La metro è quella che mi porterà stasera nel South Bronx per la partita allo xxxxx Stadium, mi piace un casino questa definizione data in una risposta qualche giorno fa, propongo che venga ufficialmente adottata da tutto il blog : d’ora in poi quelli col pigiamino giocano allo xxxxx Stadium.
Per ingannare l’attesa ho dato un’occhiata alla prima giornata del draft che s’è tenuta ieri, giornata interessante per i Red Sox perchè li vedeva detentori di 4 chiamate tra le prime 40, frutto delle regole che compensano le squadre per i giocatori persi tramite free agency (es. Martinez e Beltre).
Tra i quattro chiamati ci sono 2 pitcher e 2 giocatori in campo. Il primo ad essere chiamato dai nostri è stato il pitcher destro Matt Barnes dagli Huskies della Connecticut Univ. , se non altro il ragazzo non dovrà fare molta strada per Boston, lanciatore che ci viene dato in possesso di una bella sassata, 96 – 97 mph quando spinge oltre ad un cambio ed una curva sopra-media, secondo Epstein può essere un buon uomo da metà rotation, è bene che il ragazzo cambi le sue passioni però : ha dichiarato che il suo giocatore preferito è Bubba Chamberlain !!!! Aaaaagh !!!
Il secondo chiamato è forse il giocatore più intrigante tra quelli selezionati dai nostri : il catcher Blake Swihart, giocatore che viene da una high school del New Mexico, che ovviamente si deve ancora formare essendo 19-enne. Avendo cifre eccellenti ed essendo il primo catcher in assoluto chiamato nel draft di quest’anno c’è da chiedersi perchè il suo nome sia arrivato solo alla 26ma chiamata, il motivo è che il ragazzo ha ricevuto una borsa di studio da un college importantissimo ovvero i Texas Longhorns, assolutamente uno dei programmi migliori della nazione e se decidesse di iniziare la carriera universitaria la scelta del draft sarà persa, entro il 15 agosto dovrà decidere cosa fare, diciamo che Epstein ha giocato in maniera rischiosa … ma chi non risica non rosica, e noi di creare un catcher in casa ne avremmo un bisogno enorme.
Il lanciatore mancino californiano Henry Owens e l’esterno Jackie Bradley dall’Univ di South Carolina completano il lavoro di questa prima giornata del draft. Owens è un lanciatore che fa partire i lanci dai suoi quasi 2 mt. di altezza, in possesso di una fastball da 90-92 mph deve ancora lavorare molto invece sui lanci effettati, per curiosità va detto che l’ultima volta che i Red Sox hanno chiamato un mancino così alto nel draft era il 2002 : quel ragazzo chiamato era tale Jon Lester. Bradley è un’altra scommessa sotto un certo aspetto : all’inizio della stagione per tutti era un pick altissimo, poi l’ultima stagione NCAA l’ha un po’ ridimensionato anche a causa di un infortunio con intervento al polso. Nelle minors avrà modo di far vedere quali sono i suoi veri limiti.
Ai nuovi pulcini della covata va un “in bocca al lupo” … il sottoscritto vi saluta, si va a godere un po’ Manhattan e stasera ……
dopo una nottata tranquilla di riposo non si può che parlare di draft.
Direi di inculcare una bella terapia d’urto a tale Matt Barnes: subito un bel lavaggio del cervello: una bella settimana con le cuffiette mentre dorme ad ascoltare per tutta la notte: “Chamberlain è una pippa”, “Chamberlain è una pippa”, “Chamberlain è una pippa”, “Chamberlain è una pippa”, “Chamberlain è una pippa”, “Chamberlain è una pippa”…
per il catcher Owens…. ma si dai, vediamo cosa ne salta fuori. E’ ancora giovane.
per Owens il paragone è dei più pesanti, rischia di restarne schiacciato!
Vabbè, torniamo al baseball giocato.
Da oggi inizia una serie importantissima di partite: 3 dai pigiamini, 3 in canada e 3 a tampa… anche se il tempo passa si continua a dire che è presto, ma questi match potrebbero anche essere l’ago della bilancia della stagione: sostengo (e non penso di essere l’unico) che gli scontri diretti con le squadre della propria division contano il doppio rispetto alle altre partite e qui ne abbiamo ben nove di fila.
non resta che una cosa da dire: GO SOX!!!
PS: vedo che xxxxxxx Stadium ti ha preso, bene! mi fa piacere
errata corrige: il catcher è Swihart e non Owens… mea culpa