I rimbalzanti

Ci possiamo rimettere in moto quindi … passata la sbornia del Super Bowl siamo quasi pronti per svegliarci dal letargo e dalle parti di Fort Myers comincia a sentirsi l’odore della pelle dei guantoni. Ovviamente in questo periodo dell’anno non ci sono grandi notizie, c’è l’accordo trovato per Robbie Ross evitando quindi l’arbitrato … e non c’è nient’altro. Non potendo mettersi a discutere di aria fritta, volevo prendere spunto da un pezzo apparso sul sito MLB ieri, un pezzo che parla dei giocatori che sono reduci da annate stortissime, delle loro prospettive nella speranza che per loro e quindi anche per i nostri amati Sox le cose possano migliorare.

Andando in stretto ordine alfabetico il primo giocatore da mettere sotto le luci della ribalta è Clay Buchholz. Cosa dobbiamo aspettarci ? Francamente nessuno può dirlo, delle ultime 5 stagioni che ne sono tre completamente deragliate per gli infortuni, con sprazzi da autentico Cy Young winner e con tanti infortuni da due settimane che diventano da tre mesi. Buchholz … o per meglio dire il suo agente, avrebbe cominciato a bussare per una eventuale estensione del contratto. Scusatemi ma da questo orecchio non ci sento proprio, oggi mi pare a dir poco prematuro dato che stiamo parlando di un giocatore con tanti dubbi sulla sua durability, prima di questa stagione potrei prendere solo in considerazione un contratto con una base modesta e tanti incentivi a secondo degli inning lanciati. C’è di buono che l’arrivo di Price toglie tanto pressione su di lui, speriamo solo che la pressione non se la crei da solo come varie volte in passato.

Il secondo membro a cui chiedere molto più di ciò che abbiamo avuto fino ad ora è Rick Porcello; nella rotation che ho in testa Porcello scende al n.4 se non altro per provare di rendergli la vita più facile affrontando ipoteticamente dei lanciatori più malleabili, il dubbio sull’effettivo livello del giocatore ce l’ho, usando la statistica ERA+ , cara ai sabermetrici, viene fuori un giocatore che solo 2 volte nelle sue 7 stagioni ha passato la fatidica quota 100. Anno importante per Rick questo, per capire una buona volta per tutte se stiamo parlando di un mediocre o di uno che semplicemente fino ad ora non ha saputo tradurre nel concreto le doti che molti giurano abbia.

Hanley Ramirez è l’oggetto misterioso, un anno terrificante da esterno lo condurrà nel 2016 a difendere il sacchetto di prima base; sento un po’ troppi credere ad un passaggio facile, vero che Ramirez è stato un interno per l’intera sua carriera e vero che “peggio di così non può andare”, ma andare in prima non è uno scherzo, non è il ruolo da assegnare a quello “meno capace” come quando al campetto della parrocchia mandi in porta il meno bravo, nel caso le cose dovessero andare male c’è il piano B ? Travis Shaw una mano potrebbe darla e poi c’è sempre il coltellino svizzero Holt. Però diciamocelo che per Ramirez il discorso mentale ha la predominanza su quello tecnico, è possibile vedere da lui un approccio migliore rispetto a quel dopolavorista in vacanza che è sembrato nel 2015 ?

Piano con le battute di spirito circa il Panda che deve rimbalzare. Farrell l’ha incontrato e dice che è calato di 20-22 libbre (sono dieci chiletti), se questo sia ciò che farà invertire la rotta ad un giocatore che pare in calando negli ultimi anni non riusciamo certo a saperlo oggi, se non altro speriamo di non vedere più quell’approccio troppo easy che in tanti hanno associato alla rilassatezza che prende quelli che col contrattone della vita han raggiunto lo scopo della loro carriera baseballistica. Ripeto : il suo scopo deve essere questo ovvero interrompere quel trend in calando con una media OPS partita da .909 nel 2011 arrivando passo dopo passo all’orrendo .658 dell’anno scorso. Il Panda è ancora un giocatore o è semplicemente uno che per il prossimo quadriennio incasserà dei robusti paycheck ?

L’ultimo di cui parliamo è Vazquez, giustamente partirà in Triplo e vedremo se ha assorbito il Tommy John a cui s’è sottoposto quasi dodici mesi fa. Ci sono decine di casi di lanciatori tornati alla grande dopo questo intervento, sui catcher c’è meno giurisprudenza in materia, per esempio uno come Matt Wieters l’anno scorso ha dovuto remare parecchio in salita. Il sogno che ho è fargli fare il salto a metà stagione, anche se con Hanigan in squadra non forzeremo certo il recupero, la coppia del futuro è Vazquez e Swihart, più difensore il primo, miglior bastone il secondo ed anzi vorrei tanto che diventassero così bravi da farci dire che uno dei due è sprecato per fare la riserva.

Che bei discorsi da fare … il football è finito, ora ritocca a noi

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Che sia un altro 2013

L’anno scorso nessuno contava sui Sox come possibile candidata al titolo, ciò consentì per un po’ di viaggiare sottotraccia, nascosti nei meandri delle Majors, un po’ come un sommergibile che se ne sta nascosto per poi diventare micidiale con i suoi siluri. Quest’anno dovrebbe essere in teoria un po’ più difficile andare a dire che con le ambizioni da titolo noi non c’entriamo visto che saranno i nostri a ricevere tra pochi giorni gli anelli. In realtà anche in questo 2014 le luci della ribalta pre-stagionale non ci appartengono, anche chi deve indovinare i pronostici non ci vede proprio in primissima fila. Se proprio volete saperlo i “bookies” di Las Vegas (che l’anno scorso ci mettevano al 15mo posto circa … tiè) ci mettono ora al sesto posto dietro i Dodgers (ok), i Tigers (ci sta), i Cardinals (va bene), i Nationals (ma scherzate ?) e gli Yankees (mah …).

