Per come la vedo io il bum bum baseball è molto divertente, ma se vuoi veramente apprezzare questo sport dovresti riuscire a divertirti anche con lo spettacolo offerto nei primi inning della partita ieri notte, vedendo le cose dal punto di vista dei lanciatori, entrambi dominanti. Eppure quello che è successo non era minimamente preventivabile.
Luis Gil ha iniziato la gara con un’ERA di 14,90 nelle sue tre partenze precedenti, ma in campo era effettivamente scesa la versione dei primi due mesi e mezzo della stagione, in predicato per una convocazione All-Star. Rispetto alle sue recenti apparizioni la sua palla veloce trovava più facilmente la zona, ma inaspettatamente è stato lo slider il lancio devastante, utilizzato per chiudere il turno. In precedenza per Gil questo era un terzo lancio con un tasso di utilizzo di appena il 17,2 percento, ma evidentemente ci ha lavorato e lo ha utilizzato con successo per sorprendere i nostri battitori in situazioni di putaway. Comunque sia Gli ci ha tenuto a zero per sei inning, consentendo solo a due corridori di raggiungere la seconda base: un doppio di Dom Smith nel terzo e un singolo di Smith tre inning dopo che lo hanno visto avanzare in seconda su un tentativo di pickoff errato. Per il resto il nulla
Dall’altra parte lo affrontava un Kutter Crawford (7.0 IP, 4 H, 0 BB, 4 K) che nelle sue precedenti otto partenze, aveva registrato un’ERA di 5,14 e aveva concesso quasi 2,5 fuoricampo ogni nove BA. Tutto ciò non sembrava di buon auspicio ma Crawford ha lanciato bene contro gli Yankees nella sua carriera: in sette uscite (cinque partenze) ha registrato un’ERA di solo 2,43 contro New York. E infatti chiudere i primi cinque inning ha richiesto solo 40 lanci. Secondo Sarah Langs di MLB.com, questo è il minor numero di lanci nei primi cinque inning dal 30 maggio 2017, quando Ivan Nova ne lanciò 38. Iniziando sistematicamente con uno strike ha reso i pigiamini aggressivi, ma con poco costrutto. Le uniche due valide rimediate dagli Yankees sono stati i singoli di Trent Grisham e Oswaldo Cabrera, entrambi immediatamente cancellati da un doppio gioco.
La gara si è inasprita al settimo ma Crawford ha chiuso la sua prestazione scoreless con altri 28 lanci. LeMahieu e Soto hanno battuto un doppio rispettivamente al sesto e al settimo, ma in nessun caso New York è riuscita a portarli a casa. Insomma una prova fenomenale che alcuni hanno giudicato prematuramente interrotta quando Cora non lo ha rimandato in campo per l’ottavo inning, quando i Red Sox erano in vantaggio 2-0. Per me ha fatto bene. Ieri era una partita molto importante e in queste circostanze bisogna attenersi al piano, affidando al rilievo un inning pulito, evitando di fare troppo i furbi.
Il piano prevedeva l’ingresso di Slaten come set up, seguito da Jansen come closer. Tutto è andato a meraviglia visto che il primo ha lanciato un ottavo inning senza punti e Jansen ha registrato una salvezza con un nono perfetto.
Naturalmente è umanamente comprensibile la piccola delusione di Crawford che avrebbe voluto continuare a lanciare, avendo concesso fin lì solo quattro valide, nessuna base per ball, con quattro strikeout nei suoi 7 inning.
La ragione per cui la gara si sia inasprita al settimo è dovuta al fatto che Ciccio Devers, detto lo Yankee Killer, primo in battuta, sul conto di 2-2, ha impattato bene la Four-Seam Fastball da 98.8 mph di Gil depositandola nei posti a sedere sulla sinistra per aprire le marcature. Dopo questo Gil arriverà a fine corsa con 6,2 IP, 4H, 0BB, 9K per 96 lanci. Grazie mille amico, ci siamo divertiti!
Rafael Devers ha realizzato anche un altro incredibile fuoricampo, uno dei quelli che non si riescono umanamente a spiegare, ma la giocata che ha fatto in terza base per concludere l’ottavo inning potrebbe essere stata addirittura il momento clou della sua domenica. Con un corridore in prima base e due eliminati, LeMahieu ha battuto una palla morbida verso la terza base vicino al monte. Devers si è lanciato, l’ha afferrata a mano nuda e l’ha lanciata in prima base per l’eliminazione finale, mantenendo il punteggio sul 2-0. Mi ha ricordato un po’ l’eliminazione finale delle ALDS 2018, per dire!
Evidentemente ieri sera avere “Rafael” da qualche parte nel nome era di buon augurio, visto che Ceddanne Rafaela ha portato il punteggio sul 2-0 per Boston all’ottavo inning con un fuoricampo da 412 piedi (106,1 mph) sul campo sinistro. E’ stata una buona giocata che conferma le qualità del nostro rookie, primo fra i Red Sox rookie con almeno 50 RBI e 10 stolen bases prima dello All-Star break.
Ma è stato il fuoricampo di Devers da 423 piedi al nono inning, verso il campo centrale, a lasciare tutti perplessi. Il lancio era un chiaro ball a 1,50 piedi dal centro del piatto, il quarto lancio più esterno su cui un LHB abbia mai fatto un fuoricampo secondo Statcast (che conta queste cose dal 2015). Comunque sia è stato il lancio più esterno contro cui Devers abbia mai fatto un fuoricampo nella sua carriera.
Nessuno riusciva a crederci. Cora, dopo aver visto il replay ha dichiarato: “non so come si possa fare. Il lancio era molto lontano dal piatto per battere un barrel”.
Neppure Devers apparentemente lo sa. Il fuoricampo è scaturito da una palla veloce a quattro cuciture da 93,4 mph di Michael Tonkin. “Il lancio precedente era una palla veloce esterna”, ha detto Devers “So che non gli piace lanciare interno, quindi ho cercato di fare un buon contatto. So che la palla era un po’ fuori dal piatto, ma sono riuscito a fare un buon contatto”. Insomma non lo so come ho fatto, ma l’ho fatto.
Con la partita di ieri notte gli Yankees non sono riusciti a vincere le ultime sette serie consecutive. Ciò ha portato il loro record parziale a 16 sconfitte nelle ultime 22 partite. Questo è molto soddisfacente, ma suscita in me anche angosciose preoccupazioni. Non vorrei che qualcuno del front office accendesse il cervello e riflettesse sulla circostanza che il loro manager, rifornito ogni stagione dei migliori giocatori in circolazione, siede inutilmente sulla stessa panca da sette lunghi anni, senza aver mai vinto una beneamata minchia. Mentre un manager dalle comprovate eccezionali capacità, che ogni anno deve cavare sangue da un roster con molte rape, ha un contratto in scadenza. Insomma è una cosa che mi fa dormire male.
Manca circa una settimana all’all star game e ancora la strategia di trading dei Sox è avvolta nel più fitto mistero. Non pretendo certo di capire quali giocatori prenderemo e quali cederemo, ma almeno di sapere se saremo buyers o sellers oppure se staremo come negli ultimi anni alla finestra a guardare gli altri che si scambiano giocatori. E invece niente, più facile decifrare le linee di Nazca che le intenzioni dei Sox.
L’ennesimo episodio di una proprietà che non è capace (o semplicemente non vuole comunicare). Peccato perchè questa gente che riempie Fenway quasi ogni sera meriterebbe più chiarezza.