Ad un quarto del cammino

Archiviamo altre due partite ed il fatto che Lackey domini e Lester venga piallato dimostra l’insondabile bellezza di questo gioco, dove l’incertezza per quello che può capitare domani è massima, è un po’ come se giocando a briscola improvvisamente una scartina diventasse più importante di un tre o di un asso, nel baseball può accadere e sia sempre più benedetto il giorno che più di trent’anni fa, vinto dalla curiosità per quello strano gioco che veniva praticato dai miei amati Peanuts, varcai il cancello del Gianni Falchi di Bologna e cominciai a conoscere questo sport misterioso.

Siamo giunti, anzi l’abbiamo superato da poco, ad un quarto del cammino in questa stagione e m’andava di fare un piccolo resumè cercando di capire se le premesse della stagione sono state rispettate o siamo messi ancora meglio e quali possono essere le aspettative o le criticità nel procedere del campionato.

Concetto n.1) Era difficile attendersi prima dello spring training di essere in piena zona playoff, attualmente il vantaggio sugli esclusi dalla postseason è di 3½, ovviamente con quasi 120 partite da giocare stiamo parlando di niente, ma un +9 sopra media .500 è tutto grasso che cola con una squadra che, ricordiamocelo sempre, ad inizio stagione era data per bene che andasse con un bilancio in pareggio.

Concetto n.2) Equilibrio tra punti di forza e debolezza. Abbiamo avuto più di quello che era lecito attendersi da alcuni settori, principalmente il reparto starters; il loro rendimento complessivo è eccellente, due uomini da All Star Game e gli altri che comunque, andando a vedere con attenzione, hanno cifre assolutamente dignitose. Potranno continuare con questo rendimento ? A mio parere un calo (spero piccolo) è lecito attenderselo, la speranza è che in quel mentre semmai salga un po’ di giri un attacco che al momento ha qualche uomo di troppo sotto il par. Lester potrà avere dei momenti “down”, Buchholz non è detto che continui a dominare; però voglio immaginare (o sperare) che quando ciò dovesse accadere gente come Middlebrooks o Ellsbury diano un contributo maggiore del poco offerto fino ad ora

Concetto n.3) I rischi del futuro. Ovviamente se il monte cede e l’attacco continua a fare molte partite da tre punti ogni discorso termina qui, ma ci sono un paio di aspetti un po’ più nascosti che vorrei sottolineare. La situazione del closer è tutto tranne che definita, Bailey torna ma sulla sua tenuta non c’è persona disposta a giocarsi un nichelino, il duo del Sol Levante è affidabile il giusto … la butto lì. Se a luglio fossimo ancora in contention non sarebbe bene che ci portassimo a casa un closer dalla deadline ? Il classico giocatore per due mesi, dai costi modesti, che possa essere un aiuto sperando di risolvere con un tampone la situazione. C’è un altro settore che secondo me necessita di essere rinforzato : dobbiamo trovare un buon back-up per l’infield. Attualmente il solo Ciriaco deve coprire tre ruoli su quattro quando serve, purtroppo il buon Pedro quest’anno è un giocatore dal contributo offensivo quasi nullo ed in difesa balla che è un piacere … per gli altri. Serve un buon mestierante, non un campione, tanto per darvi un’idea dobbiamo cercare un nuovo Pokey Reese o un nuovo Alex Cora per non dover tremare ogni volta che uno tra Drew, Pedey o Middlebrooks si prende un “day-off”, dato che non mi affiderei nemmeno ad Iglesias se fossimo in contention, ricordiamoci anche che in prima non abbiamo un bidone aspiratutto e quindi servono assistenze assai precise.

Questo è il mio “sentire” del momento, belli comunque i problemi che ci poniamo, quando invece in tanti pensavamo di dover discutere se arrivare ultimi o penultimi nella division. La contesa è tosta ma fortunatamente siamo in ballo, assistere dai bordi della pista come l’anno scorso sarebbe stato una lagna.

