrare in gioco per eliminare Cavan Biggio e terminare l’inning.

Nella parte alta del nono allunghiamo con un altro punticino con un solo homer di Turner, ma c’è preoccupazione per Jansen, che deve ottenere una salvezza da 4 out, quando traballa parecchio quando ne deve trovare solo tre. Infatti, dopo aver eliminato Kiermaier al piatto, i Jays, con un singolo e un doppio di Springer e Bichette, sembravano aver messo la freccia per una clamorosa vittoria in rimonta. Jansen tuttavia non demorde e ottiene un prezioso K su Belt. Ora deve affrontare  Guerrero, 0 su 3 in quel momento, in una situazione 2 on 2 out. L’inizio è promettente e Jansen trova un vantaggio di 0-2 nel conto. Il terzo lancio gli rimane un po’ alto, appena fuori dalla zona, sul filopiatto esterno. Guerrero colpisce la palla con grande potenza, infilandola nel buco alla destra del prima base. Questa grande velocità della palla, che rimbalza senza attrito sull’erba sintetica, diventa un fattore basilare per l’esito della partita. Verdugo infatti riesce a raccoglierla e assistere a casa con un buon anticipo su Bichette, il quale intanto correva verso casa base, dalla seconda, per pareggiare la partita. Entra in scena anche il suggeritore di terza dei Jays  che combina un gran casino, dandoci bella mano. Mentre nell’azione precedente aveva bloccato Springer in terza, senza apparente motivo, questa volta dà semaforo verde a Bichette quando passa per la terza base. 

Un attimo dopo, con Bichette arrivato a metà corsia, accortosi della tempestiva assistenza di Dugie,  cambia idea e tenta di fermare il corridore. Avrebbe dovuto alzare entrambe le mani e Bichette poteva verosimilmente avere il tempo per fermarsi e tornare salvo in terza, ma ne alza solo una (di mani), Bichette non capisce e continua l’azione. Arriva sul piatto, abbondantemente out sul tempo, con Wong ben piazzato e con la palla saldamente nel guanto. Il tag è, relativamente, facile specialmente per un giocatore che ha il Paraflu nelle vene al posto del sangue. Nessuno si sarebbe stupito se il nostro glaciale ricevitore si fosse esaltato dopo un gioco così drammatico e spettacolare, ma il primo pensiero di Connor è stato quello di accertarsi delle condizioni dell’avversario. What odds!

Tutto fantastico a parte il fatto che Yoshida è stato colpito a un polpaccio, durante il settimo inning, da una palla veloce a quattro cuciture che viaggiava a 101,8 mph. Quando è uscito il ruolino segnava 2 su 3 con un singolo RBI, e non sarà disponibile per la gara successiva.

Inizio a guardare la partita ieri sera immotivatamente fiducioso, i canadesi saranno molto motivati ad evitare l’onta della sweep casalinga e il partente avversario Gausman è un veterano con un buon repertorio, che ci darà filo da torcere. 

Apro iun secondo inciso per notare che fortunatamente Gausman è un destro e così Cora ha la giustificazione per schierare Duran all’esterno centro e indicarlo come leadoff del lineup. Cora, lo sapete, è fissato con i matchups e se il partente è mancino Duran sta in panca e gioca Refsnyder, punto e basta. Questo produce effetti paradossali. Se andate sul sito MLB a consultare le statistiche di hitting dei BoSox, non troverete Duran fra qualified players, cioè quelli che hanno almeno 3.1 PA per ogni partita giocata dalla squadra.  Cosi succede che Hernandez ha 291 PA, Casas 274 PA contro i 233 PA di Duran. Con tutta la simpatia per Hernandez e Casas questi numeri non hanno alcun senso. Per limitarsi solo alla partita di ieri sera Duran chiude 5 su 5, con 4 doppi, 3 punti segnati. Come si fa a lasciare seduto un proiettile umano che trasforma in doppio ogni valida che per il 99% della MLB sarebbe un singolo?  Un’altra genialata di Cora che non riesco proprio a decifrare. Cora è indubbiamente il più bravo della classe, ma non è obbligatorio che lo dimostri tutti i momenti. A volte le cose semplici sono quelle più redditizie.

