L’infield è un work in progress

Domenica mattina, prima dell’ultima partita della serie di quattro partite contro Baltimore, il Fenway Park era praticamente deserto. Ma a due ore dal primo lancio Marcelo Mayer e Kristian Campbell erano in campo e si allenavano a raccogliere grounder sotto la supervisione dell’infield coach José Flores. Nessuno dei due occupava il suo spot naturale. Mayer prendeva rimbalzanti come terza base e sparava assistenze verso Campbell in prima, il quale non ha ancora mai giocato una singola partita da pro in questo ruolo..

Questo evento mostra la drammaticità del momento dei Red Sox, costretti a ridisegnare completamente l’infield a causa degli infortuni a catena che hanno falcidiato i titolari e ora il coaching staff deve fare gli straordinari per incastrare i pezzi del puzzle.

Sabato Mayer ha debuttato in MLB direttamente come third base, pur essendo uno shortstop. Prima di allora, aveva giocato solo sei partite nel ruolo tra Double-A e Triple-A. Domenica Boston ha giocato con tre rookie presenti contemporaneamente nell’infield iniziale, quando si sono aggiunti Campbell in seconda e Hamilton  interbase, al posto di uno Trevor Story in crisi profonda. Abraham Toro era unico veterano avendo poco più di due anni di servizio in MLB. 

E questa sarà l’ordinaria amministrazione nelle prossime settimane. Nel breve periodo, l’infield sarà un gioco a incastri. Mayer giocherà principalmente in terza ma la sua versatilità sara utile per coprire buchi in short e seconda. Campbell, second base di formazione con esperienza anche da esterno, si allena a tappe forzate per coprire la prima base subito dopo l’infortunio di Casas, e potrebbe debuttare già nelle prossime serie. Tutto queste rotazioni diventano una necessità anche per il fatto che Devers resta inamovibile dal ruolo di DH e non tornerà in campo. D’altra parte sia le stellari prestazioni di Ciccio, che il suo carattere ombroso e infantile, sconsigliano caldamente di mettere ancora mano in quella polveriera.

Tutto questo ha ripercussioni anche sul line-up, sempre più sbilanciato dalla presenza di mancini, con l’avvicendamento di Bregman, il miglior battitore destro dei Sox. Domenica, i primi tre spot del lineup erano occupati da Duran, Devers e Abreu — tutti mancini — mentre Narváez, che il Signore Iddio ce lo conservi a lungo con il suo .835 OPS, è salito fino al cleanup spot.

L’unico possibile punto d’appoggio per riequilibrare il lineup a livello di handedness sarebbe Trevor Story, ma al momento è un’arma spuntata. Negli ultimi 28 match, Story batte appena .126 (14×111) e quindi potrebbe sedersi in panca anche lunedì a Milwaukee per staccare la spina e ritrovare la lucidità mentale. Nel frattempo, l’allineamento sarà: Hamilton short, Campbell in seconda e Mayer in terza. Toro e Sogard restano opzioni di rotazione.

I Red Sox stanno affrontando una fase di transizione piena di incognite. Difficilmente Bregman potrà tornare in campo prima di due mesi di sosta. Gli infortuni muscolari hanno un decorso abbastanza definito e il nostro terza base non è più un ragazzino. Bisogna sperare che questo rappresenti un’opportunità per Mayer e Campbell che da elementi importanti per il futuro della squadra, ora sono chiamati a dare contributi reali nel presente, in maniera improvvisata e priva del necessario approccio metodico, imparando al volo tra errori e inevitabili aggiustamenti. 

D’altra parte non essendoci alternative occorre fare di necessità virtù, e con un calendario complicato in arrivo (Milwaukee, Atlanta), ogni piccolo progresso conterà per restare a galla. Il momento è piuttosto delicato. Red Sox hanno perso 5-1 contro gli Orioles, ultimi in classifica, concludendo un complicato homestand di 10 partite con cinque vittorie e cinque sconfitte, pareggiando 2-2 la serie contro l’insulsa squadra degli Orioles, scendendo a una partita sotto il .500 (27-28). I Sox sono solo due partite sopra il .500 (16-14) a Fenway, uno stadio che le in loro favore. La squadra 2024 ha chiuso l’anno con un record di .500 (81-81). I Red Sox sono a sole due partite sopra il .500 (234-232) a Fenway dall’inizio della stagione 2019.

Il partente dei Red Sox, Walker Buehler, ha lanciato 5 inning domenica. I partenti di Boston hanno lanciato meno di cinque inning in sei delle 10 partite della serie casalinga, mettendo il bullpen in una situazione di grande difficoltà. L’attacco è stato altalenante: venerdì ha segnato 19 punti, per poi farne solo due nelle ultime due partite contro gli Orioles.

