Rinuncio a capirci qualcosa; prendo le tabelle che avevo fatto, ne faccio dei coriandoli e caccio via tutto, mi guarderò i risultati sera dopo sera e poi alla fine ne tirerò le somme. C’era qualche tabella fatta da chiunque di voi che contemplava di tornare ad Est dopo la trasferta in California al primo posto in classifica ? Tra parentesi una trasferta in California da 4W-2L che poteva anche essere una bella serie da 6 vittorie con un minimo di accortezza in più, fatto sta che le 4 vinte, il minimo sindacale considerando la debolezza di Padres ed Athletics, sono abbastanza per rivedere le stelle, se poi questo riveder le stelle sarà limitato a questo 8 settembre non so dirvelo, anche perchè dopo una serata come quella di ieri chi è che si azzarda a far qualche pronostico ?
In quello che stiamo vedendo, ovvero squadre come Tampa o Chisox che provano di rovinare le aspirazioni playoff di altre squadre messe molto meglio in classifica, noi italiani scontiamo una triste usanza del nostro sport, ovvero quella delle partite che sai benissimo in che direzione andranno, quante volte abbiamo visto nel nostro sport le squadre di centroclassifica perdere partite ignobili, giocando con le infradito, contro il team che si deve salvare o che deve raggiungere uno scudetto o un traguardo ambito ? L’America è diversa, almeno nel 99% dei casi (qualche eccezione c’è sempre tipo Yankees 2011 a Tampa – last day of season), ma nella stragrande maggioranza dei casi i Rays possono comunque far piangere gli Orioles, dopo aver fatto sacramentare noi e Jays, i Chisox ribaltano la partita con Detroit, anche se nel South Side di Chicago non vedono un playoff da tempo. Insomma noi figli dello Stivale facciamo pure le nostre tabelle, ma evitiamo di dare per scontate troppe partite, chi è forte è forte e chi è debole è debole, ma se credete che il debole cali le braghe siete davvero fuori strada.
Quindi col nostro primo posto in classifica arriviamo allo snodo finale della stagione, fine delle partite “strane”, da qui alla fine solo territori conosciuti, le solite Baltimore, Tampa, Toronto e Yankees … già … ci eravamo scordati degli Yankees … loro invece non si sono scordati di noi verrebbe da dire, non hanno proprio voglia di mandare a monte la stagione, in questo onestamente li ammiro, nel senso che le loro stagioni anche quando sono zeppe di problemi, non deragliano come le nostre ultime due ed in questo credo che il manico conti qualcosina, tra parentesi è facile notare dalla stagione di quelli del Bronx come possano migliorare le squadre quando ci si libera di zavorra inutile (il riferimento ad uno il cui nome come per “A” e finisce per “lex” non è casuale), un po’ come noi quando facemmo salire su un jet in direzione Los Angeles dei personaggi come Carl Crawford e Josh Beckett.
Due parole sulla situazione Moncada, ovviamente è ancora acerbo e diciamo che per digerire le curve che viaggiano in MLB deve prendere parecchi Alka Seltzer; quello che dico è che non ho capito l’averlo nominato titolare dato che giocava anche le partite contro i destri che sarebbero dovute toccare a Shaw, abbiamo caricato di troppe aspettative un ragazzo ventunenne ? Grazie al magico sito di Baseball Reference mi sono andato a vedere le cifre del cubano e la lettura è stata molto chiara, prendo le 45 partite giocate a Portland in Doppio A, ovvero il massimo livello toccato da lui prima della promozione in prima squadra : in 207 presenze nel box è andato strikeout 64 volte, ovvero nel 31% dei turni; tanto per darvi un metro di paragone vi dico che nelle Majors sono solo tre i giocatori con una percentuale di strikeout maggiore del 31%, salendo quindi drasticamente il livello dei lanciatori che avrebbe affrontato cosa era lecito aspettarsi da lui ? Diamogli pure qualche partita, ma non TUTTE le partite, oltretutto fatemi dire che Shaw non si merita di essere accantonato come un ferrovecchio, è certamente in calando, non è certo un fenomeno e faccio una bella fatica a considerarlo parte del nostro futuro, ma per più di metà stagione c’ha dato una bella mano in un ruolo nel quale avevamo un punto di domanda gigantesco dopo l’esplosione (lipidica) del Panda.
Siamo quindi al culmine della stagione, se fosse una Milano-Sanremo vi direi che siamo all’inizio della salita del Poggio. Destinazione Toronto quindi, dove troveremo degli uccellini parecchio imbufaliti, mi immagino gli improperi che avrei tirato se fossi stato canadese in una partita come quella dell’altra sera finita con una presa da circo di Gardner, spalle al muro e a basi cariche. Sinceramente avevo fatto un pensierino ad inserire una partenza spot (Owens ? Kelly ?) in gara-3 a San Diego per avere a Toronto Price venerdì e Porcello sabato, scelta un po’ troppo estrema per uno staff come il nostro dove la paura di fare errori (e semmai di perdere il posto) sembra ormai bloccare molte possibilità. Essendoci quindi giocati Price andremo nella trincea dello Skydome con Porcello, Rodriguez e Buchholz. Insomma … io Price lo avrei voluto