L’arrivo di Peavy è certamente un messaggio che i Sox non intendono lasciare nulla di intentato per giocarsi questa stagione, in una division che s’è ulteriormente rafforzata non potevamo restare immobili con Tampa e Baltimore (specialmente) che hanno operato saggiamente. Farrell dice che questa trade è una assicurazione per prevenire un collasso come quello del 2011, quando c’erano i cinque-partenti-cinque senza possibilità d’una qualsiasi scelta alternativa, ora con Peavy ipotizzando un ritorno di Buchholz saremmo addirittura in sei, contando anche l’ottimo Workman arriveremmo a sette, sperando di evitare infortuni ci sarebbe modo di operare anche scelte ponderate. In più teniamo conto del fatto che non è solo un arrivo per due mesi visto che il giocatore è sotto contratto anche per il 2014, la cosa ci può dare un po’ di respiro anche per il prossimo inverno quando ci saranno scelte da fare.
Peavy è il pezzo pregiato della trade, Villareal è la fiche buttata sul tavolo, un rilievo che l’anno scorso sembrava poter entrare nella elite della Lega ma che ha avuto un 2013 tragicomico con pochi inning orripilanti in Grande Lega, con cifre poco belle anche in Triplo e con rapporti più che burrascosi col grande vecchio Jim Leyland, cosa ci possa dare credo che nessuno lo sappia, per il momento partirà a Pawtucket poi si vedrà.
Rinunciamo a tre minor leaguers che credo pochi di noi conoscevano e rinunciamo a Iglesias. E’ molto ? E’ poco ? In un mondo perfetto Iglesias sarebbe rimasto da noi ancora un po’ cercando di capire se poteva emergere un po’ più anche nel box o se sarebbe rimasto un esimio sig. Mendoza con un guanto eccelso, di sicuro rinunciamo ad un difensore come raramente s’è visto, nessuno o pochissimi però credevano che potesse offrire un contributo offensivo anche solo accettabile e tutti pensano che il rendimento di quest’anno sia uno sprazzo irripetibile, diciamo pure che Bogaerts da adito a speranze maggiori per il futuro.
La trade ci lascia un po’ scoperti in terza e Holt che difenderà l’hot corner stasera è nulla più che un ripiego momentaneo. Le due opzioni ovvie sono lo stesso Bogaerts che, guarda caso, ha iniziato a giocare in terza un po’ di partite fa e Middlebrooks. C’è subito da dire che Will sembra aver digerito male di non esser stato chiamato a Boston subito dopo la trade e avrebbe dato segno di una latente frustrazione, speriamo che tutto ciò sia assorbito senza traumi ulteriori.
La deadline è passata ed ora fatti salvi movimenti in agosto via-waivers le squadre sono pronte per l’ultimo terzo di stagione. Peccato solo una cosa : abbiamo perso il canale tv che c’ha fatto vedere il baseball, la nostra magica ESPN America chiude i battenti ed io maledico la sotto-cultura sportiva di questo paese che impone il calcio è nulla più. Mi sento un po’ triste perchè era diventata un’abitudine piacevole, la piccola riserva indiana per chi s’oppone alla preponderanza del nazional-popolare applicata allo sport. Evidentemente abbiamo quello che meritiamo.