Oltre a Devers, c’è anche Ciccio che è bello caldo. Cora gli aveva suggerito di fare un giorno di riposo, ma saggiamente Ciccio a rifiutato, Già nel primo inning Ciccio  porta Jarren a casa battendo un singolo con 2 out. Il vantaggio ha vita breve, dato che Belt, nella parte bassa, impatta su Whitlock, segnando il primo dei suoi due homer della serata. E’ probabile che Whitlock accusi già qualche problema al gomito che inopinatamente lo porta ad uscire dopo solo un inning. Ancora un infortunio ai danni di un partente! Entra Bernardino che segna uno zero nella parte bassa del secondo consentendo a Ciccio di ripetersi, battendo a casa Duran con un singolo con 2 out.   

Nella parte bassa del terzo Bernardino cede il passo a Ort con un out e Kiermaier in prima. Non sembra una mossa particolarmente brillante da parte di Cora. Ort concede un singolo a Springer sul primo lancio e durante il turno di Bichette subisce una doppia rubata. Sul conto di 3-0 serve una palletta in mezzo alla zona che Bichette batte sull’esterno destro. Sull’azione tenta di avanzare in seconda, rinnovando il duello con Verdugo che lo fa secco in un gioco al millesimo, che resiste al challange dell’istant replay. Entrano due punti, ma poteva andare molto peggio. Bene o male Ort chiude il terzo inning e lascia il monte a Pivetta che ci tiene in partita lanciando 4 inning di assoluto valore, nei quali ha concesso 1ER (HR di Belt al sesto), 2H, 2BB con 6K.

Purtroppo in attacco gli ultimi 4 del lineup non riescono a battere valido neppure per sbaglio e non riusciamo a muovere il tabellone. Duran continua a battere doppi, Ciccio, che chiuderà 3 su 3 con 2 RBI e 2 BB, continua a battere singoli, ma non lo possono fare nello stesso inning. Particolarmente frustrante il sesto, quando finalmente Gausman esce di scena e esordiamo con due singoli. Purtroppo Casas, Hernandez e Wong, che si fa mettere K a basi cariche, non riescono a far avanzare i corridori in posizione punto neppure con un sacrificio (che d’altra parte Cora non chiama). 

Cominciamo il settimo inning sotto per 4-2, ma le cose vanno decisamente meglio. Duran, che Dio lo benedica, batte il quarto doppio della partita e Turner lo porta a casa con un singolo. Su un’azione di batti e corri, Dugie batte una debole rimbalzante in diamante costringendo  Chapman a correre in avanti per assistere in prima. Sull’azione Turner, arrivato salvo in seconda, decide di correre aggressivo per guadagnare la terza. Guerrero potrebbe eliminarlo con un’assistenza corretta, ma dovrebbe anche avere nervi saldi e, sotto pressione, non ci riesce. La palla passa oltre e Turner pareggia la gara L’inning prosegue con una BB a Devers, portato in secondo da un singolo di Refsnyder, ma ancora una volta Casas e Hernandez non riescono a ottenere nulla da una situazione RISP.

Fortunatamente in difesa non corriamo rischi, Pivetta chiude il settimo con 2K e Martin (un set up da leccarsi i baffi) supera incolume l’ottavo con tre groundout consecutivi. Arriviamo all’inizio del nono con Verdugo nel box e Romano sul monte, appena schierato. Romano lancia una fastbal 4 cuciture a 95,8 Mph proprio in mezzo a piatto e Dugie non perde l’occasione per fare l’eroe, scagliando la biglia in nella tribuna sulla destra dell’esterno centro. La tensione è al massimo, ma la partita si chiude tutto sommato senza sussulti particolari con sei eliminazioni di routine (tre per parte). Devers, dopo aver conquistato un’altra BB, ruba la seconda, ma Refsnyder, Casas e Hernandez sprecano un altro RISP.  Con il closer indisponibile nella parte bassa tocca a Joe Jacques chiudere la partita. E’ abbastanza palese che non avremmo avuto possibilità di sopravvivere a eventuali extrainnig, ma il ragazzo riesce a portare a termine il proprio compito con apparente facilità.

Finisce così, con un inaspettato trionfo, la temuta trasferta a Toronto. Abbiamo imparato che questa squadra è impronosticabile, nel bene e nel male, e anche che non è migliorabile con qualche innesto. Spero che alla fine il front office decida di tenerla così come è, senza cedere giocatori alla scadenza. Con tre wild card a disposizione le numerose variabili in gioco rendono la corsa per arrivare alla postseason troppo complicata per poterla facilmente prevedere. Alla fine i Red Sox sono ancora nel gruppo delle pretendenti e hanno ancora delle chance concrete di poterla spuntare. Abbiamo appena superato la boa di bolina e quindi c’è tutto il tempo per recuperare gli infortunati e tentare un rush nel finale di stagione. L’importante che non arrivi Bloom a incasinare tutto con le sue idee geniali, abbiamo già dato.

