Gelo a San Francisco

Mark Twain diceva: “L’inverno più freddo che io ricordi è stato un’estate a San Francisco.” Effettivamente, non ci saranno temperature elevate quando, in tarda serata sulla East Coast e in piena notte in Italia, i Red Sox sperimenteranno quanto sia imbarazzante giocare contro il loro ex miglior battitore, dopo averlo ceduto per un piatto di lenticchie.

Oggi i Red Sox hanno avuto un giorno di riposo, dopo aver vinto la serie di tre partite a Seattle per 2-1, migliorando il loro record a 39-37. Essendo la quarta serie consecutiva vinta, la squadra continua a comportarsi come se si sentisse ancora in corsa per i playoff, nonostante l’automutilazione causata dalle cervellotiche scelte del front office.

Il merito principale va attribuito ai partenti. In gara uno, Lucas Giolito ha avuto un’altra buona serata, anche se si è messo decisamente nei guai riempiendo le basi senza out con tre singoli consecutivi all’inizio del terzo inning. Fortunatamente, ha eliminato con tre strikeout di fila i migliori battitori dei Mariners — JP Crawford, Julio Rodríguez e Cal Raleigh — e da lì in poi non c’è stata più storia.

È stata la prima volta in carriera che Giolito riusciva a completare un inning senza concedere punti in una situazione di basi cariche e zero out. Ed era anche la prima volta che un lanciatore dei Red Sox ci riusciva dal 13 agosto 2016, quando Brad Ziegler lo fece contro Arizona. La partita è terminata 2-0, quindi immagino che quella giocata abbia avuto un certo peso.

In gara due, invece, abbiamo perso rovinosamente. Venivamo da una serie di sei vittorie consecutive durante le quali i Red Sox avevano subito un totale di otto punti. Walker Buehler ne ha concessi otto già al quarto inning, ma la partita sembrava già finita al secondo, quando ha concesso un grand slam a Cal Raleigh, togliendoci ogni prospettiva.

Nella gara finale, Crochet ci ha regalato il solito show dominante: 6.0 inning lanciati, un solo punto concesso (per wild pitch), sei valide, nessuna base su ball e otto strikeout. La sua ERA è scesa a 2.20. Ha lanciato 96 palle (70 strike), sulle quali i battitori avversari hanno totalizzato 17 swing and miss. La sua fastball a quattro cuciture ha raggiunto una velocità massima di 97,0 mph, con una media di 95,7 mph.

Deve però condividere il merito della vittoria con il redivivo Trevor Story, il cui decimo fuoricampo stagionale ci ha portati in vantaggio per 3-1 al quarto inning, e con il bullpen:

  • Garrett Whitlock, che ha lanciato un settimo inning perfetto (uno strikeout, due groundout). Ha concesso un solo punto negli ultimi 15 inning (in 12 apparizioni) dal 17 maggio.

  • Aroldis Chapman, salito all’ottavo contro i battitori 1-3 dei Mariners, che ha eliminato con apparente facilità.

  • Greg Weissert, che ha chiuso il nono inning ottenendo la sua terza salvezza nelle ultime sei apparizioni.

Nessun giocatore proveniente dalla Devers trade è stato schierato, nonostante lunedì il CBO Craig Breslow avesse affermato:
“Siamo davvero entusiasti di accogliere nel nostro team Jordan Hicks, un rilievo dominante negli ultimi inning.”

Oggi i Boston Red Sox hanno fatto una mossa di roster sorprendente, retrocedendo il seconda base Kristian Campbell a Worcester (Tripla A). Campbell è nel roster dei 40 fin dal giorno dell’apertura, ma nelle ultime settimane ha faticato sia in battuta che in difesa, dopo aver vinto il premio di Rookie del mese per marzo e aprile grazie a una media di .287/.388/.460 con quattro fuoricampo a inizio stagione. Da allora le sue prestazioni sono drasticamente calate, toccando .159/.243/.222 dalla fine di aprile. Anche la sua difesa è stata deludente: guida la squadra con sette errori e si classifica nel primo percentile tra i secondi base con nove eliminazioni negative sopra la media.

A cosa è attribuibile questo calo repentino?
Recentemente Breslow ha ammesso che i frequenti cambi di ruolo hanno ostacolato lo sviluppo difensivo di Ceddanne Rafaela lo scorso anno. E quindi — visto che la medicina aveva funzionato per uno — hanno pensato bene di sperimentarla anche su un altro, impegnandosi molto per peggiorarne le prestazioni difensive: hanno continuato a schierare Campbell in campo esterno ogni tre per due, nonostante i suoi frequenti errori in campo interno. In questo periodo hanno perfino tentato di prepararlo per la prima base. Magari, mentre aspettava il suo turno in battuta, avrebbe potuto vendere bibite e popcorn sugli spalti…

I Red Sox hanno firmato con Campbell un’estensione di otto anni per 60 milioni di dollari, il che spiega probabilmente perché la decisione di opzionarlo sia stata così lenta. Mandare un giocatore con un contratto a lungo termine nelle leghe minori non è il miglior uso dei fondi, ma nemmeno lasciarlo faticare in Major League quando ha bisogno di ripartire.

