Analisi della stagione 2024. Parte quarta: i giocatori di posizione

Completiamo la valutazione del roster nel 2024, analizzando le prestazioni dei giocatori di posizione.

Campo Interno.

Triston Casas: sembrava pronto a riprendere da dove aveva lasciato nel 2023, quando arrivò terzo nella votazione per il Rookie of the Year dell’American League, battendo  sei fuoricampo nelle sue prime 23 partite Poi però si è rotto la cartilagine nella gabbia toracica alla fine aprile, un infortunio auto indotto dalla potenza dello swing, che lo ha messo fuori gioco per 98 partite, il che rende vano valutare la sua stagione, dato che ha saltato circa due terzi dell’anno. A settembre, quando è tornato, non è ripartito a cannone con la mazza ma finalmente ha dato alla squadra una solida difesa in prima base. Infatti, durante la sua assenza, molti si sono avvicendati sul cuscino di prima, con risultati meno dal pessimo al mediocre. Il CBO si è adoperato a cercare una soluzione nel mercato degli scarti degli scarti degli scarti, tenendo il braccino cortissimo e capando dal mazzo, dapprima Garrett Cooper, che si è infortunato alla prima partita per una pallata sul braccio, e a breve giro il simpatico veterano Dominic Smith che ha conquistato il pubblico del Fenway per il suo impegno e  abnegazione (dimostrata anche quando ha lanciato un nono inning senza punti con i Sox in svantaggio per 10-2 contro gli Astros).  Altri come Gonzalez, lo stesso Garrett Cooper, ( che ora non fa più parte dell’organizzazione),  Dalbec e un paio di volte mi sembra anche Wong,  sono stati provati in prima, ma tutti hanno faticato a superare la pur mediocre produzione data da Smith (237/.317/.390) il 5% in meno rispetto alla media della lega, in base alla misura di wRC+. 

Vaughn Grissom: Abbiamo già anticipato il giudizio sulla sua stagione, resta da dire che il CBO non ha reagito in alcun modo a questa situazione. Nella posizione di seconda base si sono avvicendati molti ragazzi, alcuni, come Westbrook, che non si sono dimostrati sufficientemente bravi da meritare una chiamata nelle major.

Trevor Story: è stato la prima grave perdita in campo interno che sicuramente ha favorito i Red Sox per vincere il non ambito titolo di squadra più fallosa del baseball. La difesa dei Red Sox sembrava decisamente migliore quando è tornato in tempi record a settembre, dimostrando che una squadra MLB non può competere per alti obiettivi con una difesa che ruota attorno a un solo giocatore. Story ha battuto .270 con un OPS di .790 in 18 partite quando è tornato dopo cinque mesi in IL. Se riesce a farlo in una stagione completa l’anno prossimo, rimanendo sano tutto l’anno, i Red Sox saranno in una posizione migliore. Naturalmente il CBO non si è nemmeno provato a cercare sul mercato un rimedio a tale colossale problema (che siamo matti, già paghiamo 23,33 milioni per l’interbase?!?!), trascurando, per carità di patria, del meteorico acquisito dell’interbase Zack Short, la solita pezza peggiore del buco.

David Hamilton: ha avuto enormi difficoltà quando è stato schierato nel ruolo di interbase dopo la caduta di Story, ruolo in cui ha giocato 62 partite (-3 OAA). Diversamente ha offerto una solida difesa in seconda (3 OAA) dove ha giocato 39 partite. In attacco, a metà stagione, ha trovato il suo ritmo evidenziando una buona velocità con 33 basi rubate in 98 partite. In 48 partite da metà maggio fino alla pausa dell’All-Star, ha battuto .288 con un OPS di .769, ma la sua media ha subito un forte calo dopo la pausa (.200) fino q quando di è rotto  alla fine di agosto, concludendo così la sua stagione. 

