Una lunga ed inutile attesa

Abbiamo passato buona parte della notte aspettando un treno che non è mai passato, cercando di vedere un luce in fondo ad un tunnel che onestamente non immaginavamo così nero, purtroppo l’attesa è stata inutile, gara-1 è passata e sembra quasi un miracolo l’essere riusciti a togliere quell’imbarazzante “zero” dalla casella delle valide fatte.

Sebbene ormai siano trent’anni che mastico baseball non sono ancora in grado, sono duro di comprendonio, di capire quanto ci sia di merito del pitcher e quanto di demerito dell’attacco in una performance simile. Chiaro che c’aspettavamo qualcosa di diverso, Anibal Sanchez era reduce da una partita dove era stato preso a pallate, vederlo veleggiare quasi tranquillo, sebbene concedendo sei volte “4 balls” è stata una sorpresa sgradevole; è partito col suo piano che prevedeva un cosa sola : moltissimi slider e changeup, qualche fastball, ma soprattutto guai ad andare nel centro del piatto, piuttosto concedere la base stando sempre sui fili del piatto, ma mai cercare lo strike “sicuro”. Dire che questa strategia abbia pagato mi pare riduttivo, chiaro che il pitcher dei Tigers correva sul filo, fosse arrivata anche solo una bella valida in quegli inning con gente a bordo a forza di balls saremmo qui a fare un discorso diverso, ma quella valida non è mai arrivata e, sorpresa delle sorprese, la musica non è cambiata coi rilievi.

Il dibattutissimo capitolo arbitraggio : anche troppo dibattuto verrebbe da dire nel senso che abbiamo sprecato tante troppe energie nervose nelle discussioni coll’evidente risultato di perdere serenità e di uscire dal match, Farrell ha dovuto placcare Victorino che ad un certo punto aveva intenzione di tornare in campo per discutere con Joe West, non ci siamo … ammetto che sia difficile tenere i nervi a posto ma la guerra con gli umpires è una guerra che non vinci mai !!! Joe West è quello, lo conosciamo, va per la sua strada e purtroppo sbaglia parecchio, quello che mi lascia perplesso è che ormai sembra contare quasi più il nome e l’esperienza che l’effettivo valore. Qualcuno ricorderà un suo errore macroscopico a nostro favore un mesetto fa contro gli Yankees di cui beneficiò proprio Victorino e di errori simili ne commette molti, eppure viene nominato addirittura “crew chief” in una finale di Lega, onore che capita solo a due arbitri … e questo mi lascia molto perplesso. Lui fa quello che crede di dover fare e se ne frega di ciò che gli sta intorno, vi posso assicurare che non sono molti gli umpire col coraggio di capovolgere una chiamata come fece quella famosa volta quando A-Rod fece perdere ad Arroyo la pallina con uno schiaffo, questo è bello perchè un arbitro non si dovrebbe far coinvolgere da ciò che ci sta attorno … diciamo che lui a volte eccede e diciamo anche che ormai dovrebbe smettere perchè sbaglia troppo. Ma ripeto : si eviti in tutti i modi il passare a “noi qui e gli umpires dall’altro lato della barricata”. Abbiamo solo da perderci

Ora come continuerà la serie ? Certamente Detroit che questa vittoria ha guadagnato un bel vantaggio, il n.3 di una squadra se batte il n.1 dell’altra da un bel boost al suo team, usando la terminologia del tennis Detroit ha strappato il servizio, francamente mi chiedo se una partita così frustrante per i nostri non lasci qualche scoria nelle partite a venire, per la prima volta stanotte ho visto volti tesi e questo a partire da subito, dal primo inning; soprattutto il problema è che ora sarà Detroit a giocarsi gli assi di briscola, stasera Scherzer e martedì Verlander, dico subito la mia : io gara-3 la darei a Peavy che m’è sembrato ultimamente più in palla di Lackey, non è una questione da poco perchè con la serie a 7 partite il lanciatore di gara-3 diventa anche quello di gara-7, mentre quello di gara-4 tirerebbe solo quella. A meno che non si pensi a Lester con solo tre giorni di riposo, quindi gara-1 4 e 7. Sarebbe un azzardo, ma forse il fatto di essere partiti in salita lo giustificherebbe. Chiaro che, alchimie a parte sul monte, c’è da resettare in fretta la mente perchè stasera diventa il match della vita, andare al Comerica sotto 2-0 richiederebbe poi dei miracoli in serie.

Un’ultima cosa : mi disturba molto anzi moltissimo che il giocatore decisivo sia stato Jhonny Peralta ovvero uno degli adepti della clinica Biogenesis a Miami, già in passato scrissi delle mie riserve sull’amministrazione della giustizia MLB. In Europa per una cosa simile becchi due anni, in America ti danno 50 partite, ovvero meno di un terzo d’una stagione, in pratica una pena ridicola e ti permettono pure di fare il playoff. Sappiamo tutti com’è andata : sanzioni ridicole altrimenti il sindacato giocatori avrebbe piantato delle grane e semmai saremmo tornati allo sciopero. Il trionfo della real politik, le regole valgono per tutti ma quando sono palesemente una boiata fa sempre bene dirlo.