Non si sa ancora chi giocherà in seconda base, anche perché Hamilton non è stato eccellente con la mazza. Potrebbe essere spostato Rafaela per schierare Abreu, Duran e Anthony in campo esterno. Tuttavia, la difesa di Rafaela in campo esterno è spettacolare e ha salvato i Red Sox più volte di quante se ne possano contare — quindi anche questa è una scelta rischiosa.

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17 thoughts on “Gelo a San Francisco

  1. Nell’articolo di oggi non sono voluto ritornare, se non per un rapido cenno, sul tema del Devers trade, perchè la vita va avanti, le partite vengono giocate, ci sono i movimenti nel roster, gli infotuni, le formazioni ed è giusto dedicare tempo anche a tali questioni.
    Tuttavia temo che, come per lo scambio di Mookie, continueremo a dibattere ancora per molto tempo per lo scambio di Raffy.
    A tale proposito quindi vorrei consigliarvi, per far progredire la discussione, la lettura di questo articolo https://www.overthemonster.com/2025/6/20/24451612/the-rafael-devers-trade-vs-goodharts-law
    Secondo me offre una buona chiave interpretativa della vicenda basata sul fatto che i tifosi e la proprietà vedono i giocatori sotto punti di vista drammaticamente diversi: sostanzialmente per i tifosi i giocatori sono persone da cui vorrebbero ricevere emozioni, per la proprietà i giocatori sono risorse la cui gestione deve generare un plusvalore finanziario.
    Se non si tiene conto di questa differenza di punti di vista si rischia di non comprendere le motivazioni delle decisioni che vengono prese. E mi sembra che questo sia un rischio quanto mai concreto perchè, rispondendo alla domanda del sondaggio posto alla fine, il 47% dei tifosi si è detta favorevole alla cessione.

    • Nel darti ragione quando scrivi che “per la proprietà i giocatori sono risorse la cui gestione deve generare un plusvalore finanziario” perché è evidente che la situazione sia questa sotto questo punto di vista, per me la discussione rimane se abbiamo fatto bene a mandare via una persona (non il giocatore) negativa per lo spogliatoio in cambio di poco o niente.
      Riflettendoci, San Francisco ha accettato lo scambio dando giocatori di valore inferiore ma accollandosi l’intero stipendio di Devers; chiunque di noi non l’avrebbe fatto perché, di solito, se cedi uno forte vuoi quantomeno uno futuribile o la possibilità di sceglierlo (questo funziona nelle altre leghe professionistiche americane più che nel Baseball da quel che ho capito, non fosse così grazie in anticipo a chi mi correggerà ndr). E’ questo aspetto che ha fatto storcere il naso a tantissimi perché sono anni che siamo stufi di vedere una proprietà che, fino al 2018, non si preoccupava dei dollari spesi e portava al Fenway i migliori per riuscire a vincere la World Series mentre ora non opera più così.
      Non dico di essere come i Dodgers ma riuscire ad essere comunque competitivi senza passare come i “tirchi” della situazione questo si

      • Secondo me la negatività di Devers per lo spogliatoio è stata ingigantita ad arte per giustificare lo scambio. Sicuramente ha fatto la primadonna, si è offeso per normali dinamiche di gestione del roster perchè, probabilmente ha un carattere schivo e un QI non proprio da ricercatore del MIT. Tuttavia una franchigia che ha saputo gestire cavalli pazzi come Manny Ramirez, in una stagione vincente, non può arrendersi davanti a queste difficoltà di ordinaria amministrazione. Secondo me c’è dolo nel comportamento della società, che hanno colto l’occasione per liberarsi di un contratto che non considerano più abbastanza remunerativo (magari hanno usato del software a una versione più avanzata rispetto a quello della firma). A me però un frega una beneamata minchia della remuneratività del contratto di Devers. Io vorrei solo vederli vincere e quello che hanno fatto lo rende più improbabile.

        • Hai centrato il punto. Qui non si ha più la parvenza, da troppi anni, di avere una proprietà che voglia vincere. E il brutto è che non puoi mandarla via

  2. Avrei scommesso una cifra “importante “ che il buon Devers avrebbe rotto almeno un paio di parabrezza in gara 1 (e ancora credo che difficilmente non lascerà il segno in questa serie).
    Fortunatamente non è andata così.
    Le prossime due saranno ad orari più umani, stiamo a vedere cos’accadrà, sperando che questo magic Moment si prolunghi il più possibile.
    GO SOX

    • Quando mi ricordo che Breslow sostiene che vinceremo più partite senza Devers (e cerca di rimanere serio), mi si alza la pressione.

