Un calcio al secchio

Il sommo professor Aza Nikolic, uno dei tre o quattro personaggi più importanti nella storia del basket italiano, aveva un modo di dire che faceva scuola, quando una squadra o un giocatore produceva momenti importanti per poi cacciar via tutto in pochi attimi diceva che : “Tu sei come mucca di Erzegovina: prima fare tanto buon latte e poi dà calcio a secchio.” Paragonare i nostri prodi del Fenway ad una mucca della ex-Jugoslavia potrà sembrare irrispettoso ma aver giocato delle settimane di eccellente baseball per poi giocare una serie così loffia contro gli Yankees m’ha fatto tornare in mente la mitica mucca del professore di Sarajevo, avrei voluto vedere un po’ più di spirito, invece sembra che tutto avvenga con il solito tran-tran. Non so se è anche una questione di filosofia, nel senso che gli europei hanno un senso della necessità immediata più acuto degli americani, ma questa era la serie che ci serviva, portare a casa due partite anziché una significava essere a 4,5 anziché a 6,5, invece l’abbiamo giocata come fosse una normalissima serie, una delle mille di cui è composta una stagione.

Cosa intendo con la frase di cui sopra ? Beh … nel momento che vado a leggere che Dustin Pedroia è pronto per tornare DEVE GIOCARE . Senza se e senza ma, invece leggere che “gli diamo anche questo weekend di riposo così torna più fresco dopo l’All Star Break” mi pare una boiata immensa. Purtroppo il destino poi c’ha punito (e ce lo meritiamo), ieri malanno respiratorio (???) per Big Papi, così ci siamo trovati a giocare una delle partite chiave della stagione senza i due leader carismatici della squadra. E’ vero che la stagione è lunga ma ragionare nei termini che sembrano normali negli uffici di Yawkey Way è logico ? Mi ricorda un po’ la storia degli otto giorni di riposo dati a Tazawa (l’unico setup degno di tal nome che abbiamo), riposo che c’è costato un paio di partite, senza quel riposo Tazawa avrebbe lanciato come un prospettino da Singolo A ? Dopo la sosta Pedey picchierà più di Babe Ruth grazie a queste tre partite di sosta extra ?

Ad un weekend che non è certo andato come speravamo dobbiamo anche mettere in conto l’infortunio di Buchholz. Vi racconto la scena : mi preparo ben bene, partita su Fox in TV … ah che bello sul TV grande in HD, una fruttiera colma di ciliegie, pesche ed albicocche fresche, picchione subito da A-Rod, pareggio poco dopo, infortunio … e chiudo il TV, rimetto la frutta in frigo e me ne vado a nanna. Il pensiero è “Alè … siamo alle solite”, l’infortunio ad essere sinceri è una novità nel senso che non è coinvolta la schiena che era il suo storico tallone d’Achille però siamo qui tutti chiederci quando tornerà Clay visto che i suoi infortuni sono come i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria … sai quando iniziano ma non sai quando finiscono; non ci sarebbero danni strutturali ma sappiamo anche come Buchholz sia uno di quei giocatori che non sono il massimo se sentono anche un poco di “disconfort”, lui necessita di essere fisicamente al 100% ed il 99% non gli basta. Speriamo bene … perché la mia reazione di andare a letto all’infortunio potrebbe quasi simboleggiare il crollo di parecchie se non tutte delle nostre speranze.

La cosa migliore di questi tre giorni è invece il nostro Rodriguez ( lo chiamiamo E-Rod ?). Ha passato un esame, un altro, con una bellissima valutazione, l’esame “rivalry” è uno di quelli che contano di più nel “libretto universitario” del nostro giovane pitcher e se questo non è un bel 30 allora ditemi voi cos’è. Non siamo ancora alla discussione della tesi ed alla laurea, ma la sensazione di aver preso uno di quelli che non finiranno fuori corso c’è tutta. La trade dello scorso anno potrebbe davvero essere una di quelle “sante”. Abbiamo rinunciato a due mesi di Miller, che avremmo perso comunque a fine anno, e ci ritroviamo in casa il lanciatore prospetto più eccitante forse dai tempi del debutto di Buchholz. Spesso parlo male dei nostri vertici ma in questo caso va detto un “good shot” a Cherington & Co.,  tra parentesi ho anche notato che il cambio di Rodríguez sabato sia avvenuto al momento giusto, un po’ meno domenica quello di Miley … ma tant’è, sembra quasi che si vogliano proteggere più i giovani dei veterani, semplicemente invece occorrerebbe avvicendare i lanciatori quando serve, una cosa che nel nostro dugout sembra molto complessa.

Arriviamo quindi alla sosta in posizione ancora di retroguardia, le partite divisionali con le altre contendenti della AL East ci stanno uccidendo, siamo 17W-27L in questo contesto e se pensate che sono le partite che contano doppio diventa quasi un affare essere a 6½ dal primo posto ed ad una distanza accettabile dalle altre. Non so realmente cosa pensare, cosa attendermi e cosa sperare dalla seconda parte della stagione che inizierà da venerdì. Vi dicevo che anche prima della serie con New York io ci credevo poco e questi tre match non hanno certo aumentato le speranze. In Yawkey Way vanno avanti col loro tran-tran, chissà se siamo noi ad essere un po’ troppo arteriosclerotici.

