La performance del CBO

Lo scorso anno ho sentito la necessità di suddividere in articoli l’analisi della stagione 2024. Dedicavo la quinta parte di quella corposa monografia all’operato di Alex Cora e concludevo che sarebbe stato illogico e poco proficuo porsi il problema dell’opportunità di un suo avvicendamento, visto che il sostituto avrebbe dovuto sceglierlo Craig Breslow. Nell’articolo dello scorso 8 ottobre ho indicato brevemente alcuni aspetti insoddisfacenti nel gioco della squadra di cui il manager – ed il suo numeroso staff – avrebbero dovuto rispondere (numero di errori, battute situazionali, corsa sulle basi), ma non per questo ho cambiato idea.

Secondo me il problema principale dei Red Sox risiede nell’accountability.  E’ una parola che non ha un esatto corrispettivo nella lingua italiana. Si traduce brevemente con responsabilità, ma in realtà si allude alla capacità di rispondere delle proprie azioni e dei risultati ottenuti di fronte ad altri soggetti capaci di valutarli e prendere le adeguate misure nel caso di prestazioni insufficienti. La mancanza di accountability in una organizzazione rende praticamente impossibile (o del tutto casuale) la risoluzione dei problemi e meno che mai l’instaurazione di cicli di miglioramento continuo.

Il soggetto apicale che dovrebbe intervenire quando la squadra mostra dei problemi, specialmente quando questi problemi sono ricorrenti e il manager – ed il suo numeroso staff – non li sanno risolvere o non li risolvono abbastanza velocemente è il Chief Baseball Officer. Il CBO è in ultima analisi il responsabile ultimo dell’andamento della squadra. Per trovare la figura che abbia ricoperto questo ruolo, di nome e di fatto, nei Boston Red Sox, bisogna risalire a Dave Dombrowski. Dopo di lui, i pallidi epigoni che si sono avvicendati, hanno operato in un ambito ben più ristretto. Vediamo cosa è successo in particolare sotto la gestione Breslow. Spoiler: non ne parlerò bene!

Non c’è dubbio che la storia dei Red Sox del 2025 sia una storia di miglioramenti. Il “numero di vittorie”, ovvero 89, è stato il totale più alto dal 2021 e la prima volta da quella stagione che la squadra ha realizzato un record superiore a .500. Quindi potremmo semplicemente pensare che siamo sulla strada giusta e che basti solo continuare così per migliorare indefinitamente, 

Purtroppo non è così e per capirlo occorre riepilogare brevemente quello che è successo nei vari reparti:

  • Offense:
    • I Red Sox sono leggermente migliorati in termini di attacco negli ultimi due anni, anche se sono sempre stati tra i primi 10 nelle statistiche principali. 
    • Il loro miglior battitore nel 2023 e nel 2024 è stato Rafael Devers. La sua assenza, nel 2025, è stata compensata dal miglioramento collettivo dei comprimari. Fra i singoli il contributo di Bregman, Story e Anthony è stato solido, mentre Duran, Rafaela, Abreu e Yoshida sono stati molto discontinui. Bisogna anche considerare il contributo di Gonzalez e Refsnyder contro i lanciatori mancini senza il quale non avrebbero mai potuto qualificarsi per i playoff.
    • Dal punto di vista situazionale, i Red Sox erano una squadra di media categoria nel 2023, ma hanno regredito drasticamente nel biennio successivo nel ranking per media battuta con RISP e per strikeout con RISP.
  • Pitching:
    • È chiaro che il lancio in generale è migliorato dal 2023. Già l’anno scorso avevamo una rotazione migliorativa, guidata dalle prestazioni di Houck, Pivetta e Criswell. Rinverdendo una tradizione per i lanciatori che lasciano Boston, Pivetta ha vissuto una stagione strepitosa sotto il solo di San Diego, mentre gli altri sono stati falcidiati dagli infortuni. Ciò nonostante nel 2025 si sono ripetuti a buini livelli perché hanno guadagnato un asso, Bello si è confermato come ottimo componente intermedio di rotazione e un Giolito sui livelli attesi, almeno fino a quando si è rotto poco prima dei playoff.
    • Il trend tuttavia non risulta confermato qualora si confronti il rank di WHIP, K/9 e BB/9. Il team di lanciatori non ha ottenuto abbastanza swing-and-miss e ha concesso troppi corridori in base. 
    • Per migliorare drasticamente la rotazione nel 2026 Breslow dovrebbe attingere al mercato free agent per prendere un solido lanciatore numero 2 o numero 3. Se invece si affiderà al ritorno di giocatori infortunati e rookie le ambizioni verranno fortemente ridimensionate. Per realizzare questi obiettivi avrà il sostegno della proprietà?
    • Con Chapman e Whitlock in testa, i Red Sox avevano il secondo miglior bullpen del baseball nel 2025, nonostante il ruolo di middle relief sia stato a tratti incerto, il back end si è comportato in modo ammirevole. Con quei due e il ritorno di Slaten, Breslow dovrebbe essere in grado avere un punto di forza in vista del 2026.
  • Defense
    • La difesa era pessima nel 2023 e nessuno ha fatto abbastanza per migliorarla. Sostituire Devers con Bregman in terza base e disporre di Ceddanne Rafaela uno dei migliori esterni centro del baseball avrebbe dovuto aiutare, ma non è servito a nulla. Eravamo 29° come numero di errori, ma siamo riusciti a peggiorare nel 2025. 
    • In generale l’efficacia difensiva è stata meno che mediocre. La ricezione è stato un problema costante negli anni precedenti e, sebbene non sia stato risolto, è stato abilmente spazzato sotto il tappeto dalle prestazioni di Narvaez

Questo breve resoconto ci dice che ci sono aspetti che il front office riesce a maneggiare ed altri che non considera prioritari con il risultato che nessuno se ne cura e nessuno sembra essere ritenuto responsabile delle cattive prestazioni che ne derivano. Si tratta di un colossale fallimento organizzativo che coinvolge tutto il management (e ritengo non sia estraneo alla fuga di personale esecutivo intermedio). Non ho visto alcuna prova che Craig Breslow abbia una filosofia organizzativa per questa squadra. Se non si dispone di un piano, non c’è modo di apportare correzioni lungo il percorso anche quando riguardino fondamentali come la difesa, l’hitting situazionale o la corsa sulle basi.

Ma oltre che sciatto organizzatore Craig Breslow si è anche dimostrato un pessimo dirigente anche in materie direttamente riconducibili alla sua persona come quello dei contratti a scadenza. Danny Jansen, James Paxton, Dustin May e Steven Matz sono tra le acquisizioni a scadenza che ha effettuato negli ultimi due anni. Nessuna di queste ha avuto un impatto significativo sul club, mentre altre squadre in lizza ne hanno tratto maggior giovamento.  A luglio i Seattle Mariners sembravano una squadra alla nostra portata e con carenze equiparabili alle nostre. Dopo aver risolto i loro problemi in prima e terza base, hanno vinto la division e si giocano gara 7 delle finali di lega.

Nel corso degli anni, le acquisizioni a scadenza hanno dimostrato di essere un fattore determinante per il successo nei playoff.  In questo ambito Breslow è stato letteralmente surclassato. E’ stato riferito che il suo atteggiamento durante le trattative, oltre ad essere stressante per lo staff, non riesce a creare un clima collaborativo con i dirigenti delle altre franchigie. Insomma Breslow sembra del tutto carente delle doti umane e dell’intelligenza emotiva che consentono di capire il contesto in cui ti muovi e aumentare le possibilità di concludere accordi vantaggiosi.

Queste scarse attitudini si sono rivelate anche all’interno. La situazione di Rafael Devers è stata la peggior gestione rispetto a qualsiasi altra vicenda che abbia coinvolto un giocatore di punta nella storia della MLB. Non starò a ripetere i dettagli, ma è stato veramente triste vedere i vari corifei diffondere a posteriori rumors diffamatori a carico del povero Ciccio, cervello di gallina ma cuore d’oro. Un copione che si ripete regolarmente dai tempi del pollo fritto di Francona.  