Visto però che i bookmakers non sono infallibili, abbiamo tutta la voglia di fargli rimangiare i loro pronostici anche se siamo tutti consapevoli che sarà un’impresa ardua. Lo sarà perchè in questo sport delirante che adoro, ripetersi è difficilissimo; gli ultimi che ci riuscirono furono quelli del Bronx a fine anni ’90 che avevano costruito una squadra pressochè perfetta, i nostri non hanno la presunzione di avercela questa squadra perfetta, un po’ perchè la perfezione appartiene più alla sfera dell’irrazionale che ad un mondo logico ed un po’ perchè la conquista del titolo non ha cambiato di un centimetro l’approccio del nostro management nella conduzione delle operazioni.

Sono così arrivato al punto critico : ovvero la politica societaria e le ovvie conseguenze che queste scelte hanno sul livello del team. Dico la verità : la storia che tutto quello che abbiamo visto nell’ultimo inverno, ovvero la rinuncia ad Ellsbury (scontata), a Drew e ad altri, sia solo la conseguenza di una corretta gestione che comunque è fatta per mantenerci al vertice comincia a sembrarmi una storiellina da raccontare ai bimbi prima della buonanotte. Comincio a non crederci, io che sono un po’ cinico per natura comincio a credere che il discorso che arriva dall’alto sia semplicemente quello di contenere le spese, desiderio assolutamente legittimo (ci mancherebbe altro) per Mr. Henry quello di spendere meno, discorso che però a noi non può piacere dato che la classifica che ci interessa è quella delle pagine sportive e non quella del Wall Street Journal.

Da lunedì sera vedremo cosa succederà, non so realmente cosa aspettarmi, mi sembra che lo spettro delle possibilità sia amplissimo, può tranquillamente andare da un altro ottobre magico ad una stagione da 70 vittorie, tantissime incognite per tutte le squadre, qualcuna in più per noi. La speranza ovvio che ci sia, se questa speranza saprà consolidarsi in qualcosa di tangibile lo vedremo da lunedì sera quando John Lester salirà sul mound … a proposito … stop nelle trattativa sul rinnovo (rileggetevi il paragrafo precedente per capire il senso di questa cosa). Dicevamo delle speranze : il lato positivo della bilancia è un manager che non è un genio ma che ha fatto rendere al massimo gli uomini che ha avuto, dote questa di valore immenso; abbiamo un team di veterani che hanno l’esperienza di mille battaglie ed il desiderio di combatterne altrettante senza mollare un centimetro di terreno ed abbiamo dei ragazzi che aspettiamo all’università dopo aver fatto le scuole medie sperando che le loro doti si trasformino da potenziali a reali.

E’ abbastanza tutto questo ? Ma poi abbastanza per cosa ? Io ve lo dico quello che vorrei dai Sox, io vorrei tanto che i Sox si trasformassero nei Cardinals dell’American League, ovvero nella squadra capace di allevarsi i giocatori in casa e questo va bene, ma che non esita di rifirmare il proprio leader “spirituale” del monte (Wainwright), addirittura rischiando dato che era reduce da un Tommy John. Con questa politica in Missouri vivono da anni, non vincono sempre ma son sempre lì contendendo ogni partita come fosse l’ultima. Costanza ad alto livello, questo può e deve essere il bersaglio da colpire per un franchigia con le potenzialità dei Sox, scelte coerenti e logiche, risparmiando quand’è il momento di risparmiare e spendendo quando è il caso di farlo; non vogliamo anelli in serie, ma non vogliano nemmeno perdere i nostri simboli che hanno dato tanto e che posso dare di più nel futuro: Cabrera ha rifirmato a Detroit e Trout ad Anaheim, Lester deve rifirmare per Boston. Punto e basta.

Da queste scelte e da altre capiremo se il magico 2013 è stato l’inizio di un grande ciclo o se è stato un evento della stessa stregua dello scudetto del Cagliari o di quello del Verona di Bagnoli, bellissimo ma irripetibile. Buon campionato boys & girls !!! Non posso che augurarvi che davvero anche questa stagione sia come quella passata, magica, appassionante e combattuta. Un augurio migliore non so davvero farvelo.

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5 temi per il lineup – 2014

Mentre l’attesa per l’inizio monta di pari passo con la mia arteriosclerosi è il momento di buttar giù qualche nota per provare di capire cosa ci riserveranno i giocatori in campo. Ci sono temi caldi che premono e sui quali non c’è ancora certezza di come verranno risolti dal nostro Stato Maggiore. Andiamo a vedere …

1) Chi lo fa il leadoff ? La risposta più probabile ad oggi è Daniel Nava. Con Bradley che sembra dirottato a Pawtucket (non sono d’accordissimo … ma non fa nulla), ci troviamo senza un vero corridore per forzare un po’ il gioco sulle basi. Sarà per l’età ormai parecchio avanzata ma io ho sempre avuto una passione per le squadre con un velocista come primo uomo, forse retaggio questo di un baseball un po’ “passato” ; fatto sta che ho sempre pensato che un n.1 canonico sia la candela che accende l’attacco. Se su Bradley c’erano dei dubbi (eccome se c’erano), non era il caso di premunirsi con un giocatore anche “low-cost” che potesse dare quella velocità che ci manca ? Non sto parlando d’un fenomeno, tanto per dirne uno il mio mentore mi suggeriva Rajai Davis

2) Lato sinistro senza rete : Alla fine a sinistra nell’infield abbiamo Middlebrooks e Bogaerts ed il vuoto cosmico … o quasi. L’ipotesi alternativa potrebbe essere questa : prendere Cecchini, metterlo in una serra in modo che maturi in fretta e pregare il Dio del Baseball che non sia la classica grande speranza mancata. Non voglio immaginare cosa capiterà se uno dei due dovesse avere anche solo un’unghia incarnita : Herrera, Holt, Snyder sono le alternative … Oddio … sono quelli che sostituiranno Middle ed il bimbo delle Antille se avessero problemi. Della serie : Voglio una vita spericolataaaa. Noto che qualcuno dei miei lettori non ha scordato Drew. Volete ridere ? L’altro giorno Boras ha dichiarato che ci sarebbe un triennale da parecchi soldi sul tavolo. Io invece ho Kate Upton nuda in camera mia.