Al diavolo … la prima è andata. Nel 2004 ci trovammo sotto 3-0, nel 2007 sotto 3-1, come tornare in pista fa parte del nostro DNA. Mostriamolo a partire da stanotte, Scherzer ha vinto 21 partite, ma ha due braccia, due gambe ed una testa come tutti. Forte non imbattibile …

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La finale della tradizione

Boston Red Sox e Detroit Tigers esistono da quando il XX° secolo era appena agli albori, quegli adorabili matti di Baseball Reference ci informano che la loro prima partita risale al 22 maggio 1901, mentre in Italia il campionato di calcio esisteva da soli tre anni in America alcuni personaggi, alcuni di essi di dubbia moralità, decisero di fondare una Lega per fare concorrenza alla ormai trentennale National League, nacque così l’American League e nacquero Tigers e Sox, anzi i Sox si chiamavano ancora Americans. Chissà se quei personaggi con baffi a manubrio, arbitri in divisa con la martingala e così via credevano cosa sarebbe diventato il loro sport, chissà se immaginavano che dall’altro lato dell’Atlantico un gruppo di italiani pazzi avrebbero passato notti insonni per seguire i loro nipotini

Una volta c’erano Cy Young contro Ty Cobb, ora cento e passa anni dopo i loro epigoni si giocheranno l’accesso alle World Series, la serie della tradizione, anzi i playoffs della tradizione visto che la finale National è giocata da squadre ancora più vecchie di Sox e Tigers; che serie sarà quella che da stanotte andrà in onda ? Io mi immagino una serie lunga, i Tigers sono al terzo anno consecutivo di playoffs e forse stanno sentendo che quest’anno passerà l’ultimo autobus, l’ultima chiamata per una squadra, per un gruppo di giocatori che non ha ottenuto quello che poteva ottenere; diverse le considerazioni sui nostri arrivati a questo punto quando nessuno se l’aspettava ed all’inizio (si spera) di un bel ciclo corroborato da alcuni grandi prospetti per gli anni a venire.

Il fatto che il futuro dei Sox sembri più luminoso di quello dei Tigers non ci da però nessun vantaggio nel presente, a partire dalla sfida di stanotte che presenta sul monte i due più bei prospetti che avevamo sul monte a metà del primo decennio di questo secolo. Anibal Sanchez non ha mai avuto l’opportunità di lanciare coi Sox; quando Epstein si prese quei tre mesi di vacanza al termine del 2005, si trattò di prendere la decisione se fare la trade per portare a Boston Beckett e c’era da accordarsi su chi mettere nel pacchetto dei prospetti che chiedevano i Marlins, il primo a cui rinunciammo fu Hanley Ramirez, c’era poi da metterci anche un pitcher, le due opzioni erano proprio Lester ed Anibal Sanchez, le scelte le ricordiamo tutti, chissà … in un universo alternativo stasera avremmo visto Sanchez coi nostri e Lester con la “D”.

I nostri sembrano in buona salute e soprattutto con uno spirito eccellente, non m’era mai capitato di vedere un giocatore fare la cura del sole prima di allenarsi come fatto ieri da Mike Napoli sul prato del Fenway godendo del sole ottobrino del New England, segno che l’animo è leggero. Avrete letto degli accoppiamenti per queste partite, non nascondo che la partita di stasera sembra quella più favorevole per noi, domani avremo invece contro il probabile Cy Young Award di quest’anno e martedì per la prima al Comerica avremo contro un Verlander che avrà anche avuto una regular season appena passabile per uno col suo immenso talento, ma che contro Oakland ha tirato due match quasi perfetti, i tifosi degli Athletics le hanno provate tutte per stopparlo, compreso mostrargli gigantografie della sua (ex ?) fiamma Kate Upton & her beautiful boobs. Senza risultato, non sono quelle le curve che lo spaventano.

