Dopo aver represso il moto d’invidia che mi prende quando vedo la gente che si gode il sole della Florida, mentre io sono all’umido di questo marzo piovoso in Romagna, andiamo un po’ a vedere cosa stanno combinando i Red Sox a Fort Myers dando semmai un’occhiata extra a quegli uomini che di solito non sono al centro del palcoscenico.
Il record dice 11W-9L, ma questo a marzo è la cosa meno importante, specie nelle prime 2 settimane quando i roster contano 60 elementi ed i titolari giocano 4 inning o poco più.
Degli uomini col bastone è apparso molto in palla Ellsbury, d’accordo che lo spring training vale anche meno di una partita giocata con lo Strat-O-Matic ma il ragazzo sembra essere partito col piede giusto, è aperto un dibattito molto intenso su quale debba essere il suo ruolo nel line-up, con l’arrivo di Crawford molti hanno pensato che lo spot del lead-off fosse automaticamente assegnato al trentenne texano, con Pedroia 2, Gonzalez, Big Papi e Youk nel cuore del line-up per Ellsbury resterebbe lo spot n.9 , per avere comunque il doppio punch di velocisti con la sequenza Ells-Crawford. Io ci penserei bene : se Ellsbury dovesse fare quel salto in avanti atteso da tempo nella consistenza nel box sarebbe complicato immaginarlo in un posto diverso dal lead-off. Altro uomo sotto i riflettori è Josè Iglesias, sono in tanti a pensare che se non fosse stato per un dito rotto la scorsa stagione, il ventenne cubano sarebbe già lo shortstop titolare, questo probabilmente è un’ipotesi azzardata, la consistenza nel box (forse) non è ancora quella che ci si aspetta da un titolare in una franchigia di vertice, ma difensivamente il ragazzo c’è già, eccome se c’è … non credo che farà la squadra all’Opening Day, ma se i segnali che ha mostrato in questo marzo saranno confermati avremo trovato il pezzo che manca da tanto …. troppo tempo per completare alla grande un diamante da cinque stelle. Per gli altri buone cosa da Ortiz, Cameron (seppure con un utilizzo abbastanza limitato) e Pedroia, mentre sembrano un po’ indietro ancora Youk, Crawford e Lowrie.
La prima notizia ufficiale circa gli uomini sulla collina riguarda Jon Lester che è stato ufficialmente nominato Opening Day Starter, onore meritato che, visti gli attributi del soggetto, non sarà un onere. Lester è pronto, anzi prontissimo per essere l’asso della rotation e per affrontare i n.1 delle altre squadre, d’altra parte che paura può avere uno di affrontare Sabathia, Price, Lee se ha già affrontato e battuto un nemico pericoloso come il cancro.
L’uomo fino ad ora più impiegato sul monte è, abbastanza a sorpresa, Matsuzaka; già 4 sono le partenze, lo score non è certo dei migliori ovvero una gemma (l’ultima contro Detroit) e 3 mezzi disastri, tanto è vero che è stato ipotizzato un suo passaggio in injured-list per assorbire un non meglio precisato problema alla spalla. Nei rumors che girano come ipotetico rimpiazzo nella rotation vengono fatti i nomi di Bowden, Aceves e …. perchè no Rich Hill, giocatore che ha avuto una passato molto promettente, un presente così così ed un futuro che rischia di essere nebuloso, a volte l’essere profeta in patria può essere complicato, Rich Hill è bostoniano D.O.C. ma per un giocatore che è passato nel tritacarne dei Cubs pinielliani non dovrebbero esserci problemi a giocare davanti alla propria gente, l’annata scorsa in Triplo è stata da 6 in pagella, questo spring-training da 9 … chissà che alla fine il mancino non possa meritare qualcosa più della maglia di Pawtucket. Per il resto benissimo fino ad ora Lackey e Buchholz, malino invece Beckett e lo staff dei rilievi quasi al completo (Oki, Papelbon e Bard). Non male Dennys Reyes, che a fronte di una silhouette abbastanza inquietante, non è mai stato un figurino però adesso sembra Cecil Fielder, ha fornito delle buone prove seppure con un utilizzo abbastanza limitato … e visto il punto di domanda che c’è tra i rilievi mancini chissà che il veteranissimo messicano non possa essere un’addizione importante …..
Alla prossima …