Ceddanne Rafaela: Sebbene sia stato il miglior come rookie con 75 RBI e come battitore dal n. 9 con 104 valide, 20 doppi e 13 fuoricampo, il ragazzo ha un grosso problema che è chiaramente qualcosa su cui deve continuare a lavorare: gira a vuoto un numero esorbitante di palle. E’ il peggiore nelle major con un chase rate del 49,5 percento in 571 apparizioni al piatto e non ha ottenuto una base su ball nelle ultime sei settimane della stagione. Anche se possiamo dire che era stanco dopo il suo primo anno, ha sicuramente un problema da risolvere. Per dare un termine di paragone tra il 1984 e il 2024, la percentuale di arrivi in ​​base di Rafaela (.274) è la più bassa in una stagione qualificata per un battitore dei Red Sox, 8 punti in meno della OBP di Mike Aviles nel 2012 e 15 punti in meno di quella di Carl Crawford del 2011 e di Eduardo Nunez del 2018. Passando alle prestazioni difensive lo abbiamo citato fra i giocatori di campo interno, solo perché a lui va ascritta la stabilizzazione della difesa quando è stato schierato SS all’inizio dell’anno. Intendiamoci, non sembra proprio sia quello il suo ruolo, avendo concluso con -7 OAA come interbase, ma almeno con lui la squadra ha avuto una possibilità. Di ben altro livello il suo contributo come CF dove ha concluso con 5 OAA e si è classificato terzo nelle major con 12 Defensive Runs Saved. 

Rafael Devers: ha iniziato la stagione alla grande, fino ad arrivare per la terza volta in una squadra All-Star, con una media di battuta di .291 con un OPS di .965 e 23 fuoricampo, nonostante un infortunio dovuto dovuto a una collisione con Tyler O’Neill, oltre a un persistente dolore alla spalla. Probabilmente proprio a causa di tale dolore non è riuscito a tenere il passo nel secondo tempo, battendo solo .244 AVG con un OPS di .727 e cinque fuoricampo, mentre un altro infortunio all’altra spalla si è presentato, tanto che ha dovuto concludere la stagione in IL. Devers ha fatto delle buone giocate difensive, ma è rimasto ampiamente incostante e insufficiente nelle giocate di routine e ancora una volta ha concluso vicino al fondo della lega con -6 Outs Above Average. I Red Sox hanno discusso di cambiare le sue routine di allenamento perché, sebbene abbia avuto una stagione decente, concludendo con una media di .272 e un OPS di .871 con 28 fuoricampo, hanno bisogno di ottenere di più dall’uomo per cui spendono 29 milioni di dollari ogni stagione.

Romy González: è stato un solido giocatore di riserva e ha battuto molto bene contro i mancini (.302 con un OPS di .872), ma con un roster ridotto ha dovuto giocare troppo spesso all’esterno e a volte si è trovato esposto con un OAA di -3 in seconda base e un OAA di -4 in terza.

Nick Sogard: ha dimostrato di essere un solido di backup, con .273 AVG e un OPS di .650 in 31 partite. Essendo stato anche il miglior interno difensivo con 2 OAA, dividendo il tempo in seconda, terza e shortstop, la dice lunga sullo stato degli interni 2024. Per una convocazione arrivata a metà stagione ha avuto un anno solido e potrebbe essere un buon giocatore di profondità per la prossima stagione.

Enmanuel Valdez: un disastro. Valdez ha totalizzato solo .214 con un OPS di .633 in 76 partite ed è stato classificato come il peggior giocatore difensivo della squadra con -9 OAA. Se un giocatore così deve comunque giocare per 76 partite vuol dire che nel roster c’era un buco bello grosso.

Campo esterno.

Wilyer Abreu: ha dato un buon contributo in battuta con una media di .253, un OPS di .751 e 15 fuoricampo in 132 partite, ma è in difesa che è stato particolarmente efficace come esterno destro (al posto del menomato mentale che ha sostituito), classificandosi primo nelle majors con 17 Defensive Runs Saved, secondo con 7 OAA, e terzo con otto assist da campo esterno. E’ anche arrivato secondo tra i rookie dell’AL con un 3.4 bWAR. 

