Giungla AL East

Ogni giorno che passa emerge ancor più quale ottima stagione stiamo portando avanti i nostri Sox, capitanando una division che sembra davvero una giungla inestricabile, addirittura con le partite di stanotte siamo arrivati al punto che tutte le cinque squadre sono in possesso di un record non negativo, anche i Blue Jays che fino ad un paio di settimane fa sembravano un branco di scoppiati incapaci di dare un senso ad una stagione che li aveva visti vincere l’inutile campionato invernale, hanno messo insieme una bella striscia di vittorie ed hanno raggiunto la parità a quota .500. Una division che sembra una giungla, dicevamo, dove chi si ferma è perduto, le manchevolezze vengono pagate con tassi da usura e dove le soluzioni vanno cercate senza poter attendere pena farsi raggiungere dalla muta di cani arrabbiati che ci seguono.

Da ieri è ufficiale che la “maledizione di Jonathan Papelbon” ha mietuto un’altra vittima, anche Farrell s’è dovuto arrendere ed ha annunciato il cambio di closer con Uehara che proverà a sopperire a quella che sta diventando una macumba degna di Montezuma; Bailey da almeno qualche partita sembrava una vittima sacrificale che si offriva ad un dio irascibile, la partita di giovedì è stato il colpo di grazia, perchè c’ha fatto perdere un match che era da vincere. Ovvio che con Uehara closer cominciamo ad essere corti come middle relievers con Miller che non sai mai come prenderlo, con Breslow e non molto altro, immagino che si proverà ad impiegare anche Bailey in questo contesto; inutile aggiungere che dal mercato qui è bene che arrivi qualche rinforzo.

Buon per noi che stanotte l’attacco abbia dato una lezione a Fister ed al traballante bullpen dei Tigers, curioso come la sfida di ieri fosse tra due squadre praticamente senza closer, col nostro panchinato e col loro a cui è stata mostrata la porta d’uscita, purtroppo John Lester continua ad imbarcare acqua, siamo ad un orrendo 7.30 di ERA nelle ultime sette partite e finchè becchi degli HR dal miglior giocatore del pianeta (ovvero Miguelino Cabrera) può anche passare, ma quando subisci anche Andy Dirks allora son cavoli acidi, chiaro che non possiamo nemmeno pensare un cambio di pitcher a suo riguardo, c’è solo da chiedersi le cause (misteriose) e c’è da provare di supportarlo oltre quelle che sarebbero anche le scelte logiche, purtroppo un “caso Lester” si tratta in una certa maniera visto che di alternative non ne esistono mentre un “caso Bailey” porta alla perdita del posto visto che altri possono surrogarlo : non è molto giusto, non è molto democratico, ma è così che va il mondo.

Spendo altre due parole su Iglesias, non so che deve star giù Drew o deve star giù Middlebrooks (direi più probabile data l’astinenza offensiva), ma il ragazzo cubano al momento deve giocare come titolare o semi-titolare. Punto. Qualche cifra assurda su di lui, almeno una valida in 20 delle ultime 21 partite, un OPS di 1060 (!!!!) e sappiate che con l’extrabase di ieri (11 in 31 partite) ha replicato il totale che fece l’anno scorso a Pawtucket, solo che nel 2012 di partite ne occorsero 88 per arrivare a questa cifra (!!!) Nessuno dica “io l’avevo previsto”, questa è l’esplosione più assurda ed imprevista di un giocatore che la mia mente ricordi, non so se durerà, anzi tutti ci aspettiamo che rientri nei ranghi, ma direi che è il caso di sfruttare la vena aurifera fino all’esaurimento.

