Red Sox made in Taiwan

Colgo lo spunto dato dall’arrivo inaspettato in prima squadra di Tzu Wei Lin, per una durata che non immaginiamo molto lunga, per fare un piccolo parallelo tra i Red Sox e certi apparecchi “made in Taiwan” che funzionano semmai bene ma hanno delle lacune, semmai per qualche mese vanno alla grande, ma poi ti lasciano a piedi quando ormai hai pensato di aver fatto l’acquisto della tua vita; i Red Sox sono un po’ così, quando funzionano sembrano veramente fantastici, poi però ogni tanto si bloccano e tutto quello che ti verrebbe voglia di fare è un bel “spegni e riaccendi”, fattibile con un PC ma decisamente più complesso con una squadra di baseball.

Anzitutto abbiamo visto arrivare giocatori presi dai waivers, ovverosia dal ricettacolo dove sono presenti i giocatori tagliati dalle altre squadre; normalmente queste mosse sanno di disperazione ed in effetti quei due ruoli di cui discutiamo da una vita, ovvero terza base e starter n.5, ci stanno provocando crisi di panico. Di solito detesto queste mosse che ritengo figlie dell’improvvisazione e di una visione davvero a corto respiro, ma leggendo poi le statistiche dei nostri terza base o leggendo del prospetto (o ex-prospetto) Owens retrocesso dal Triplo al Doppio A viste le sue performances orribili, se vogliamo provare di settare questi buchi allora mi sta anche bene buttare una fiches sul tavolo sotto forma di Fister e Peralta.

Sul primo dico subito che mi piaceva un sacco, poco sotto i luci della ribalta ai tempi di Detroit ma decisamente efficace, addirittura nella Top Ten del Cy Young Award nel 2014 a Washington, da allora però il rendimento è stato un calando continuo. La prima è andata bene e sarebbe stata un trionfo se un doppio gioco non chiuso per un millimetro non l’avesse rovinato. Certo che lascia molto perplesso che gli Angels (che non hanno certo fenomeni sul monte) non lo abbiano fumato di striscio dopo averlo avuto nelle proprie Minors. Peralta al momento non lo abbiamo ancora visto in prima squadra, per ora si alternerà tra terza e DH col Panda in quel di Pawtucket, sperando che almeno uno dei due abbia qualche momento decente; se abbiamo piazzato il giovane taiwanese sull’angolo caldo, giocatore che oltretutto in terza c’ha giocato davvero poco nelle nostre Minors, dimostra il livello di creatività che occorre per uscire da certe situazioni. Da qui al 31 luglio forse ci saranno altre notizie su questo fronte, ma non so se essere contento della cosa.

Per il resto continua tutto come al solito, grazie a Dio Sale fa il Sale, Kimbrel fa il Kimbrel, JBJ pure ed ogni tanto però ci capitano quelle serate dove i nostri primi tre del lineup producono un bel 0/12. In quel caso c’è poco da fare, fatemi anche dire che avremo dei giocatori che non stanno dando quello che ci aspettavamo, ma diciamoci anche che nessuno si aspettava il rendimento più che eccellente di Moreland, un n.4 del lineup che non potrà mai essere ciò che non sarà mai (Papi), ma che comunque sta ancorando bene sia il suo ruolo in attacco che quello in difesa.

Siamo così, una squadra davvero strana in una division indecifrabile, dove ad un certo punto sembrava che Sox e Yanks facessero un gigantesco ciapanò, chi riuscisse a fare uno scatto in avanti avrebbe un vantaggio davvero cospicuo visto che al momento sembra una gara di surplace. Fatemi chiudere con una facezia : in gara-2 contro Minny i Sox saranno senza Farrell dato che è stato squalificato per un turno causa lo scontro robusto con l’arbitro Miller di qualche sera fa (tra parentesi c’è un recidiva tra i due). Seconda voi l’assenza del manager è un vantaggio o no ?

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15 thoughts on “Red Sox made in Taiwan

  1. Senza Farrell, Pomeranz è potuto uscire prima. Altrimenti doveva per forza superare i 100 lanci. Ora bisogna continuare. Peccato per la vittoria in OT dei Rays, ma i pigiami hanno perso.

  2. Ancora una volta l’attacco asfittico dei nostri condanna Porcello. Nelle sue ultime cinque sconfitte la produzione in run è stata 0, 2, 0, 1, 1. Ce l’hanno con lui o riguarda rinnovi contrattuali in vista?

    • Aggiungerei il fatto che ha fatto 48 lanci nei primi due inning, ha preso 2 punti con 2 out e Fartelo lo ha lasciato al sesto vanificando la fatica di tenerci in partita. Seguire i Sox questa stagione mi rovina il fegato. Non perché sia made in Taiwan. Mi piace tifare per dei lovely loosers. Ma detesto quando ci sono problemi evidenti e nessun impegno per risolverli.

  3. Ma porc…se si usciva dall’inning senza prendere Run era un mezzo capolavoro, invece abbiam rischiato la capitolazione. Grazie a Mookie che la riapre.

  4. Ieri sera con Farrell lontano dal dugout finalmente una partita sensata, vinta dalla squadra più forte che non ha tentato in tutti i modi di incasinarsi la vita con scelte cervellotiche e imbarazzanti. D’altra parte con Sale sul monte, un fenomeno della natura, fare il manager in MLB è un lavoro alla portata di tutti. Pensate che mio figlio dodicenne per la prima volta nella sua ancor breve vita è parso apprezzare lo spettacolo anche della parte difensiva degli inning. Sale (11-3) ha un record così eccellente per essere a metà stagione, che si stenta a credere che poteva essere ancora migliore, se non fossero state dilapidate alcune partite. Non vedo l’ora di vederlo in azione nei playoff, sembra proprio affamato 🙂

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