Dal punto di vista tecnico Breslow ha azzoppato irrimediabilmente una squadra in corsa per il titolo, privandosi della produttività di Devers senza ricevere praticamente nulla in cambio e senza nemmeno aver approntato un piano di riserva per la prima base e il battitore designato. Una volta usciti di scena Casas e Devers hanno faticato per tutto l’anno a trovare sostituti per entrambi i ruoli. 

Tutti questi aspetti pesano e non sono sufficienti a compensare le buone mosse dell’ultima offseason. Prendere Garrett Crochet è stato un accordo che ha cambiato la franchigia. Onestamente non credo che Breslow si aspettasse che Aroldis Chapman fosse così bravo, ma ha comunque il merito di averlo preso e prolungato il suo contratto per un anno più un’opzione. L’ingaggio di Alex Bregman è stato positivo, anche effettuato con una struttura contrattuale balorda (essenzialmente tre contratti annuali con opzioni di uscita) che consentirà a Bregman la possibilità di cercare altrove nel 2026. Alla fine firmare un contratto a lungo termine con Roman Anthony potrebbe essere stata la cosa più intelligente che abbia fatto da quando è diventato CBO.

I Red Sox hanno slancio dopo una stagione positiva, ma ci sono buchi da colmare e mosse da fare. Craig Breslow non sembra proprio la persona giusta da mantenere al timone per vincere un campionato. Non possiamo neppure sperare che arrivi qualcun altro che lo faccia.

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Yankee Elimination Day – 2025

Ora ci sono tanti cuori spezzati nel Bronx, ma è una conseguenza che posso sopportare

Gaudemus igitur, Nation! I buoni hanno vinto e questo significa che anche i pigiamini guarderanno i playoff dal divano di casa. 

Queste sono le date Fauste del XXI secolo. Evidenziate in rosso quelle in cui siamo stati noi ad annunciare la buona novella:

  • YED 2001 – 4 novembre
  • YED 2002 – 5 ottobre
  • YED 2003 – 25 ottobre
  • YED 2004 – 20 ottobre
  • YED 2005 – 10 ottobre
  • YED 2006 – 7 ottobre
  • YED 2007 – 8 ottobre
  • YED 2008 – 23 settembre
  • YED 2010 – 22 ottobre
  • YED 2011 – 6 ottobre
  • YED 2012 – 18 ottobre
  • YED 2013 – 25 settembre
  • YED 2014 – 24 settembre
  • YED 2015 – 6 ottobre
  • YED 2016 – 29 settembre
  • YED 2017 – 21 ottobre
  • YED 2018 – 9 ottobre
  • YED 2019 – 19 ottobre
  • YED 2020 – 9 ottobre
  • YED 2021 – 5 ottobre
  • YED 2022 – 23 ottobre
  • YED 2023 – 24 settembre
  • YED 2024 – 29 ottobre
  • YED 2025 – 8 OTTOBRE
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Inconcludenza e vacuità

Nel 2023, alla conferenza stampa di insediamento di Craig Breslow, Tom Werner aveva promesso una offseason “a tutto gas” e una squadra diversa nel 2024. Dopo l’immane figuraccia rimediata hanno imparato la lezione. Lunedì, per il secondo anno consecutivo, il CBO Craig Breslow, il manager Alex Cora e il CEO Sam Kennedy, si sono presentati davanti ai giornalisti, per la rituale conferenza stampa di fine stagione. 

Esattamente come lo scorso anno, l’evento è stato del tutto privo di contenuti informativi, ma quest’anno sono state raggiunte nuove vette di inconcludenza e vacuità da parte del giovane manager che guida la nostra squadra del cuore. Spesso le risposte sembravano implicare il superamento e l’annullamento dell’identità individuale e del pensiero razionale, per raggiungere un nuovo stato d’essere, come quando ha affermato che per garantire che i Red Sox rimangano competitivi sarà necessario un approccio olistico. In pratica significa che si occuperà un po’ di tutto. 

