Da quando la tecnologia ha consentito anche agli abitanti del vecchio mondo di poter godere della visione del vero baseball, i Red Sox sono stati costantemente fra i contendenti. In questo periodo hanno rotto la maledizione del bambino, ponendo fine a 86 anni consecutivi di sconfitte, arrivando ad imporsi sulla vetta più alta ben 4 volte nel primo quarto del XXI secolo, stabilendo così un redord ineguagliato.
Ora, trascorsi 6 lunghi anni dal nostro ultimo, eclatante ed entusiasmante successo, viene il dubbio di aver vissuto una parentesi tanto felice quanto irripetibile. Dopo 5 stagioni in cui, in un modo o nell’altro, aveva comunque qualche motivo per illuderci sull’esito finale, il prossimo 28 marzo, a Seattle, scenderà in campo una squadra consapevole di non avere alcuna prospettiva di migliorare la scorsa stagione che ci ha visto ancora, e ancora, ultimi.
Vi sembro troppo drastico? In effetti è così, ma siccome non vi devo vendere i biglietti, seguitemi un attimo per capire se ho ragione.
Sulla causa dei nostri ripetuti insuccessi la diagnosi era ampiamente condivisa: il problema era il lancio. Per risolverlo, lo scorso autunno, abbiamo cambiato il capo del front office, in quanto il predecessore, benchè laureato a Yale, si era dimostrato, inspiegabilmente, del tutto inconsapevole del reale problema e aveva pertanto agito in modo erratico ed inconcludente.
Il sostituto invece sembrava più centrato e aveva condotto una campagna acquisti, zeppa di annunci benché povera di effetti. Il principale risultato però sembrava in linea con le necessità: lo scambio di Sale (un asso, perennemente infortunato), con Giolito: un lanciatore di terza file, ma che si pretendeva in grado di lanciare 6 inning ogni 5 giorni tenendoci in partita. Ovviamente c’erano soluzioni migliori, ma nessuna che portasse a un saldo economicamente positivo per la proprietà
Sapete tutti come è andata a finire. Lucas Giolito non lancerà neppure un inning nel 2024 a causa di un intervento chirurgico al braccio. Se saremo fortunati forse lo rivedremo sul monte nel 2025, anche se non è affatto certo che rivederlo in azione si possa annoverare fra gli eventi fortunati.
Alla perdita di Giolito tuttavia il front office dei Red Sox è entrato immediatamente in azione e …. non ha fatto assolutamente nulla. Morale della favola, la rotazione con la quale affronteremo la stagione 2024 sarà la seguente:
- Brayan Bello
- Nick Pivetta
- Kutter Crawford
- Tanner Houck
- Garrett Whitlock.
Non vi state sbagliando: questa è esattamente la stessa rotazione della scorsa stagione meno Chris Sale. Non sono riusciti a rafforzare un ette una rotazione che nella scorsa stagione si è classificata al 22° posto nella media dei punti guadagnati. E il problema da risolvere (vi ricordate?) era il lancio.
Quindi cosa possiamo sperare? Presi singolarmente questi ragazzi potrebbero anche non sfigurare. Non è difficile vederli come lanciatori nella media del campionato e qualcuno anche al di sopra. Qualcuno di loro potrebbe addirittura sovraperformare, ma se questa non è una prospettiva irrealistica per un solo elemento, lo diventa se pretendiamo che lo facciano tutti. Inoltre se qualcuno di questi cinque ragazzi si fa male e deve trascorrere nell’IL un tempo significativo, (il che è una certezza virtuale di questi tempi) non abbiamo nessuna profondità nel roster con cui fare fronte. I loro sostituti si chiamano Brandon Walter e Cooper Criswell. Per carità di patria non voglio considerare la possibilità che sia Josh Winckowski a passare dal bullpen alla rotazione. Per quello che abbiamo già visto vorrebbe dire che Cora è disperato.
Con queste premesse, se tutto va bene, il 2024 sarà una stagione di passaggio, in cui i nostri giovani avranno la possibilità di mettersi in mostra, vista la fragilità dei nuovi innesti. Esattamente, mi riferisco posto lasciato libero dal nuovovo slugger Chris Murphy, già strappato. Più probabilmente già a metà potrebbe cominciare a pensare al 2025 e nel frattempo dedicarci maggiormente al bridge, un gioco che penso occuperà stabilmente la mia vecchaia.
NB La prossima stagione potrebbe essere quella nella quale forse rinunciare al contributo di Alex Cora. Giusto per ricordarvi che al peggio non c’è mai fine.