3) Cosa ci darà il leader ? : Ragazzi … è lecito sperare che Big Papi ripeta un annata come quella passata ? Non parlo dei miracolosi playoffs, parlo della costanza e della consistenza che è riuscito a darci da metà aprile in poi. Dobbiamo sperarlo perchè anche in questo caso non abbiamo alternative realistiche. Alla fine passano gli anni, cambiano i giocatori ma la portaerei della nostra flotta è quella varata ancora molti anni fa nel premiatissimo cantiere navale di Santo Domingo. Sono passati 10 anni dai mitici playoffs 2004 e siamo ancora a dipendere da Ortiz.

4) Che succede dietro il piatto?  La suddivisione delle partite tra Ross e Pierzynski non è un quesito banale, non lo è perchè i due giocatori sono complementari, ciò che ha uno come punto di forza non lo ha l’altro. Devo essere sincero, vorrei vedere più Ross che “il polacco” ma non credo che andrà così. Specie se l’attacco dovesse fare un po’ di fatica, ed io qualche paura l’ho, diventerebbe difficile rinunciare alla mazza dell ex-White Sox; perdere però la bravura difensiva di Ross non credo sia una rinuncia a cuor leggere. Alla fine dico 110/120 partite per Pierzynski, non mi piace la cosa ma tant’è. E se l’anno prossimo Vazquez e/o Swihart fossero pronti chi vorreste avere ad insegnare il mestiere ? Risposta facile …

5) Blue collar 2.0 Abbiamo vinto un campionato non solo coi Lester, Ortiz & Co. ma anche con Nava che ha fatto .300 di avg., con Mike Carp che fa uno slam al 10° all’Ikea Stadium di Tampa, con Gomes che s’è dimostrato “The King of Sabermetrics”. Il 2013 è stato lo standard o è stato l’anno dei miracolati ? Sotto questo aspetto sono abbastanza fiducioso, credo sia un plotone di giocatori che sappiamo non essere fenomeni ma che si completa bene … ed evitiamo di vendere uno come Carp che ci può dare una mano in prima, una all’esterno e così via.

Questo è quanto. Chiaro che in campionato lungo 162 partite le incognite siano migliaia, penso che l’anno scorso gli infortuni non abbiano toccato più di tanto il team e non è detto che ciò si ripeta. Mi sbaglierò ma quest’anno ci potrebbero essere modifiche in corsa anche importanti. Però rendiamoci conto d’una cosa : l’anno scorso offensivamente fu un’annata spettacolosa, ripetersi a quei livelli sarà tanto, tanto, tanto difficile.

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5 temi per il monte – 2014

Visto che il sottoscritto è scaramantico a dir poco e visto che l’anno scorso feci questa piccola rubrica delle “5 domande” e la cosa fu parecchio fortunata direi di riproporre lo stesso schema per provare di capire cosa ci succederà tra otto giorni, appena si ricomincerà a giocare sul serio dopo uno spring training parecchio bruttino con tante sconfitte e poche vittorie e con parecchi giocatori che sembrano non proprio sintonizzati sul nuovo inizio che ci aspetta tra breve.

1) I vecchi leoni : L’architrave della rotation è la solita, i due uomini che faranno da cartina di tornasole a mio parere sono Lackey e Buchholz per motivazioni diverse. Il secondo è l’eterno punto di domanda perchè non sai mai quanto giocherà e quanto potrà dare prima semmai della consueta sequela di problemi alla schiena, al  collo, al polso e a chissà cos’altro. Finchè resta in campo avercene di Clay Buchholz, già … finchè. Su John Lackey il discorso è diverso nel senso che stiamo parlando di John Lackey ovvero uno dei personaggi più particolari che passeggino sulla Terra, con possibilità che si possa anche autodistruggere qualora la situazione non si evolva secondo i suoi desideri, autore di uno spring training orrido Lackey deve far vedere se è tornato ad essere un partente di livello o se il 2013 è stato “l’anno dei miracoli”, si parlava di fargli fare in questo primo periodo dell’anno il partente n.5 in modo da fargli affrontare avversari teoricamente meno forti. Non mi pare una malvagia idea

2) Sol levante non calante : Anche i marziani sanno cosa sono stati Tazawa e Uehara nel 2013. E nel 2014 ? Escludendo problemi fisici devo dirvi che mi sento in una botte di ferro, ho fiducia nei due ed anzi mi aspetterei un altro passo in avanti di Tazawa se saprà essere un po’ più furbo sul monte evitando di tirare sempre e solo degli strikes. Ormai è arcinoto che Uehara verrà usato un po’ più col contagocce anche perchè la dirigenza s’è premunita con un ipotetico “closer-bis” (Mujica), comunque Koji dovranno minacciarlo per non farlo salire sul monte quando sarà il suo turno, tanto per iniziare la stagione vi scrivo il suo ruolino in questo spring training : 4 inning (non molti … ok), 0 hit, 1 bb; chissà che gli abbiano detto di non cambiare il calendario.