Sul come non sono stati forniti particolari, né sui contratti con opt out, come quello di Bregman e Story, né sulle linee principali del prossimo mercato, né sullo svilippo dei giovani. Insomma fuffa su tutti i fronti. Quello che faranno i Red Sox per rafforzare la squadra per il 2026 lo scopriremo vivendo.

Niente anche per quanto riguarda una valutazione e un bilancio della stagione trascorsa, caratterizzata da molti eventi importanti, la cacciata del reprobo Devers, infortuni catastrofici di giocatori chiave, estensioni contrattuali e una trade deadline di fine luglio decisamente pessima.

Su questo specifico punto gli esperti di baseball spesso mettono in guardia dal giudicare immediatamente una trade deadline di una squadra, ma, sostengono, dovrebbero essere solo dopo la fine della stagione. Per i Red Sox, quel momento è arrivato. Esattamente nove settimane dopo un deludente 31 luglio, conclusosi con l’arrivo di Dustin May e Steven Matz , i Sox si sono ritrovati a fare le valigie per tornare a casa dopo un’eliminazione dai playoff subita, dopo oltre 20 anni, proprio dai MFY. 

Davanti a tutto questo Breslow ha risposto con una lunga sbrodolata sul fatto di aver imparato tanto dalle decisioni prese e dall’interazione con gli altri esseri umani, concludendo dicendo “So I think the short answer there is, I’ve learned a ton”. In altre parole, sbagliando s’impara. Dubito che abbia conferito con la proprietà con lo stesso armamentario di supercazzole.

Vista l’impossibilità di capirci qualcosa è toccato a Cora, decisamente quello dell’organizzazione maggiormente dotato di capacità comunicative, a mettere le cose in prospettiva: “Throughout the year we were shooting for (the postseason), and we got it. Disappointed because of the results, right? It’s not cool watching games (on Sunday). That’s not what I wanted. But as for the overall season, for me, I had a blast. We really enjoyed it”.

Che dire? Caro Cora, mi fa tanto piacere che vi siete divertiti, ma che ne dite di vincere un campionato ogni tanto, così posso divertirmi anche io? Se vi sembro un po’ duro è perchè mi sono stufato di alcune insopportabili idiosincrasie della squadra. 

Molti sostenitori di Cora sostengono che non è lui il responsabile dell’insegnamento dei fondamentali ai giocatori di Major League. Avrebbero dovuto impararli nelle Minor League. Forse è così, ma cosa dovrebbe fare un manager quando vede giocatori eseguire fondamentali scadenti? Parlarne in conferenza stampa? Fare finta di niente? Oppure prendere provvedimenti? Cora ha a sua disposizioni 11 coach che non non sono certo autonomi, ma agiscono sotto la sua supervisione. Dovremmo vedere dei miglioramenti nel tempo. I Red Sox sono arrivati primi nella Major League per numero errori nel 2025. Sono stati pessimi anche nel 2024 e nel 2023 ma quest’anno sono ancora peggiorati. Sapete chi ha commesso meno errori nel baseball nel 2025? I Texas Rangers. Sono stati anche quarti nel 2024 e secondi nel 2023. Il loro manager in tutte queste stagioni è stato Bruce Bochy. Pensate che c’entri qualcosa? Certo che sì.

I Red Sox hanno subito strikeout con corridori in posizione punto più di qualsiasi altra squadra. Non c’era un approccio RISP se non quello di battere la palla più lontana possibile. Praticamente mai un bunt, un batti e corri, una battuta in campo opposto, una palla a terra che costringa la difesa a fare una giocata difficile. In altri termini mai un approccio situazionale in battuta. Cinque giocatori hanno subito più di 100 strikeout. L’approccio sembrava fosse o fuoricampo o niente, ma così si va poco lontano. Se c’è stato un tentativo da parte di Cora di correggere la situazione, magari richiamando Peter Fatse, non lo si è visto.

