Analisi della stagione 2024. Parte terza: il pitching

Non sono certo io quello che vi deve raccontare che in una squadra MLB il manager è al vertice di un’articolata squadra di coach che curano lo sviluppo day by day degli atleti riguardo a diversi e particolari aspetti del gioco. In totale si tratta di una dozzina di persone, a cui vanno aggiunti anche i coach delle minors, in particolare Triplo A. Tutti questi complessivamente hanno come funzione principale quello di fornire, ogni giorno, il miglior roster possibile, in modo che il manager possa fare al meglio il proprio lavoro.

A differenza da quello che succede in Europa in sport come il calcio, tale dipendenza funzionale non comporta tuttavia un rapporto gerarchico: i coach come membri dell’organizzazione rispondono al CBO, chè può determinare il loro licenziamento come è capitato a una mezza dozzina di costoro qualche giorno fa. 

Anche quando, quasi un anno fa, Breslow ha sostituito Bush nel ruolo di Pitching Coach e con il suo amico personale Andrew Bailey, non ha dovuto rendere conto a nessuno. A posteriori questa mossa ha avuto un impatto enorme sulla stagione e conviene quindi approfondire. All’inizio del suo mandato Bailey aveva ereditato uno staff di lanciatori che nel 2023 era 22° per ERA (4,68) e una rotazione 27° per inning lanciati (774 1/3). Avviando un’analisi più accurata delle prestazione è emersa una solida relazione statistica fra tipo di lancio utilizzato e le percentuali dell’attacco avversario. Questi i risultati:

  • fastballs: .261 AVG e .428 SLG 
  • off-speed pitches: .227 AVG e .364 SLG
  • breaking pitches: .221 AVG e .370 SLG

che indicano che i lanciatori 2023 avevano fatto troppo affidamento sull’uso della loro palla veloce, e avevano sottoutilizzato altri tipi di lancio che avevano dato risultati migliori. Il piano di gioco per il 2024 non si proponeva, ovviamente, di abbandonare del tutto four-seamer e two-seamer, ma di usare l’intero repertorio di lanci disponibili con una distribuzione più efficace. 

Ad inizio stagione i risultati sono stati strabilianti. A maggio, dopo aver giocato le prime 36 partite, i Red Sox guidavano le major con un’ERA di squadra di 2,65, la media più bassa per il club dal 1920, In particolare la rotazione era prima in classifica con un’ERA ancora migliore (2,13). Inoltre i Red Sox avevano già ottenuto sei shutout, anche in questo caso risultato migliore della lega, uno in più rispetto al totale di quelli ottenuti nel 2023. Tutto questo mentre avevano già perso per tutta la stagione Whitlock, che pure aveva contribuito a questo dato con un’ERA di 1,96 in quattro uscite. Spoiler: questo esordio eccezionale del pitching in classifica aveva fruttato il modesto record 19-17 .528 4.5 GB da Baltimora

Però se c’è una legge nel baseball è che la pacchia dura poco e nel mese successivo alla pausa AS le cose sono drasticamente peggiorate. La rotazione iniziale di Boston è scesa al 29° posto in classifica nella lega, l’ERA si è impennata oltre 5, ma soprattutto hanno concesso 2,2 homer ogni nove inning. La percentuale di battuta sulle breaking ball è salita a .489, la seconda peggiore nel baseball, il che faceva presumere che i battitori delle squadre avversarie avessero mangiato la foglia, modificando in modo più efficace il proprio swing. Questo è vero in parte, perché l’adeguamento al nuovo stile di lancio è avvenuto da subito, ma ha cominciato ad avere successo solo quando i giovani lanciatori della nostra rotazione hanno superato i loro record personali di inning lanciati.  

Anche in periodo di vacche grasse la rotazione in generale non riusciva ad andare in profondità e  questo ha portato a un sovraccarico di lavoro per il bullpen, nella parte centrale della stagione. Così che è stato poi il bullpen a implodere anche in presenza di infortuni di uomini chiave come Chris Martin e Justin Slaten, senza alcun sostegno dalle operazioni di mercato del CBO, come già detto. A settembre, in una situazione di classifica ormai compromessa, c’è stato un’apprezzabile ripresa della rotazione, non sufficiente a ribaltare le cose.

Come ne esce il pitching staff da questa vicenda? Direi bene tutto sommato. Nella prima parte della stagione ha tenuto a galla una barca paurosamente sbandata per le discontinue prestazioni dell’attacco e i continui errori difensivi. Forse non hanno saputo prevedere la tempesta che sarebbe arrivata a fine luglio e prendere le opportune contromisure, ma il CBO non gli ha dato proprio nulla su cui lavorare. Dopo un mese di tregenda hanno rispreso il controllo della situazione con discreti risultati. Sinceramente, considerati i gravi infortuni subiti, il bilancio mi sembra positivo 

Concludiamo con un focus su alcune prestazione personali.