3) Young guns : Dei tanti giovani che abbiamo ( o che avremmo ) in rampa di lancio mi chiedo chi potrà già dare un contributo quest’anno. Cominciamo con escludere quelli che sono palesemente ancora acerbi tipo Owens, abbiamo poi una serie di giocatori che onestamente non sta progredendo per come avevamo sperato e sto parlando soprattutto del duo “Made in LA” arrivato con la megatrade del 2011 ovvero De La Rosa e Webster. Soprattutto il secondo era stato strombazzato come il vero asset del megascambio; in questi 18 mesi passati con i nostri, di progressi non ne abbiamo visti e quindi chi può darci una mano ? Io voto per Anthony Ranaudo che dopo aver rimesso in piedi una carriera che sembrava traballante sembra quello disposto al patto col diavolo pur di guadagnarsi un posto. Rimane poi il discorso su Workman  sperando che non perda la bussola tra partenze e rilievi, la palla ce l’ha e fischia parecchio, anche per lui vale il discorso di Tazawa : qualche strike in meno potrebbe aiutare.

4) Qualche eroe inaspettato ? : Diciamo la verità : ormai ci aspettiamo che qualche Sig.Nessuno conquisti le luci della ribalta come sta capitando da qualche anno. Chi può essere il candidato ? Mi sembra quasi di fargli un torto mettendo Edward Mujica in questo contesto, stiamo parlando di un giocatore che fino all’inizio di settembre dell’anno scorso era un closer assolutamente referenziato in una delle squadre più forti della Lega. Degli altri uomini del sommerso sta acquisendo rispettabilità Francisco Cordero, arrivato col contratto da Minor League e con speranze quasi nulle di essere nell’Opening Day Roster s’è fatto strada con prestazioni molto buone in questo marzo. Il quasi 40-enne, sempre credendo ai pittoreschi Uffici Anagrafe della Rep. Dominicana, potrebbe alla fine essere l’uomo inatteso di questo 2014, in fin dei conti è un 3-volte All Star, sai mai che abbia rimasto un po’ di benzina nel serbatoio.

5) The Ace : Non sarà Price o Verlander, non sembrerà un extraterrestre come Kershaw che ora è conosciuto anche “Down Under” ma John Lester è l’uomo che deve guidarci nel 2014 e negli anni a seguire. Invece ancora nulla sul fronte del rinnovo, solo un paio di giorni fa sul sito internet della “Radio della Casa” WEEI si poteva leggere un pezzo dove si diceva che si attendeva, in un senso o nell’altro, una risoluzione della querelle Lester entro l’Opening Day. Proprio quel “in un senso o nell’altro” è quello che mi piace poco, anche perchè il prossimo mercato dei pitcher free-agent rischia di essere molto scarno (Scherzer e poco altro) e quindi il nostro John troverebbe certamente amatori disposti a fargli ponti d’oro. Lui darà il 100% sia in caso di rinnovo, sia nel caso di mancato accordo, se poi si materializzerà quell’incubo che ogni tanto mi tormenta (conferenza stampa con Lester nel Bronx) vi racconteranno di quanto sia bello il nostro farm system, un po’ come quello che cascò da cavallo e che raccontò che tanto voleva scendere; se poi i progressi sono quelli di Webster e De La Rosa stiamo freschi.

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5 domande per il campo

Che buffo il baseball, praticamente metà della squadra sono lanciatori, in pratica un ruolo conta come tutti gli altri messi assieme, sarebbe come se nel calcio metà della rosa fossero portieri. Detto ciò, dato che una metà della squadra s’è meritata 5 domande, ora l’altra metà dei nostri amati Sox si becca altre 5 domandine. Ovviamente le vostre risposte sono graditissime

1) La squadra è un po’ sotto-potenziata nel box ?

Chiaro che molto della risposta dipende dalle condizioni di salute di Big Papi, il ruolo del DH sarà svolto da una cooperativa di giocatori (Napoli, Lavarnway, forse Nava), chi invece lo sostituirà nella produzione offensiva è un po’ più difficile da dire. Il lider maximo dovrebbe tornare a metà aprile, almeno così si dice … e speriamo sia in palla. Middlebrooks mi sembra sempre più un fattore ed anche Napoli non sembra bollito, quindi direi che non abbiamo più uno slugger puro, ma abbiamo una serie di giocatori che può dare un bell’apporto offensivo, nessuno da 40 HR, ma parecchi da 22-24 HR … e speriamo sia così

2) Esistono molte squadre migliori in difesa ?

Assolutamente no. I Sox mi paiono debolucci difensivamente in prima e basta, Ross dietro il piatto ci sa stare, la keystone (sia con Drew, ma ancor più con Iglesias) è un bel muro, Middlebrooks sta crescendo bene e nell’outfield con Ellsbury, Victorino ed un’altra personcina di cui parlerò dopo non credo che cascheranno molte palline prendibili. Sotto questo aspetto direi che siamo messi bene. Ed anche tra i back-up ci sono giocatori che non dovrebbero darsi la pallina in faccia come Ciriaco o Sweeney.

3) Alla fine chi sarà escluso dalla squadra ?

Dell’overdose di prima base qualcuno salterà : Carp, Overbay (che addirittura interesserebbe agli Yankees !), anche di esterni ce ne sono parecchi, normalmente se ne adoperano 4, diciamo che nell’attesa del ritorno di Ortiz potrebbero essere in 5. In più c’è da decidere cosa fare con Lavarnway, che sembra un po’ in involuzione; Salty e Ross sono i titolari, riciclare Lavarnway in prima mi pare poco realistico, tenerlo come part-time DH nell’attesa di Ortiz faccio fatica a credere che gli serva visto che così non avrebbe molti turni da sommare, quindi per lui la partenze dovrebbe essere a Pawtucket.

4) Squadra per correre ?

