La vita da atleta dovrebbe comportare il passare la notte dormendo per essere pronti per le sfide del giorno dopo, nel baseball questo non è detto che accada, non dico che i nostri siano andati a Milano Marittima in discoteca a ballare sui cubi … sia chiaro, semplicemente hanno passato la notte tra domenica e lunedì su un aereo. Ricapitoliamo : la partita con gli Yankees è finita a mezzanotte e mezza, più o meno; diciamo il tempo di raccontare qualcosa alla stampa, una doccia immagino molto veloce, trasferimento al Logan Airport per prendere il charter con destinazione Minneapolis, fatto sta che i nostri si sono presentati in albergo che erano le 5 passate. E questo non è nemmeno il record stagionale : dopo la magica sweep contro i pigiamini a giugno con l’ultima partita che finì quasi alle 2, i nostri arrivarono a Toronto che erano le 6,30 del mattino.
Il risultato di quella sera a Toronto, come quello di stanotte al bellissimo Target Field di Minneapolis è stato lo stesso : una vittoria con i nostri che sembravano (specie in attacco) tutto tranne addormentati, quindi la notte si può anche passare in maniera non ottimale, e su questo credo che Diego Armando Maradona sia d’accordo, senza che le prestazioni sportive ne vengano intaccate. Oddio … scritta così la cosa sembra quasi un’istigazione a passare notti goderecce … ma tant’è.
La partita c’ha detto, una volta di più, che dipendiamo parecchio dall’attacco; una partita iniziata con un Wakefield balbettante sul monte è stata rimessa nei giusti binari grazie ad alcune delle nostre opzioni offensive : Big Papi ha mandato una cannonata terrificante nei bleachers, anzi alla fila 38 o giù di lì dei bleachers, a volte è quasi sconvolgente come riesca a colpire sempre … e dico sempre, se al pitcher scappa la fastball un po’ interna, immediatamente dopo è toccato a Salty colpire oltre il recinto per il punto del pareggio; il catcher sta acquistando credibilità ogni giorno, basta ascoltare la telecronaca di ESPN per rendersi conto del credito che ormai Saltalamacchia ha acquisito tra i commentatori, aggiungendo che anche Scutaro è in un momento caldo, potremmo arrivare a quello che è uno dei miei sogni baseballistici più frequenti : ovvero un lineup pericoloso con nove uomini, che non concede mai tregua al pitcher avversario.
Registriamo quindi la 71ma vittoria stagionale che ci mantiene in testa alla division con 1½ di vantaggio, nonostante una conduzione tattica di Francona negli ultimi inning abbastanza naif, evidentemente il buon Terry è in periodo che si può definire “molto creativo”, purtroppo dispiace che Wakefield non abbia raccolta la 200ma vittoria anche a causa di una certa sfortuna, leggasi doppio di Plouffe all’ottavo esattamente sulla riga di gesso del foul, ma l’appuntamento molto elusivo speriamo possa essere raggiunto nel weekend a Seattle.
Alla prossima …. e stanotte andate a dormire tardi !!!!