Tanner Houck : aveva iniziato lo spring training decisamente in ombra, ancora incerto se avesse potuto avere un posto nella rotazione, concludendo un anno impressionante con un’ERA di 3,12 su 30 partenze e 178 2/3 inning lanciati. Anche lui ha faticato, come tutti, ad agosto e all’inizio di settembre, ma è riuscito a concludere l’anno a pari merito con Wilyer Abreu con un bWAR di 3,5, dietro solo a Jarren Duran (8,7) e Rafael Devers (3,7). 

Kutter Crawford: In generale, il 2024 è stato per lui un passo avanti avendo stabilito un nuovo record di 33 partenze con 183 2/3 inning lanciati e il record di squadra di 175 strikeout, nella sua prima stagione completa da partente titolare. E’ migliorato anche nella profondità, con una media di 5 2/3 inning per partenza, rispetto ai 4 2/3 inning nelle sue 23 partenze dell’anno scorso.Tuttavia la sua  ERA di 4,36 è stata mediocre risentendo soprattutto di un tasso di fuoricampo talmente elevato, tanto che è risultato ultimo nella la lega con 34 dong subiti. Ad agosto specialmente ha toccato il fondo stabilendo il nuovo record della major league con 12 homer concessi in tre partenze consecutive. Se durante quel periodo i Red Sox avessero avuto un’alternativa da mandare sul monte avrebbero potuto utilizzarlo con minore frequenza e ora parleremo della sua stagione in termini molto più lusinghieri. 

Brayan Bello : dopo l’infortunio di Giolito e l’estensione di sei anni da 55 milioni di dollari che ha firmato durante gli allenamenti primaverili sembrava potesse essere lui l’asso della rotazione, ma il suo inizio stentato con un’ERA 5.32 in 17 partenze nella prima metà, è stato molto al disotto delle aspettativa. Nonostante sia stato solido nella seconda metà con un ERA 3.47 in 13 partenze, non c’è dubbio che il suo anno nel complesso sia stato una grande delusione e i Red Sox hanno bisogno di sviluppare di più è meglio questo giocatore in vista del 2025. In precedenza all’estensione contrattuale, a causa della struttura salariale della MLB, Bello avrebbe avuto una serie di contratti di un anno, il che significa che i Red Sox potevano evitare di doverlo pagare quasi in qualsiasi momento, ma mantenendo un controllo per 4 dei sei anni contrattuali. Ora, sono obbligati a pagarlo anche se è scarso, o infortunato, o scarso perché infortunato. E gli deciso 5M$ ogni anno, per sei anni, mentre a Houck e Crawford ne danno 0,75 M$. Anche su questo fronte, diciamo, che per ora Breslow non è stato fortunato!

Nick Pivetta: La stagione di Pivetta è stata buona: non eccezionale, non terribile, più o meno quello che ci si aspetta da un partente nello slot n. 4 avendo registrato un’ERA di 4.14 in 27 partenze su 145 2/3 inning insieme a 172 strikeout. Dopo aver perso il suo posto da titolare nel 2023 e aver lanciato principalmente dal bullpen nella seconda metà, Pivetta fortunatamente è riuscito a riprendere il suo posto nella rotazione questa stagione, evitando un tracollo della squadra per mancanza di alternative. Per l’anno prossimo si prospetta per lui la free agency, ma sia lui che la squadra hanno espresso interesse per un ritorno. Personalmente, a differenza di Davide, io sarei favorevole a questo esito. Pivetta è un buon mestierante che può essere utile e  sono abbastanza sicuro che il CBO riuscirebbe solo a peggiorare la situazione. Sono però scettico che il club disponga di un budget sufficiente a trattenerlo. Spero solo che anche lui non vada ai Dodgers per diventare un fenomeno, questa è un’abitudine che deve finire!

Cooper Criswell: anche lui ha avuto una buona stagione per uno starter No. 5/spot avendo registrato un’ERA di 4.08 in 26 partite (18 partenze). Ha avuto l’opportunità di entrare in rotazione quando si infortunato Whitlock e successivamente anche Bello e Pivetta lo hanno raggiunto per un po’ di tempo nella lista degli infortunati. Sebbene sia stato anche in Tripla A questa stagione (cinque partenze, 25 2/3 inning), Criswell ha colto questa occasione per lanciare  di gran lunga il maggior numero di inning (99 1/3 inning) che abbia mai lanciato nelle major nella sua carriera, dimostrando di essere una discreta opzione di profondità per il club.

Terminiamo con Kenley Jansen, un grande campione che ci ha dato un’ultima stagione forte, con un’ERA di 3,29 e 27 salvataggi in 54 presenze, insieme a un tasso di strikeout del 28,4 percento, il migliore della squadra. Purtroppo questi numeri sono macchiato da quattro blown saves, due delle quali particolarmente dolorose, contro Dodgers e Yankees, nel un tratto cruciale di una settimana, immediatamente dopo la All-Star break. Ci lascia perché è uno che non ama poltrire ad ottobre ed è sicuro che altrove potrà avere maggiori soddisfazioni. Se ne è andato a una settimana dalla fine della stagione per un’infiammazione alla spalla, anche se il manager Alex Cora ha detto che è stata una sua decisione. E’ stato un epilogo strano per un veterano del suo calibro, che probabilmente nasconde qualcosa che non sapremo mai.

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