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22 thoughts on “Odi et amo

  1. Caro Mauro,ho visto le partite in diretta e alla luce di quanto hai descritto con la consueta maestria , proporrò al Network americano , di introdurre ,oltre l’opzione SAP per gli sportivi latino-americano anche quella ITA.

    • Come.molti di voi sono davanti allo schermo per la 1a contro i Rangers, e come molti di voi speravo in un inizio migliore.
      FORZA RAGAZZI!!

  2. Un’ottima gara di Bello, ben supportata dall’attacco e roadmap per il ritorno di Story nella seconda metà …. il mio ottimismo bulimico non aspettava altro 🙂
    Per vincere la serie dovremo affrontare Eovaldi … e sarà duro vederlo sul monte del Fenway con la maglia sbagliata …
    [ Go Sox!! ]

  3. Questa notte prepariamoci: apre Bernardino, poi al secondo inning entra Ort… come nel peggiore degli incubi

  4. Pivetta grande, più che rilievo lungo direi una gara da partente con l’antipasto dei due ottimi IP da Bernardino 🙂 Non so quanto sia stata una necessità contingente o un’invenzione di Cora … però godiamoci il risultato !
    [goSox]

  5. Vinciamo ancora, ed è quello che conta.
    Avanti così SOX!!!!
    Servirebbe proprio un bel filotto con un rapporto W./L. fra il buono e l’ottimo. Possiamo farcela.
    Proviamoci!!

  6. Ma che giocatore sta diventando (… è già diventato?) il nostro flash, Duran?
    FORZA SOOOOOOX!!!

      • Verissimo, davvero una gran bella presa Masataka, solo che lui non lo conoscevo,.mentre Duran l’avevo visto giocare qualche volta e, ok la velocità, l’ha sempre avuta, ma non credevo potesse arrivare a battere con questa costanza. Le due cose messe assieme sono una combo da sballo!!
        Sono già davanti allo schermo, LET’S GO SOX!

        • E giustamente Duran in panca stasera. E pure Verdugo. Ma si, facciamoli riposare, i 5 giorni di riposo per allstar game non sono sufficienti no?

          • Il 1/2 day rest a Duran è piuttosto misterioso … fortuna che la gara è finita bene e andiamo all’ASG avendo piazzato una bella sweep.
            [ Go Sox ! ]

  7. Abbiamo solo una W in meno della squadra del male. Ora dobbiamo completare la rimonta. Go SOX!!!!

    • Come sapete sono facile all’esaltazione, per cui non dico nulla…

      …solo che gara 2 (parte Paxton?) e 3 contro i Cubs, inizieranno alle 20.20 italiane. Un fine settimana cominciato bene, da vedere tutto in diretta!

      9-1-49-43 Yankees vaffan’culo, i numeri da giocare sulla ruota che vi pare.
      Yankees vaffan’culo probabilmente non usciranno, ma giocateli lo stesso che non fa mai male!

      Vabbè dai, ne dico un’altra:
      FORZA SOX CAZZO! LET’S GOOOOOO!!!

    • Da Regolamento il lanciatore vincente è colui che soddisfa le seguenti quattro condizioni:

      (a) È il lanciatore finale nella partita vinta dalla sua squadra;
      (b) Non è il lanciatore vincente;
      (c) Gli si accredita almeno 1/3 di inning lanciato
      (d-2) Entra in gara, non importa il punteggio, con il punto del
      potenziale pareggio in base, o in battuta o nel cerchio (cioè, il
      potenziale punto del pareggio è già in base oppure è uno dei
      primi due uomini che potenzialmente potrebbe affrontare.

      Insomma quando Jansen mette K Tauchman con le basi cariche e il punteggio 8-3, il potenziale punto del pareggio era Hoerner, che si scaldava nel cerchio.

      Per completezza occorre ricordare che salvezza è attribuita anche con due condizioni alternative e mutuamente esclusive all’ultima:

      (d-1) Entra in gara con un vantaggio di non più di tre punti e lancia
      almeno un inning; (quella che si realizza con maggiore frequenza).

      (d-3) Lancia per almeno tre riprese.

  8. Bel risveglio di giornata e di Stagione! Sono costretto a pensare dove saremmo con l’organico al completo e a questo punto spero che si decida di “investire” per questi Sox che potranno darci belle soddisfazioni!
    Go Sox !!!

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