Yankee Elimination Day – 2025

Ora ci sono tanti cuori spezzati nel Bronx, ma è una conseguenza che posso sopportare

Gaudemus igitur, Nazion! I buoni hanno vinto e questo significa che anche i pigiamini guarderanno i playoff dal divano di casa. 

Queste sono le date Fauste del XXI secolo. Evidenziate in rosso quelle in cui siamo stati noi ad annunciare la buona novella:

  • YED 2001 – 4 novembre
  • YED 2002 – 5 ottobre
  • YED 2003 – 25 ottobre
  • YED 2004 – 20 ottobre
  • YED 2005 – 10 ottobre
  • YED 2006 – 7 ottobre
  • YED 2007 – 8 ottobre
  • YED 2008 – 23 settembre
  • YED 2010 – 22 ottobre
  • YED 2011 – 6 ottobre
  • YED 2012 – 18 ottobre
  • YED 2013 – 25 settembre
  • YED 2014 – 24 settembre
  • YED 2015 – 6 ottobre
  • YED 2016 – 29 settembre
  • YED 2017 – 21 ottobre
  • YED 2018 – 9 ottobre
  • YED 2019 – 19 ottobre
  • YED 2020 – 9 ottobre
  • YED 2021 – 5 ottobre
  • YED 2022 – 23 ottobre
  • YED 2023 – 24 settembre
  • YED 2024 – 29 ottobre
  • YED 2025 – 8 OTTOBRE
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12 thoughts on “Yankee Elimination Day – 2025

  1. Chi ha varato lo YED 2025 è TOR, ma si, i “buoni” sono tutti quelli senza pigiama !!! (GoSox)

  2. Devo dire che mi ha data anche una certa soddisfazione che una squadra che ha una foglia d’acero rossa nel logo, abbia eliminato quella che ha posato con il POTUS Trump.

  3. soddisfazione per lo YED 2025, ma dovrei aggiungere non troppa.
    gli artefici della ricorrenza potevamo essere noi, i buffoni non erano più forti di noi, solo un po’ più in forma e meno spuntati.
    Anche se contro Toronto avremmo comunque perso.

  4. Ci sono tanti modi per perdere una partita, ma è difficile immaginare qualcosa di più doloroso di quello che è successo a Orion Kerkering, pitcher dei Phillies, con le basi cariche all’11° inning con 2 out, che non riesce a raccogliere in modo pulito una palletta battuta a terra, s’impanica, alza la testa e assiste (male e in ritardo) a casa, mentre c’era disponibile la più classica delle eliminazioni di routine in prima. Su quell’errore banale e stupido è entrato il punto vincente della quarta partita delle NLDS, che ha deciso la stessa serie e ha posto fine alla stagione dei Phillies.

    E’ difficile immaginarlo non solo perchè è solo la seconda volta che capita nella storia della MLB, ma perchè capita a una squadra dominante, costruita per vincere. Questa è stata una squadra di baseball da 96 vittorie che ha appena vinto la sua division con 13 partite di vantaggio. Questa è l’unica squadra nella storia della National League ad aver appena aumentato il suo totale di vittorie nella stagione regolare per le ultime sette stagioni consecutive. Eppure non arriva mai in fondo, pur avendo raggiungono i playoff per la quarta stagione consecutiva con almeno 400 presenze al piatto all’anno dagli stessi sei giocatori, pur avendo un monte ingaggi di oltre 300 milioni di dollari, che ha già impegnato quasi 168 milioni di dollari per sette giocatori veterani l’anno prossimo, che è guidata da Dave Dombrowski, l’ultimo CBO vittorioso a Boston.

    Certamente negli ultimi anni Filadelfia e Boston hanno vissuto stagioni diametralmente opposte; unico punto di contatto quello di non aver vinto le WS. Col senno di poi, fareste a cambio?

      • Sicuramente non stata è una strategia vincente per i disgraziati Phillies, ma normalmente gli investimenti pagano e per dare vita a cicli pluriennali occorre avere una base solida di veterani affidabili. Almeno statisticamente è così.

        Sul fatto di fare a cambio sono indeciso. Ripensando agli anni fra il 2015 e il 2017 (casualmente proprio gli anni di Dave Dombrowski), mi ricordo che l’atmosfera era elettrizzante anche se poi le stagioni finivano in modo deludente.

        Per rinfrescarmi la memoria sono andato anche a guardarmi i post di questo blog dell’epoca, e ho trovato che i nostri strali erano diretti principalmente verso il manager Farrell, chiaramente inadeguato a guidare una squadra che la proprietà aveva costruito per tentare di vincere.

        Il mio sentimento era di quello che sente di aver perso delle occasioni, ma era fiducioso in una proprietà che avrebbe sempre voluto rimanere nella elite della MLB. Dopo il 2019 le cose si sono ribaltate, la proprietà (improvvisamente?) ha deciso smantellare, rinnegando tutto quello che era stato costruito in precedenza. Di conseguenza abbiamo trascorso un lustro in purgatorio e le stagioni trascorse sul fondo della classifica non sono proprio il massimo della vita.

        Sicuramente la strategie dei Red Sox anni ’20, non è stata affatto vincente.

  5. I Mariners sono l’unica squadra della MLB a non aver mai raggiunto le World Series e possono tentare di colmare questa lacuna dopo aver eliminato i Detroit Tigers per 3-2 venerdì al T-Mobile Park, uscendo vittoriosi da una battaglia di 15 inning dove entrambe le squadre hanno avuto limpide occasione per rompere la parità.