Vogliamo parlare della corsa sulle basi? L’allenatore di terza base Kyle Hudson ha avuto un anno terribile, autore di terribili incertezza culminate nella seconda partita dei playoff, di cui abbiamo discusso a lungo.

Alex Cora ha avuto un grande problema nel suo spogliatoio: Rafael Devers. Aveva un buon rapporto con Devers e avrebbe potuto stroncare la questione sul nascere, con la durezza necessaria a imporre la disciplina. Ma lui voleva essere amico di Raffy e ha esitato a prenderlo di petto. Questo ha portato all’intervento della dirigenza e del proprietario, e da lì è andato tutto a rotoli. Anche in quel caso avrebbe dovuto dire loro che Devers è il mio battitore designato e non gli chiederò di giocare come prima base, perchè è una richiesta senza senso. Anche in questo caso ha prevalso l’ignavia. E alla fine abbiamo perso un ottimo slugger che ci avrebbe fatto comodissimo nella sfida con quelli là, una sfida che peraltro Devers sentiva tantissimo ed è stato spesso determinante.

Cora ha avuto il merito di aver vinto 89 partite con un roster ridotto, mescolando e abbinando giocatori sempre diversi nelle sue formazioni e mandando in campo una una rotazione che si è rivelata per lo più vincente. Questo gli va riconosciuto, tuttavia non si possono trascura anche gli altri fattori al contorno che alla fine risultano essenziali in una stagione vincente. Specialmente quando arrivi a giocare a ottobre e la qualità del gioco aumenta, qualsiasi carenza può dare agli avversari un vantaggio difficilmente colmabile. Quando la squadra del 2026 tornerà in campo non sarà accettabile che questi stessi problemi continuino a persistere senza che il manager prenda le necessarie contromisure.

PS: Alla conferenza stampa, come detto, partecipava anche il CEO Sam Kennedy, per motivi che non sono stati resi noti. Non si sa se abbia parlato e, nel caso, cosa abbia detto. Le cronache dell’evento infatti, forse per un problema tecnico, non riportano nulla riguardo le sue eventuali dichiarazioni 

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Romance in Durango

Per alcuni impegni familiari improcrastinabili ho potuto vedere gara 3 con i pigiami in differita, con un ritardo molto grande rispetto all’evento. Non mi faceva voglia di commentare nell’immediato.. Cora costretto a atteggiamento completamente opposto rispetto a gara 2, mantenendo il partente Early sul monte nel un quarto inning, durante il quale la situazione via via si deteriora, fino a diventare irrecuperabile, grazie anche a un catastrofico errore di Lowe. D’altra parte una squadra che si presenta a una partita decisiva senza un attacco non può avanzare nessuna recriminazione. Anche i MfY schieravano un rookie, che le nostre mazze non hanno minimamente impensierito, tanto che ha potuto lanciare indisturbato per ben otto interminabili inning.

La perdita per infortunio di Lucas Giolito è stata solo l’ultima disavventura da gestire durante questa annata. Prima di lui altri giocatori chiave hanno avuto stop prolungati in momenti cruciali del 2025. Triston Casas, Liam Hendriks, Kutter Crawford, Tanner Houck hanno dato un contributo minimo o nullo. Roman Anthony e Marcelo Mayer sono stati convocati con colpevole ritardo e, dopo aver contribuito a raggiungere la post season, si sono dovuti fermare così come, Hunter Dobbins, Richard Fitts sono caduti prima del traguardo, oppure altri, come Bregman, sono tornati dall’infortunio avendo perso lo smalto mostrato all’inizio.

Altri giocatori sono stati un fallimento, senza bisogno di infortuni, come gli scarti dei Dodgers Buehler e May (irrecuperabili) e la caduta di Kristian Campbell dopo aprile (anche se il suo futuro resta ancora luminoso).