Quindi vediamo di prendere subito quota stasera, leggo che contro Sanchez s’è tentata la rubata 41 volte con 39 successi; inutile dire cosa potrebbe combinare il duo Ellsbury & Victorino qualora continuasse con le media mostrate contro Tampa Bay. I Sox si presentano con gli stessi 25 del primo turno, quindi con Thornton ancora tenuto ai margini, son curioso di vedere se e come sarà usato Bogaerts, tener fuori il ragazzo di Aruba diventa ogni giorno più complicato. Pronti quindi per gara-1 di una serie da urlo, persino Cy Young e Ty Cobb sulla loro nuvola se la vorranno vedere …

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Aggrappati ad una grande speranza

Credo proprio che questo pezzo saranno in pochi a leggerlo stasera, a quest’ora il bravo membro dell’Italian Red Sox Nation ha già messo ai piedi le pantofole e sta per andarsene a nanna provando di recuperare ore di sonno perse in queste notti inverosimili, notti che hanno fatto sacramentare mogli, fidanzate, amanti e concubine con sveglie che cominciavano a squillare ad orari improbabili nel cuore della notte. E chi è riuscito a svegliare il palazzo al settimo inning di stanotte sappia che il vostro blogger fu redarguito da una vicina di pianerottolo ormai nove anni fa per via delle urla belluine emesse al grande slam di Johnny Damon nella mitica gara-7 del 2004 contro i pigiamini. Insomma … siamo sopravvissuti, siamo andati al lavoro dopo aver dormito poco o nulla e che bello rispondere : “sono stato sveglio per vedere i Red Sox” a chi semmai ti chiedeva conto di occhiaie paurose sogghignando pensando a notti calienti in discoteca. No … nessuna discoteca e nessuna cubista … non esiste sala da ballo che esalti quanto Shane Victorino o Jacoby Ellsbury e pazienza se in treno la sera ho rischiato di addormentarmi e di passare la stazione dove dovevo scendere.

E’ stata una battaglia e per consacrare questa sfida ho deciso d’usare un titolo preso da un messaggio che m’avete inviato, il messaggio parlava di una tenue speranza, ma non c’è nulla di tenue in questi Red Sox ed anche la speranza che questa squadra genera non può essere tenue; questo gruppo di protagonisti inaspettati, di personaggi in cerca d’una occasione storica sta riscrivendo il libro delle squadre più amate, come si fa a non volere bene a Johnny Gomes ed al suo elmetto ? Nella considerazione di tutti siamo agli Idiots 2.0 e credo che non ci sia complimento migliore che paragonare questi Red Sox agli Immortali del 2004.

Perchè i Sox hanno vinto ? Perchè sono globalmente più forti dei Rays, perchè nel mix attacco/difesa che deve sempre esserci in un cocktail vincente i Sox hanno miscelato gli ingredienti nella maniera migliore, l’attacco di Tampa è quello che è, e 9 punti segnai in quattro partite sono lì a testimoniare il tutto. Inoltre gara-4 serve a far capire la giustezza di alcune scelte e gli errori causati da altre. L’acquisto di Peavy mostra oggi il valore, abbiamo un quarto partente di cui fidarsi, cosa che Tampa non ha avuto e rimane misterioso il motivo che ha fatto scegliere Hellickson piuttosto che Archer al nostro amico Spencer Tracy, se la fiducia in Hellickson era così limitata da farlo scendere al primo accenno di difficoltà che senso aveva schierarlo ? Una risposta a questa domanda io l’avrei ed è quel senso di sicurezza che sembrava pervadere i Rays, quel credere di essere il quiz irrisolvibile per i Sox. Quando credi di avere le carte giuste tendi a giocare troppo aggressivo, a decidere anche in maniera strana tanto poi tutto tornerà a tuo vantaggio. Errore Mr. Maddon … quel viaggio a Boston che avevi dichiarato con una certa sicumera che avresti fatto per gara-5 non lo farai, o per meglio dire te lo abbiamo posticipato al prossimo 29 aprile 2014, riconosciamo che sei un grande manager, ma se eccedi nell’over-coaching fai errori anche tu.

Prossima tappa Detroit o Oakland. Chi preferiamo ? Ammetto di non avere un parere definito. Non ho una carta da rifiutare com’era al turno precedente, carta che poi invece è puntualmente uscita per altro. Diciamo che Oakland la preferirei per una certa desuetudine a giocare partite del genere da parte di molti giocatori e forse anche per un talento inferiore rispetto ai Tigers, Detroit però ha altri aspetti che mi piacciono (dal nostro punto di vista), ha quasi solo lanciatori destri ed ha un gap di velocità notevole, corrono poco e non sono il massimo quando si tratta di impedire il baserunning avversario, cosa che invece Oakland ti può far pagare con parecchi giocatori che possono mettere pressione sulle basi. Insomma vinca il migliore stasera e pronti ad affrontare chiunque si presenterà al Fenway dal prossimo sabato.

Quindi … qualche giorno per recuperare e poi nuove notti insonni ci attendono, il piacevole inferno dei playoffs MLB non è finito per noi e quindi mettete a punto le sveglie e state pronti. Da qui in avanti il nome Longoria lo assoceremo alla splendida protagonista di “Desperate Housewives”, quel malefico quasi omonimo terza base non lo vedremo più e non vedremo nemmeno più il suo manager che avrebbe fatto 18 cambi di pitcher nel tempo impiegato dal sottoscritto a scrivere queste righe. E chi nella message-board propose di piantare un paletto di frassino nel cuore … beh … parliamone.