Di sicuro una squadra con parecchio giocatori veloci. Non abbiamo un terzetto come Pujols, Hamilton & Trout a picchiare, quindi il motto sulle basi deve essere solo uno : osare, osare ed ancora osare. Tre potenziali lead-off ed almeno un altro paio di giocatori dovrebbero permettere un tipo di gioco aggressivo visto poche volte con Francona (che comunque aveva un tipo diverso di squadra) ed ancor meno con Bobby V che aveva come primo scopo quello di pararsi il c…. Tornassero in palla Ellsbury e Victorino quanto mi piacerebbe che fossero lead-off e numero 2 dell’ordine di battuta !

5) Per vedere Jackie Bradley in prima squadra bisogna fare una petizione alla Casa Bianca ?

Insomma … il tema su cui si discute è quello. La mia risposta è Bradley – Ellsbury – Victorino … e basta. Escluderlo non ritengo abbia senso sia sotto l’aspetto comportamentale ovvero dico che i giocatori che rendono vanno premiati, sia sotto l’aspetto tecnico perchè senza Ortiz e Drew almeno per un po’, abbiamo bisogno di un bastone mancino in più oltre allo stesso Ellsbury. Poi diciamocelo pure : abbiamo bisogno di entusiasmo, merce difficile da reperire vedendo veterani consunti come Sweeney o Nava. Lo so … Bradley ha una brevissima carriera nelle Minors, uno che mai ha giocato in Triplo A può reggere nelle Majors ? Non lo so, non bisognerebbe rispondere con una domanda ad un’altra domanda però : “possibile che tutti e sottolineo TUTTI, siamo vittime di una allucinazione collettiva ?”

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5 domande per il monte

Anzichè fare una presentazione vecchio stile, ho deciso per quest’anno di aspettare il play ball ponendo cinque domande riguardanti il monte, poi farò la stessa cosa con gli uomini in campo. Cinque domande le cui risposte determineranno il fato della nostra stagione. Vediamo cosa viene fuori :

1) Quante partite vinceranno Lester e Buchholz ?

Sembrerà strano dato che vengo spesso accusato di vedere il bicchiere mezzo vuoto, ma sapete che 28-30 vittorie mi sembrano un traguardo realizzabile ? Sarà che i due sembrano essere arrivati al camp già ben oliati, sarà la mancanza dell’ “anima nera” Beckett, ma mi sento confidente circa il contributo che i due potranno dare. Leggo che Lester è uno dei giocatori più richiesti nelle fantasy leagues, segno che c’è una discreta fiducia su un suo “rebound” … e segno che il suo prezzo non è altissimo dopo il mezzo disastro del 2012. Insomma … Farrell come pitching coach seppe cavare il meglio dal duo, la speranza è che come manager possa rivitalizzarli.

2) Da Lackey cosa è lecito aspettarsi ?

Sebbene anche lui sia apparso in buona forma nelle ultime uscite, io non riesco ancora a considerarlo un fattore positivo nel nostro monte. Sopportato più che voluto, in squadra solo in funzione di un contratto onerosissimo, John Lackey ha molto da remare controcorrente per riguadagnare anche solo un minimo di considerazione, per ciò che mi riguarda metterei già da ora una firma perchè il pitcher texano giocasse una stagione da 5½. Stagione che potrebbe diventare da 6 se avesse imparato ad interagire col suo prossimo. Esistono corsi per corrispondenza per far si che un 34-enne impari a relazionarsi con chi gli sta vicino ?

3) I giovani pistoleri daranno un contributo nel 2013 ?

Dipende cosa intendiamo, coi Sox fuori dai giochi che contano Webster e Da La Rosa di sicuro avranno il loro spazio per cominciare a prendere le misure al dorato mondo delle MLB; coi Sox in contention buttare nella mischia i due ragazzi sarebbe un azzardo poco comprensibile. Ovviamente c’è un fattore in più da considerare: qualora ci fosse necessità di nuovi innesti, per esempio a causa di infortuni,  spero che ci venga evitato di vedere in campo quelle “mezze figure” che hanno contraddistinto il nostro 2012. Se devo rivedere Zach Stewart o simili allora spero proprio che si dia fiducia anche in anticipo sui tempi pianificati ai ragazzi

4) Troppi galli nel bullpen ?

Beh … anzitutto c’è chi partirà in lista infortunati ed inoltre c’è da risolvere la questione Aceves che ormai ha rotto le b… , diciamo le scatole, a causa dei suoi limiti caratteriali. In questo primissimo scorcio di 2013 il messicano è riuscito a farsi riprendere da Farrell per l’attitudine nei primi allenamenti, a finire coinvolto nella rissa di Canada-Messico e a causare un accenno di rissa nella prima partita coi Sox. Direi che è il momento di dire basta; altro quesito è cosa ricaveremo da Bard, o se ricaveremo qualcosa. Alla fine c’è comunque il paradosso, abbiamo un numero enorme di possibili lanciatori nel bullpen ma siamo parecchio carenti nei specialisti mancini. Forse è questo un indice che il mercato sia raffazzonato più che pensato ?

5) Convinti che Hanrahan sarà il closer ?

In principio certamente sì, poi dovesse continuare ad offrire prestazioni orrende come in questo spring training allora ci sarà da porsi altre domande. In teoria le alternative ci sarebbero, basta avere il coraggio di fare delle scelte. L’anno scorso assistemmo ai rilievi raccapriccianti di Aceves sopportando il tutto con gandhiana rassegnazione; è presto per fasciarci la testa, però fatemi vedere tutto quest’anno tranne i Sox che decidano di non decidere. Per ricominciare a vincere una strada è anche assumersi delle responsabilità.

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Play ball !!!

Anzitutto grazie a chi ha abboccato al mio piccolo ed innocente pesce d’aprile facendomi sghignazzare (non prendetevela ragazzi …) e grazie anche a chi mi scoperto, mi sono sentito come Stanislao Moulinsky : “ebbene sì maledetto Carter …”. Grazie anche all’emiro del Brunei che mi confermano non essere assolutamente interessato al baseball; l’anno scorso i pesci li abbiamo presi in faccia a fine settembre per quest’anno mi son detto che era meglio anticiparli alla loro data canonica del 1 Aprile e per il prossimo settembre i pesci spero solo di mangiarmeli in un bel ristorante a Cesenatico.

