I Sox in cima

Con due brillanti vittorie a Detroit i Red Sox arrivano in testa alla AL West in tempo per il weekend del Memorial Day mantenendo una promessa fatta qualche tempo fa da Adrian Gonzalez alla stampa durante il periodo nero, una promessa che alcuni all’epoca bollarono come una sbruffonata, altri dissero che era un eccesso di sicurezza, invece s’è dimostrata la nuda e cruda verità.

Max Scherzer e Rick Porcello son due eccellenti giovani pitcher, è persino riduttivo definirli promesse, ormai sono delle certezze e per di più entrambi arrivavano da un grande periodo di forma. Oggigiorno puoi essere in forma finchè ti pare, ma giocare contro l’attacco dei Red Sox è come andare a sbattere contro un muro, trovi qualcuno che picchia la pallina in fondo al recinto. Le cifre sono un po’ il sale del baseball, eccone alcune : contando gli ultimi 30 giorni i Red Sox battono di squadra a .294 i secondi nell’American League in questa classifica sono gli Angels a .262 (!!!).

La prima metà della trasferta a Motown è la classica prova che quando le cose vanno bene … vanno davvero bene, sebbene i pitcher impegnati fossero dei giocatori di ripiego, non previsti nella cinquina dei partenti ad inizio anno, sia Aceves che Wakefield hanno dato ottime prove, chiaro che quando il tuo attacco ti mette davanti con buon vantaggio si gioca sul velluto, ma entrambi i giocatori danno in questo momento della stagione una buona garanzia che permette a quelli in lista infortunata di rimettersi in sesto tranquillamente o di restare in lista senza troppi rimpianti (ogni riferimento a Dice-K non è casuale).

Però lo spettacolo attuale dei Red Sox è in attacco e nella difesa del campo esterno, i due interpreti principali di questo spettacolo si chiamano Crawford ed Ellsbury : lo show messo in piedi ieri sera al Comerica Park vale di più di uno smash-hit a Broadway, in attacco un martellamento continuo, in difesa ad un certo punto ho temuto che si buttassero a raccogliere al volo anche gli insetti che volavano sul terreno di gioco, quasi da rimpiangere le dimensioni anguste del Fenway che impediscono numeri del genere. Si è aggiunto come “supporting cast” Josh Reddick, che con 4 valide in due partite vuole provare di rimanere in prima squadra il più a lungo possibile. Reddick era stato sorpassato da Kalish come “top prospect” tra gli esterni. Dopo un eccellente inizio di stagione a Pawtucket Reddick s’è guadagnato il grande ballo, battitore molto più di potenza che di media, almeno teoricamente, può comunque avanzare la sua candidatura per lo spot che a fine stagione verrà lasciato libero al 99% da JD Drew.

Ora non c’è che da proseguire così, non c’era da stracciarsi le vesti ad inizio stagione, non c’è da stappare champagne adesso; speriamo solo di evitare che un nostro tifoso eviti di prendere una pallina in foul che doveva essere presa da A-Gon per poi beccare un HR, come visto ieri sera a Detroit, di Steve Bartman ne è già esistito uno a Chicago … comunque se pensiamo che quello è stato il momento più difficile della partita vuol proprio dire che il momento è veramente fausto.

C’MON RED SOX !!!

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3 thoughts on “I Sox in cima

  1. Comunque da fucilare al Boston Common il tipo che ha fregato l’eliminazione a Gonzalez. Era pure uno dei nostri!

  2. Ok, farò io il “bastardo e pignolo”… ma non saremmo nella AL East? A dar mazzate agli Yankees? 🙂

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