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Una grande occasione persa

Butto giù un po’ di roba al volo dato che bisognerebbe anche che lavorassi :

  • Penso che l’occasione sia stata grande, chiaro che contro questi qui anche se sei avanti 3-0 per stappare lo champagne devi aspettare il 27mo out, però … porca vacca … non dico che con Buchholz mi sentivo in una botte di ferro ma onestamente pensavo che reggesse un po’ di più
  • Come cantava un noto cantante italiano che ho sempre detestato : “La vita è adesso”, nel senso in cui la partita DA VINCERE è quella di stanotte, non vorrei mai e poi mai tornare al Fenway coi Rays sulle ali dell’entusiamo con la prospettiva di dover battere Moore per la seconda volta in cinque giorni. Sarebbe un grosso casino
  • Una spigolatura : in post season Uehara ha lanciato 4 inning … ed ha subito 4 homerun. Ammettiamo che stiamo parlando di “small sample size” , però questa cosa che onestamente mi era sfuggita è un pochino inquietante.
  • Ammetto che in quel momento con un occhio guardavo la partita e con un occhio dormivo, però resto male al pensiero che con una difesa stretta Napoli non abbia tirato a casa. Non ho capito se sia stato un problema di grip sulla pallina o qualcos’altro, tra parentesi la stessa biglia gli è arrivata velocemente, boh … il corridore era un razzo ?
  • Strano anche che in un caso simile Maddon abbia invece giocato con difesa larga beccando il punto, a me è sembrata una str….

La devo chiudere qui perchè il dovere mi chiama, un’altra notte di sofferenza acuta ci aspetta, quasi quasi rimpiango Bobby V … con lui non avremmo avuto questi problemi.

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Non ero più abituato

Volevo fare subito un annuncio ufficiale : sono morto. Infatti sto scrivendo questo post dalla barca di Caronte. Nomino tutti voi della message board miei eredi universali così che possiate continuare a tenere in piedi il blog.

Mi sta venendo un dubbio però, forse non sono morto, mi sa che invece sono semplicemente stravolto, distrutto, col pigiama (senza pinstripes) completamente intriso di sudore, coi capelli che sembrano pettinati con dei petardi anzichè con un pettine … ed anche con qualche nobile distillato scozzese in corpo.

Se i playoffs vanno vissuti così, comincio a chiedermi come mi ridurrò se i nostri andranno avanti; ragazzi … non ero più abituato a questa intensità, non ce la posso fare, penso d’aver scassato un po’ di molle del letto saltando come un grillo e credo che con la scarica di adrenalina che mi sono pappato farò fatica a dormire. Porsi la domanda : “ma sei normale ?” mi pare doveroso.

Considerando l’ora segnalo giusto un po’ di roba così a getto :

  • I due doppi giochi sono stati uno dei godimenti più estremi che mi ricordi. Bisogna solo che Drew presti un minimo di attenzione al timing del passaggio sulla base, rischia che prima o poi un arbitro chiami lo “stacco” dal sacchetto. Fatemi anche dire che con Pedroia in seconda potrebbe giocare interbase anche mia madre. Il riflesso sul primo dei doppi giochi non è umano.
  • I setup hanno retto, quegli 8 outs tra Breslow e Tazawa sono stati lunghi eterni e durante lo svolgimento del sesto, settimo ed ottavo inning ho persino avuto le visioni come Giovanna d’Arco, ma hanno retto, con fatica ma hanno retto, sembravamo l’esercito italiano aggrappato alla linea del Piave, i Raggetti austro-ungarici pensavano di sfondare e di dilagare nella Pianura Padano, il Generale Diaz Farrell però ce lo abbiamo noi.
  • Ad un battitore mancino che ne spara due a Price cosa possiamo dire ? Hanno inventato una parola che possa esprimere il sentimento che merita il Sig. David Americo Ortiz Arias ? El señor Octobre è tornato nel suo regno
  • Ho avuto l’impressione (ripeto che è un’impressione) che i Rays fossero fin troppo convinti che Price potesse restaurare quello che secondo loro è l’ordine costituito. E siano come stati sorpresi di giocare una partita diversa da quella attesa, in questo i primi due punti sono stati d’una importanza capitale.
  • Comunque fare 25 valide contro Moore e Price è una roba che non m’aspettavo minimamente, immensi …

Chiudo questo post notturno con un paio di post scriptum. Il primo è per Max e per la cicogna che sta aspettando : è gradita la foto della cameretta rossa e dell’abitante della stessa quando sarà il momento. Il nome Ortiz va benissimo. Il secondo P.S. è una piccola chicca, il nostro Sal che interagisce con noi da Boston, in pratica è il Console a Boston per la Italian Red Sox Nation, ieri mentre noi bestemmiavamo con connessioni internet e informatica varia, lui era al Fenway. Per farci sentire meno lontani dal Sacro Tempio ci manda immagini e la registrazione di Sweet Caroline di gara-1.

