Analisi della stagione 2024. Parte prima: l’opening day

Vorrei iniziare con questo una serie di articoli che rievochino la fallimentare stagione 2024 delle calzette rosse, sperando in un vostro contributo per arricchire l’analisi nei commenti evidenziando i numerosi aspetti che dimenticherò o sarò costretto a tralasciare. Speravo che non fosse necessario perchè c’era Netflix che avrebbe dovuto documentare tutto, ma sono spariti quando tutto è cominciato a crollare.

Cominciamo dalla situazione ai blocchi di partenza per valutare le mosse del mercato invernale del front office, partito fra grandi fanfare e la promessa di andare a tutta birra, ma che ha prodotto il miserevole risultato di presentare un roster 2024 pericolosamente simile a quello dei Red Sox del 2023, arrivati meritatamente ultimi. 

L’unica importante differenza percepibile tra le squadre era il fatto che Chris Sale avrebbe giocato ad Atlanta: Boston infatti ha operato solo due grandi mosse di mercato durante l’inverno. La prima è stata lo scambio di Chris Sale con Atlanta per il seconda base Vaughn Grissom. La seconda è stata l’ingaggio del partente Lucas Giolito con un contratto di due anni per 19.25 M$ a stagione. Drammaticamente però all’Opening Day 2024 abbiamo anche scoperto che tutto questo non avrebbe avuto nessuna ricaduta in campo. 

Grissom, si era già stirato all’inguine e avrebbe perso l’intera stagione per numerosi ulteriori infortuni. Un tentativo di riportarlo in prima squadra a maggio è miseramente fallito, tanto che alla fine, per disperazione, hanno deciso di tenerlo in Tripla A per completare la convalescenza. Grissom ha battuto solo .190 in 31 partite, 23 delle quali a maggio, quando stava ancora male. Nel suo ultimo mese a Worcester, ha battuto .366 con un OPS di 1.038. Questo lo ha riportato a Boston per le ultime otto partite, nelle quali ha battuto 8 su 24 (.333). Naturalmente una rondine non fa primavera, ma c’è qualche motivo per credere che il gioco di Grissom sia più di quello che ha mostrato in questa stagione. La conseguenza di tutto questo tuttavia è stata una stagione giocata senza un sostituto stabile in seconda base, il che ha contribuito senz’altro al fallimento finale.

In nessun universo scambiare Sale con Giolito può essere considerato vantaggioso e quindi i prodromi del disastro finale erano già manifesti. Tuttavia Breslow era convinto di essersi sbarazzato di un costosissimo asso perennemente infortunato per un lanciatore che, senza essere un fulmine di guerra, aveva pur lanciato 160 inning o più in ciascuna delle ultime cinque stagioni complete, senza contare il 2020. Il contrappasso subito non poteva essere più clamoroso: Sale non solo torna in salute, ma, con la macchina del tempo, torna al 2017 ed è protagonista di una stagione stellare, mentre Giolito, subisce un intervento Tommy John e non riesce a lanciare neppure una palla per tutto l’anno.  Una mossa così disastrosa è destinata a entrare negli annali e non riesco minimamente a immaginare cosa potrà mai realizzare, in tutta la sua carriera, Breslow per rimediare. L’unica fievole consolazione è che la schiena di Sale, sicuro vincitore dello NL Cy Young, alla fine ha ricominciato a dargli fastidio, compromettendo le chance di Atlanta. Non credo però che questo basti a Breslow per rivendicare di aver avuto ragione! 

Un’altra appariscente differenza nella squadra dell’opening day è stata determinata dalla cessione di Alex Verdugo agli MFY per il rilievo Greg Weissert e i lanciatori di minor league Richard Fitts e Nicholas Judice. Questa è stata una buona cosa. Non solo è stato rimosso un disturbatore tossico come Verdugo, scaricando i problemi che continuamente produce nello spogliatoio dei rivali, ma ha anche portato alla squadra un buon contributo: Greg Weissert nel complesso ha avuto una stagione solida, contribuendo con 62 presenze sul monte e registrando un’ERA di 3.13, di gran lunga il suo miglior risultato nelle major. A un certo punto anche lui, nella seconda parte, sembrava aver completamente deragliato, ma, dopo aver trascorso un mese a Worcester per riorganizzarsi tecnicamente e psicologicamente, è tornato il 20 di Agosto, lanciando 16.2 inning, senza subire alcun punto guadagnato per tutto il resto della stagione. 

Anche Fitts si è dimostrato un buon acquisto avendo avuto la possibilità di mettersi in mostra a settembre, impressionando in 4 solide partenze. Nel 2025 sarà disponibile a Worcester per garantire profondità alla rotazione insieme a Quinn Priester (acquisito dai Pirates alla scandenza di luglio per Yorke) che ha avuto un interessante debutto proprio l’ultimo giorno della stagione con cinque inning scoreless.

Per oggi finisce qua, che siamo già andati abbastanza lunghi. Coming soon (forse):

  • le mosse alla scadenza di luglio, 
  • i rookies 
  • gli infortuni
  • la rotazione
  • l’attacco
  • il fielding

Stay tuned!

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3 thoughts on “Analisi della stagione 2024. Parte prima: l’opening day

  1. Grazie Mauro, personalmente concordo su tutto.
    Mi spiace però non vedere nel coming soon nessun riferimento al management.
    Ma forse dimentico sempre che qui ai Red Sox è sempre colpa di tutti tranne che del nostro manager che invece esce sempre da ogni fallimento con la camicia bianca bella e pulita. Niente Cora e capisco, ma almeno un giudizio su Bailey?

    • L’elenco degli argomenti è provvisorio e meramente indicativo. Naturalmente in una rievocazione della stagione toccherà parlare anche di Cora, però anche tu se vuoi puoi farlo. Se la bacheca dei commenti ti sta stretta e vuoi scrivere qualcosa di più articolato non c’è problema. Troveremo la maniera di pubblicarlo. E questo vale per chiunque altro

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