Questo sarebbe il momento ideale per piazzare una lunga serie di vittorie consecutive, cosa che non ci capita da anni. La striscia vincente più lunga dei Red Sox quest’anno è di cinque partite. Non hanno avuto una striscia vincente di oltre cinque partite dal 2023. La loro ultima striscia vincente di 10 partite risale al 2018. Tutto lascia supporre che dovremo attendere un altro po’

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8 thoughts on “L’infield è un work in progress

  1. Ma voi ve la immaginate questa squadra che piazza una serie di vittorie consecutive? Dovrebbero cambiare una montagna di cose in poco tempo.
    Dovremmo tornare ad avere lanciatori partenti che vanno lunghi e concedono un po di riposo a un bullpen stremato, ma ad oggi c’è solo Crochet.
    Dovremmo avere una parte bassa del line up che contribuisce con battute valide, ma nelle ultime 15 partite Story è a .140, Campbell è a .102 e Rafaela è a .176.
    E, ancora più grave, siamo una squadra che va nel pallone quando il gioco si fa duro. Una prova? Siamo solo ventitreesimi nei one run games. Quando c’è battaglia e lotta ci sciogliamo. Colpa dell’età?

    • Esatto! Mi sembrava un buon parametro qualitativo per misurare il gap fra quello che c’è e quello che vorremmo ci fosse.

  2. Tredicesima sconfitta in partite con un solo run di di scarto. È una sentenza ormai.
    Se questo non è DNA da perdenti….

  3. Il solito attacco sciatto che spreca una buona prestazione di Crochet. Abbiamo così tanti buchi neri nel lineup, che non si capisce cosa ci faccia ancora Roman Anthony in tripla A. Un articolo di qualche giorno fa adombrava la possibilità che la chiamata fosse procrastinata quel tanto che bastava a prolungare il controllo sul giocatore per una ulteriore stagione, sfruttando un cavillo del contratto collettivo. Avrebbe anche un senso se non fosse suicida per questa stagione.

    • Sì va be’, l’attacco ha fatto pena stasera, però Withlock che entra e concede 2 basi ball, 2 valide e un run in poco più di un inning non si può proprio vedere.
      Che succede a questo ragazzo? Siamo sicuri che il ruolo di rilievo faccia per lui? Da partente era un’altra cosa però

  4. Comunque non sfugga la mossa tecnica geniale fatta stasera dal nostro manager.
    All’ottavo inning, nel tentativo di recuperare, mette Wong come pinch runner per Narvaez.
    Risultato della mossa? Al nono inning, Sox in attacco, basi piene e 2 outs, chi va sul piatto? Naturalmente Wong che quest’anno batte a .146.
    In condizioni normali sul piatto ci sarebbe andato Narvaez , che uno dei battitori più in forma della MLB.
    Mossa geniale, vero?

  5. 8 partite dietro gli Yankees e 5.5 partite dietro gli Astros che occupano l’ultimo wild card spot.
    Ragionevolmente possiamo dire che la nostra stagione è già finita qui.
    Rimane il rammarico che 13 delle nostre nostre 30 sconfitte sono arrivate per un solo punto di scarto. Questo significa che i limiti non sono (solo) puramente tecnici, visto che ce la siamo giocata punto a punto con tante squadre.
    Purtroppo paghiamo caramente scelte strategiche sbagliate dai giocatori nei momenti chiave delle partite. E in questo sembra che il nostro management non sia in grado di mettere riparo.
    Il resto lo hanno fatto gli infortuni (Bregman su tutti e poi Casas) e inattesi cali di rendimento (Bello, Withlock,…)
    Cosa faremo all’AS break? temo ben poco. Forse ci libereremo del contratto di Buehler (bravissimo, ma inutile adesso, vista la nostra classifica), ma non di cariatidi come Story o Yoshida che presubilmente rimarranno attaccati con le unghie alle opzioni dei loro principeschi contratti.
    Godiamoci Mayer e speriamo (come auspicato da Mauro) che arrivi presto Anthony.
    E’ poco, quasi niente, ma ormai ci abbiamo fatto il callo. Ringraziando un managemenet (da Breslow in giù) a cui non farei gestire nemmeno una riunione del mio condominio.
    E sempre Forza Sox

    • Sei sempre molto tranciante nei tuoi giudizi mio giovane amico. Vorrei solo puntualizzare due concetti.
      Non è finita fichè non è finita.
      Story e Yoshida sono figli della immaginifica gestione precedente. Breslow non sarà un aquila, ma almeno sembra uno sano di mente.

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