Cartina di tornasole

Siamo ancora vivi e se lo avessi detto anche solo una settimana fa sarei stato rinchiuso in un manicomio, i Sox sono reduci da una striscia di cinque vittorie che hanno almeno riportato ad un livello di onorabilità la squadra. E’ davvero strambo il fatto che una squadra ancora sotto il fatidico livello .500 abbia già una serie da 6 ed una da 5 vittorie, ma il fatto che ci rincuora almeno un po’ è che sono stati subiti solo 3 punti nelle ultime 4 partite, vero come dite voi che i Mariners sono un team con un attacco debole, ma va anche detto che gli Indians invece non sono male e quindi credo proprio che questa serie di vittorie abbia comunque un peso specifico maggiore di quella fatta tempo fa tra Minneapolis e Chicago.

Ci sono alcuni aspetti da sottolineare : la cosa che mi ha più sorpreso è la presenza di Saltalamacchia dietro il piatto nella partita giocata da Beckett (a proposito buon 32° compleanno per lui), io l’ho pensata così : il fatto che Bobby V tolga il catcher voluto da Beckett significa che lo stesso sta cominciano a perdere “peso politico” all’interno dell’organizzazione, sa tanto di “visto che hai lanciato da schifo adesso il catcher non lo scegli tu, lo scegliamo noi.”

L’altra cosa che mi piace evidenziare è il grande apporto che stanno dando i “colletti blue” dei Sox, giocatori poco appariscenti, scarsamente reclamizzati che stanno dando più di quanto era onestamente lecito attendersi : detto già di Aviles che gioca da interbase con una bravura da consumato attore del ruolo, il nome nuovo (o semi-nuovo) emerso negli ultimi giorni è Daniel Nava; entrato in formazione per un infortunio di McDonald (infortunio molto diplomatico secondo i più), il ragazzo ha subito sfruttato l’occasione battendo valido in ognuna delle sei partite fino ad ora giocate … davvero da 10 e lode.

Da qui in avanti però e per parecchio tempo a seguire si alza l’asticella per i nostri Sox : per le prossime tre settimane avremo un mucchio di scontri all’interno della division, un’altra serie coi Detroit Tigers e l’interleague a Philadelphia; siamo alla cartina di tornasole che dicevo nel titolo, comincia l’analisi che ci farà capire se i Sox potranno dire la loro in questa stagione o se sono destinati ad un autunno precoce, stringi stringi e tutto torna al solito punto : quale rendimento sapranno offrire i lanciatori ? Attendo davvero con trepidazione i prossimi match, a partire già da quello di stanotte. Ragionando freddamente oggi una sfida tra Buchholz ed Hellickson sembra persa in partenza, a Clay il compito di andare contro la logica.

Finisco con due parole sulla cerimonia in onore di Wakefield : semplice, bella, toccante … e spiritosa quando hanno fatto arrivare Mirabelli con la polizia come fece in quella partita del 2006, quando era stato appena re-ingaggiato e dovette farsi di corsa da San Diego al Fenway in poche ore per ricevere Wake … e per vincere contro gli Yankees. Wakefield è stato un grande ed io spero sempre che i Sox rimuovano quella regola che hanno e che dice essere necessario per il ritiro della maglia che il giocatore sia eletto all’Hall of Fame. Wake non sarà mai eletto tra gli Immortali di Cooperstown, non ha le cifre che possano giustificare l’elezione, però mi parrebbe giusto che il 49 sia messo in naftalina per sempre … oppure fino a quando non ci sarà un knuckleballer capace di vincere 200 partite.

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9 thoughts on “Cartina di tornasole

  1. Ahaahahahah… siamo riusciti a perdere (l’ennesimo) one-run game prendendo un punto su un balk e uno su un SF mal-giocato da Cody in cui avrebbe fatto out a casa anche Wake con una knuckle… Dunque: io avevo già questa “sensazione” ma stamattina mi sono sbizzarrito a tradurla in cifre… Ebbene, casististica W-L di uno-due punti (non ho fatto fino a 3 per amor di patria…) Baltimore 14-4 Tampa 13-6 New York 7-6 Toronto 5-9 Boston 4-11
    Disputati 38 games (quasi un quarto della season), mediamente si giocano poco meno della metà di “quelle” partite strette, non a caso è lo stesso standing globale, in faccia alle stats secondo cui siamo il secondo attacco AL… Una volta era il bullpen, poi l’attacco, poi i partenti, poi Valentine, poi la crisi, poi l’effetto serra, poi le elezioni comunali, quelle in Francia, in Grecia e la corsa presidenziale Usa… E non è proprio vero, NON E’ AFFATTO VERO che perdere di 1 è uguale a perdere di 8… Chi ha vissuto una qualsiasi forma di spogliatoio lo sa…

