Flop a Seattle

Dalle mie parti, e non solo dalle mie, c’è l’usanza di festeggiare il Ferragosto con una bella guerra di gavettoni, usando qualsiasi mezzo per spruzzarsi addosso dell’acqua; nella verde Seattle ai Red Sox è proprio capitato questo : hanno ricevuto una bella secchiata di acqua ghiacciata quando meno se lo aspettavano, due brutte sconfitte contro una squadra mediocre che è in una fase appena abbozzata di ricostruzione.

Io tendo più a scusare la partita di sabato, quando è capitata una di quelle cose imponderabili che rendono il baseball uno sport delizioso : sarà dura rivedere Beckett subire tre punti prima di riuscire a fare il primo eliminato, oppure cinque punti prima di fare il secondo; se non altro c’è da mettere in conto una bella reazione psicologica ed emotiva della squadra che è quasi riuscita a rimettere in piedi il match picchiando due homerun al sesto su King Felix.

Personalmente invece mi desta qualche preoccupazione in più la sconfitta di domenica sera, nata certamente da una prova offensiva molto sbiadita, ma anche e soprattutto dagli affanni sul monte di Wakefield incontrato con continuità dalle mazze dei Mariners, con lo svolgersi della stagione la forma per il nostro veterano sembra essere molto in calando, cosa abbastanza comune nei giocatori pluri-veterani vedasi anche Varitek; chiaro che non abbiamo tutte queste alternative a Tim, quelle provate come Miller hanno dato un responso modesto, altre possibili alternative come Millwood non sono state nemmeno fatto avanzare in prima squadra ed il giocatore è stato invece recentemente rilasciato. Non so se verrà buttata un’occhiata ai giocatori messi nei waivers, molti commentatori lo danno come estremamente improbabile, di sicuro malediremo pesantemente l’infortunio di Buchholz che sta mandando a catafascio molte certezze nella nostra rotation.

Tra le cose andate male nella Emerald City c’è da metterci anche la direzione arbitrale : tra le voci passive dobbiamo considerare due chiamate palesemente sbagliate ieri sera in principio di partita, specialmente quella sul tentativo di doppio gioco girato da Lowrie è costata parecchio ed anche la chiamata di venerdì sull’arrivo a casa base di Ellsbury ha avuto un elevato peso specifico (oltre ad aver comportato l’espulsione di Francona), potremo raccontare ai nipotini di aver visto un arbitro cambiare decisione, capita tanto di rado la cosa da lasciare perplessi, quante polemiche si eviterebbero se venisse ampliato l’uso dell’istant replay sui casi di arrivo in base, sulle rubate/colti rubando ….

Archiviata l’infausta Seattle, coi pigiamini di nuovo appaiati o quasi in classifica, prepariamoci ad un periodo caldo, a partire dalle tre partite con Tampa da svolgersi in poco più di 24 ore; cercando di prendere ispirazione da Jack Bauer (guardavate 24 … vero ???), a causa del rinvio per pioggia della sfida dei Rays ci sorbiremo James Shields cosa della quale avremmo fatto volentieri a meno; comunque non bisogna disperare, quest’anno i nostri sembrano essere dei castighi contro i pitcher di nome (do you remember CC Sabathia ? ) e sembrano essere teneri verso quelli semisconosciuti …. Charlie Furbush è semplicemente l’ultimo di una serie che comincia ad essere lunghina. Se non si vincerà la division sapremo subito dove la si è persa : contro gli onesti lavoratori di KC. Seattle, Pitt etc. etc.

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