Siamo in partenza per una nuova stagione ed al momento il campionato 2012 mi sembra avere dei contorni nebbiosi, manco fossimo nella Bassa Padana in autunno inoltrato. Tutto è cambiato : dal general manager al manager nel dugout oltre a una bella fetta di giocatori, per sovrammercato possiamo anche aggiungere che è cambiata persino la formula del campionato con la post-season a 5 squadre per ogni Lega invece delle 4 come era l’anno scorso.

Ammetto che avrei voluto vedere tutto un altro approccio da parte dei Sox dopo le sberle del 2011, mi pare ovvio che il tifoso si ecciti di più leggendo notizie di acquisti importanti piuttosto che dover rincorrere come un disperato sul web news circa Padilla o Ohlendorf. Mi dicono che i Sox hanno comunque un payroll importante e con un payroll simile sia un dovere puntare al massimo risultato, peccato poi se vai a leggere vedi che una bella fetta di questa cifra (circa il 20%) è immobilizzata in giocatori che non giocheranno o che chissà come e quando lo faranno.

Le squadre le fanno prima di tutto i proprietari ed i nostri quest’inverno hanno inciso pesantemente mettendo un diktat preciso sulla cifra da spendere anche a costo di presentare un team non proprio di primissima fascia. Da questa direttiva sono nati i Sox del 2012, con qualche buco in formazione e con parecchie scommesse … e la prima scommessa (Bailey) non sembra andare come sperato. L’auspicio è che finisca anche questo clima di improvvisazione che ha portato alle scelte della scorsa Stove League : andremo alla guerra con un manager che abbiamo preso per ultimi dopo che parecchi altri hanno detto niet ed avremo un pitching coach (il terzo in tre anni) che abbiamo ingaggiato per fare lo scout e che poi dopo due mesi abbiamo messo a dirigere i pitchers visto che non sapevamo a chi farlo fare … e senza offesa per John Henry & Co. questo è un modus operandi più adatto ad uno Zamparini o a un Cellino.

Il mio mentore baseballistico dice che chi contesta i Sox dovrebbe pensare spesso a cosa hanno combinato Cubs, Dodgers negli ultimi lustri … vero … i Sox sono ben’altro, i Sox hanno un roster di ben altro spessore che però avrebbe meritato un diverso piglio dai suoi proprietari, un roster che si sarebbe meritato un interbase vero ad esempio, non una scommessa.

Questo è il team che abbiamo, il dream team (presunto) dell’anno scorso si è squagliato come neve al sole nel momento importante, questa squadra più operaia, con dei giocatori che forse non si sognavano nemmeno di poter essere titolari in una power-house chissà che non arrivi più lontano; non sarà facile in una American League rafforzata ulteriormente dall’arrivo di mostri sacri come Pujols, non sarà facile già a partire dalla prima serata di giovedì quando si proverà a domare i Tigers con Verlander sulla collina e con un principino Fielder in più col bastone.

GO SOX !!!!

PS – Ma d’ora in poi crederete alle notizie che scrivo oppure penserete che vi sto prendendo in giro ?

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Previsioni 2012 : Outfield & DH

Mentre vedo che dal tenore dei vostri messaggi comincia ad esserci un po’ di legittima attesa sulla nuova stagione e mentre un nostro ex rilievo (spero ex tra poco) ha modo di conoscere le celle di un commissariato di polizia in Florida è arrivato il momento di guardare un po’ agli uomini che difenderanno in mezzo al giardino. Prima però voglio rispondere un po’ alle domande che girano tra di voi.  Ovviamente quello che viene è il mio “personalissimo cartellino”. La rotation dei Sox vale parecchio meno di quella dei Rays ed un po’ meno di quella degli Yanks, quella dello shortstop per me E’ UNA VORAGINE : Aviles mi sembra legnoso come Pinocchio. Bailey/Papelbon : conto che il cambio sia almeno un pareggio, spero persino una vittoria : a me Bailey piaceva molto. Più forti o più deboli ? Dico leggermente più deboli : l’anno scorso 90 vittorie, quest’anno 87 … e poi dicono che non mi sbilancio mai !!!!

Carl Crawford: Chissà se manderà in campo la versione 2.0 visto che la 1.0 come successo ricorda Windows Vista. Fare peggio sarà impossibile, vincere le diffidenze del pubblico del Fenway sarà molto complicato quando persino il principale azionista ha pubblicamente dichiarato di non credere molto nel giocatore. La strada per Crawford è in salita, appesantita per di più dall’infortunio che ne ha impedito l’impiego. Non chiedo la luna, chiedo solo che torni ad essere un giocatore, fino ad ora è stato solo un salasso pesantissimo per le nostre casse che ha condizionato pesantemente il nostro “non-mercato”.

Jacoby Ellsbury: Dopo un’annata irreale è chiamato ad una difficilissima conferma che se arrivasse lo piazzerebbe definitivamente nello stardom della Lega. C’è un problema, nemmeno piccolo : è sotto controllo dei Sox per questa e per la prossima stagione (via arbitration). Il giocatore ha già fatto capire che non disdegnerebbe che si cominciasse a parlare di contratto a lunga scadenza. Secondo voi quanto può valere un esterno centro da .320 32HR 105RBI che corre e difende alla grande ? Questi Sox low-profile vogliono spendere quello che ci sarà da spendere ? Io comincia a sentire dei discorsi tipo : “Abbiamo grandi prospetti che spingono per entrare” . Mamma mia … ti prego … non pensiamoci nemmeno … Ellsbury o morte