Oltre agli infortuni a depotenziare il nostro attacco ci ha pensato l’infinitamente estenuante calvario rappresentato dal dramma di Rafael Devers e dal successivo scambio (o più propriamente automutilazione), che hanno mostrato le gravi carenze di governance di un front office isterico e inadeguato.

A proposito di proverbi messicano, noi il fucile per competere ce l’avevamo, solo che l’abbiamo scambiato con una pizza e un mandolino (esattamente al contrario del protagonista di Romance in Durango di Bob Dylan). Aver affrontato i playoff con gravi carenza di potenza del lineup, per di più autoprovocate, senza ,non dico trovare, ma neppure cercare delle soluzioni alternative, rappresenterebbe ovunque un valido motivo di licenziamento.

Invece sebbene la offseason sia già iniziata per i Red Sox, prima di quanto avrebbero voluto,  non ci saranno sconvolgimenti drammatici nell’organizzazione e probabilmente nessuna recriminazione per la loro eliminazione al primo turno. Nel complesso tutti diranno che abbiamo i tasselli giusti al loro posto per il futuro e non possiamo farci una beneamata minchia di niente.

PS: nel frattempo ariconsoliamoci co’ l’aglietto. I MFY sono stati travolti dai canadesi e i Jays hanno così ottenuto una vittoria nei playoff che mancava da nove anni, portandosi in vantaggio per 1-0 nella serie.

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Quando il gioco si fa duro…

Sono completamente esausto. Un’altra partita equilibrata carica di tensione, euforia, ansia, sollievo, rabbia che mi ha succhiato energie e sonno e che la delusione finale non ha lenito. I Red Sox 2025 sono una squadra di giovani talentuosi, che non hanno avuto il sangue freddo per dare il colpo di grazia a una squadra di veterani sull’orlo di una crisi di nervi. Peccato! Spesso questi sono treni che passano una volta sola. Metto giù la mia opinione per punti su aspetti sui quali si potrebbe dissentire, sperando di animare la discussione:

  • I MFY scendono in campo con la tremarella, scoprendo la giugulare. La prestazione di Rodón e molto , L’errore al terzo che ci ha permesso di pareggiare avrebbe dovuto segnare il suo epilogo, ma non siamo riusciti a farlo scendere. Solo un giocatore si salva nei pigiami ed è Ben Rice. Quel ragazzo con l’espressione bovina da serial killer mi fa paura e ringrazio Boone di averlo tenuto fuori  da gara 1
  • Al settimo, quando siamo riusciti di nuovo a fargli mettere la testa sul ceppo, non abbiamo saputo affondare il colpo e, complice una buona giocata difensiva con in campo il rilievo, abbiamo perso la nostra occasione. C’è un commento in diretta che testimonia il mio sconforto.
  • Proprio come ha fatto venerdì contro Detroit Cora ha gestito il bullpen in modo aggressivo, sostituendo Bello dopo solo 28 lanci, contando su un bullpen riposato grazie ai 7.2 inning in Gara 1 di Garrett Crochet (anche questa una mossa azzardata). Questo ha reso la coperta troppo corta all’estremità opposta della partita, come vedremo. Naturalmente era una tattica pensata a tavolino nel prepartita che presuppone una scarsa fiducia nelle attuali capacità di Bello il quale, da parte sua, ha sicuramente pagato un scotto emotivo per l’esordio ai playoff.
  • Era una mossa ragionevole? Io propendo per il si: se sei l’underdog devi sparigliare e non seguire ordinatamente il sentiero su cui l’avversario ti aspetta. Cora ha audacemente puntato alla gola degli Yankees. Pur essendo in vantaggio di un game a zero, ha tentato il colpo decisivo, prima che fosse strettamente necessario. Secondo me, tenendo conto della perdita di Giolito, ne valeva la pena. In questo modo ci ha dato le migliori chance di vincere la serie.
  • Era tempestiva? Col senno del poi è facile dire che se Bello avesse ottenuto un numero maggiore di eliminati, non avremmo avuto necessità di stressare Whitlock più avanti, sebbene su questo aspetto hanno giocato anche altri fattori, come il grave errore di Duran che ha limitato a soli 2 eliminati l’impegno di Slaten. Evidentemente ha giocato l’urgenza di evitare che i pigiami aprissero una voragine nel punteggio e ci privasse di questa opportunità. In quel frangente Bello era sicuramente instabile, avendo concesso un fuoricampo da due punti a Ben Rice nel primo inning e un duro contatto all’inizio del terzo.
  • Ha funzionato? Il risultato impietosamente dice di no. Tuttavia al settimo inning i Red Sox hanno effettivamente avuto la possibilità di fare danni. Purtroppo l’errata esecuzione di alcuni fondamentali è stata così disastrosa che non possiamo rimproverare altro che noi stessi. D’altra parte è probabile che giocatori inesperti (o inadeguati), possano  commettere errori quando il gioco si fa duro (anche se fa male, molto male!)
  • Oltre a Duran (già citato), mi riferisco all’orribile tentativo di bunt di Raffaela e alla dilettantistica corsa sulle basi di Eaton. L’episodio più grave è il primo: Raffaela è il ns esterno centro del futuro, legato da un contratto pluriennale, non dovrebbe essere possibile che possa fare un pasticcio del genere; viceversa Eaton è un onesto mestierante, catapultato in un palcoscenico che, se non fossero occorse circostanze straordinarie, non avrebbe mai dovuto calcare. Questo episodio però è quello più irritante, perché certifica la fine delle nostre speranze di vincere la partita e perchè c’è un concorso di colpa di Hudson (il suggeritore di terza).  Quando Chisholm riesce a bloccare in tuffo la radente di Yoshida, Eaton corre in prossimità del cuscino di terza e guarda correttamente il suggeritore, perché l’azione è alle sue spalle. Hudson gli indica chiaramente di fermarsi (se interpreto correttamente quello che si vede nella foto), ma con due out fermarsi non ha alcun senso. La difesa non ha alternativa ad assistere sulla base forzata e Eaton, un giocatore velocissimo, avrebbe segnato senza sforzo, facendo scoppiare il cervello a Bloome e a tutti i pigiami. Abbiamo corso il serio pericolo di vincere la partita, giustificando l’all in messo sul tavolo da Cora.

Naturalmente tutti gli azzardi falliti comportano dei contraccolpi. Whitlock viene chiamato all’inizio del settimo inning, che chiude shout sebbene conceda un doppio con 1 out. Ora il bullpen è vuoto e Chapman aveva già ottenuto una salvezza con quattro out martedì e così a Cora non resta che affidarsi ancora a Whitlock, per un secondo inning di lavoro. Dopo due eliminati concede una base su ball a Chisholm. Ora Whitlock è a quota 32. Non lanciava così tanto in una sola partita da giugno. Fosse disponibile Bernardino, forse Cora lo farebbe entrare, ma c’è solo Tolle e valuta di avere ancora tempo.  Invece Wells tocca un singolo sulla linea destra e Chisholm, che non viene fermato in terza, porta a casa il punto della vittoria, mentre l’assistenza di Eaton arriva al piatto un secondo troppo tardi.

I 47 lanci di Whitlock rappresentano il massimo per questa stagione, cioè da quando è tornato dall’intervento intervento chirurgico subito lo scorso anno. Stanotte potrebbe non essere disponibile e questo renderebbe ancora più difficile il compito di eliminare i pigiamini. Oltretutto troveremo avversari euforici per il mortale pericolo scampato non si sa come. Si mette male per noi buoni, ma venderemo cara la pelle! 

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RED SOX WIN!

La faccia abbacchiata di Spike Lee dà il tono della magnifica serata (si fa per dire sono le 3:17!) Chapman ci fa vedere le streghe incassando 3 singoli consecutivi, poi si resetta e fa i tre out che danno la vittoria in gara 1. Una grande gioia, ma la partita è già archiviata perchè la mente già pensa alla gara di domani.

GO SOX!

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