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Ed ecco a voi il file audio 

E per stanotte direi che è tutto, direi che possiamo anche provare di farci una dormita e che sia benedetto il day rest per questa domenica, un’altra nottata del genere non la reggevo e sarei morto sul serio stavolta.

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La tempesta e l’arcobaleno

Butto giù un po’ di note dopo la tempesta che s’è abbattuta sul Fenway, una tempesta rossa che ha rischiato di tirar giù il Monster a mazzate, è solo il primo passo ma come diceva il saggio : “è meglio essere avanti 1-0 che essere sotto”. Ovviamente solo cose positive dopo un match del genere.

  • Il mio primo applauso va a Lester, prende il homerun con la collaborazione di Mr. Guccione, becca il secondo ma rimane lì con la testa, uno mi potrà dire che è stato supportato dall’attacco e che dopo è facile mettere insieme out dopo out. No signori miei … non è facile per nulla, siamo tra le migliori otto squadre di baseball al mondo ed a questi livelli non è facile nemmeno salire dal dug-out in campo, figurarsi se è facile fare 11 out di fila.
  • Sono indeciso : è stata più bella la scivolata in seconda di Napoli o la corsa a casa dalla seconda di Johnny Gomes … scusate Usain Gomes ? Il baserunning da chi non te lo aspetti, comunque Gomes è un finto lento, anzi come va di moda dire oggi è un giocatore “diversamente veloce”
  • Ogni giocatore dei Sox ha fatto almeno una valida ed ha segnato un punto. Quando si dice un attacco bilanciato, vi piacerà sapere che uno cosa del genere in post-season non capitava dal 1936. Solo per farvi rimarcare che avete assistito ad una partita speciale.
  • Che bello assistere ad una partita di baseball senza la pubblicità ossessiva con Bo Jackson che fa cose più difficili di Chuck Norris grazie al beverone che si trinca. Un piacere che non credevo più possibile.
  • Leggo proprio ora nei report del post-partita che Wil Myers si prende l’intera responsabilità dell’incredibile errore che ha aperto le porta ai Sox nel quarto inning, il ragazzo dice che nulla è partito dal nostro bullpen e che è solo frutto del fatto che ha visto con la coda dell’occhio il suo compagno. Due cose : che a questo livello gli errori si pagano a tassi da usura e che il ragazzo si dimostra una persona seria. Chapeau
  • Dopo un match del genere il costo del free agent Salty si impenna. Se comincia ad essere anche selettivo nel box di battuta allora non ce n’è più per nessuno. Con tutta la gente che cerca un catcher il suo prezzo arriva al livello del tartufo di Alba
  • Visto con piacere un certo tasso alcolico nella message board. Il vostro blogger non poteva non partecipare dato anche un certo feeling con i whisky molto torbati, stasera Ardbeg invecchiato 10 anni che assaporato assieme ad un pezzetto di cioccolata fondente diventa un pezzo di paradiso. Alla salute di tutti voi !!!

In alto i cuori cara Italian Red Sox Nation, non abbiamo fatto nulla, ma comunque dobbiamo essere contenti perchè 1812 giorni senza vincere una partita di post-season sono stati lunghi. Ad un certo punto dietro il Fenway è comparso un arcobaleno

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Una volta si diceva che ai piedi dell’arcobaleno si poteva trovare una pignatta piena di monete d’oro, in un certo senso è vero : oggi ai piedi dell’arcobaleno c’era una squadra vestita di rosso che vale tanto oro quanto pesa. A domani sera !!!

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Tampa … che strano

Volevate sfidare i Texas Rangers ? Speravate in una sfida contro il nostro vecchio amico Terry Francona e la sua Tribù ? Tiè … Spencer Tracy (in arte John Maddon) e la sua gang invece non vedevano l’ora di venirci a trovare, come se non li vedessimo abbastanza durante la regular season. Così da domani sera dovremo sorbirci nuovamente i volti dei vari Moore, Longoria, Zobrist e compagnia cantante. Se devo essere sincero la cosa mi piace quanto ricevere degli sputi, ma non c’era verso ragazzi … è vero che il baseball in una partita singola è una cosa aleatoria come poche altre al mondo, ma mi sembra palese che i Rays sono più forti, e non di poco, dei Rangers e degli Indians, chi emerge dalla AL East esce vivo da una vera zona di guerra, chi gioca quasi 40 partite contro Seattle e Houston, oppure contro Chisox e Minny invece ha un percorso molto più comodo, le 91 vittorie dei Rays hanno un peso specifico ben maggiore delle 92 di Cleveland, se si tornasse ad un calendario più bilanciato come era fino a metà anni ’90 mi parrebbe una cosa sacrosanta.