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13 thoughts on “Un calcio al secchio

  1. A te Paolo vanno i miei complimenti per dei paragoni azzeccatissimi. Non conoscevo il modo di dire del Prof. Nikolic, che non fa una grinza e rispecchia al 100% quello che hanno dimostrato e fatto i nostri.
    Trovo eccezionale e allo stesso tempo spettacolare quello degli infortuni del nostro Buchholz con i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria, tratto autostradale che mi tocca molto da vicino.
    Io gli dedicherei anche un’uscita, però riflettendoci bene le uscite interessate sono 2: Pompei e Rende. Pompei per via della Madonna di Pompei, o Beata Vergine del Rosario di Pompei, ogni anno meta di pellegrinaggio per circa 4 milioni di pellegrini che vanno a rivolgere a Maria le proprie preghiere e ricevere una sua grazia, la quale consiste spesso nel miglioramento della propria vita ed anche della propria salute. Fra i pellegrini sono presenti anche calciatori. Qui manderei il nostro Clay in periodi d’infortunio. La seconda uscita “Rende” è perchè aver visto le sue ultime 5/6 partite prima dell’infortunio, abbiamo tutti detto: Il ragazzo finalmente Rende :-). Io spero d’incontrarlo più spesso nel Calabrese anzicchè nel Napoletano. A parte gli scherzi, anch’io ero convintissimo che avremmo raggiunto 2W ed 1L anzicchè l’opposto. Sdrammatizziamo perchè non è tutto perduto. Anch’io sono per Pedrpia da “subito”. L’idea di chiamare il nostro Rodriguez ERod mi piace un po meno, visto che la E non è molto distante dalla A sulla tastiera. Non vorrei che qualcuno preso dalla fretta di postare 🙂 Go Sox!

  2. La più brutta sensazione della serie è la solidità, la forza, la completezza e la consistenza degli altri rispetto a noi. Anche nella nostra unica W.
    Bullpen a parte, pare non eccellano in niente, ma fanno bene tutto. Un baseball essenziale. A fine mese prenderanno un Pezzo (Cueto? Hamels?) e, salvo cataclismi d’infortuni, veleggeranno con le 4 stronze dietro a auto-eliminarsi…

  3. Hai ragione Davide, ma è anche vero che non abbiamo fatto nulla, ma proprio nulla, per sovvertire il risultato finale. Sto parlando principalmente del manager. La squadra ha dato l’impressione di giocare tutta la serie con il freno a mano tirato, una bassa intensità ingiustificabile vista l’importanza della posta in palio, quando al contrario avremmo dovuto provarle tutte. Ovviamente manca la controprova, può darsi che non sarebbe cambiato nulla (i pigiamini 2015 effettivamente sono molto solidi), ma avevamo il dovere di tentare qualcosa anche per essere adeguati alla rivalità più antica e acerrima del baseball. Avremmo dovuto rendere le cose un po’ più difficili a quella gente, dargli un po’ di filo da torcere, ma Farrell non ha saputo evidentemente motivare adeguatamente la squadra e non ha avuto il coraggio di tentare qualche mossa innovativa. Non ne posso più di questo tizio.

  4. E’ patetico, ma inseguo il “sogno” di un punto portato a casa nelle due partite previste oggi.
    Abbiamo capito ormai tutto sui limiti tecnici di questo gruppo (giocatori e tecnici) ma non segnare un solo punto in 54 turni consecutivi in battuta dimostra anche che o questi giocano contro la società o sono portatori di bei caratteri di m…a.
    Non sono affato un tecnico e neppure mi interessa esserlo, quel che so è che mi sono avvicinato alla “passione” per questa squadra perché ha sempre dimostrato (negli ultimi 15 anni sicuro) di giocare quasi sempre col cuore e con le palle oltre che con la tecnica.
    Nella mia testa pensare ai Red Sox e ai walk-off è sempre stata (anche al dilà della reale verità) la stessa cosa, se intendete cosa voglio dire…
    Seguire ancora questi discorsi mi sembra del tutto insufficiente:http://www.sportsonearth.com/article/137047210/red-sox-hanley-ramirez-sandoval-first-base?partnerId=ed-9495649-818116883

    Caro Paolo comprendo del tutto la tua ritrosia a scrivere il prossimo pezzo…
    Le due partite di oggi potrebbero essere le ultime che mi vedrò quest’anno. O vedrò la voglia di vincere in campo o mi metterò a fare ciò che ho sempre mal sopportato. Seguire una squadra col pigiama e tifare semplicemente per ogni loro avversario. Potrebbe essere un modo diverso per godere di questo sport.
    Scusate le idiozie.

    • Io invece mi sono avvicinato ai Sox per la storia personale di Lester.
      Un grande di tutti in tempi al quale auguro di centrare il post season. Con i…CUBS! e ho detto tutto 😀

      L’anno scorso ha centrato una serie fenomenale di partite e di record…. con i tira e molla per il contratto.

      Beh, no so che dire, se non che questo: se voglio vedere un baseball che non mi addormenti, è da 2 anni che devo vedere altre partite, non i Sox.

      Non sono un tecnico nè mi interessa, aspetto solo che certi personaggi passino….

  5. Può essere un esercizio poco soddisfacente gufare i pigiamini quest’anno, a tal proposito condivido il giudizio di Davide… direi che a noi non rimane che guardare le cose in prospettiva e, per esempio, vedere se Rodríguez continua nel solco tracciato dalle prime uscite

  6. Non ho capito se sono andati in California a giocare a baseball o per visitare Disneyland, sicuramente sono stati indecorosi.

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