Red Sox vs. Yankees on Friday Night

Stanotte e Boston Red Sox sono nel Bronx per tentare di conquistare terreno nella WC race, battendo i loro rivali più odiati. È la partita di apertura di una serie delicata e critica. Potremmo avere un rimbalzo positivo che ci riporti, ancora una volta, in una posizione di competitor, oppure potrebbe anche essere anche l’ultima serie della stagione con qualcosa in palio. Vedremo

Boston inizierà il gioco con Brayan Bello (schierato contro il lanciatore destro degli Yankees Jhony Brito, anche se i MFY potrebbero schierare un opener nei primi inning. Il pronostico è nettamente in nostro favore. Negli ultimi 30 giorni, Boston ha ottenuto una media di battuta di 0,253, guidati da Rafael Devers, che sta battendo .275 nello stesso periodo.Se i Red Sox dovessero confermare questi numeri dovrebbero agevolmente sopraffare Brito, un lanciatore che ha iniziato la stagione in triplo A e ha stentato a trovare il ritmo per giocare nelle major: ha registrato un’ERA di 4,76 con un Fielding Independent Pitching (FIP) di 5,51.Si è inoltre mostrato prono ai contatti duri, consentendo quasi due fuoricampo ogni nove inning. 

Ne varrà la pena? Apparentemente no. Dopo la sconfitta nella serie a WSH i Red Sox hanno 63 vittorie in 121 partite, con 41 ancora da giocare, un quarto del programma complessivo. Con questi numeri le  probabilità di qualificarsi per i playoff sono stimate solo al 6,9%. Viceversa ai Toronto Blue Jays, che sono tre partite e mezzo davanti in classifica, sono attribuite percentuali di gran lunga migliori, pari al 69,2%.

Questa enorme disparità, nonostante i record relativamente simili, è un riflesso di diverse cose, tra cui il differenziale punti fatti/subiti che vale +55 per i Jays contro il nostro modesto +28, anche se il vero ostacolo è rappresentato dal calendario decisamente ostico che ci attende, come vedremo meglio in seguito.

Come abbiamo detto in precedenti articolo, la squadra godeva di prospettive molto migliori all’inizio di agosto, prima di sprecare tutto con modeste prestazioni sulla west cost e nella serie di confronto diretto con i canadesi. Pur tuttavia oggi, con il recupero degli infortunati, in campo scende una squadra decisamente diversa e, in teoria, migliore. Possiamo quindi sperare (o illuderci) di ottenere prestazioni conseguenti. La domanda a questo punto è: quante sono le vittorie necessarie per giocare a ottobre?

Lo scorso anno il Tampa è arrivato ai playoff con 86 vittorie, ma il calendario delle squadre di questa stagione è stato stilato con criteri completamente diversi. Le squadre ora giocano solo 52 partite nella propria divisione invece di 76, 46 interleague e 64 all’interno della propria lega. La diminuzione delle gare interdivisionali cambia la dinamica totale, in particolare per una divisione di qualità come l’AL East, con quattro squadre che detengono record positivi e la quinta solo una partita sotto .500, è altamente probabile che il numero di vittorie necessarie sia incrementato rispetto alla scorsa stagione. Secondo me il numero magico sarà almeno 89+, ma per amor di discussione fissiamolo a 88 W. 

Con questa ipotesi ottimistica, significherebbe che dovremmo ottenere 25 vittorie e 16 sconfitte nelle ultime 41 partite, per una percentuale di vittorie di .610. Inoltre non solo dovremmo impattare il record di Toronto, ma anche superare quello dei Seattle Mariners, che attualmente ci precedono in classifica.

Il calendario poi non ci aiuta affatto, prevedendo per la maggior parte scontri molto impegnativi:

  • 13 con squadre che attualmente guidano le loro division (tre con i Dodgers, tre con Texas e sette con Baltimora), 
  • 12 con i loro contender (cinque con Tampa Bay e sette con Houston)
  • 10 interdivisionali includono sette con gli Yankees e tre partite fondamentali a Toronto
  • rimangono infine solo 6 partite contro squadre scadenti (tre a Kansas City e tre in casa con i White Sox), anche se con questo tipo di squadre quest’anno non siamo mai riusciti ad infierire.

Francamente, tutto considerato, la strada sembra decisamente troppo in salita e non rilevante il fatto che il dal primo settembre i roster si espanderanno di due ulteriori giocatori e potremmo quindi disporre di forze fresche per il rush finale.

Vediamo un rapido excursus sui nomi dei papabili, tenendo presente che, in qualsiasi scenario, è meno probabile che venga presa in considerazione la promozione di qualcuno che non sia già nel roster di 40 uomini, poiché ciò  probabilmente esporrebbe al DFA un altro giocatore del roster per fare posto.

Questo caveat vale per il lanciatore, che sicuramente sarà selezionato. Il ballottaggio sembra riguardi Murphy, che lunedì dovrebbe tornare a Worcester se i Red Sox attivassero Tanner Houck per iniziare a lanciare contro gli Astros, e Mauricio Llovera, acquistato dai Giants alla fine del mese scorso. Llovera non ha più opzioni, quindi se i Red Sox dovessero spostarlo fuori dal roster, dovrebbe essere prima designato per l’incarico. Purtroppo i Red Sox si sono privati di un grande campione rilasciandolo a metà stagione e, ora che è approdato a Los Angeles, lato puffi, ha visto la luce. Si tratta di Ryan Brasier che dopo aver registrato un’ERA di 7.29 con i Red Sox, ha ribaltato la sua stagione sulla costa occidentale, arrivando a un’ERA di 1.16 in 23 presenze con i Dodgers. Dopo il caso Kike Hernandez, che avuto una evoluzione simile, bisognerà farsi delle domante nella club house.