Quindi che Rays siano, sarà più difficile, non è impossibile. Io credo che gara-1 sarà decisiva, nel senso che tutti si aspettano che i loro mancini ci mettano in difficoltà, se gara-1 fosse da parte nostra una fatica di Sisifo girando a vuoto sulle palle di Matt Moore allora penso che si caricherebbe una pressione notevole sui nostri ed in gara-2 probabilmente ci beccheremo Price rischiando di farci sentire fin troppo davanti ad una montagna troppo difficile da scalare. La nostra arma non può che essere la solita ovvero estrema pazienza nel box cercando di far salire il tassametro dei lanci il più possibile, cosa più facile con Moore che concede in media un “4 balls” ogni 2 inning piuttosto che contro Price che da un passaggio gratis in prima ogni 7 inning (!!!) . Tampa non è certo solo solo Price & Moore, Cobb e Archer sono ormai da considerarsi lanciatori di prima classe col solo punto interrogativo di un’esperienza nulla a questi livelli, onestamente qualche spiraglio in più lo offre il bullpen, il problema è arrivarci al bullpen in condizioni di vantaggio, più facile arrivarci in situazione “chiusa” come successo parecchie volte in regular season.

Da parte nostra è stata reso ufficiale quello che ormai sapevamo tutti : Lester in gara-1, Lackey a seguire poi Buchholz e Peavy, dovessimo affrontare qualsiasi altra squadra vi direi che il nostro pacchetto di partenti non teme nessuno, contro Tampa invece la sensazione è di dover trovare risorse altrove, dove sia questo altrove … beh … questo lo lascio dire a voi. Dovessi dire un uomo dei nostri che dovrà assumere un ruolo importante vi dico Salty, il motivo è semplice : Tampa, come da tradizione, ci metterà un sacco di pressione sulle basi, se Salty fosse in grado di regalare un paio di out piccionando i corridori potrebbe fargli cambiare il game-plan, con tutto quel che ne consegue ovvero poter tirare qualche curva o qualche cambio in più per i nostri pitchers e qualche chance in più di chiudere dei double-play visto che nel loro lineup ci sono anche parecchi ground-ball hitters.

Ci siamo cara Italian Red Sox Nation … ancora 24 ore e poi cominceremo. Come spessissimo accade gli avversari non ce li possiamo scegliere, ci sono capitati quelli più ostici per le nostre caratteristiche, i barbudos per tante volte quest’anno hanno ribaltato situazioni non dico disperate ma complicate parecchio, questo è solo un’altra situazione tosta. Cosa servirà ? In Romagna si dice : “och, pazienza e bus de cul . E’ tutto lì quello che ci vuole

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I sogni cominciano ora

Così il lungo percorso iniziato in una fredda sera ad inizio aprile nel Bronx termina. Nelle due precedenti stagioni a quest’ora cominciavano le recriminazioni, le polemiche ed i processi stile Biscardi. Stavolta invece la fine di settembre è solo l’inizio dei sogni, è tutto un susseguirsi di ipotesi sugli accoppiamenti dei lanciatori, si disserta su chi metteremo nel roster per ottobre e chi no, se mettere 10 o 11 lanciatori, se è meglio Tampa o Cleveland, se Texas è una minaccia … Bellissimo … sono eccitato come un bimbo che scarta i regali la mattina di Natale; ottobre è il Natale del baseball e noi quest’anno ci meritiamo proprio un albero straboccante di pacchi dono.

Ammetto che ieri sera su MLB.TV ho usato la possibilità dello schermo multiplo ed ammetto anche che più che guardare i nostri a Baltimore ero concentrato sull’incrocio della Wild card; sui nostri posso dire che una versione molto sperimentale dei Sox è andata incontro ad una sconfitta indolore che però presenta spunti interessanti : m’è piaciuto vedere il fuoricampo di Ellsbury che ora avrà altri 4 giorni per rimettersi in sesto del tutto ma che però sembra essersi ripreso, non sarà al 100% ma potrà dare il suo contributo. Il secondo aspetto è, che se la partita di ieri era una specie di test per vedere che apporto può dare Doubront dal bullpen, tale test è stato fallimentare. Il venezuelano sembra davvero aver finito la benzina nel serbatoio, e questo almeno da qualche settimana; facendo una botta di conti se Farrell andrà alle Division Series con dieci pitchers Felix ha finito, se dovesse sceglierne undici ha qualche chance in più ma resta fortemente a rischio, probabilmente si giocherebbe l’undicesimo posto con Workman; va detto comunque che anche quest’anno il giovane venezuelano arriva in fondo totalmente scarico, se questo diventasse un problema costante del futuro rischierebbe di essere un bel macigno nello svilupparsi della sua carriera.

