An awkward phone conversation

Pronto, Craig, ti disturbo? Stavi dormendo?

Ehi, fratellino come va? Chi non muore si rivede! Ma non avevi detto che ti mettevi in standbay?!

Avanti Craig lo sai, sono ammalato di Red Sox e non c’è nessuna cura, forse se mi avessero vaccinato da piccolo…

Quindi alla fine tutto risolto fra di noi? Mi vuoi ancora bene?

Risolto un cazzo Craig, hai scambiato il miglior battitore della squadra con il nulla! Non mi ci far ripensare che mi viene il nervoso… 

Te l’ho già detto Mauro, tu non vedi il quadro d’insieme, le prospettive, le sinergie. D’altra parte io ho studiato a Yale e tu fisica alla Sapienza negli anni ‘80, vuoi sapere meglio di me le raffinate strategie economiche che vanno attuate all’interno di una holding multinazionale come FSG?

Ma di cosa parli? Guarda cosa è successo stanotte: Sheehan non riusciva a trovare la zona, ha concesso due BB, ha lanciato ben 32 volte per completare il primo inning con due strike out con 2 corridori sulle basi. Ma non sarebbe stato meglio averci Ciccio quinto in battuta invece del giapponese?

Non saprei, queste sono questioni tattiche di competenza del manager. Io mi occupo d’altro, della strategia, dell’armonia nella club house, di promuovere comportamenti da buoni compagni di squadra. Quel domenicano cocciuto e insolente si rifiutava di giocare in prima e mi metteva in imbarazzo con il capo!

Ora ci gioca in prima Craig. Con i Giants. Forse, lavorandoci un po’, lo poteva fare anche per noi.  Ma lasciamo perdere tanto non saremo mai d’accordo su questo.

Ecco, bravo, lasciamo perdere.

Piuttosto ti ho telefonato per parlarti della trade deadline di quest’anno. Dalle interviste che hai dato mi sembri ancora incerto sul da farsi. Questa volta abbiamo una squadra che può ancora vincere se solo tu facessi qualche acquisto azzeccato.

Non lo so Mauro, perdono sempre. Dopo la pausa vanno sempre sotto di 3 punti e poi fanno una gran fatica per rimontare.

E’ per questo che la devi rafforzare, sciocchino! Bisogna spezzare lo squilibrio frustrante che risulta dall’alternanza di troppe deludenti sconfitte  a poche vittorie grintose. Gara 3 di mercoledì rientra in quest’ultima categoria. Abbiamo recuperato uno svantaggio di 5-0, grazie al grand slam di Romy Gonzalez, e abbiamo tenuto duri fini a prevalere all’undicesimo. Era una partita da playoff, contro un avversario forte, e Alex Cora l’ha gestita come tale, per esempio mandando in campo Aroldis Chapman al settimo inning per affrontare Schwarber con un uomo base e due out. Possiamo fare bene a ottobre, fidati!

Ho capito, ma bisogna vincere anche quando l’attacco segna meno di sei punti in un solo inning.

E’ la quarta volta che lo facciamo, siamo al top nelle Major League.

Si, ma quando non capita facciamo pena e compassione. Nelle prime due partite a Philadelphia, i Red Sox hanno totalizzato 28 strikeout: 16 nella prima partita e 12 nella seconda. Mercoledì, ne hanno subiti altri 16, sebbene in 11 inning. In classifica si trovano in ignominiosa compagnia con il terzo maggior numero di strikeout dietro ai Rockies e agli Angels.

E’ anche questione di sfiga. Tu sai che FanGraphs calcola per ogni squadra la percentuale di vittorie pitagorica, cioè la stima del record atteso, quello che avrebbe dovuto ottenere in base al differenziale fra punti segnati e punti subiti. Sai anche che ora abbiamo lo stesso record atteso dei Blue Jays?

Mi sembra che me lo abbiano detto, ma questo significa solo che i canadesi sono stati più bravi a vincere con piccoli scarti, distribuendo meglio i punti. Non c’entra la fortuna.