Occorre poi selezionare una giocatore di posizione e di seguito si vagliamo alcune possibile opzioni:

  • Normalmente a settembre si gioca con un terzo catcher per avere una maggiore flessibilità nel gioco, ma i Sox hanno solo due catcher nei 40 uomini: Connor Wong e Reese McGuire. Tuttavia, per quanto appena affermato, sembra piuttosto improbabile che vengano chiamati Stephen Scott (per la sua mazza) o Ronaldo Hernandez (per la sua potenza e il suo braccio).
  • Le stesse considerazioni valgono per il ritorno di un interno fra Enmanuel Valdez e David Hamilton. Valdez deve crescere in difesa, anche se la prospettiva di un interno mancino piuttosto pungente in battuta ha un certo fascino. Per quanto riguarda Hamilton, ha una velocità d’élite e sarebbe un ottimo pinch runner, ma queste sue  abilità sembrano troppo ristrette per garantirgli una chiamata.
  • Potremmo rivedere in azione Bobby Dalbec, croce e delizia delle ultime stagioni? Dalbec ha fatto tutto quello che gli è stato chiesto di fare in Triple A, con 30 homer per Worcester. Se fosse in grado di ripetersi nelle lega maggiore sarebbe un’ottima mazza, che fornirebbe anche un’utile opzione di backup affidabile per Triston Casas. Io però non ci scommetterei un patrimonio. PS: Meglio resti a giocare in triplo A piuttosto che mandarlo ai Dodgers 🙂
  • Last but not least occorre considerare Ceddanne Rafaela, fantastico protagonista dell’ultimo mese in Triple A. Rafaela sarà sicuramente un candidato per la squadra 2024 come esterno centro titolare, nello scenario in cui Justin Turner rinunci alla sua opzione giocatore e vada a giocare altrove. In questo caso Masataka Yoshida potrebbe passare al ruolo di DH, rimpiazzato all’esterno sinistro da Jarren Duran. Se questo è il piano, anticipare l’esordio di Rafaela a settembre potrebbe essere molto utile per una valutazione sul campo. Rafaela inoltre è veloce quasi quanto Hamilton e potrebbe fornire una difesa d’élite entrando in campo dalla panchina sia come CF che come SS. 
  • Rimane infine l’ipotesi più probabile con l’immaginifici Red Sox: nessuno dei suddetti. Staremo a vedere.

E dopo questa iniezione di sano ottimismo vi auguro una buona visione della partita 🙂

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5 thoughts on “Red Sox vs. Yankees on Friday Night

  1. Abbiamo prevalso secondo pronostico nell’opening game della serie nel Bronx, che si è rivelata subito una partita affatto contesa. Il mediocre partente degli Yankees, Jhony Brito, ha rivitalizzato il sonnolento attacco proveniente da Washington, concedendo nove valide nei primi tre inning, quattro run nel primo inning e altri tre nel secondo, aprendo la strada alla vittoria per 8-3 allo Yankee Stadium che porta il record parziale stagionale di Boston con i pigiami a 6-1 e 64-58 in classifica.

    Verdugo, lead off nel primo inning, batte un doppio a destra, e va in terza per un singolo di Devers. Turner batte a casa l’1-0 con un singolo e il battitore successivo, Masataka Yoshida, mette una grossa ipoteca sul risultato finale portando il punteggio sul 4-0 con lungo fuoricampo. Si tratta del suo primo homer dal 25 luglio e dobbiamo sperare che sia il primo di una lunga serie.

    Il secondo inning non è andato molto meglio per i pigiami. Con uno eliminato, Reyes ha raggiunto la prima base su uno sciatto errore di Gleyber Torres, poi i Sox hanno messo a segno quattro singoli consecutivi (Devers, Turner e Yoshida) ognuno dei quali ha portato un punto, 7-0. Complessivamente il quartetto in cima all’ordine di battuta (Verdugo, Devers, Turner e Yoshida) è andato 8 su 8 con sei punti segnati e sette RBI. Gli altri cinque battitori non si sono sentiti di infierire.

    Brito è sceso dal monte dopo 2.1 inning, con sette punti e sei valide, mentre dall’altra parte, Bello è stato ancora una volta dominante contro gli Yankees, in sei inning completi di gioco, durante i quali ha ben distribuito 6 valide e 4 K. L’unico punto per i MFY è arrivato nel terzo, quando Volpe ha aperto con un doppio ed poi arrivato a casa su un groundout di DJ LeMahieu. Il record di Bello è quindi salito a 9-7 e la sua ERA è scesa a 3,70.

    Per i successivi due inning Cora ripropone Whitlock dopo la brutta uscita di mercoledì contro Washington. Sebbene Judge abbia battuto a casa due punti nell’ottavo inning, con un fuoricampo da Yenkees Stadium, che ha portato il risultato sul 7-3, nel complesso Whitlock è apparso migliorato con cinque K in due inning.

    Nella parte superiore del nono, Verdugo ha di nuovo ottenuto un doppio, avanza in terza su lancio pazzo e tocca il piatto su singolo di Devers il che fissa il risultato finale. I Red Sox ora seguono i Mariners, che hanno vinto di forza a Houston, di tre partite per il terzo posto AL Wild Card. I Jays, fermati dai Reds, sono a metà partita dietro Seattle e 2 ½ davanti a Boston.

    Con i vigenti criteri di tiebreak i Red Sox sono in vantaggio sui Jays, avendo già conquistato la serie stagionale. Viceversa per Boston e Seattle, che hanno chiuso 3-3 la serie stagionale, deciderà il record intradivisione. I Mariners detengono attualmente un vantaggio che probabilmente sarà destinato ad aumentare per il loro più agevole calendario. Occorre quindi una vittoria in più per passare.

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