Il giorno della marmotta

Circa undici mesi fa, alla conferenza stampa di insediamento di Craig Breslow il presidente Tom Werner, con voce dal sen fuggita, aveva promesso una offseason “a tutto gas” e una squadra diversa nel 2024. Diamine, perchè mai avrebbero dovuto licenziare, con un anno di anticipo, il capo del front office, se non per far tornare i Red Sox a livelli di competizione adeguati al loro rango.

Lunedì, per il terzo anno consecutivo, il CBO Craig Breslow, il manager Alex Cora e il CEO Sam Kennedy, si sono presentati davanti ai giornalisti, per la rituale conferenza stampa di fine stagione, ancora una volta organizzata decisamente troppo presto rispetto alle aspettative. Dopo la sconfitta a Toronto nella gara 159 e la definitiva eliminazione dalla contesa per la post season Cora aveva dichiarato:

“At one point it felt like we were a playoff-caliber team, and then we missed the opportunity, let’s put it that way,” aggiungendo poi. “You look around, you look at the teams that are fighting, we had it right there and we blew it.”

Mi sembra che allora abbia colto il segno. We blew it! potrebbe essere lo slogan da stampare sulle felpe per condensare in un concetto la stagione regolare, per esprimere la delusione per come sono andate a finire le cose, con la consapevolezza di aver sprecato un ingresso ai playoff, abbondantemente alla portata, specialmente dopo una prima parte assolutamente sorprendente. 

Durante la conferenza stampa Cora non ha ripetuto questo concetto, anzi ha dimostrato di aver ritrovato sorriso e ottimismo, Breslow è apparso rituale quando si è assunto la completa responsabilità dell’accaduto e Kennedy è stato decisamente reticente davanti all’unica domanda veramente cruciale, quando gli è stato chiesto di un potenziale aumento del monte stipendi, che oggi risulta di circa $ 10 milioni al di sotto della soglia CBT di $ 237 milioni. 

D’altra parte perchè spendere di più se la stagione, secondo loro, alla fine non è stata così malaccio?!  Nonostante i peana di rito, sembra esserci nel management un sentimento latente che giudica come parzialmente positiva una stagione 81-81, in cui sono arrivati ​​terzi nell’American League East, noni su 15 club AL, sotto di 13 partite dal titolo divisionale e un solo posto nei playoff negli ultimi cinque anni. Evidenziare che molti giocatori hanno fatto grandi passi avanti alla fine abbiamo vinto tre partite in più, rispetto alle due precedenti occasioni denotano un approccio assolutamente tollerante alla mediocrità. Se una stagione così fosse capitata agli Yankees o anche ai Cardinals, avremmo visto una reazione totalmente diversa. Quello che accaduto invece ci imprigiona in questo loop ripetitivo di cui non si vede la fine.

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6 thoughts on “Il giorno della marmotta

  1. Mauro hai centrato in pieno, la press conference è stata come minimo imbarazzante.
    E personalmente aggiungo che è singolare sentire Cora che commenta con disinvoltura una seconda parte di stagione letteralmente disastrosa, come se lui fosse un osservatore messo lì per caso.
    Per me Cora è bravo, ma dal secondo manager più pagato nel baseball ti aspetteresti sempre qualcosa in più, cioè un valore aggiunto che raramente ha mostrato in una seconda parte di season in cui si è perso in decisioni cervellotiche e poco comprensibili.
    Un manager che dopo l’all star break va 28-38 andrebbe in discussione in qualsiasi altro club diverso dai Red Sox.
    E personalmente mi sorge spontanea un domanda; ma con un manager per esempio come Quatraro (che guadagna sette volte meno di Cora) i Red Sox avrebbero fatto molto peggio negli ultimi 2 anni?

  2. Oggi Overthemonster, commentando la stessa conferenza stampa, evidenziava giustamente come l’assenza di John Henry e Tom Warner impediva di avere una risposta all’unica domanda che conta: quando tornerete a cacciare fuori i soldi?
    Davvero Davide a me non sembra proprio che sia Cora il problema. Sicuramente ha fatto una figura da pirla, spandendo a piene mani ottimismo aziendalista, ma non di più dei suoi due compari, per altro anche suoi diretti superiori. Sicuramente non suggerirei alla proprietà di risparmiare anche l’ingaggio del manager, vista la miseria che hanno investito nella rotazione 2024.
    OTM sottolinea come avremmo potuto facilmente superare i Royals se la nostra proprietà avesse deciso lo scorso inverno di contendere loro due solidi pitcher come Lugo e Wacha, ma anche così, secondo me ci si distoglie dal punto: attualmente i Red Sox non hanno le risorse per fare il mercato che serve per competere al vertice.
    In mancanza di impegni concreti Kenndy e co, si perdono in sofismi da quattro soldi, senza riuscire neppure a riuscire rispondere qualcosa di razionale quando gli hanno chiesto dei prezzi dei biglietti. Questa conferenza stampa non promette nulla di buono per il futuro.

  3. Storia emozionale della stagione 2024.
    Già il preludio non prometteva nulla di buono: il 30 dicembre Sale parte per Atlanta, speravo fosse una buona chance per lui per ripartire, ma da tifoso e spettatore non è bello non vederlo lanciare per noi. Incrocio (invano) le dita per tal Grissom e mi chiedo chi prenderemo sul monte.
    3 gennaio: prendiamo Giolito, che conosco poco e che comunque continuerò a non conoscere, visto che non lancerà nemmeno un inning … e quindi mi rimane la domanda: ma arriverà un partente? Non mi ero accorto che era già arrivato il 13 dicembre: Cooper Criswell. Dopo l’infortunio di Whitlock, il 5° spot è suo gli altri scalano: se Giolito era il numero 1, Bello da ipotetico numero 2 passa di grado e gli altri di conseguenza. Non c’è molto spazio di mercato, si aspetterrano le opportunità di luglio.
    A fine giugno la squadra pare in corsa, ha cominciato bene, ma servono rinforzi: la mancanza di profondità della rotation comporta troppi bull game e i rilievi fanno in affanno. Solita domanda: arriva un partente?? Il 26 luglio prendiamo Paxton dai Dodgers, dove ha lanciato discretamente bene e soprattutto non si è fatto male. Infatti dopo poco più di un paio di settimane va in infortunio; il gomito sinistro è a posto, il polpaccio destro no: out per il resto della stagione. Ma allora non arriva più nessun partente?? Parrebbe di no, ma alla fine giochiamo anche la carta di un nuovo ritorno di Rich Hill, che usiamo come rilievo insieme a qualche altro lanciatore aggiunto al bullpen. Nessun buon risultato. Fine della stagione. Però …. Avrei una domanda per una domanda per il 2025…

    • Non ti preoccupare Mauro che ho visto l’altro giorno il prode Breslow in una intervista in cui affermava che i Sox saranno aggressivi sul mercato quest’inverno e che bisognerà tornare a lottare per vincere la division…
      Divertente davvero, quasi adatto a risollevare Zelig che è in crisi da tempo.
      Magari qualcuno dirà a Breslow che c’è un bullpen da ricostruire da zero (partirà anche Martin) e che ci vorranno almeno 2 partenti affidabili… Nemmeno il Tom Cruise delle grandi occasioni riuscirebbe in una missione così

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