Comunque vada, sembra proprio che alla fine di questa stagione vedremo i Red Sox giocare i playoff. Infatti, benché l’accesso ai playoff sembra un miraggio per la squadra di Alex Cora, potremmo rivedere quella di Tito Francona di venti anni fa. E’ stato annunciato che Netflix renderà disponibile un documentario che ripercorrerà la straordinaria e storica stagione della squadra che seppe rompere la maledizione del bambino, effettuare la più straordinaria rimonta nella storia del baseball e il ritorno del titolo WS a Boston dopo 86 anni.
Ma Netflix dedicherà attenzione anche alla squadra attuale. Per la prima volta una squadra della MLB sarà seguita nel corso di un’intera stagione, ricavando una docuserie che offrirà agli spettatori una finestra su uno degli ambienti sportivi più competitivi. Netflix avrà accesso senza precedenti a giocatori, allenatori e dirigenti per tutta la stagione 2024 e la docuserie debutterà nel 2025.
Probabilmente, per trovarla, dovrete guardare nella sezione horror. Prima della partita di sabato, i Boston Red Sox avevano perso tutte le prime quattro partite al Fenway Park in questa stagione, ma che sarebbero otto consecutive quelle dell’anno scorso. D’altra parte nelle precedenti 20 partite casalinghe, dal 27 agosto, il record era stato 3-17
Tuttavia giocando contro gli Angels la serie non poteva continuare. L’attacco Red Sox si è risvegliato nella partita di sabato, iniziata sul monte da Cooper Criswell, peraltro autore di una buona prestazione: 2 su 4 di Wilyer Abreu e ad un lungo homer da due punti di Triston Casas hanno fissato il risultato 7-2.
Abbiamo sudato freddo domenica quando, dopo aver incassato un punto in entrambi gli inning finali, abbiamo salvato la partita 5-4. All’ottavo, Con corridori agli angoli, 1 out, e Martin indisponibile, Alex, con chiama Slaten sul monte, che sbriga la pratica con un solo lancio che ottiene. Una giocata che ha risolto la giornata anche se Jansen al nono caricava le basi e incassava un punto su SF. Il closer ha salvato tutte le occasioni che ha dovuto gestire, ma mostrando sempre problemi di controllo.
Nel matinee di oggi, in occasione della maratona, Cleveland, mostrando di essere di altra pasta rispetto ai californiani, ci ha lasciato a zero segnando 2 punti in tutte e tre gli inning finali. Purtroppo Bernardino ha sprecato l’ottima partenza di Crawford: 5.2 IP, 6 K, 2 H, 0 BB, che, non essendo mai supportato dall’attacco, deve ancora ottenere la sua prima vittoria nel 2024.
L’episodio della giornata è capitato all’ottavo quando due dei giocatori più importanti dei Red Sox si sono scambiati una capocciata monumentale correndo l’uno verso l’altro all’inseguimento di un pop corto sul campo sinistro. Devers correndo all’indietro ha colpito la fronte di O’Neill e, anche se entrambi i giocatori sono rimasti a lungo a terra per riprendersi, solo O’Neill, insanguinato, ha avuto la peggio e ha dovuto abbandonare, per farsi mettere otto punti di sutura. Il nostro miglior fuoricampista, primo con Ozuna a quota 7, resterà in osservazione per commozione cerebrale, lasciando in dubbio il suo status nei prossimi giorni.
Insomma già sapevamo che era una stagione di sofferenze, ma ora c’è la certezza che sarà anche sfortunata.
“Chiamare la palla”, uno dei primissimi avvertimenti , gridato in campo ai ragazzini che cominciano a giocare … insomma, alla sfiga i nostri “pro” gli danno una bella mano ….
[giSox]
Hai ragione. Quando li vedi giocare hai l’impressione molti ragazzi erano a casa con gli orecchioni quando spiegavano i fondamentali della difesa. Mi è sembrato che il rimedio per continuare a schierare Hamilton o Valdez, sia stata l’indicazione di evitare le giocate complicate, preferendo (per esempio) che il corridore arrivi salvo in prima piuttosto che proseguire verso la terza.
Una filosofia applicata, mutatis mutandis, anche nel pitching, laddove Andrew Bailey sembra abbia raccomandato di concentrarsi sulle breaking ball migliori invece che allargare il repertorio o tentare a piazzare le veloci. E’ una tattica che ha dato i suoi frutti, visto che abbiamo (o avevamo) una delle migliori rotazioni nel baseball. Il lato negativo è che così facendo diminuiscono i K, aumenta il pitching cout, con i partenti raramente arrivano a lanciare nel sesto.
Io invece proporrei uno spin off della serie di Netflix tutto dedicato al nostro Bobby DalbeKKK.
Non è certo lui la radice dei nostri problemi, ma per i lanciatori avversari è ormai uno spasso incontrarlo, perchè sanno che possono lanciare una palla in tribuna oppure direttamente nella cantina del ball park ed il risultato è che Bobby girerà comunque la mazza a vuoto venendo eliminato in circa tre minuti (scarsi).
La serie Netflix potrebbe anche fare luce su come un giocatore come DalbeKKK sia ancora in MLB. Si tratta di un mistero ormai paragonabile alle linee di Nazca o al triangolo delle Bermude.
PS: a oggi Bobby imperversa con 0/19 e 10 SO. Prometto che alla prima valida che farà aprirò una bottiglia di spumante esselunga che conservo in cantina.
Tanner Houck!!! MADDUX!!!