Si ma FanGraphs utilizza anche il modello BaseRuns, che stima quanti punti una squadra “avrebbe dovuto” segnare e subire in base alle sue statistiche grezze e su questi numeri poi si calcola la percentuale di vittorie pitagorica. Su queste basi noi oggi avremmo un record di 61-44 e Toronto 55-49 come Tampa Bay. Capisci? Abbiamo una squadra ancora inespressa che può dare molto di più, ti prego non l’affossare come l’anno scorso andando a cercare fortuna fra i giocatori scarsi e difettosi. Insomma se ci rifili un’altra volta bidoni come Garcia e Sim giuro che vengo a Boston e te corco!

Guarda che Toronto non è stata per niente fortunata con gli acquisti in off season. E’ molto probabile che i nuovi innesti (Andrés Giménez, Anthony Santander e Max Scherzer) alla fine ottengano un WAR molto inferiore al previsto. La loro forza sta nell’aggiudicarsi i Close games. Toronto ha il secondo miglior record del campionato (38-21) nelle partite decise da tre punti o meno, incluso un record di 17-12 nelle partite con un solo punto di scarto. Da questo questo punto di vista noi siamo 22°. Vedi che fare scambi azzeccati non è per niente semplice e a volte spendi patrimoni per ottenere nulla.

Non è una buona ragione per non provarci. Hai un’idea migliore? Con una piccola spinta i playoff sembrano proprio alla portata quest’anno e se evitassi di cacciare qualche altra mazza pesante…

Aritanghete!

Ok, scusa, non lo faccio più. Dicevo se tu riuscissi a portare a Boston un buon braccio, un n° 2 nella rotazione dopo Crochet, quello che doveva essere Buehler e non lo è stato, potremmo andare profondi ad ottobre. L’idea sarebbe quella di trovare un altro Curt Schilling da schierare dopo il grande Pedro. La formula dei playoff è demenziale. Affrontare le serie di tre partite con due fuoriclasse sul monte ti dà un vantaggio inestimabile e, se nelle altre serie cincischiano, potresti beneficiare di molti giorni di riposo per resettare. Quest’anno l’American League è molto debole, almeno per quello che è stata in passato. Potremmo andare profondi. Potresti arrivare anche alle WS e fare meglio del tuo mentore Theo Epstein. Pensaci?

E si, la fai semplice te. E poi ricordati che mica spendo soldi miei. Lo sai che la questione a questo punto della stagione è quello di fare le cicale e vincere subito o le formiche per costruire il futuro a lungo termine.

Craig a lungo termine saremo tutti morti. Boston ha una tradizione che impone di combinare qualcosa ora, non puoi restare a spasso per il quarto anno consecutivo. Ti pare?

Magari invece di continuare ad aggiungere giocatori è arrivato il momento di cambiare il manico. Il portoricano casca sempre in piedi, è intoccabile, ha un rapporto diretto con il capo e mi scavalca come e quando vuole. Perchè non telefoni a lui e ti fai spiegare come mai non riesce a ottenere il record pitagorico, invece di rompere i coglioni a chi lavora veramente? Ok ha vinto nel 2018, ma i risultati successivi non giustificano tutta questa ossequianza. 

Ossequianza!?

Si insomma come chiamate voi le persone che godono di una fiducia esorbitante rispetto ai risultati ottenuti?

Paraculi?

Si, boh, forse. Insomma hai capito. Forse con un nuovo manager e un nuovo staff di coaches la squadra potrebbe rimettersi in carreggiata.

Ok, ma non è un discorso da fare a luglio. Ti prego Craig resta concentrato, non perdere il focus sull’obiettivo.

Intanto mentre blateravi ho visto che, proprio secondo il modello BaseRuns di FanGraphs, di cui parlavi te la Al east division ora dovrebbe essere dominata dagli Yankees, con il record di 64-39. Questo però non me lo volevi dire, vero?

Ma questo che c’azzecca, mo?

Magari potrei riuscire a suggerire uno scambio di manager con quelli là. Potrebbe essere la soluzione. Dal punto di vista mediatico sarebbe sconvolgente, una bomba targata Craig Breslow, al confronto lo scambio di Devers…

Ohooo! Stump!

Pronto Mauro che succede? Ti senti male? Pronto? Pronto? … Non lo so, ero al telefono con Mauro, ma poi è svenuto … o è cascata la linea. Sarà cascata la linea. Vabbè, magari richiama.

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3 thoughts on “An awkward phone conversation

  1. Grande Mauro! Adesso ti tocca la telefonata con Sam Kennedy…però preparati che dovrai spiegargli cos’è il Baseball….

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