    • Davide hai perfettamente ragione! Se questa partita doveva essere un test con cartina di tornasole il risultato è ….. nero, cioè null, boh!, non pervenuto. Finalmente Bucholtz lancia una partita onorevole e …. perde, contrappasso di quando lanciava da schifo e vinceva.
      Forse, volendo, si può discutere se era il caso di lasciagli iniziare il sesto. Uno sfidare la sorte visto che, fortunatamente, ci aveva tenuto in partita. Ma sarebbe stato un atteggiamento da perdente e, anche chi come me non ha lesinato critiche al manager, questa volta devo convenire sulla scelta.
      Abbiamo perso perchè i cleaner del line up (Ortiz, Gonzales e Middlebrooks) sono rimasti a zero hit, e Tampa Bay, che cambia closer ogni anno, ogni anno pesca il jolly dal mazzo. Bisogna quindi fare i complimenti ai nostri cazzutissimi avversari. Tampa Bay ormai è una realtà affermata e stabilmente al vertice da troppi anni, per altro in una division di ferro e con numerosi avvicendamenti di giocatori ritenuti fondamentali, perchè si possa ritenere un fatto episodico. Dovremo farci i conti per molto tempo e sarebbe anche utile cominciare a studiare le loro tecniche di gestione, evidentemente delle best practice da imitare.

      • Tampa ha TUTTO da studiare e imitare, dallo scouting al development players al Managing… E la cosa pazzesca è che ci vanno in 20mila… eppoi perchè vincono, se no farebbero fatica ad arrivare a 12mila… Ma, buon Dio, makkekaz hanno da fare in Florida se non andare a vedere una squadra meravigliosa, con giovani di talento, con Maddon e Hickey che ogni, OGNI, anno cavano sangue dalle rape (sono riusciti a convincere Elliot Johnson di essere un giocatore mlb e Jose Molina di essere un every-day catcher…)?!?!?!? Un mio amico americano, da 11 anni in Italia, del New England, mi dice che la differenza fra la gente della Florida e quella della California, è la medesima che c’è da noi fra un trentino e un siciliano… Non so, Salvo che dici?

          • Mi pare ricordare che tu vivi a Bologna (se ti palesi al Falchi con qualcosa di riconoscibile dei Sox, ti pago una birra…) ma sei siciliano. E ti chiedevo se sapevi qualcosa di questa differenza fra i californiani, solari come te, e gli ombrosi (pure un pò fighetti) floridiani come i trentini…

  2. per quanto riguarda wake, mi spiace, ma la regola che prevede la presenza nella hall of fame per il ritiro della maglia la ritengo giustissima…

    • Le regole sono belle quando ci sono delle eccezioni. Condivido quanto ha detto Paolo: dove lo vai a trovare un altro knuckleballer così?

  3. Dopo la partita di stanotte la cartina di tornasole volge decisamente al blu (sempre che alcalino sia sinonimo di positivo 🙂 ).
    Siamo riusciti a vincere una combattutissima partita, contenendo i ns avversari che hanno costruito diverse occasioni di rimonta. Speriamo che la squadra di gelatina che scendeva in campo fino a un paio di settimane fa sia solo un cattivo ricordo.
    Bisogna dire che non tutto è girato per il verso giusto. Doubront ha sofferto as usual e se, alla fine del quarto, passava quella linea di Scott, forse ora discutevamo di un risultato diverso. D’altra parte ci vuole anche il fattore C per vincere, caso che ci è mancata il giorno prima.
    Fra le note positive metterei il bull penn che, con continuità, sta dando prestazioni più che accettabili,anzi ottime. Siccome gli elementi sono gli stessi di aprile (più o meno), forse comincia a crearsi quello spirito di squadra che costituisce l’ingrediente fondamentale di ogni successo sportivo. Comunque sia, e questa è la cosa più importante, guardare i Sox non è più fonte di travasi di bile, la stagione è ancora lunga e sperare non costa nulla.
    Comunque sia

  4. Il bullpen sta veramente giocando bene, e bravo è stato Bobby V a continuare a credere e dare fiducia a della gente che a inizio/metà aprile prendeva legni sistematici. Emblematico il settimo di stanotte sul +1, Atchison a un dx, poi Miller per il left Pena, poi Padilla per ancora il dx…. Aleeeeee…….. A questo punto ci manca davvero solo quello che è il migliore di tutti questi (tranne Aceves e Bailey), ovvero quel Mark Melancon che un Motivatore come Bobby V non può lasciare a Pawtucket. Io ringrazierei il nicaraguegno (Padilla) con una bella stretta di mano, e tirerei su Melancon che ha già purgato a sufficienza in triplo…

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