Darnell McDonald: Vuoi vedere che ce la fa anche quest’anno ? Eternamente sull’orlo del taglio, è partito anche nel 2012 tra coloro che sono sospesi, sta sfoderando però un training camp da urlo per guadagnarsi la pagnotta anche quest’anno. Considerando che ha dei concorrenti che non sono Jim Rice può farcela. Passa per essere uno dei più focalizzati sul gioco, diciamo che si rende conto di non aver doti eccelse e che deve dare il 101% per poter sopravvivere nella Lega, ci fosse qualche compagno in più con la stessa attitudine…

Cody Ross: Ogni volta che gioca ci fanno vedere in TV i due HR contro Halladay, speriamo che sappia fare qualcos’altro. Non aspettiamoci certo numeri da capogiro visto che viene da una stagione da .240 di average nella debole NL West. Un buon mestierante che dovrebbe dare solidità e a regime dovrebbe dividere il suo playing time con Sweeney. Uno tosto, caratterialmente ha tutto per piacere ai bostoniani.

Ryan Sweeney: Sarò cattivo ma un esterno che fa 13 HR in 4 anni deve essere un genio della difesa o non si capisce cosa giochi a fare.  Dovrebbe giocare contro i lanciatori destri, almeno secondo i piani prestagionali, resta però uno di quegli acquisti che ti fa dire : “ma che c’avranno trovato di bello in lui ?”  Anche perchè se Mr.Moneyball Billy Beane molla un giocatore che costa “not so much money” vorrà dire qualcosa. O no ?

David Ortiz: A forza di contratti annuali finirà per durare parecchie stagioni più dei suoi compagni. E’ partito malino in questa preseason, ma la cosa è abbastanza in linea con il passato del giocatore che storicamente ha qualche problema in avvio di stagione. Ortiz è il simbolo di questa squadra, l’ultimo rimasto tra i leggendari eroi del 2004 e deve restare con noi e me ne infischio delle cifre, it’s only a matter of heart & soul … e quando dovesse arrivare il momento dell’addio speriamo che sia una bella festa e non un altro di quegli addii rancorosi che sono tipici (ahimè) dei Sox.

COMPLIMENTI A TUTTI I NEO-BABBI DEL BLOG !!!!

 

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Previsioni 2012 : Infield

Che bello tornare alle vecchie abitudini : i Sox in TV all’ora di cena … comunque lasciamo perdere per il momento la pre-season che fa tutti contenti e tutti convinti di vincere le World Series e torniamo a vedere un po’ più in profondità i nostri eroi. Avevamo un infield splendido … sì … avevamo … ora abbiamo quello che abbiamo, un buco grosso e qualche dubbio in più, ma non si può mica vivere di sole certezze !!!

Ryan Lavarnway: perchè mai comincio con lui ? Semplice … perchè è un giocatore che mi intriga, catcher preminentemente offensivo, vedasi i 34 HR tra Doppio, Triplo e Majors l’anno scorso, deve dimostrare di poter stare dietro il piatto al livello di sopra, dove se non difendi bene puoi fare carriera solo se sei Mike Piazza e di bastoni come quelli del paisà non ne incontri ad ogni angolo di strada; cosa fare con lui ? Di sicuro partirà a Pawtucket, ma se dovesse progredire aspettiamolo presto definitivamente al Fenway.

Jarrod Saltalamacchia: In pratica ogni giorno Bobby V si esprime in lodi sperticate su Salty. Quanto ci sia di vero o quanto sia “buonismo” da spring training non lo so. Certamente il ragazzo è cresciuto, sia in attacco che in difesa, ma per essere un catcher da anello serve ancora salire di un gradino. Io rimango i miei dubbi che sappia gestire in prima persona il ruolo senza più Varitek a mò di coperta di Linus. Compiti per il 2012 : ridurre i K nel box e parare qualche palla in più di dietro, il fatto non ci sia più Wakefield lo aiuterà non poco.

Kelly Shoppach: acquistato solo per un motivo credo, per il suo 41% di colti rubando l’anno scorso, quando invece dalle nostre parti in parecchi ci correvano contro, specie invero quando giocava Varitek. Il fatto che negli ultimi 3 anni abbia battuto .214, .196 e .176 è meglio che ce lo teniamo per noi. Chiediamo alla MLB se possiamo giocare con due DH ?

Mike Aviles: Bella sorpresa l’anno scorso col suo .317 nel box, era sembrato un guanto scarsino e ci saremmo aspettati che potesse restare nel classico ruolo di utility, invece è lo shortstop titolare. Se andiamo a guardare le medie difesa nelle 152 partite giocate all’interbase viene fuori un quadro rassicurante per un giocatore che è nato interbase e che nel ruolo ha fatto tutta la trafila nelle minors con KC; probabilmente tra i 30 shortstop titolari il nostro non è tra i primi 20, ma d’altra parte serve per scaldare il ruolo a …

Josè Iglesias: Il luminoso sole dell’avvenire prevede Iglesias titolare per un decennio; l’oggi però ci dice altro : di un giocatore che fatica in Triplo A, tanto è vero che più di qualcuno comincia a dubitare sul fatto che possa essere mai una mazza da MLB. Fino ad ora non male nello spring training, ma va anche detto che anche gli anni scorsi il nostro a marzo regalava buone cifre, il problema iniziava con aprile. Chissà se arriverò alla pensione vedendo stabilità nel ruolo di interbase e non questo tourbillon che dura dal 2004.

Dustin Pedroia: anno 1 d.F. ovvero dopo Francona. Dustin non ha più il suo mentore, il manager che ha creduto in lui e che lo ha anche salvaguardato quando arrivò in prima squadra rendendo poco. Può cambiare qualcosa ? Non credo, un .305 di media battuta in carriera e costantemente tra i primi tre nel ruolo non può temere la perdita del “patrigno”; cosa manca per arrivare alla perfezione ? Il prendere per il coppino il compagno che la dovesse fare fuori dal vaso. Lo scorso settembre ci sarebbe servito.

