Avevo chiesto le montagne russe e sono stato accontentato. I primi due incontri sono stati i più emozionanti e vinti di misura. In attacco si sono palesati improbabili protagonisti (Valdez, Wong, Arroyo) che improvvisamente si fanno avanti e colpiscono duro, insieme a costanti presenze come Duran e il caldissimo Verdugo che trova sempre il modo di contribuire al risultato della squadra,
Ancora una vittoria in gara 3, caratterizzata da una riscossa di Casas che mette a segno 3 valide e 2 RBI. Nick Pivetta, al suo quarto inizio di stagione per i Sox, ha concesso 3 ER, 5 H, 5BB tre corse su cinque colpi e una BB con 6 strikeout in sei inning di lavoro di qualità, vincendo il confronto con l’ostico Manoah (5.0, 8, 5, 2, 1, 3, 0).
Prima della partita sono state riesumate vecchie ruggini fra il lanciatore avversario e Verdugo che, la scorsa estate, non aveva apprezzato l’atteggiamento arrogante che questi aveva tenuto dopo aver eliminato dei compagni di squadra come Dalbec e Casas.
D’altra parte i Blue Jays lo scorso anno ci hanno dominato, lasciandoci le briciole di sole tre vittorie. Simbolo di tale dominio lo starter Kevin Gausman, che contro di noi ottenne ben 3 W su sei partenze con 2BB e 47K. La montagna da scalare per completare il cappotto nelle quarta partita sembrava quindi molto più impervia di quanto sia stato poi realmente sperimentato: l’attacco dei Red Sox ha mandato in barca Gausman, schiacciato sotto una valanga di 8 ER in soli 3.1 IP, mentre il nostro Bryan si faceva Bello completando 5 inning con 5K, 1 BB e solo 2ER.
Pensate che, nel secondo inning il due up prevedeva, in sequenza, Chapman, Belt, e Jansen. Ebbene Bello li ha eliminati tutti e tra al piatto, impiegando solo 14 lanci. Sarà un bel problema per Cora azzeccare la mossa giusta quando gli infortunati verranno reclamare il loro posto nella rotazione.
Un problema analogo si porrà al ritorno del miglior battitore del mese di aprile, il grande Adam Duvall che, prima di farsi male, in sole otto partite otto, ha registrato .455/.514/1.030 per 1.1 fWAR. Chi può fargli spazio quando chiunque Cora schieri in campo esterno (anche per un solo passaggio estemporaneo come Tapia), sembra tarantolato quando prende un bastone in mano? Insomma dove lo metterà Cora? Farà uscire uno fra Duran, Yoshida o Mr. Walkoff Verdugo? Oppure metterà sedere in panchina Justin Turner per farlo giocare DH? Tranquilli! Alla fine Cora troverà sicuramente un sistema per far funzionare la squadra.
I problemi di abbondanza non sono problemi insolubili, almeno non altrettanto difficili da risolvere come quelli di ristrettezza che incontriamo quando passiamo al campo interno. In seconda base dobbiamo scegliere fra un giovane difensore inaffidabile, ma che almeno è efficace in battuta come Valdez, o Arroyo, un veterano solido in difesa, ma affetto da cronico slump con la mazza. La coppia dietro il piatto sembra in crescita: l’emorragia di SB di inizio stagione sembra tamponata e anche Wong comincia a farsi valere in attacco (due suoi homer nel finale ribaltano gara 2), ma la somma di entrambi è ancora ben lontana al totale di un Varitek o anche di un Saltalamacchia.
Per non parlare di coloro che non hanno rincalzi e quindi non si possono far male: Ciccio Devers (un po’ in ombra con la mazza in questa serie a parte gara quattro) e l’eroico Kike Hernandez, costretto a giocare interbase contro ogni logica. Niente da dire contro il giocatore, che è un grande professionista. In attacco le sue prestazioni sono buone, anche se non eccezionali. Il vero problema è la difesa perchè non ci improvvisa a giocare in un ruolo chiave dell’hot corner, senza vantare un lungo praticantato in carriera in quella posizione. La tempistica di arrivo sulla palla è buona, ma su quando poi deve assistere son dolori. Due suoi catastrofici errori sembravano compromettere la partita nel secondi inning di gara. Kike dovrà stringere i denti ancora un po’. Adalberto Mondesi dovrebbe tornare a giugno, ammesso che poi non si faccia male di nuovo.
Comunque sia godiamoci la sesta vittoria consecutiva, il terzo posto posto in classifica, +0,5 WCGB e il record di 19-14, cinque partite sopra quota .500 per la prima volta in questa stagione. Ci aspetta ora la trasferta a Philadelphia, per affrontare il team di Dombrowski che la scorsa stagione ha disputato le WS. Di solito i Red Sox vanno forte negli incontri interlega, ma questo è un avversario di tutto rispetto.
Mauro tra le scelte difficili di Cora ne stiamo dimenticando una…. A James Paxton manca teoricamente solo un rehab match, poi se non farà disastri tornerà disponibile. Cosa farà il nostro manager?
Paxton è uno degli infortunati in coda per rientrare nella rotazione iniziale a cui mi riferivo nell’articolo. Tuttavia non sembra una notizia così entusiasmante. Paxton è sempre stato un lanciatore che naviga in un aurea mediocritas, con una ERA variabile da 4 a 5 se vogliamo essere ottimisti. Insomma uno che, se proprio sta in gran spolvero, potrebbe competere per una quarto/quinto posto fra gli starter, quello candidato a rinforzare il bullpen durante la postseason. Ne abbiamo a quintalate di lanciatori così, anche perchè non abbiamo pensato a confermare giocatori di classe superiore come Wacha.
D’altra parte rientrare nella rotazione dei Red Sox non appare come un’impresa disperata. Durante il mese di aprile i nostri partenti sono stati penultimi nel baseball, con un ERA complessiva 6,05, inferiori solo ai lanciatori degli Oakland A’s in attesa di diventare Las Vegas A’s. Anche in queste condizioni Paxton non sembra l’uomo candidato a ribaltare questa situazione. Personalmente sarei incline a dare maggiore fiducia a gente a gente come Whitlock e anche Crawford.
L’unica chance concreta a disposizione di Paxton potrebbe essere la volontà di Cora di riportare Houck nel bullpen, per affiancare Winckowski nel ruolo di rilievo lungo, in grado di lanciare sesto e settimo (o settimo e ottavo) per contrastare la scarsa profondità dei partenti che, massimo al quinto, devono essere ritirati.
Tutti questi discorsi tuttavia stanno in piedi sempre che i giocatori stiano bene. Purtroppo l’infermeria è sempre colma ultimamente e, in queste temperie, è inutile fare piani a lungo termine.
D’accordissimo con te, infatti ho parlato di scelta difficile per Cora proprio perché in questo momento non è facile decidere cosa fare con un pitcher che dà poche garanzie come Paxton.
Scrivo ora, tanto non dormo. Due colpi a Phila da Sox e Celtics in una sola notte. Ottimo, credo che guarisco. Go SOX !!!!
Siamo con te!
Questa è la cura !!!! Forza 2five34, non mollare un cm !!!!!!
(Go Sox!!!!)
In bocca al lupo per la tua salute. Certo che se Sox e Celtics continuano così è un bell’aiuto. Sale is back? Durerà?
Non si molla un cazzo!!!
Tieni duro!
Forza 2five34!!!
Un super abbraccio
Che rabbia però. L’unica volta che giochiamo a un orario decente facciamo una partita inguardabile. Vabbe prendiamoci comunque anche questa serie.