Intanto in questo weekend si va a chiudere la serie in Michigan, e sappiamo tutti che il nostro vascello troverà scogli aguzzi davanti nella rotta. Scherzer stasera e Verlander domani, col primo che cercherà di diventare il primo pitcher ad iniziare 11W-0L dopo 16 anni, Roger Clemens l’ultimo a riuscirci e col secondo che va detto ha concesso qualcosa negli ultimi tempi, ripeto ciò che dissi qualche giorno fa ovvero che per un pari si poteva fare anche un tuffo in una fontana. Un ultima nota di colore : Miguel Cabrera è “the best player on Planet Earth” , ricordavo di lui i suoi inizi coi Florida Marlins ma non ricordavo in quale modo fosse poi passato a Detroit. Mi sono informato, c’è da ridere : a fine 2007 i Marlins cedettero lui e Dontrelle Willis (finito ora in Indy-ball … che spreco di talento) in cambio di Badenhop, Frankie de la Cruz, Cameron Maybin, Mike Rabelo … e Andrew Miller. Non male è … il più forte battitore da anni in cambio di robetta, capito perchè da anni a Miami il baseball fa ridere ?

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12 thoughts on “Giungla AL East

  1. Gentile Paolo Berti, auguro a lei e a tutti i visitatori e partecipanti a questo blog di continuare con questo incredibile amore per la Red Sox Nation, ci fate tanta compagnia e ci aiutate a capire questo incredibile sport. Chi scrive è un novellino del baseball, sebbene di là con gli anni, che di lavoro si occupa di vino e alimentazione – scrivo e insegno. Mi piacerebbe poterle scrivere una email e proporle una piccola cosa, sperando di non disturbarla troppo. Se può e vuole, mi scriva pure all’indirizzo che ho inserito nel mio account, sarà mia cura mandarle presto mie notizie. Un caro saluto e grazie dell’attenzione che vorrà dare a questa mia.
    ps mi sono permesso di usare questo strumento perché non sono riuscito a trovare un suo contatto email, mi scuso con i lettori del blog per la noia arrecata.

  2. Devo una risposta a Mauro sul closer e sul setup man: l’impressione mia era che Farrell usasse Uehara contro gente più forte di quella che poi doveva affrontare Bailey; sono andato a vedere e nelle ultime tre uscite di Uehara è stato così, in quella precedente non abbiamo usato il closer perché abbiamo perso 2-0 e in quella precedente ancora Uehara è entrato per un solo out a Tampa: Longoria. Non sono risalito oltre, ma credo di poter dire che l’impressione era corretta; Farrell ha utilizzato il nostro miglior rilievo per “far fuori” i migliori avversari nelle fasi finali di un game che potevamo vincere. Credo che esista anche la preoccupazione di utilizzarlo non troppo spesso e non troppo a lungo per non rischiare infortuni. Era inevitabile adesso sostituire Bailey, che però temo non possa svolgere lo stesso ruolo, dovremo utilizzarlo come semplice rilievo… ma credo anche che adesso il closer sia al primo posto della lista della spesa di Farrell … e mi pare anche della Italian Nation!

  3. Vediamo cosa accade oggi con Scherzer contro Webster. La mia impressione è che per un giorno non dovremo preoccuparci di chi è il nostro closer. Domani abbiamo qualche chance, ma lì ci servirà un buon closer.

  4. Con il senno di poi sarebbe stato meglio … il problema è che con Bailey in questo stato di forma abbiamo seri problemi con il bullpen. Poi quella di oggi è stata davvero una partita strana … non so, ma la sensazione di questa serie è che con qualche aggiustamento siamo all’altezza dei Tigers: purtroppo però gli aggiustamenti sono imprescindibili, a partire dal bullpen.

  5. Bailey e Miller hanno un fatto personale contro Doubront e gli tolgono tutte le W. Però anche i nostri battitori potevano portare qualche punto in più perché tante valide ci sono state. Iglesias si è fermato proprio nella partita sbagliata. Ora sappiamo che Detroit, ora come ora, non è alla nostra portata. Il bisogno di buoni rilievi e di un closer affidabile mi pare sempre più evidente. Lavarnway? Beh non adesso.

  6. Questo mese è terribile e sembra non finire mai: adesso abbiamo due partitine con i Rockies, ma poi ci cucchiamo Toronto che adesso viaggia a 11W consecutive e si è avvicinata parecchio.

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