    In una situazione di grande equilibrio Detroit aveva il vantaggio di poter schierare come partente il Cy Young Tarik Skubal, che effettivamente è stato autore di sei inning dominanti, sebbene Seattle avesse comunque colpito per prima, segnando un punto al secondo attacco, grazie alla tenacia di Naylor, un prima base preso alla scadenza di luglio, incomprensibilmente ignorato da Breslow.

    Anche il partente di Seattle, George Kirby, se la stava cavando bene, avendo lanciato cinque inning shutout, durante i quali aveva concesso due valide, entrambe a Kerry Carpenter, portando le statistiche di carriera dello stesso a 7 su 13 con cinque fuoricampo contro Kirby.

    Comprensibilmente il manager di Seattle si è preoccupato, dopo che Baez aveva battuto un doppio leadoff, Carpenter si era di nuovo presentato nel box. Kirby avrebbe potuto cercare di lavorarselo con cautela, puntando sul battitore successivo, ma il manager Wilson decide di cambiare braccio, mandando in campo Gabe Speier, che aveva eliminato Carpenter tre volte in questa serie. Sembrava una mossa da manuale da parte di Wilson, memore di Gara 1 quando Carpenter aveva battuto un fuoricampo da due punti su Kirby con due out proprio al quinto, ma si sa che la teoria e la pratica, in teoria coincidono, ma in pratica no. Il calcolo si rivelò sbagliato perchè Carpenter la spedisce subito fuori dalla recinzione, ribaltando le probabilità di vittoria fra le due squadre. Carpenter è diventato il primo giocatore a raggiungere la base cinque volte e a battere un fuoricampo in una partita decisiva dei playoff dai tempi di Babe Ruth in Gara 7 delle World Series del 1926, secondo OptaStats. Il problema? I Tigers hanno ottenuto solo quattro valide dal resto della formazione.

    Anche nella parte bassa del settimo inning vediamo i manager in azione. Inizia Hinch che decide di mettere Kyle Finnegan al posto Tarik Skubal. In una situazione di 2on 2out Seattle annuncia Canzone per battere al posto di Garver e il manager dei Tigers ha subito risposto con il mancino Tyler Holton. A questo punto Wilson richiama Canzone per il destro Rivas, che non era previsto dovesse a battere nella serie, ma ha approfittato dell’occasione battendo il secondo lancio di Holton e pareggiando la partita.

    Il resto della partita bisogna guardarlo non si può fare un breve resoconto. Era il baseball al suo meglio a ottobre. Come giocare col fuoco, o disinnescare una bomba, o guardare qualcuno camminare sul filo tra due grattacieli, senza una rete a frenare la caduta. Seattle a sfruttato il fatto di giocare in casa e poter beneficiare di un walk off run. Alla fine, questa partita è stata fin troppo simile all’anno che i Tigers hanno dovuto affrontare. Sono stati la prima squadra della MLB a raggiungere 30, 40, 50 e 60 vittorie. Poi sono implosi, raggiungendo i playoff con la peggiore percentuale a settembre di qualsiasi altra squadra nella storia.

    • Non sembra che Gabriele Romagnoli sia ferrato in modo particolare nelle cose americane e nel baseball, anche se lascia trasparire una certa predilezione per i MFY. Si chiede come sia possibile che sul New York Times esca un editoriale dal titolo: “Amo vedere i tifosi degli Yankees soffrire” in cui l’autore scrive “quando li vedo giocare riconosco i peggiori stereotipi dei newyorchesi: arroganza, scortesia, impazienza, onniscienza”. Significa non conoscere la schiettezza della stampa americana.

      Credo che a molti in Italia piacerebbe scrivere un editoriale intitolato “Amo vedere i tifosi juventini soffrire”, ma poi dovrebbero cambiare mestiere, abitazione, città, paese. E in ogni caso attualmente non fanno i giornalisti.

  6. I Milwaukee Brewers riescono a vincere una serie di playoff per la prima volta dal 2018, e quindi ospiteranno i Puffi di Los Angeles in Gara 1 della NLCS lunedì sera per cui gli auguro ogni bene possibile.

    Per questa impresa hanno dovuto eliminare i Chicago Cubs, i miei favoriti per l’occasione, sconfiggendoli per 3-1 nella quinta partita della National League Division Series. Tutti i punti messi a segno sono arrivati a seguito di solo home di giocatori diversi. Con entrambe le squadre impegnate in una partita di bullpen anche i lanciatori schierati sono stati molteplici.

    All’età di 36 anni Drew Pomeranz, che ha lanciato in 72 partite per i Red Sox dal 2016 al 2018, è stato il lanciatore partente dei Cubs, con l’obiettivo di lanciare il primo inning. Pomeranz, acquistato per un dollaro ad aprile dalla squadra di Tripla A affiliata ai Mariners, ha avuto una stagione sorprendente, specialmente durante la postseason, lanciando cinque inning senza subire punti né subire valide, senza concedere basi su ball e con cinque strikeout. In questa ultima partita, in cui ha affrontato solo 4 battitori, tuttavia la prestazione non è stata così brillante, perchè Contreras ha battuto una long ball dal suo sesto lancio, alto esterno, sbloccando il punteggio per Milwaukee.

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