PS – Volevo esprimere la mia ammirazione sconfinata per chi l’altra sera s’è fatto tre ore di “rain delay” davanti al PC per vedere se la partita coi Twins ripartiva. Io non ce l’ho fatta ed ho spento il notebook. Pensavo di essere parecchio svalvolato, ma vedo però che c’è qualcuno ancora più svalvolato di me. Vi adoro !!!

 

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9 thoughts on “Ad un quarto del cammino

  1. Resoconto eccezionale e con venature di ottimismo per il futuro che servono oggi più che mai dopo la L rimediata da Lester, oltretutto contro un avversario non irresistibile. Le loro mazze hanno girato meglio e al momento giusto. Una serataccia per Lester ci può stare la stagione è lunga. Bailey è stato riattivato e abbiamo perciò qualcun altro da pescare tra i rilievi. Sarà lui il closer che cerchiamo? Dubbi ne ho, ma penso possa dare un contributo, perché partite tirate fino all’ultimo inning ne avremo tante. Ora dobbiamo sperare negli altri partenti, perché a Cleveland le cose stanno andando anche troppo bene: vedi vittoria in OT con Seattle.

    • Ciao la vittoria degli Indians è stata davvero meritata anche se ottenuta con un pizzico di fortuna, si deve riconoscere all’amico Francona la capacità di fare rendere i giocatori al massimo delle loro possibilità.

  2. Ciao anche io vidi la prima partita al Gianni Falchi quando ero un ragazzino penso fosse Incom Lazio contro Amaro Montenegro: rimasi subito colpito dall’eleganza del gioco ed ora a distanza di 30 anni per me è davvero bello vedere le partite della MLB, ieri sera ho visto la vittoria degli Indians sui presuntuosi Mariners che credevano di aver già vinto ma la tribù non si arrende mai e li ha castigati negli inning supplementari e mi chiedo: perché Francona è stato cacciato da Boston?

    • Francona non è stato cacciato da Boston. E’ stato licenziato al termine di una stagione (2011) partita con i favori del pronostico, iniziata con una striscia di 6 L in row, e conclusa, dopo una rimonta impetuosa, con il più grande collasso della storia del baseball. Le ragioni del licenziamento erano più che sufficienti. Il fatto che poi il management abbia assunto un clown come manager ha causato nella memoria collettiva una distorsione. Alla fine il 2012 è stato ancora peggio e questo può far sorgere dei rimpianti. Ti suggerisco comunque, per sfuggire al senno del poi, di andare a consultare le pagine di questo blog del 2011.

      • Mauro, per la precisione, come direbbe quel tale… NON è stato licenziato, nel senso che non aveva un contratto in essere e… fired! (come Bobby V). Era in scadenza di contratto, con un opzione di rinnovo per i Sox, giustamente, declinata.
        Tito NON AVEVA senso alcuno di continuare con noi, ma è un Gran buon Mng. Il lavoro che sta facendo con la Tribù è notevole, solida “chemistry” e “work ethic”, ingredienti che hanno scosso un team giovane e talentuoso come loro…

        • D’accordo Davide, non è stato licenziato. Ma quel contratto sarebbe stato rinnovato se la stagione fosse andata come doveva andare, o no?

  3. Post del nostro blogger davvero molto, molto condivisibile a cominciare dalla bellezza e imprevedibilità di questo meraviglioso gioco che ci rende tutti un po’ svalvolati! Aggiungerei che forse dovremmo cercare anche un aiuto per gli outfielders, vero che Gomes un mese buono o molto buono lo fa, ma se a luglio fossimo contenders ci vorrebbe qualcosa in più …

  4. contento per gli indians. Per noi 30 enni il film “Major league”, con loro assoluti protagonisti, ha contribuito molto a far crescere l’amore per qst magnifico sport. Per qnt riguarda i nostri Red Sox: si sa che in MLB le partite sono molte e i giudizi si fanno solo a fine stagione. Il Nostro tifo e la nostra passione non manchera’ speriamo che la squadra continui cosi’

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