Bollettino primaverile n°3

Il 27 marzo i Red Sox scenderanno in campo in Texas contro i Rangers per gara 1 della prima serie della stagione e quindi finiranno anche questi bollettini, privi di grande valore intrinseco.

Il tempo quindi stringe e Cora, che finalmente questa stagione deve gestire problemi di abbondanza, sembra che si sia fatto un’idea chiara su quale sarà il roster del giorno di apertura. Vediamo cosa crediamo di aver capito.

Il cuscino di seconda.

In particolare sembrano venire definitivamente al pettine i nodi lasciati irrisolti per il campo interno. Risolto “il problema” della terza basa con la resa di Ciccio Devers, rimane il cuscino di seconda per il quale sono stati in concorso 3 giocatori. Presto verrà presa una decisione, ma sembra proprio che David Hamilton abbia le migliori chance per essere il titolare, almeno dando credito alle dichiarazioni del manager.

All’inizio del ritiro in Florida era sicuramente Campbell il favorito per il posto e su di lui si sono rivolte le principali attenzioni dei coach, in termini di istruzioni e consigli, impartiti durante gli esercizi pre-partita, con lo scopo di rendere il suo gioco  in campo interno adeguato al livello richiesto dalla major league. Cora ha parlato esplicitamente della necessità che Campbell migliori nella confidenza nella presa, nel mantenimento della palla durante i trasferimenti e usare una maggiore precisione nel posizionamento del guanto. Cora sembra fiducioso che Campbell possa crescere e mettere a posto tutti questi dettagli, ma per il momento probabilmente inizierà la stagione in Tripla A. I Red Sox hanno ancora un’alta stima di lui, ma certamente in questa decisione non è estranea la sua AVG .167 in attacco, con 15K questa primavera.

D’altro canto, Hamilton ha battuto bene, con un record di 10 su 40 (.250), tre doppi e due fuoricampo, ma Cora ha rimarcato più volte di mettere in evidenza le sue doti difensive e i miglioramenti ottenuti rispetto alla scorsa stagione.

Grissom rimane in gioco, ma questa primavera anche lui non è stato particolarmente brillante in attacco 6 su 32 (.188) con due doppi in 12 partite. Inoltre Grissom, a differenza di Campbell che può fare anche l’esterno, ha giocato solo in seconda base. Sebbene Cora abbia sottolineato la forte prestazione di Grissom contro i Mets della scorsa settimana, quando ha battuto con forza e ha trasformato un doppio gioco, sembra che Hamilton sia in vantaggio. 

Il lineup e la panca.

Cora ha anche accennato allo sviluppo del lineup, almeno per i primi cinque battitori:

  1. Jarren Duran LF
  2. Rafael Devers DH
  3. Alex Bregman 3B
  4. Triston Casas 1B
  5. Trevor Story SS

Il terzo posto di Bregman nell’ordine nell’ordine di battuta piace molto a Cora, perché divide i mancini Devers e Casas con un battitore destro.

Cora spera anche che Wilyer Abreu possa essere recuperato in tempo per giocare questo fine settimana. Quindi, nella parte bassa del line up, potrebbe esserci Abreu, che batte sesto dopo Story, seguito dal ricevitore Connor Wong, Hamilton, se effettivamente giocherà in seconda base, e infine il CF Rafaela nel nono slot.

Rob Refsnyder rimane il quarto esterno, mentre Carlos Narvaez (5 su 26) e Blake Sabol (3 su 19, nessun HR) stanno competendo per il ruolo di meno peggio come secondo ricevitore, ma attualmente non ci sono indicazioni precise su chi entrerà nel roster iniziale. Purtroppo in questo settore la perdita di Teel non è stata adeguatamente compensata e potrebbe diventare un fattore di criticità in futuro. 

Romy Gonzalez e Nick Sogard sono ottimi candidati come giocatori di utilità. Cora ha parlato molto bene della loro versatilità. Entrambi hanno avuto esperienza sia in prima base e sia in campo esterno questa primavera, oltre ai loro ruoli per loro più naturali, sempre in campo interno. Grissom rimane una possibilità anche per la panca, ma rischia di essere mandato in Tripla A per iniziare l’anno. Cosa che succederà sicuramente ai giovani prospetti Roman Anthony e Marcelo Mayer,  che hanno animato lo spogliatoio durante lo spring training e tutti speriamo di rivedere in estate.