Jarren Duran: probabilmente finirà tra i primi 10 nelle votazioni per l’MVP della AL per un anno di svolta sia al piatto che in campo, che si può sintetizzare così: è andato bene ad aprile e maggio (105 wRC+), ha avuto un giugno da sballo (191), è stato eccellente a luglio e agosto (156) ad ha concluso la stagione come uno dei tanti flop di settembre (61), complessivamente ha battuto .285 AVG con un OPS di .834, 48 doppi, 21 fuoricampo con 34 basi rubate in 160 partite. In difesa, ha guidato i Red Sox con 11 OAA e si è classificato nono tra tutti gli esterni. E’ stato il migliore nelle major con 12 assist e si è classificato secondo tra tutti gli esterni con 23 Defensive Runs Saved. Ora il problema sarà continuare nei prossimi anni questa bellissima favola. Un bocca al lupo a tutti noi!

Tyler O’Neill: non si può criticare troppo un giocatore, che a volte è stato discontinuo al piatto, quando ha realizzato il record di squadra di 31 home run ed è arrivato secondo con un OPS di .847 in 113 partite. Il suo problema sono gli infortuni:  commozione cerebrale a primavera (quando ha cercato di guardare dentro il cranio di Ciccio Devers) e di nuovo ad agosto per un’infezione alla gamba. La sua difesa è stata peggiore del previsto con un -4 OAA visto che era reduce da due vittorie Gold Gloves. Nel complesso ha avuto una stagione solida a Boston e lui e la squadra hanno detto che c’è un interesse reciproco in un suo ritorno.

Rob Refsnyder: sebbene sia stato frenato da numerosi infortuni per gran parte dell’anno, riuscendo a giocare solo 93 partite, è comunque riuscito a battere .283 con un OPS di .830 e ha continuato a toccare i lanci dei mancini con una media di .302 e un OPS di .941. Come battitore destro è stato un toccasana per Cora che aveva a disposizione un lineup fortemente sbilanciato.  Per il prossimo anno aveva annunciato il suo ritiro, ripensandoci subito dopo. Tuttavia il reparto esterni nel 2025 si presenta affollato con il promettente Roman Anthony e il versatile interno/esterno Kristian Campbell che bussano alla porta. Refsnyder ha un’opzione di squadra da 2 milioni di dollari per la prossima stagione e resta da vedere come i Red Sox affronteranno il suo status.

Ricevitori(e).

Connor Wong: ha iniziato l’anno alla grande, in particolare in attacco, battendo .307 con un OPS di .809 nel primo tempo, ma è poi crollato a una media di .246 e un OPS di .696 nel secondo tempo. Nel frattempo, la sua difesa è regredita dietro il piatto diventato orribile nel 2024, framing (-7) e blocking (-12), dopo i valori pessimi registrati nel 2023. D’altra parte il suo backup Reese McGuire è stato messo DFA dopo essersi squagliato a metà anno e l’acquisto Danny Jansen a luglio non ha dato lo sperato contributo in attacco. Strada spianata quindi per Kyle Teel che sarà disponibile la prossima stagione, se non dall’inizio, probabilmente entro metà anno.

Battitore designato

Masataka Yoshida: Il mancino ha battuto .280 con un OPS di .765 e 10 fuoricampo insieme a 21 doppi in solo 108 partite per un infortunio al pollice all’inizio della stagione. A fine anno ha rivelato di aver avuto a che fare con un dolore alla spalla (che ora lo ha costretto ad un’operazione chirurgica) che ha limitato il suo swing. Tutto sommato quindi possiamo dire che ha avuto una stagione discreta, allietata anche da un paio di piacevoli dong contro gli odiati MFY. Tuttavia questi non sono numeri per un DH, soprattutto per un DH che si mette in tasca 18 milioni a stagione. Effettivamente lui è stato preso per giocare LF, ma è del tutto escluso che le sue mediocri prestazioni difensive gli consentano di farsi strada in quella direzione, considerando anche le numerose e valide alternative. Essere relegato in un ruolo di sola battuta è anche un danno per la sua carriera, cosa di cui lui, giustamente, si è discretamente lamentato anche se tuttavia non sembra che ci siano soluzioni soddisfacenti per alcuna parte in causa.

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