L’osso più duro

Dal 2017 gli Houston Astros sono senza alcun dubbio la squadra da battere del Junior Circuit. In questi ultimi 7 anni hanno disputato 4 WS, vincendone 2, ma sempre avendo almeno raggiunto le finali di lega. In questa stagione, lasciatisi alle spalle una partenza difficoltosa, hanno di nuovo preso la testa della loro division, lasciando pochi dubbi sulla loro ennesima partecipazione al baseball di ottobre.

Cosa ci poteva capitare di peggio dopo che avevamo prevalso nella serie più importate della stagione?  E infatti non c’è stata competizione: quando hanno voluto hanno dato gas e non c’è stato più nulla da fare. 

Le premesse della vigilia non erano buone. Sapevamo che avremmo dovuto fare a meno di Pivetta affaticato, in gara 2. Prima dell’inizio della serie abbiamo appreso anche che Bello sarebbe stato in congedo di paternità. (Tornerà a lanciare stanotte, sperando bene perchè stare in congedo non è uguale a stare con la squadra) e Cooper Criswell era stato inserito nella lista COVID, per almeno una settimana. Per rimpiazzarli erano stati richiamati da Worcester il mancino Cam Booser e il destro Brad Keller. 

Davide, in un sarcastico e molto divertente commento in bacheca (che vi consiglio di leggere), individua nella sostituzione di Tanner Houck al settimo inning di gara 1 dopo appena 82 lanci, il momento spartiacque della serie e sembra addossare a Cora tutta la responsabilità di quello che è accaduto.

Col senno di poi è difficile dargli completamente torto, anche io spesso ho rinunciato a capire le mosse di Cora che a volte mi sembrano effettivamente inutilmente cervellotiche. Quando mi riferivo al suo tocco magico, parlavo però della sua capacità di motivatore bilingue, capace di spremere il massimo da ogni giocatore. A volte dalla panca spinge i tasti giusti e risolve situazioni complicate, a volte le cose vanno storte. Tuttavia in questa circostanza non mi è sembra ci siano le condizioni minime per condannarlo.

Nelle ultime uscite precedenti Houck aveva rimediato 2L, mostrandosi particolarmente affaticato e non sembrava proprio il caso di fargli tirare ancora inutilmente il collo. Con i Rangers, il 3 agosto, era uscito con 89 lanci, ma dopo aver lanciato per solo 5,0 inning e concesso ben 6 punti. Occorre anche considerare che il bullpen, con Sims e García che avevano dato buone prove e con Chris Martin disponibile dopo il suo ritorno dalla IL, sembrava sufficientemente solido per reggere l’impatto. Insomma un rischio calcolato, che a priori sembrava accettabile. 

Però, anche ammesso che Cora abbia sbagliato, dal mio punto di vista giudico molto più impattante sul disastroso risultato finale, il fatto che la squadra abbia totalizzato 3-21 con corridori in posizione punto. In particolare mi sono molto rammaricato per il nono inning di gara 2, aperto da un leadoff double di Ciccio Devers, che non ha prodotto alcun risultato.

Ora però non c’è neppure il tempo di leccarsi le ferite.  Il programma prevede che i Red Sox giochino ancora per dieci giorni consecutivi in questo momento cruciale della stagione, con Paxton rotto non si sa per quanto tempo (ma va! ma questi ragazzi non si rompono mai quando giocano per i Dodgers?), un bullpen inaffidabile e una rotazione in debito di ossigeno, specialmente per due giocatori chiave (Tanner Houck e Kutter Crawford), per i quali il carico di lavoro dovrà essere gestito con molta attenzione.

Francamente sembra il preludio di una catastrofe. In questi frangenti anche il ventilato ritorno di Rich Hill sul, non sembra una cosa così assurda, come sarebbe in condizioni normali. 

Nel frattempo i tre grandi prospetti del sistema Red Sox (l’esterno Roman Anthony, il ricevitore Kyle Teel e lo shortstop Marcelo Mayer) sono stati tutte e tre spostati in triploA. Non so se li vedremo in azione quest’anno, ma sicuramente sono una speranza nel lungo termine, già per il lontanissimo 2025. Sfortunatamente il grande economista John Maynard Keynes, diceva che «In the long run we are all dead.» 🙂

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5 thoughts on “L’osso più duro

  1. Un 3 a 0 che non lascia molto spazio ad interpretazioni.
    C’è da stringere i denti ora, abbiamo cominciato bene la serie contro i Rangers, riprendiamoci le 3 w.
    Go SOX

  2. Dunque per riassumere l’annata di Winchowski: inizia la stagione da mid-long reliever, poi a maggio viene mandato a Worcester a fare il partente per venire poi richiamato in prima squadra a fine giugno sempre per fare il partente. Poi Cora lo dirotta a fare principalmente il short reliever a luglio fino addirittura a fare il closer ieri notte.
    C’è una logica in questa gestione? Chiedo perché a me sfugge

  3. Rich Hill torna ai Red Sox. Non è chiaro lo stipendio che percepirà e nemmeno lo stipendio della badante che lo accompagnerà e lo accudera’ in questi mesi a Boston.

  4. Com’è come non è, MAL che vada la serie contro Baltimora, finirà in pareggio.
    Non saranno nel loro momento migliore gli O’s, ma sinceramente, alla vigilia, non avrei mai pronosticato un ritorno dal Maryland con in tasca un risultato positivo (con la possibilità sta notte che diventi molto, molto positivo!).
    GO SOX!

  5. Purtroppo gara 4 non la vinciamo, ma 2 a 2 resta, per me, una buona serie.
    Ho visto in diretta gli ultimi 3 inning e…. peccato….

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