Le due sconfitte finali a Camden Yards sono quindi da assommarsi tra quelle causate dal bullpen, non nascondiamoci che questo è il nostro tallone d’Achille, ma d’altra parte mi sembra che questi playoffs dell’American League abbiano un set di partecipanti tutte con qualche imperfezione, non c’è la squadra all’apparenza totalmente pronta come furono i Sox del 2007 o gli Yanks di fine anni ’90, quelli erano team che avevano tutto per poter vincere. A mio parere invece tutte le squadre del Junior Circuit non sono perfette, Detroit ha problemi col bullpen, noi idem, Oakland sembra mancare un po’ di talento ed ha giocatori acciaccati … insomma non c’è chi può dominare a priori, il tasso d’incertezza aumenta come l’arteriosclerosi del sottoscritto, noi abbiamo il fattore campo in tutte le serie e secondo i giocatori questo è un gran vantaggio viste le particolarità del Fenway.

Due parole sugli incroci delle Wild Card, il buon Tito e la sua Tribù arriva ad ottobre dopo un settembre da 21 vittorie, complimenti a lui ed occhio agli Indians, quanto ciò sia frutto di un calendario facilissimo in questo mese è un tema dibattuto, comunque striscia finale di 10 e speranza di essere la mina vagante stile Colorado 2007, io però nonostante tutto l’amore che nutro per Tito mi chiedo quante vittorie avrebbero gli Indians col calendario della AL East anzichè quello della AL Central, l’anno scorso ci fu chi propose un calendario più bilanciato per tutte le squadre, le TV si opposero perchè in questa maniera calavano gli scontri classici che son poi quelli che fanno audience … quindi rassegnamoci.

Rays e Rangers si giocano stasera il biglietto per Cleveland, i Rays stavano per suicidarsi come nemmeno un generale giapponese sconfitto farebbe, contro i Blue Jays senza Encarnacion, Bautista, Cabrera e non so chi altro hanno salvato il cappotto rischiando di perdere dopo essere stati avanti 7-0, Texas avrà il vantaggio del fattore campo, Tampa avrà Price, visto anche che sembrano dei fortunelli io scommetterei 10 euro sui nostri amici Raggetti. Una dose extra di ginger sulla partita potrebbe essere Nelson Cruz, con la partita della scorsa notte è finita la squalifica da 50 partite che gli era stata comminata e quindi è eleggibile per il match di stanotte, onestamente l’etica direbbe di non farlo giocare, il bisogno dice di sì, l’anno scorso i Giants non fecero più giocare Melky Cabrera … anche per la stupidità del soggetto e non è che pagarono la cosa, curioso di vedere come reagiranno i Rangers, resta però l’impressione che tutto il “Dipartimento di Giustizia” della MLB sia amministrato alla carlona come il caso A-Rod è lì a testimoniare.

Fatto sta che non sappiamo ancora con chi giocheremo il prossimo venerdì, tra parentesi il prossimo 4 ottobre ci sarà calendario pieno con quattro matches, non sappiamo ancora l’orario visto che dovranno sfalsare il più possibile le partite, considerando che i Sox fanno molta audience credo che giocheranno nel “prime time” americano che purtroppo per noi è notte fonda, ma ci siano già fatti parecchie nottate insonni, le prossime che faremo sono nulla più che il prezzo da pagare per continuare a sognare e mi sembra un prezzo molto abbordabile anche per il piccolo nucleo della Italian Red Sox Nation. Dico bene ?

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Tampa all’orizzonte ?

Non riusciamo proprio a cavarceli dalle scatole, non c’è verso ma i nostri amici “Raggetti”, che in tanti qui amano quanto una visita dal dentista con annessa trapanatura, sembra proprio che vogliano partecipare anche loro al Grande Ballo; dovranno sudarselo il biglietto d’ingresso con la lotteria dell’ultimo ticket ma hanno tutta la volontà di presentarsi al Fenway il prossimo 4 ottobre quando l’orchestra comincerà a suonare.

Mentre i nostri erano impegnati nella scampagnata in Colorado per una delle serie più inutili che mai sia esistita, gli “altri” si sono affrontati nelle serie che hanno sancito, quasi definitivamente i partecipanti ai playoffs. Dobbiamo salutare Orioles e Yankees (o per meglio dire ciò che resta degli Yankees) con i Texas Rangers che restano invece aggrappati all’ultima linea di difesa, sperando che davanti si suicidino. Davvero strano il capovolgimento di fronte degli Orioles, l’anno scorso micidiali nelle partite strette e quest’anno invece incredibilmente sofferenti nelle stesse occasioni. Per gli Yanks il discorso è diverso, l’età media altissima (leggasi infortuni) ha colpito ed i ricambi non sono stati all’altezza se non per poco tempo.