Sembra impossibile in queste circostanze trovare un ruolo per Yoshida che continua a sviluppare il suo programma di tiri, ancora con una gittata insufficiente per arrivare a casa.  Nelle sue due stagioni con i Sox, non solo Yoshida non ha rispettato le aspettative in attacco, ma è anche stato affetto da numerosi infortuni che lo hanno limitato a un totale di solo 248 partite e, poiché potrebbe iniziare la stagione 2025 nella IL, anche quest’anno sembra improbabile che gli capiti di lavorare a pieno ritmo. Eppure, nei brevi periodi in cui si è sentito bene, ha fatto intravedere quello che avrebbe potuto essere e non è stato, come la linea di .333/.411/.487 con tre home run e 20 RBI a luglio, nel pieno della serie positiva della squadra prima della pausa All-Star. Ora si spera che si possa rimettere in salute e capiti qualche infortunio ai battitori di altre squadre che potrebbero rendere appetibile il suo contratto triennale in vista di uno scambio.  

La rotazione.

Per quanto riguarda la rotazione Cora ha annunciato ufficialmente che Garrett Crochet sarà il partente per la prima partita in Texas. A differenza di Devers, Houck non ha fatto una piega di fronte a questa decisione, nonostante sia stato l’asso 2024, culminato nella chiamata allo ASG.  Ora sembra più che probabile che Houck sia in lizza per la seconda partita, mentre Walker Buehler lancerà la terza (e quindi anche l’opening day interno a Boston dopo le prime 7 partite in trasferta).

Al momento, Richard Fitts sembra aver bloccato il quarto posto mentre Priester, che è ancora in predicato per il quinto slot, continua ad avere problemi di rendimento in partita che potrebbero compromettere le sue chanche. In questo frangente Cora ha menzionato in più occasioni quanto sia rimasto impressionato dal mancino Sean Newcomb, un lanciatore veterano ingaggiato con un contratto di lega minore, che ha avuto un invito al campo di lega maggiore da cui ha saputo ricavare il  massimo, tanto che ora potrebbe avere una possibilità di entrare nel roster dell’Opening Day.

Il Closer.

Fra i giocatori rotti sui quali ai Red Sox piace scommettere, sperando di trovare un tesoro, c’è Liam Hendriks, uno che ha dovuto affrontare molte difficoltà negli ultimi due anni. Gli è stato diagnosticato un cancro, l’ha sconfitto, è tornato a giocare con i Chicago White Sox, ma si è rotto il legamento ulnare-collaterale e si è sottoposto a un intervento di Tommy John, che gli è costato la seconda metà del 2023 e tutto il 2024.

Il  tre volte All-Star dell’American League e due volte vincitore del premio Mariano Rivera Reliever of the Year Award, è arrivato come favorito al ritiro per prendere in mano la palla al nono, ma al momento non ha proprio ricambiato le aspettative, subendo 12 valide e sei punti in cinque apparizioni sul monte.

I Red Sox non hanno ingaggiato nessun lanciatore in questa offseason che abbia svolto il ruolo di closer a tempo pieno l’anno scorso, scommettendo sul ritorno di Hendriks, con Aroldis Chapman e Justin Slaten di rincalzo per il posto. “Stanno tutti lanciando bene la palla”, ha detto Cora ​​” e Liam ha fatto un passo avanti ieri. Speriamo di essere in vantaggio nel nono nella prima partita della stagione, e che qualcuno entri, faccia quella salvezza, e andiamo avanti da lì”.

Cora ha confermato che ha intenzione di individuare un set closer di ruolo a cui affidare questa responsabilità, ma sembra che ancora non abbia fatto una scelta. Credo che abbia molta voglia di dare una chance a Hendriks, almeno per giustificare l’investimento, anche se Slaten finora è stato di gran lunga il migliore dei tre questa primavera. Per il momento spero di essere in clamoroso vantaggio nel nono nella prima partita della stagione e anche in quelle successive.

PS: la sfiga dei cugini.

Dopo un lungo e freddo inverno, è incoraggiante assistere agli innegabili segnali della primavera: le piante in boccio che spuntano e si spingono fuori dal terreno fresco, la luce del giorno che dura più a lungo nel pomeriggio e i New York Yankees che perdono pezzi a ogni tornante.  Dopo la perdita di Cole sono arrivati l’infortuni di Gil e Stanton. Arriveranno sicuramente rincalzi di valore, ma contiamo che Boone sappia svalorizzarli al meglio possibile.

 

 

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9 thoughts on “Bollettino primaverile n°3

    • Non disperiamo. Magari fra i numerosi contratti firmati con pitcher sconosciuti al grande pubblico c’è un Koji Uehara che aspetta solo di essere scoperto. Curiosamente colui che dovrebbe fare questa scoperta, Andrew Bailey, era proprio il closer dei Red Sox (molto bravo peraltro), il cui infortunio nel luglio 2013 portò Uehara sul monte.

    • Solo i MFY hanno 9M$ da buttare per un cretino di tal fatta. Finora hanno resistito, ma magari l’infortunio di Stanton gli darà una chance

    • Un Crochet che ha posto l’Opening Day come dead line per parlare di estensione del contratto. Non si capisce cosa aspettino, dovrebbe essere al primo posto nella liste delle cosa da fare.

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