Boston e Cooperstown

Nell’attuale assenza di notizie, perchè non si possono considerare tali l’invio dell’oggetto misterioso Rusney Castillo a giocare i playoffs della Lega Invernale Portoricana oppure l’arrivo a Boston d’una seconda mascotte a far compagnia a Wally (se ne avvertiva proprio l’esigenza), volevo buttar giù qualcosa sul nuovo giro di voti per l’elezione alla Hall of Fame e sulle tornate future, specialmente per coloro che hanno avuto impatto a Boston in qualche modo.

Di quelli che abbiamo nel cuore quello che aveva più chances restava Curt Schilling; il risultato è stato negativo anche questa volta ma se non altro c’è da dire che c’è stato un deciso aumento nella percentuale dei voti positivi, forse la drastica diminuzione nei votanti abilitati ha portato un aumento della competenza media dei votanti stessi e direi che l’elezione di Piazza (alleluja !!!) va in questa direzione; la strada per Schilling resta in salita, passare dal 52% al 75% necessario non è uno scherzo, ma ci si può sperare. Forse le sue 216 vittorie sono un po’ poche e non c’è nessun Cy Young Award, ma stiamo parlando comunque di uno che è nella top 30 all-time come WAR in carriera e poi c’è quell’incredibile carriera da fenomeno nella post-season da 11W-2L, con tre anelli, premio da MVP della World Series e così via … dai … con una buona campagna stampa (come un po’ successo a Piazza) anche il grande Curt ce la può fare.

Clemens si ferma al 45%… e faccio sempre fatica a considerare Clemens come “uno dei nostri”, le cifre sarebbero sicuramente da elezione, ma c’è ancora un muro tra i giocatori dell’epoca PED (almeno tra quelli chiaccherati) e Cooperstown, se poi tutto ciò sia corretto oppure no resta da vedere, sappiate che comunque ci sono almeno un paio di giocatori eletti qualche anno fa sui quali gravano vari sospetti, sospetti nati dopo la loro elezione … ed in questo caso che si fa ? Si torna a votare per vedere se confermiamo la loro elezione ? Non lo so … su tutta questa storia ammetto d’avere sentimenti contrastanti, da un lato la pulizia etica del gioco è un valore che mi piace tenere in considerazione, dall’altro però mi chiedo se è corretto punire dei giocatori che agirono seguendo quelle che erano le linee guida di quel tempo ? E ricordatevi sempre che c’erano dirigenze che anche ai vertici chiudevano un occhio o anche entrambi ,,, come ha scritto anche Josè Canseco nel suo libro senza che nessuno abbia avuto il coraggio di querelarlo.

Un altro paio dei nostri sono entrati nel ballottaggio quest’anno e rapidamente ne sono usciti ovvero Nomar Garciaparra e Mike Lowell, non c’erano chances ed anche arrivare al 5% per rimanere nel ballottaggio del 2017 sembrava un’impresa ardua … ed infatti nessuno dei due c’è riuscito, addirittura Lowell non ha beccato nemmeno un piccolo piccolissimo voto. Mi dispiace ma nemmeno il sottoscritto, per con tutto l’amore che ha nutrito per loro, li avrebbe votati; nessuna delle loro carriere, per quanto rimarchevoli, meritano Cooperstown. Posso solo sperare che comunque trasmettano la loro bravura ai loro epigoni moderni, Bogaerts può imparare tanto da Garciaparra e se Lowell trasmettesse un po’ della sua tenacia a Sandoval, il “simpatico cicciottello” venezuelano se ne gioverebbe assai.

Uno sguardo poi al futuro : l’anno prossimo toccherà a Manny Ramirez provare ad essere eletto e tra qualche anno sarà il turno di Big Papi. Speranze ? Credo proprio che Manny ne abbia zero ed anche Ortiz non ne abbia tantissime. Se rimane l’ostracismo verso i giocatori in odor di doping Ramirez avrà lo stesso successo che stanno avendo Sosa e McGwire, nel suo caso c’è anche una squalifica quando ormai il doping era perseguito, quindi non credo proprio che ci siamo. Su Ortiz il discorso è diverso, nel suo caso c’è solo qualche pettegolezzo (il famoso “esame ombra” del 2003), basterà questo a tenerlo fuori dalla considerazione ? Poi per Papi è ancora più difficile perchè come DH c’è solo un lato del campo, l’unico DH eletto è stato Molitor che comunque ha giocato in campo molte più partite di Ortiz. Non lo so … parliamoci chiaro : Ortiz non è per nulla amato ed è pochissimo benvoluto in molti posti in America, la BBWAA si riuscirà ad astrarre da ciò al momento che toccherà ad Ortiz ? Io ne dubito, lo spero tanto ma ne dubito … ed è per questo che l’altra volta dicevo che il ritiro della maglia dei Sox non dovrebbe avere il prerequisito dell’elezione a Cooperstown, la maglia dei Sox è il nostro mondo, è la nostra storia, cosa c’entra ciò con la Hall of Fame ? Boston è Boston, Cooperstown è altra roba.

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2 thoughts on “Boston e Cooperstown

  1. Concordo specialmente con la chiosa di Paolo: che ce ne frega della Hall of Fame? E’ un espediente per parlare di baseball quando la stagione è ferma e va benissimo, ma se Schilling o Garciaparra (che occupano sicuramente posti d’onore nella mia personalissima HoF) non ricevono consensi unanimi, francamente me ne infischio. (Credo che questo rifletta anche l’opinione del Grande Capo Estiqaatsi). D’altra parte non sono diventato fan dei Red Sox in seguito a una votazione di “esperti” o per seguire una moda.

    PS. Definire “simpatico cicciottello” quel botolo lardoso e infingardo di Sandoval, dimostra il buon cuore del nostro blogger. Ah, avessi anch’io la stessa capacità di perdono! 🙂

  2. Che dire, schilling si, Clemens pure anche se ahimè potrebbe scegliere di essere ritratto con il pigiama a righe nella foto commemorativa (è pur sempre The Rocket). Gli altri anche per me li vedo monolto lontani.
    Ma sul ritiro delle maglie anche io resterei in casa senza guardare la HoF.
    N.B. Abbiamo una nuova mascotte?

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