Due parole sui nostri a Denver : semplicemente prendete il tutto con “non-chalance”, le partite ai 1600 mt. di quota del Colorado sono finte, le palline viaggiano e le curve non spezzano il piatto, ovvio che con caratteristiche simili una squadra non abituata a giocare da quelle parti vada un po’ in crisi, più interessante saranno le partite del weekend a Baltimore, pur tenendo in considerazione l’ovvio “rilascio” fisico e mentale che colpisce tutte le squadre che hanno raggiunto il traguardo, un po’ come quello che sta capitando a Dodgers o Braves.

Torniamo al tema principale, ormai il best record è nostro, a meno di risultati improbabili nell’ultimo weekend e quindi aspetteremo la wild card. Meglio o peggio rispetto a prendere Detroit ? A me i mancini di Tampa non piacciono, ovviamente preferirei Cleveland, ammettendo che comunque indovinare un match “secco” è complicatissimo la possibilità maggiore è beccare Tampa, con Price che m’immagino lanci la Wild Card dovremmo rivederlo sul monte per gara-3. Comunque Tampa non è solo Price, ricordiamocelo bene. Io avrei preferito pescare altrove, i Rays hanno anche quello stile di gioco sulle basi iperveloce che soffriamo … inutile negarlo. Io resto dall’idea che i Tigers che cercano tutti il picchione in fondo al recinto siano un team che si può maneggiare meglio ma come sempre accade non siamo noi a decidere gli accoppiamenti e spesso ti becchi chi non vorresti.

Alla fine chissà che tutte queste non siano chiacchere inutili … vedremo … venerdì 4 ottobre è solo tra una settimana ed io sto iniziando a contare le ore.

PS – Bella l’idea del maxischermo al Flaminio, da quelle parti ci sarebbe anche l’opzione di Piazza del Popolo.

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Affilando le sciabole

Nella message board, fonte inesauribile per me di spunti, leggevo qualche giorno fa di come fosse bello vedere che gli altri si sgozzavano per un posto nelle Wild Card mentre noi siamo belli serafici già proiettati alle Divisione Series. Confermo … è meraviglioso, la questione se arrivare col primo o col secondo record della Lega è importante, non la considero però importantissima; quindi questi match me li sto gustando in maniera distaccata pensando a come saremmo tutti più sclerotici se fossimo lì a contare una vittoria in più o una vittoria in meno come stanno facendo in tanti.

Abbiamo archiviato la serie coi Jays, importante perchè la sweep mancata ha quasi azzerato il nostro vantaggio su Oakland; il risultato ci sta, nel momento stesso che sostituisci Pedroia con John McDonald mandi un certo messaggio al mondo, si poteva vincere lo stesso ma era più importante far tirare il fiato a chi non lo ha mai fatto, credo che in quest’ultima settimana si ragionerà in maniera differente, si lavorerà per “settare il tono” in vista dell’esordio di venerdì 4 ottobre. Due notizie : Ellsbury dovrebbe tornare in formazione mercoledì e quindi avrebbe quattro partite per vedere le sue condizioni e Lackey avrebbe guadagnato il posto n.2 nella rotation dei playoffs a scapito di Buchholz. Se la seconda mi scuote il giusto visto che, come dicevo un po’ di tempo fa, abbiamo quattro uomini intercambiabili per la rotation, ben più importante il discorso su Ellsbury; anche la serie con Toronto ha confermato che come esterno centro il n.1 è sempre il navajo e anche in attacco senza di lui manca la candela che accende il motore, provate voi di viaggiare in auto togliendo la candela dalla testa del cilindro, finirete per muovere la macchina con lo stesso sistema che adottava Fred Flintstone, ovvero coi piedi. I Sox non sono proprio messi così, però non diciamo che con Ellsbury o senza è la stessa cosa, non lo è per nulla … e la cosa dovrebbe far riflettere anche per la prossima off-season.

Intanto il weekend ha dato alcuni verdetti che, se non decisivi, sono comunque importantissimi. Orioles e Yankees rischiano d’aver scritto la parola fine sulle loro speranze … avanti … non fate i cattivoni … tirate fuori i kleenex e lasciatevi andare ai pianti. Texas sta ripetendo un settembre in caduta libera come quello di dodici mesi fa e rischia di rimanere col cerino in mano. Detroit è riuscita a perdere dai White Sox, impresa non facile di questi tempi, è probabilmente sarà allo spot n.3 dei playoffs. Ad oggi la Wild Card probabile è Tampa-Cleveland, la differenza a livello di simpatia tra le due è simile a quella che c’è tra me e Sebastian Vettel a guidare una automobile. Chi merita veramente che ci ti tolga il cappello sono ancora gli Oakland A’s oppure come li chiamo io Oakland Billybeans. Quanto pagavano a marzo Oakland e Boston nei primi due spot della American League ? C’era da sbancare un allibratore … averlo saputo.

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