Nick Punto: serviva proprio ? addirittura un biennale ? Diciamo che con lui ed Aviles ripropongono il giochino d’avere un giocatore più difensivo ed uno migliore nel box. Si potessero sommare …

Adrian Gonzalez: 27 homers, 117 RBIs, e .338 batting average. Chiaro … sento già le obiezioni : cosa sono servite le sue cifre alla fine se poi è affondato come gli altri ? Cosa possiamo chiedergli ? Di essere un po’ più clutch e semmai di battere un po’ più per l’homerun, uno che ne ha fatti 34 di media nell’ultimo quadriennio a S.Diego (campo scarsamente amico dei battitori) deve farne più di 27 in un posto dove c’è il Pesky Pole molto vicino e dove il muro a destra è alto come il mio ombelico. Sulla mancanza di cattiveria agonistica risentiamoci tra qualche mese per un verdetto definitivo.

Kevin Youkilis: la nostra cartina di tornasole, è finalmente guarito … allora abbiamo chances, è ancora menomato … allora rischiamo di affondare ancora. Intanto s’è presentato alla ripresa visibilmente dimagrito, cosa che mi fa pensare a come funzionasse (male) la preparazione invernale e come fosse seguito (male) da chi aveva il dovere di controllare queste cose. Sappiamo tutti bene cosa sia per lui questa stagione, la stagione che porta alla free agency. Improbabile un rinnovo del contratto prima della prossima offseason per un 33-enne che sembra parecchio logoro. A Kevin il compito di risalire la china, la grinta c’è … il resto forse.

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Previsioni 2012 : Rilievi

Diamo un’occhiata agli uomini che lanceranno a partita iniziata, ruolo che si sta specializzando ogni anno di più e ruolo che ha un peso specifico sempre maggiore e per dimostrarlo basta pensare alle due blown saves di Papelbon a fine stagione scorsa. Ovviamente prendo in considerazione solo i giocatori che si presuppone abbiano un impatto nella prossima stagione. partiamo dal fondo :

Andrew Bailey: Possibile grosso acquisto ma possibile anche che sia un buco nell’acqua. Per puntualizzare stiamo parlando di uno che in tre anni di Grandi Leghe ha al suo attivo due viaggi all’All Star Game, rookie dell’anno nel 2009, 75 salvezze nelle tre stagioni. Dov’è il problema ? Il problema è che stiamo parlando di un giocatore abbastanza portato agli infortuni, tendenza che sta dimostrando anche in questo primissimo scorcio di stagione visto che non è ancora riuscito a debuttare causa un malanno muscolare definito di modesta entità. Il giocatore mi intriga, come mi intrigano tutti i pitcher di 1,90 mt. che riescono a sassare la biglia a 95-97 mph. Il closer nel mio baseball ideale deve essere fatto così : grosso e con una fastball che fischia ed aggiungiamoci anche che questo tira 4 K per ogni BB. Incrociate le dite … please

Mark Melancon: L’altra faccia nuova onestamente convince un po’ meno. Closer l’anno scorso per gli Astros, a Boston verrà al 99% spostato al ruolo di setup. Costantemente attorno agli 1,25 di WHIP (aiutoooooo … sto diventando sabermetrico) nei precedenti due campionati, non pare il giocatore in grado di darti quella sicurezza che occorre se non migliorerà le sue cifre. Ex promessa degli Yankees, deve dimostrare di saper essere un fattore nella AL East, la sua precedente esperienza nel Bronx non è stata molto positiva per quanto limitata. Curiosità : è girato su youtube un video dove, durante una vacanza in Nuova Zelanda, il nostro s’è tuffato vestito in maglia Sox in mare per nuotare appresso agli squali. Lì era protetto da una gabbia, a Boston è peggio : gli squali albergano in tribuna stampa e non c’è la gabbia.

Alfredo Aceves: candidato anche al quinto spot della rotation, Alfredo sembra comunque destinato al bullpen, nonostante un suo desiderio espresso chiaramente di essere uno starter. Viene da una stagione eccellente da 10 W e 2,61 di ERA dove inoltre ha dimostrato di poter reggere un impegno assiduo, per lui 55 partite e soprattutto 114 innings che per un rilievo sono davvero tanti. Carattere un po’ bizzarro, sembra che tanti pensino che non sia poi così focalizzato sul baseball per quanto sia dotato di talento. Replicasse l’eccellente annata scorsa si stabilizzerebbe come uno dei rilievi di prima classe nella Lega.

Franklin Morales: L’oggetto semi-misterioso Morales torna cercando di dare un po’ di stabilità al ruolo di specialista coi mancini che non trova una soluzione stabile dopo la dipartita di Okajima. Altro giocatore alle prese con malanni frequenti, compreso quest’inizio di stagione, deve dimostrare di valere qualcosa in più del 1,27 di WHIP messo insieme l’anno scorso. Lui e Doubront (se farà il salto in MLB) sono gli unici rilievi mancini spendibili nel nostro roster. Altro giocatore che può decidere più di una partita, se a campionato in corsa trovassimo qualche specialista migliore potrebbe vedere drasticamente ridotto il suo impiego.

Due parole sugli altri. Doubront : titolo in crescita, il debutto tragico in questo camp dovrebbe essere un caso. Albers : misterioso il motivo per il quale sia ancora in squadra. Bowden : eterna promessa mai sbocciata. Il tempo comincia a scarseggiare avendo ormai 26 anni. Possibile pedina di scambio in ipotetiche trades. Jenks : se va bene torna a luglio. In bocca al lupo, ha rischiato la vita per un’operazione andata male. Tazawa : toh … chi si rivede. Sembra tornato in palla dopo il Tommy John. Possibile sorpresa ?

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