  3. A chiosa di gara 2 a Frisco, aggiungo alcune piccole considerazioni sul Ciccio’s trade:
    è davvero molto difficile considerarlo un salary dump, che si fa nel baseball (non so se Ghi alludeva a questo) e noi in passato ne abbiamo fatto: caso tipico è il trade di Gonzalez del 2012, quando Cherington inserì nello scambio i contratti pesanti di Crawford e Beckett (che rendevano sul campo molto poco). In totale salary dump di 250 mln. Anche il trade di Betts nel 2020 fatto da fu considerato un salary dump perché oltre ai 27 mln dell’ultimo anno di Betts (che non avremmo prorogato), inserimmo Price (che non rendeva più in campo) per metà del suo salario rimanente 48 mln. Qui l’unico salary dump è quello del solo Devers che aveva esteso rinnovato il contratto solamente un anno e mezzo fa, diventando l’uomo franchigia. Senonché Ciccio ne dice peste e corna di Breslow davanti ai media … beh la cosa è nota … interviene da ultimo John Henry, senza che non cambi nulla nel comportamento dello slugger che doveva essere il giocatore simbolo dei Sox negli anni a venire. La cosa deve essere stata molto poco gradita dalla proprietà tanto da dare l’ordine di mettere Devers sul mercato in questa finestra.
    È stato notato e giustamente, a mio avviso, da diversi di noi in chat che quello che fa più incaxxare nel trade in questione è che abbiamo dato via il nostro migliore battitore e uno dei migliori delle Majors ottenendo poco talento in cambio, come dicono gli exec., che hanno sottolineato anche la difficoltà di farsi carico da parte dei teams dei dollaroni del contratto di Devers (e perdere prospetti). I soldi erano chiaramente la prima variabile nell’individuare il partner di mercato, poi però ce ne erano verosimilmente altre:
    1. chi tra gli interessati poteva offrire qualcosa in termini di prospetti (tra i primi 10 payroll, secondo me, solo Mets, Phillies e Rangers avevano secondo me qualcosa di interessante per il nostro board, che cerca soprattutto pitcher) oppure di giocatori (probabilmente in chiave lanciatori per battitore);
    2. alcuni partner comunque non dovevano essere graditi, non solo ovviamente i NYY ma anche Blue Jays e forse neanche Mets e Dodgers che sono già molto forti così;
    3. non escluderei che l’ordine di JH avesse un tenore di questo genere: “fuori dai piedi subito!”

    • Quindi lo scambio è stato organizzato perchè Breslow aveva bisogno di far capire a Ciccio chi era il capo? Francamente non riesco proprio a credere che una vicenda come questa, che comporta lo spostamento di milioni di dollari, sia decisa più dal tasso di testosterone che dal cervello. Sopratutto non quadra con il bilancio di chi ci ha guadagnato e di chi ci ha rimesso fra i vari stakeholder.
      Ciccio: Devers ha mantenuto il suo contratto multimilionario, è andato a giocare in una squadra ambiziosa, che sta facendo il possibile per mantenersi a galla in una division molto competitiva. Avrà un pubblico affezionato che lo sostiene e i riflettori del playoff. Infine dovrà vedersela con una dirigenza che lo apprezza e sembra attrezzata emotivamente per gestire giocatori di baseball. Direi che sta come un pisello in un baccello.
      Giants: hanno preso una mazza to 10, pagando un contratto alla loro portata e molto conveniente in paragone ai punti di caduta dei contratti Soto e Guerrero. inoltre nello scambio hanno perso giocatori che non sembrano proprio delle stelle. Francamente sembra difficile fare meglio
      Tifosi dei Giants: Wow!
      Breslow: Ora quando entra nella club house non si sente volare una mosca e tutta l’attrezzatura è tenuta in modo pulito e ordinato. Le voci dentro il suo cervello gli dicono che è stato bravo.
      JH: farà un sacco di soldi. La stagione sarà ancora una volta perdente, ma, come disse Lord Farquaad, è un sacrificio che è disposto a fare.
      Alex Cora: tutte le volte che arriva le merda nel ventilatore lui è sempre altrove, e si presenta sempre lindo e azzimato. Un genio!
      Tifosi dei Red Sox: sono divisi. Alcuni non riescono a credere che la squadra per cui tifano non sia interessata vincere quanto lo vogliono loro. Per chi sta a Boston però non è un problema, a luglio comincia il football, a settembre il basket e a ottobre la NHL.

    • PIù che un riferimento diretto al Salary Dump era un analizzare cosa sia successo concretamente con questa trade, perlomeno era quello che volevo esprimere con quel commento.
      Oramai è chiaro che il problema è la proprietà ma quella non la cambi e te la tieni finché lei ha voglia di rimanere a meno che non gli lasci lo stadio vuoto…

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